WWE Vintage Critic – Countdown to WrestleMania #36

Il mondo si è fermato. L’intero pianeta è scosso dalla pandemia di Covid-19 che ha letteralmente messo temporaneamente fine alla frenesia della vita quotidiana. Niente più balli, niente più discoteche, niente più serate con gli amici, le strade del mondo sono vuote. In Italia, ci si incoraggia a vicenda applaudendo dai balconi (CE LA FAREMOOOO!!!). La vita sportiva è completamente sospesa: il calcio, il football americano, il pugilato… nessuno sa quanto durerà, nessuno sa dire se finirà mai. In molti temono che si stia avverando il racconto di Stephen King “L’ombra dello scorpione”, mentre per i complottisti di turno è l’ora della ribalta.


L’unica a dare un barlume di speranza continuando con lo spettacolo, è proprio la WWE. Per alcuni è discutibile perché si mette a rischio la salute degli atleti, ma nessuno viene costretto ad esibirsi. Per l’appunto, il lottatore di punta, Roman Reigns, decide di mettersi al sicuro e rimane a casa per diversi mesi, spingendo la compagnia a cambiare i piani per lo Showcase of the Immortals. Per l’amore di offrire alcune ore di svago al pubblico che non può che rimanere a casa, la WWE decide di andare in onda senza pubblico. A causa delle restrizioni per via della pandemia, lo spettacolo a Tampa Bay è saltato, allorché la compagnia di Stamford si sposta al WWE Performance Center di Orlando per trasmettere lo Show of Shows a porte chiuse. Avendo pubblicizzato ben 18 match (compreso il kick-off), onde evitare di far assembrare troppe persone, la compagnia di Vince McMahon dichiara lo show “Too big for just one night” e decide di suddividere lo show in due serate. Noi ringraziamo, perché già l’edizione 35 era stata esaustiva e questa si prospettava ancora più lunga. Non è il primo show in assoluto che si sia tenuto a porte chiuse. Ma un conto sono Raw, SmackDown o NXT. Una cosa totalmente diversa è WrestleMania, che in molte occasioni era stato proprio il pubblico presente a renderla epica. Tuttavia, in cuor nostro, eravamo contenti di non dover fare a meno dell’appuntamento più importante dell’anno. Ma cosa ci aspettava? Vediamolo. Dal WWE Performance Center di Orlando, Florida…

WrestleMania 36 – Night 1

È il 4 aprile 2020. Lo show si apre con un messaggio da parte di Stephanie McMahon. Stephanie ringrazia il pubblico per il supporto e dice che non ci saranno 80.000 fan rumorosi, ma andare in onda ugualmente è il minimo che potevano fare per dare qualcosa indietro al pubblico che non ha mai smesso di supportare la WWE.

Non essendo possibile un’esibizione dal vivo dell’inno nazionale, la regia manda una compilation di tutte le esibizioni mai esistite a WrestleMania, dalla prima all’ultima.

Dopo il video d’introduzione, ci saluta Rob Gronkowski in qualità di host dello show. Arriva anche Mojo Rawley a fargli compagnia. Dichiarano aperta la serata. I commentatori sono Michael Cole e JBL per SmackDown e Byron Saxton e Tom Phillips per Raw nonché per NXT. Per il pubblico spagnolo, c’è Marcelo Rodriguez. È la prima volta in 25 anni che non c’è Carlos Cabrera.

Nel kick-off, Cesaro ha sconfitto Drew Gulak in un match senza infamia né lode. Da notare che, per la prima volta dopo 6 anni, il kick-off è durato una sola ora.

Il main show si apre con il match per i titoli di coppia femminili. Alexa Bliss e Nikki Cross sfidano le campionesse in carica, The Kabuki Warriors (Kairi Sane e Asuka). Vedere una WrestleMania senza pubblico, come ho già detto, non dà per nulla la dovuta sensazione di grande evento, ma le ragazze ce la mettono tutta, coprendo il silenzio con trash talk. Dopo un quarto d’ora piacevole, Alexa e Nikki sconfiggono le giapponesi e sono le nuove Women’s Tag Team Champions.

Prima del secondo match, King Corbin fa un promo in cui prende in giro il suo avversario Elias, dicendo che tanto valga che l’arbitro inizi il conteggio, visto che Elias non arriverà. Solo che Elias arriva eccome e spacca pure una chitarra addosso a Corbin. Il Drifter si prende la vendetta per l’attacco subito due settimane prima a SmackDown, ma il match risulta noioso e privo di pathos, e non solo per l’assenza del pubbblico. Alla fine, Elias (che è il face) chiude il match con un roll-up.

Ora è di nuovo il turno delle donne. È in palio la Women’s Championship di Raw. Shayna Baszler, che si è aggiudicata il diritto di No. 1 Contender con una vera e propria strage ad Elimination Chamber, sfida la campionessa in carica, Becky Lynch. The Man arriva a bordo di un grosso camion. Il match a cui le due donne cazzute danno vita è abbastanza equilibrato, anche se la Baszler usa parecchio la forza. L’incontro dura appena 8 minuti ed è l’irlandese ad uscirne vittoriosa, battendo l’avversaria d’astuzia. Qui sì che si sente l’assenza dei fan, visto che The Man è uno dei personaggi più over in circolazione.

Di solito non riporto i trailer che vanno in onda in quel di WrestleMania, ma quello che va in onda dopo il match, è quello per la serie dedicata a The Undertaker, che è “The Last Ride”. Una serie che vi consiglio vivamente di vedere se non lo avete già fatto.

Siamo al match numero quattro: Daniel Bryan sfida Sami Zayn per il titolo intercontinentale. Al fianco dello Yes Man (che è tornato face nel corso del 2019) c’è Drew Gulak, mentre ad affiancare il canadese, ci sono Cesaro e Shinsuke Nakamura. I due atleti hanno tutte le carte in regola per regalarci uno showstealer, ma purtroppo sono limitati dallo scarso minutaggio. Il match non decolla per niente e termina dopo soli nove minuti con la vittoria del campione, che chiude la questione con l’Helluva Kick approfittando dell’aiuto dello svizzero e del giapponese. Peccato per l’occasione sprecata. Potevano regalarci un capolavoro in circostanze normali.

In un caso insolito, il prossimo match è un Triple Threat Ladder Match valevole per i titoli di coppia di SmackDown. Solo che a contenderli, è un membro per ogni team. Il campione in carica è John Morrison (campione insieme a The Miz). Gli sfidanti sono Jimmy Uso (per gli Usos) e Kofi Kingston (per il New Day). Questo è il match della serata, senza se e senza ma. Match carico d’azione e di innovazioni, combattuto ad un ritmo elevato e ognuno ci mette di suo. Alla fine, a spuntarla è JoMo, che prima di cadere giù dalla scala, si aggrappa alle cinture, trascinandole con sé mentre cade. Conclusione creativa di un match ben riuscito. Match da quattro stelle, anche se Jimmy, purtroppo, si fa male e sarà costretto a fermarsi per un anno e passa.

Il prossimo match è la resa dei conti tra il “Monday Night Messiah” Seth Rollins e Kevin Owens. La faida va avanti da un bel po’. Dopo dieci minuti, Rollins colpisce il canadese con la campana del timekeeper, venendo squalificato. Owens però prende un microfono e sfida Rollins a tornare per farla finita una volta per tutte. Il match, quindi, diventa un No holds barred. Il canadese ha la meglio sull’ex Architect, prendendolo a sediate e a colpi di campana. Rollins si è sul tavolo di commento, perciò Kevin si arrampica su per il logo di WrestleMania. Owens: “How’s this for a WrestleMania Moment?” Owens si lancia con un Senton Splash sull’avversario, sfondando il tavolo di commento! Grandissimo bump che avrebbe sicuramente guadagnato un “This is awesome!” o un “Holy Shit!” da parte del pubblico. Dopo essersi ripreso, Owens finisce Rollins con la Stunner ed è il vincitore. Gran bel match anche questo, che però soffre (come tanti altri) dell’assenza dei fan. Non so quante volte l’ho già detto, ma non posso che ripeterlo: la maggior parte delle volte, è il pubblico a rendere epici gli show. Un gran peccato.

Rob Gronkowski e Mojo Rawley ricapitolano lo show e quanto successo finora. Ma arriva R-Truth, campione 24/7 in carica, che si lamenta di quanto sia difficile essere detentore della cintura. Gronk attacca il campione, ma Mojo ruba il pin all’amico ed è il nuovo 24/7 Champion. Vi dico la mia: mi stava sui cosiddetti il titolo Hardcore quando era in vigore la regola 24/7. La cosa non è cambiata vent’anni dopo…

Dopo un promo di Paul Heyman rivolta a Drew McIntyre, i commentatori pubblicizzano la serata di domani con main event Drew McIntyre vs. Brock Lesnar e tanti altri match (di cui parleremo domani anche noi).

Adesso è ora del match che avrebbe dovuto essere Roman Reigns vs. Goldberg. Goldberg, Universal Champion in carica, ha sconfitto “The Fiend” Bray Wyatt a Super ShowDown, in Arabia Saudita. Ci fu molta indignazione per la sconfitta pulita del Fiend, ma nulla da fare: Goldberg andò a WrestleMania come campione all’età di 53 anni. Vista l’assenza di Reigns, (che a causa della sua recente battaglia contro la leucemia, preferisce non correre rischi e restare lontano dagli show) il nuovo avversario di “Da Man” è Braun Strowman. I due seguono la formula già adoperata dallo stesso Goldberg tre anni prima. Spear! Spear! Spear! Spear! Jackhammer! NO! Running Powerslam! Running Powerslam! Running Powerslam! “ALZATI!!!” Running Powerslam! 1, 2, 3! Braun Strowman è il nuovo Universal Champion dopo 2 minuti. Era ora che ricevesse una cintura alla vita, visto che con il pubblico è incredibilmente over e la WWE lo dipinge come un mostro dotato di forza sovrumana. Congratulazioni al Monster Among Men. Grande momento per lui!

Ed eccoci giunti al „main event” della prima serata. Si tratta del Boneyard Match tra The Undertaker e AJ Styles. Non è un match normale come tutti gli altri. Piuttosto, si tratta di un combattimento cinematografico, che ricorda più l’episodio di un reality a sfondo mistico che un incontro di wrestling vero e proprio. Non è facile descriverlo, bisogna vederlo. Ci tengo molto a riconoscere l’impegno del becchino, che dichiarerà più avanti come, nel bel mezzo delle riprese di questo match, sia venuto a sapere per telefono che era morto suo fratello. Condoglianze al Deadman e i miei rispetti più sinceri per aver scelto di portare comunque al termine l’impegno con l’amico AJ Styles. Non si può valutare come match, visto che questo cortometraggio (perché non è nient’altro che questo) dà vita a quegli effetti speciali degni del Phenom che, per forza di cose, non poteva fare nella vita reale, come ad esempio il respawn dopo essere stato appena seppellito. Questa versione di Undertaker è molto più vicina alla sua gimmick di American Bad Ass, ma con molti elementi sovrannaturali. Non basta l’aiuto del Club (Anderson e Gallows) a fermare Taker. La battaglia si conclude con Undertaker che scaraventa AJ nella fosse e lo ricopre di terra. Poi scopre una lapide con su scritto “AJ Styles 1977-2020”. Questo è il punteggio finale per il Deadman: 25-2. Undertaker sale sulla sua motocicletta e, sulle note dei Metallica, si allontana nella notte in modo eroico. Si conclude così la prima serata di WrestleMania 36. Alcune settimane dopo, Undertaker rivelerà che questo è il suo ultimo match e che non sente il bisogno di tornare, avendo avuto finalmente la sua chiusura in bellezza che tanto aveva agognato. Mai dire mai, certo. Ma se guardiamo in faccia la realtà, non poteva esserci modo migliore, anche se sarebbe stato molto più emozionante se ci fosse stato il pubblico. D’altra parte, in tal caso non avremmo mai avuto un cortometraggio al posto di un match. Come dicono gli americani: “It is what it is!” Il mio lottatore preferito in assoluto se n’è andato in silenzio, cavalcando la sua moto come l’eroe che sarà sempre. Grazie, Undertaker! Sei il sinonimo del wrestling, più di Hulk Hogan o chiunque altro. Grazie per le mille emozioni che ci hai regalato, per tutte le volte che ci hai fatto spaventare, ridere, gioire, soffrire, sobbalzare. Grazie per averci cresciuti e per essere cresciuto insieme a noi. Nessuno potrà mai eguagliare quello che hai fatto tu per ben tre decenni. Thank you, Taker!!!

La prima serata di WrestleMania 36 è durata 2:58:57, stavolta non mi metto a contare il kick-off, visto che un’ora è abbastanza normale. Il lottato è durato 1:43:55, per un totale di 58,1%. Si vede che siamo in pandemia: a parte i match veri e propri, non è successo quasi nient’altro. Diciamo che è uno dei vantaggi che ha portato il Covid-19. È stato rinfrescante rivedere una WrestleMania di sole tre ore dopo più di vent’anni.

Come avevo accennato all’inizio della serie, tratterò ogni serata come show a sé stante, quindi darò un voto sia a WrestleMania 36.1 che a WrestleMania 36.2, ma aggiungerò anche il voto complessivo una volta conclusa un’annata. A me sembra giusto. La prima serata è stata abbastanza piacevole. I match visti sono stati buoni, fatta eccezione per il match tra Corbin ed Elias. Mi sono piaciuti particolarmente il Ladder Match, il match tra Owens e Rollins e il Boneyard Match, anche se quello va considerato sotto aspetti differenti. Tutto sommato, la prima serata è stata piacevole nel suo insieme. Ce l’hanno messa tutta per regalarci qualche ora di sorriso in questo periodo particolarmente scoraggiante. E per questo va dato credito alla WWE. Il mio voto per la prima serata è di 7/10. E voi come avete vissuto l’edizione Covid? Raccontatemi!

Per lodi, critiche, minacce, percosse, tangenti, domande, suggerimenti o parolacce potete utilizzare i commenti oppure contattarmi via FacebookTwitterInstagram oppure via E-Mail scrivendo a [email protected]. L’archivio dei numeri precedenti lo trovate qui. Per chi volesse lasciare un like al mio blog tedesco, faccia un salto qui.

Domani vi aspetto con la seconda serata.

Io sono il WWE Vintage Critic, e viaggio nel tempo al posto vostro!

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WrestleMania Ratings (su 10):


WrestleMania 17 – 10

WrestleMania 19 – 9,5

WrestleMania 30 – 8,75

WrestleMania 31 – 8,5

WrestleMania 21 – 8,5

WrestleMania 34 – 8,25

WrestleMania 28 – 8

WrestleMania 20 – 8

WrestleMania 24 – 7,75

WrestleMania 26 – 7,5

WrestleMania 23 – 7,5

WrestleMania 10 – 7

WrestleMania 227

WrestleMania 35 – 7

WrestleMania 36 Night 1 – 7

WrestleMania 3 – 7

WrestleMania 25 – 6,75

WrestleMania 14 – 6,75

WrestleMania 8 – 6,5

WrestleMania 32 – 6,5

WrestleMania 33 – 6,25

WrestleMania 18 – 6,25

WrestleMania 7 – 6

WrestleMania 12 – 6

WrestleMania 29 – 5,75

WrestleMania 16 – 5,5

WrestleMania 6 – 5,5

WrestleMania 27 – 5,25

WrestleMania 15 – 5,25

WrestleMania 1 – 5

WrestleMania 11 – 5

WrestleMania 13 – 4

WrestleMania 5 – 3,25

WrestleMania 2 – 3

WrestleMania 4 – 2

WrestleMania 9 – 1,5

Fabio Barbuscia
Fabio Barbuscia
Da quando vidi The Undertaker chiudere Ultimate Warrior in una bara, sono rimasto legato a vita a questo mondo magico. Sono quello che accompagna i nostalgici sia in italiano che in tedesco. Sono il WWE Vintage Critic e viaggio nel tempo al posto vostro.
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