WWE Vintage Critic – Countdown to WrestleMania #9

Ed eccoci qui con un nuovo appuntamento. Come vi avevo già accennato ieri, l’edizione numero 9 è stata molto difficile da digerire, per vari motivi. Eppure, i presupposti per fare non bene, ma benissimo, c’erano eccome. Non solo si trattava della prima WrestleMania all’aperto con uno stage imponente e tra i più belli mai visti, ma anche della prima edizione dopo la nascita di Raw. Tant’è vero che gli acquisti aumentarono rispetto all’anno precedente, arrivando a 430.000. Il main event vedeva Bret Hart difendere il titolo mondiale WWF dall’assalto del mastodontico Yokozuna, primo vincitore della Royal Rumble a ricevere in premio una title shot in quel di WrestleMania. In più, era pubblicizzato anche il ritorno di Hulk Hogan dopo un anno fuori dalla compagnia. Per il resto, anche lo starpower non era tanto male. Ma allora cos’è che è andato storto? Andiamolo a scoprire! Dal Caesars Palace di Las Vegas, Nevada…


WrestleMania IX

È il 4 aprile 1993, il sole splende azzurro sopra Las Vegas, per la gioia di 16.891 spettatori. Al commento, un debuttante Jim Ross insieme a Bobby Heenan e “Macho Man” Randy Savage, che fanno tutti la loro entrata ispirandosi agli antichi romani, e non manca la macchietta comica.

Il calcio d’inizio lo danno Shawn Michaels campione intercontinentale e il suo sfidante Tatanka. Ad accompagnare Shawn Michaels, c’è Luna Vachon, mentre Tatanka viene affiancato da Sensational Sherri. Il match è piacevole, ma finisce in squalifica/countout poiché HBK tira l’arbitro fuori dal ring prima di essere contato fuori. Di fatto, conserva il titolo. Nel post-match, assistiamo ad un pestaggio di quelli mai visti da parte di una donna, ai danni di Sherri, tant’è che Luna viene arrestata per questo.

Segue poi il debutto degli Steiner Brothers, Rick e Scott, che sconfiggono i Headshrinkers, Fatu e Samu, in un match al di sotto dei loro standard di qualità.

Il terzo match vede Crush affrontare Doink the Clown. Il match è talmente brutto da chiedersi cosa ci si trovi a guardare il wrestling. Davvero, otto minuti di sonnifero puro e una folla praticamente stecchita. Doink vince grazie all’intromissione di un altro Doink che colpisce Crush con una protesi. Bobby Heenan considera il tutto uno dei migliori trucchi mai visti. Tutti gli altri, invece, uno dei peggiori match della storia di WrestleMania.

Nel quarto match, assistiamo al debutto (sempre a WM) di Razor Ramon, che sconfigge Bob Backlund, storico campione mondiale negli anni ’70 e ’80, senza troppe difficoltà. Ma è solo nel quinto match che i tifosi si svegliano, perché è il momento del tanto atteso ritorno di Hulk Hogan, che insieme al suo amico Brutus “The Barber” Beefcake, sfida i Money Inc. (Ted DiBiase e Irwin R. Schyster) per i titoli di coppia. Al fianco dei Mega-Maniacs c’è anche Jimmy Hart. Beefcake è mascherato in quanto i due heel gli hanno “rotto il naso”, mentre Hogan si presenta con un occhio nero. La leggenda narra che sia stato Randy Savage a procurarglielo, mentre lui affermò di essersi fatto male facendo lo sci nautico. I commentatori, invece, attribuiscono anche questo agli avversari. Il match non è nulla di memorabile e di lunga durata, e alla fine la spuntano i campioni per squalifica in quanto Hogan colpisce gli heel con la maschera protettiva che indossava Beefcake. Finale stupido di un match poco piacevole, ma almeno i fan hanno rivisto il loro beniamino di nuovo in azione, che per altro, era assai più esile rispetto ai tempi d’oro. Per concludere, Hogan strappa la valigetta ad IRS e ne tira fuori dei soldi, che prontamente lancia ai tifosi, come risarcimento per i soldi spesi per vedere questo show dal vivo.

Dopo, Mr. Perfect affronta “The Narcissist” Lex Luger, la cui storia kayfabe narra che, a causa di un incidente in motocicletta, ha una barra di metallo a rinforzare l’osso dell’avambraccio. Infatti, vendevano la sua mossa finale, il Running Forearm, come una mossa devastante. Il match si aggiunge a tutti quelli mediocri della serata, una delusione totale nonostante la presenza del buon Curt Hennig, che non basta. Luger vince perché l’arbitro non vede le gambe di Perfect sulle corde. Nel post-match, Luger va a segno con il Running Forearm, ma Perfect non vende quasi per nulla la mossa e lo insegue fuori dall’arena, dove (Mr. Perfect) viene attaccato da Shawn Michaels. Forse la scena più interessante di tutto il segmento, compreso il match.

È ora del co-main event, e la scena più bella si svolge prima del match: Undertaker fa un’entrata spettacolare.

Il suo avversario è Giant Gonzalez, che è più alto di Taker di minimo una testa, ma sul ring è assolutamente incapace. Non basta l’impegno del povero Deadman a far fare bella figura a tutti e due. Non capita spesso vedere Taker nel ruolo dell’underdog, ma lui fa benissimo. È comunque un match totalmente inguardabile, peggio ancora di Crush vs. Doink. Questo è, senza pensarci due volte, il match più brutto della storia di WrestleMania, se non addirittura della WWE. Undertaker vince per squalifica, portandosi sul 3-0, dopo essere stato messo KO con del cloroformio, venendo portato via con tanto di barella, mentre il pubblico è indeciso se tirare uova marce o pomodori.

Nel post-match, Undertaker si rialza e torna sul ring, dove riesce a mettere il gigante al tappeto, salvando così un po’ la faccia, anche se Gonzalez vende male persino le cadute. Volete un consiglio? Non guardate il match! Proverete solo compassione per il povero Phenom. Meno male che, comunque, la sua carriera l’ha fatta nonostante questo abominio.

Nel main event, si affrontano Bret “Hitman” Hart, campione WWF in carica, e lo sfidante Yokozuna, che come tutti ormai sappiamo, era un membro della famiglia Anoa’i, quindi cugino di The Rock e Roman Reigns, per dirne solo due. La WWE, invece, gli affibbiò la gimmick di un lottatore di sumo giapponese, affiancandogli anche Mr. Fuji come manager, che non era giapponese neanche lui. Yokozuna entrerà nella storia come uno dei big men più agili in proporzione alla propria stazza (è arrivato a pesare oltre 300 chili). Durante questa serata, tuttavia, non ha fatto di certo bella figura, essendo palesemente stanco nel giro di pochissimi minuti. Bret si fa il mazzo per far fare bella figura al buon Rodney, che nel backstage è una persona molto amata, ma tutta la buona volontà non basta per una prestazione oltre l’accettabile. Il momento chiave arriva quando The Excellence of Execution, come si fa chiamare Hart, chiude lo sfidante nella Sharpshooter. Mr. Fuji getta del sale in faccia a Bret e Yoko ne approfitta per chiudere il match, diventando il primo heel campione uscente della storia dello Showcase of the Immortals.

Il vero pugno nello stomaco arriva però nel post-match con l’arrivo dal nulla di Hulk Hogan che si lamenta del finale sporco. Mr. Fuji lancia una sfida a Hogan e mette subito in palio il titolo. Yoko sembra esausto, di certo non in vena di combattere di nuovo, ma Hogan, incitato sia da Bret Hart che dai tifosi, accetta la sfida. Hulk Hogan, in uno dei finali più scandalosi (dal punto di vista smart) della storia, sconfigge Yokozuna in soli 22 secondi e conquista la WWF Championship per la quinta volta in carriera, essendo il primo a raggiungere tale traguardo. È l’ultima WrestleMania a concludersi con Hulk Hogan festante, ma è anche la volta di cui si avrebbe potuto fare a meno.

Il lottato ammonta a 1:12:34 in uno show della durata di 2:43:18, quindi in netto calo con soli 44,4% di lottato, mentre il resto erano promo, entrate e molti segmenti privi di ogni interesse. Simbolico per uno show brutto su tutti gli aspetti. A nulla sono serviti i buoni presupposti di cui parlavo all’inizio.

È innegabile che il pubblico fosse felice di rivedere Hulk Hogan. Ma quello che è successo nel finale dello show, è stato un calcio nelle palle bello e buono per Bret Hart, che come campione aveva fatto benissimo ed era anche favorevole a mandare over Yokozuna. Ancora ad oggi non è mai stato chiarito quale sia la verità, ma si dice che Hulk Hogan abbia fatto pressione su Vince McMahon di dargli il titolo altrimenti non avrebbe consentito ad apparire allo show. Non ci sono fonti attendibili, ma è totalmente una cosa da Hogan. L’Immortale avrebbe poi ringraziato Bret Hart promettendo di restituire presto il favore, cosa che non fu mai realizzata in quanto Hogan, alcuni mesi dopo, cedette il titolo a Yokozuna e lasciò la WWF. Bret ha sempre affermato che Hulk aveva paura di affrontarlo in un match 1 contro 1. Non possiamo dire se è vero, ma di fatto, i due non si sono MAI affrontati in un match singolo, nemmeno durante i loro lunghi stint in WCW.

Per quanto riguarda il resto dello show, è inutile dire che, nonostante le numerose nuove leve, la qualità dei match è stata scadente per la maggior parte, a tratti proprio inguardabile, fatta eccezione per un solo match, che poi risente del finale non decisivo ad uno show di questo calibro. Quindi, con tutta la buona volontà, non mi sento di dare a questo show meglio di 1/10, ma alzo il voto per lo stage e per quei pochi momenti da brividi, e cioè quelli in senso buono. L’entrata di Undertaker sarà per sempre una delle sue migliori. Quindi concludo con il voto di 1,5/10. Voi cosa pensate? Sono troppo buono o troppo severo? Voi l’avete vista? Vi è piaciuta? Fatemi sapere.

Per lodi, critiche, minacce, percosse, tangenti, domande, suggerimenti o parolacce potete utilizzare i commenti oppure contattarmi via FacebookTwitterInstagram oppure via E-Mail scrivendo a [email protected]. L’archivio dei numeri precedenti lo trovate qui. Per chi volesse lasciare un like al mio blog tedesco, faccia un salto qui.

Vi saluto per stasera e vi aspetto domani con WrestleMania X, e non vedo l’ora di parlarne. A presto!

Io sono il WWE Vintage Critic, e viaggio nel tempo al posto vostro!

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WrestleMania Ratings (su 10):

WrestleMania 3 – 7

WrestleMania 8 – 6,5

WrestleMania 7 – 6

WrestleMania 6 – 5,5

WrestleMania 1 – 5

WrestleMania 5 – 3,25

WrestleMania 2 – 3

WrestleMania 4 – 2

WrestleMania 9 – 1,5

Fabio Barbuscia
Fabio Barbuscia
Da quando vidi The Undertaker chiudere Ultimate Warrior in una bara, sono rimasto legato a vita a questo mondo magico. Sono quello che accompagna i nostalgici sia in italiano che in tedesco. Sono il WWE Vintage Critic e viaggio nel tempo al posto vostro.
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