WWE Vintage Critic – Countdown to WrestleMania #41 – FINALE

WrestleMania 39 è vicinissima. Ce l’abbiamo fatta, siamo giunti all’ultima tappa della nostra Road to WrestleMania nostalgica. Non perdiamoci in chiacchiere, andiamo subito a vederla.


WrestleMania 38 Night 2

È il 3 aprile 2022. Per la seconda serata, gli spettatori presenti sono 78.453. Quindi, il totale di spettatori per le due serate ammonta a 156.352, almeno così vuole la compagnia di Stamford. I commentatori sono quelli di ieri sera, questa volta Carlos Cabrera è mancato davvero per l’intero weekend. L’inno nazionale lo canta Jessie James Decker.

Per aprire la serata, risuona l’ormai celebre “Time to play the Game” dei Motörhead e arriva Triple H, accolto da un boato assordante. In mano tiene un paio di stivali – quelli suoi – ed effettua la sua mitica entrata con tanto di sputo dell’acqua. Poi saluta e ringrazia il pubblico, dandogli anche il benvenuto a WrestleMania. Sotto gli applausi rumorosi della folla, Hunter lascia i suoi stivali a centro ring come simbolo del suo ritiro definitivo dal lottato, forzato dai suoi problemi di cuore che per pochissimo gli sono costati la vita. Non c’è occasione migliore per ringraziare HHH per tutti gli anni che ci ha regalato come performer, essendo stato un eccellente face, un ancor più convincente heel e un brawler credibile, capace di coinvolgere il pubblico con la sua intensità. Il suo anno migliore è stato senza dubbio il 2000, ma il suo nome è stato tra i più importanti fin dal 1995 a questa parte. Grazie, Paul, per tutto quello che hai fatto sul ring. E grazie anche per quello che hai fatto e farai dietro le quinte!

Il primo match della serata è un Triple Threat Tag Team Match (alla compagnia piacciono questi match a WrestleMania, eh?) per i titoli di coppia di Raw. I campioni in carica sono RK-Bro (Randy Orton e Riddle), mentre gli sfidanti sono Alpha Academy (Otis e Chad Gable) e gli Street Profits (Montez Ford e Angelo Dawkins). Dopo un match convincente che basta a scaldare il pubblico, i campioni conservano il titolo grazie alla RKO di Randy Orton su Gable. Nel post-match, i vincitori festeggiano insieme agli Street Profits e a Gable Steveson (che hanno fatto salire sul ring), ma arriva Chad Gable a provocare Steveson (Gable contro Gable), beccandosi però un Belly-to-belly Suplex. Ecco il primo approccio dell’olimpico.

Il secondo match è uno di quei Big Man Match che alla WWE piace tanto proporre. Bobby Lashley affronta Omos. Non mi perdo molto in chiacchiere, visto che di match buoni, ne risultano ben pochi quando è coinvolto il gigante nigeriano. Lashley sconfigge l’avversario con due Spear. E questo, ragazzi, è quello che dovrà affrontare Brock Lesnar a WrestleMania 39 e che dovrebbe essere un ostacolo insuperabile per il Beast Incarnate.

Il terzo match della serata coinvolge anch’esso una celebrità. Si tratta di Johnny Knoxville, protagonista della serie Jackass su MTV. Il suo avversario è Sami Zayn. Essendo un Anything Goes Match, cioè un No holds barred, i due hanno molta libertà ad usare oggetti di ogni tipo. Quello a cui assistiamo è sostanzialmente un match in stile slapstick con molti elementi comici. Una delle quali è il coinvolgimento di Wee Man, che si becca un calcio in faccia da parte del canadese. Alla fine, Knoxville sconfigge Zayn grazie ad una trappola per topi sproporzionata. Non sto scherzando. C’è a chi piace il match, a chi invece no. A me dispiace un po’ per Zayn, ma a WrestleMania, di tanto in tanto, si può fare. In fondo, se la mettiamo così, anche Owens non avrebbe mai dovuto perdere contro Austin la sera prima. Quindi va bene così, dai. Il segmento si conclude con Knoxville che festeggia con la sua crew.

Adesso tocca alle donne. Si tratta dell’ennesimo Fatal qualcosa Way titolato. In palio ci sono i titoli di coppia femminili. Le campionesse in carica sono Carmella e Queen Zelina Vega. Le sfidanti sono Naomi & Sasha Banks, Shayna Baszler & Natalya e Rhea Ripley & Liv Morgan. Il match è un po’ caotico e a tratti frettoloso, ma poi prende una piega e diventa perlomeno decente. Dopo undici minuti, Sasha Banks e Naomi si laureano nuove campionesse dopo aver schienato Carmella (Corey Graves non approva). È la prima vittoria di Sasha in quel di WrestleMania – e stando ad oggi, anche l’ultima.

Il match successivo è la resa dei conti tra due grandissimi performer. Si tratta di AJ Styles e Edge, quest’ultimo clamorosamente heel. Il pubblico si rifiuta di odiare il canadese, conoscendo i suoi precedenti. Ma le cose stanno così, purtroppo. I due ce la mettono tutta per regalarci un match con i fiocchi, come ci si può aspettare da due performer del loro calibro. Sfortunatamente, il match risulta a tratti un po’ lento, anche perché 24 minuti sono un po’ troppo lunghi. Nel finale del match, AJ è distratto dall’arrivo di Damian Priest, per cui soccombe alla Spear della Rated R Superstar. Nel post-match, Edge e Priest si scambiano uno sguardo sorridente. È la nascita del Judgment Day, alla quale si aggiungeranno presto Finn Balor e Rhea Ripley, per poi voltare le spalle ad Edge ed accogliere Dominik Mysterio. Non possiamo certo dire che sia una stable di passaggio.

Clamoroso blooper durante l’annuncio del numero di spettatori: dicono 77.453 e scrivono 78.453. La WWE non mente. Mai.

Il match successivo è anch’esso una resa dei conti dopo una lunga faida. Ad affrontarsi sono il New Day (Kofi e Woods) e i Brawling Brutes (Sheamus e Ridge Holland), che sono affiancati da Butch. Dopo mesi di costruzione, ne vedremo delle belle, giusto? Sbagliato: i Brutes vincono in meno di due minuti. Perché? Boh. Forse a Vince non interessava. I ragazzi si guadagnano il bonus apparizione, ma l’obiettivo di ogni performer è andare là fuori a spaccare tutto, giusto? Peccato per questi performer.

Visto che i fan presenti questa sera non sono necessariamente gli stessi della sera precedente, arriva The Undertaker a salutare i suoi fan un’ultima volta, ringraziandoli di tutto come noi ringraziamo lui. Non ci stancheremo mai di sentire i rintocchi di campana. E non ci stancheremo mai di vedere Taker, che sia in veste da becchino o da American Bad Ass (come farà a Raw 30), non ci importa molto. Sarà sempre un’esperienza indimenticabile.

Per il prossimo match, arriva il Chairman Vince McMahon in persona per introdurre il suo nuovo protetto: Austin Theory. Theory arriva e fa un selfie con il boss. Dopodiché arriva Pat McAfee, che è in faida con il pupillo di Vince. I due si esibiscono in un match abbastanza piacevole, considerando che Pat non è un wrestler a tempo pieno. Dopo una decina di minuti, Pat riesce a vincere con un roll-up.

McAfee festeggia la sua vittoria, poi sfida il Chairman ad affrontarlo. Vince si libera di giacca, cravatta e camicia ed è pronto a combattere. Sotto la camicia, aveva la sua canotta nera. Theory attacca Pat, poi ha inizio l’incontro. Il Chairman ha 76 anni e non è più in grado di prendere bump, quindi si tratta sostanzialmente di una sorta di squash ai danni di Pat McAfee, anche se la maggior parte del lavoro la fa Theory. Da notare come i movimenti di Vince sono ormai goffi e – come li chiamerebbe Undertaker – una parodia di quello che Vince era prima, ammesso che Vince sia mai stato un lottatore credibile. Dopo circa quattro minuti, Vince sconfigge Pat grazie all’aiuto di Austin Theory. Quando il boss festeggia con il suo pupillo, risuona la musica di Stone Cold Steve Austin. I protagonisti della faida più famosa di tutti i tempi sono faccia a faccia a quindici anni dall’ultima volta (WrestleMania 23). Poi, succede quel che succede e si beccano la Stone Cold Stunner Theory prima e Vince dopo. Il selling di Vince è tra i peggiori mai visti, il che palesa il fatto che Vinnie Mac è ormai troppo invecchiato per stare sul ring. La Stunner su Vince è tra i meme più virali della serata. Poi, anche Pat McAfee si becca la Stone Cold Stunner. Austin festeggia con la celebre Beer Bash a modo suo, mentre McAfee si rende protagonista di uno dei momenti più divertenti quando continua a bere la birra nonostante sia steso a terra dopo la Stunner. Stone Cold si gode il momento ancora una volta.

Eccoci giunti al main event. Si tratta di quello che i commentatori cercano di vendere come il match più importante di sempre. Si tratta del Winner Takes All Match tra Brock Lesnar (campione WWE) e Roman Reigns (campione universale). Il vincitore sarà il nuovo Undisputed WWE Universal Champion. Prima del match, Brock Lesnar si esibisce in una sorta di parodia di Paul Heyman, facendo da solo l’introduzione per sé stesso. Roman Reigns è campione da 581 giorni a questa parte. È la terza volta che questi due si affrontano nel main event di WrestleMania. I fan appoggiano unisono il Beast Incarnate perché stanchi dell’interminabile regno titolato di Roman (ah, sapessero…). Il match dura appena dodici minuti, che però sono intensi e ricchi di suspense. Non è un classico come match, ma è un buon main event. La cosa più importante è che non ci sono interferenze da parte degli Usos, quindi niente swerve sporchi o altro. Tuttavia, il finale sembra un tantino frettoloso e improvviso. Il vincitore è Roman Reigns, che conquista quindi anche il titolo WWE ed è quindi il nuovo Undisputed Champion. È la seconda WrestleMania consecutiva che non si conclude con un “happy end”, vale a dire con la vittoria del face. Roman festeggia sotto i pyros insieme a Paul Heyman e si conclude così l’edizione numero 38 di WrestleMania.

La serata numero due è durata 3:48:21. I match della serata sono stati due in più della sera precedente e hanno totalizzato una durata di 1:34:45, che quindi porta ad un totale di 41,5%, che va bene, visti i continui recap della sera prima.

Anche per questa edizione, la seconda sera è stata di qualità leggermente inferiore a quella precedente. E pensare che sarebbe quella più importante. Dovranno ancora perfezionare questa formula. Il mio voto è di 7,5/10 per Night 2, quindi il voto complessivo di WrestleMania 38 è di 7,75/10. Spero che siate d’accordo.

Si conclude qui la miniserie dedicata a WrestleMania. Se il formato vi è piaciuto, potrei combinarlo a quello regolare, che mi faciliterebbe di gran lunga la stesura degli articoli.

Cosa possiamo dire quindi sulle WrestleMania precedenti? Ci hanno regalato i WrestleMania Moment, ci hanno fatto gioire, arrabbiare, ridere, piangere. Abbiamo assistito alle esibizioni di numerosi grandi della disciplina come anche di molti nomi di minore importanza. Per WrestleMania 40 potrei tentare di stendere una statistica, chi lo sa. Lungo la strada ci sono stati numerosi match memorabili, molti classici, moltissimi match da vedere più di una volta e anche moltissimi match da dimenticare subito. Solo tuffandosi in un’ipotetica maratona delle WrestleMania, non servirebbe altro per far capire a chiunque ci chieda quello che ci troviamo in questa disciplina: riesce a farci emozionare! Emozioni di ogni tipo, ma soprattutto ci aiuta a dimenticarci per qualche ora i problemi della vita, che sia la bolletta del gas, le guerre, il Covid, la lite con il collega rompipalle, il progetto che il direttore ci ha assegnato dicendo “Mi fido di te, non mi deludere!” perché è troppo pigro per farlo da solo ecc. ecc.

Il bello del wrestling è anche che, qualsiasi cosa si possa dire su di esso, può essere vera, ma è anche vero il contrario! Perciò, anche se vi fa emozionare il rintocco di campana perché vi riporta ai vostri giorni d’infanzia quando credevate Undertaker un supereroe dalla forza sovrumana, se avete una giornataccia, potete andarlo a vedere mentre provoca un colpo di fulmine che fa crollare il ring. Oppure potete sempre spegnere il televisore e tornarlo a vedere un’altra volta.

Per concludere, non mi resta che ringraziarvi per avermi seguito durante questo viaggio nostalgico. Non posso garantirvi che potrò fare un progetto simile per gli altri Big Four, ma state sicuri che se la vita privata me lo permetterà, continuerò a farvi sognare con me. Grazie e buona visione stanotte con WrestleMania 39! Come saluto, vi lascio in regalo una compilation di tutti gli intro di WrestleMania.

Per lodi, critiche, minacce, percosse, tangenti, domande, suggerimenti o parolacce potete utilizzare i commenti oppure contattarmi via FacebookTwitterInstagram oppure via E-Mail scrivendo a [email protected]. L’archivio dei numeri precedenti lo trovate qui. Per chi volesse lasciare un like al mio blog tedesco, faccia un salto qui.

Io sono il WWE Vintage Critic, e viaggio nel tempo al posto vostro!

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WrestleMania Ratings (su 10):


WrestleMania 17 – 10

WrestleMania 19 – 9,5

WrestleMania 30 – 8,75

WrestleMania 31 – 8,5

WrestleMania 21 – 8,5

WrestleMania 34 – 8,25

WrestleMania 38 Night 1 – 8

WrestleMania 28 – 8

WrestleMania 20 – 8

WrestleMania 24 – 7,75

WrestleMania 38 – 7,75

WrestleMania 37 Night 1 – 7,75

WrestleMania 26 – 7,5

WrestleMania 37 – 7,5

WrestleMania 38 Night 2 – 7,5

WrestleMania 23 – 7,5

WrestleMania 37 Night 2 – 7,25

WrestleMania 10 – 7

WrestleMania 227

WrestleMania 357

WrestleMania 36 Night 17

WrestleMania 3 – 7

WrestleMania 25 – 6,75

WrestleMania 14 – 6,75

WrestleMania 8 – 6,5

WrestleMania 32 – 6,5

WrestleMania 33 – 6,25

WrestleMania 18 – 6,25

WrestleMania 7 – 6

WrestleMania 12 – 6

WrestleMania 36 – 6

WrestleMania 29 – 5,75

WrestleMania 16 – 5,5

WrestleMania 6 – 5,5

WrestleMania 27 – 5,25

WrestleMania 15 – 5,25

WrestleMania 1 – 5

WrestleMania 36 Night 2 – 5

WrestleMania 11 – 5

WrestleMania 13 – 4

WrestleMania 5 – 3,25

WrestleMania 2 – 3

WrestleMania 4 – 2

WrestleMania 9 – 1,5

Fabio Barbuscia
Fabio Barbuscia
Da quando vidi The Undertaker chiudere Ultimate Warrior in una bara, sono rimasto legato a vita a questo mondo magico. Sono quello che accompagna i nostalgici sia in italiano che in tedesco. Sono il WWE Vintage Critic e viaggio nel tempo al posto vostro.
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