WWE Vintage Critic – Countdown to WrestleMania #24

L’edizione 24 dello Showcase of the Immortals è stata particolare per una serie di motivi. Innanzitutto, facciamo il grande ritorno in uno stadio all’aperto dopo ben 15 anni, e solo per la seconda volta in totale. Inoltre, questa è la prima WrestleMania ad essere trasmessa anche in HD; alcuni mesi dopo, sarà il primo evento WWE a essere venduto anche in Blu-ray e in UMD.


Quello che a molti non è mai andato giù, invece, è che questo PPV segna la fine della Ruthless Aggression Era. Solo pochissimo dopo, la WWE mirerà a offrire un prodotto più adatto ai bambini: è la nascita della PG Era, da molti criticata per la mancanza di realismo e di spettacolarità nell’esecuzione sia delle storyline che dei match. Non ci saranno più i vari fuorilegge che dicono parolacce e rivolgono il dito medio al loro capo, come non sarà più gradito vedere i lottatori sanguinare, tanto che i match verranno a tratti interrotti per medicare le ferite. Questo però succederà DOPO quest’evento.

I match di punta sono i match titolati per ogni brand: a sfidare Edge (World Heavyweight Champion) c’è Undertaker, che ha vinto l’omonimo match di Elimination Chamber a febbraio. Il WWE Champion Randy Orton deve vedersela addirittura con due sfidanti: Triple H e John Cena, quest’ultimo vincitore della Royal Rumble in cui aveva fatto il suo ritorno inaspettato, creando un Royal Rumble Moment tra i migliori di sempre. Per Chavo Guerrero (ECW Champion), invece, lo sfidante sarà decretato nel preshow in una 24 Men Battle Royal.

Per quel che riguarda gli altri match, i più importanti sono quello tra Floyd “Money” Mayweather e Big Show, il Money in the Bank e il Career Threatening Match tra Shawn Michaels e Ric Flair, appena indotto nella Hall of Fame. Gli acquisti PPV ammontano a 1.000.000, in calo rispetto all’anno precedente, ma pur sempre un numero altissimo. A condurre l’edizione, il primo WrestleMania Host nella storia, anzi LA prima, che è Kim Kardashian. Lo show ha soddisfatto le aspettative? Vediamolo! Dal Citrus Bowl di Orlando, Florida…

WrestleMania XXIV

“The Biggest WrestleMania Under The Sun” è la tagline di quest’edizione, siamo nel 2008 ed è il 30 marzo. Gli spettatori presenti sono – come più tardi ci annuncerà la Kardashian – 74.635. Al tavolo di commento, troviamo JR e Jerry Lawler per Raw, Michael Cole e Jonathan Coachman per SmackDown e Joey Styles e Tazz per la ECW, mentre lo storico duo Cabrera-Savinovich è qui per il pubblico spagnolo. Ad aprire lo show con l’inno nazionale, oggi c’è John Legend.

Il vincitore della Battle Royal del preshow è Kane, che sfiderà quindi Chavo Guerrero più avanti.

Ad aprire le danze sul quadrato sono Finlay e JBL, che si affrontano in un Belfast Brawl, che altro non è che un match senza squalifiche o countout. Ad accompagnare Finlay, c’è Hornswoggle, che secondo i recenti sviluppi delle storyline, è il figlio di Finlay. Il match è un brawl di nome e di fatto, con il pubblico che approva l’utilizzo degli oggetti. Hornswoggle interferisce nel match, che è un po’ fastidioso a mio parere. Nonostante tutto, a vincere è JBL.

Come se ce ne fosse bisogno, Kim Kardashian ci annuncia che il prossimo match è il Money in the Bank, mentre Ken Kennedy dice che vincerà di nuovo lui.

I partecipanti del suddetto match sono sette: John Morrison, Carlito, Shelton Benjamin, CM Punk, Ken Kennedy, MVP e il rientrante Chris Jericho (qualcuno ricorda i video “Save us”?). La contesa è piacevole, ma non è al livello di quelli degli anni precedenti. Uno dei pezzi forti di questo match sono le finisher dalla cima della scala. A prendersi la valigia e di conseguenza la vittoria, è CM Punk, che è una sorpresa, visto che molti si aspettavano che vincesse MVP. Ma la vittoria del lottatore di Chicago viene accolta molto bene dai tifosi.

È ora di introdurre la Hall of Fame Class 2008: Gordon Solier, Eddie Graham, i fratelli Brisco (Jack e Gerry), Mae Young, “High Chief” Peter Maivia, Rocky Johnson e Ric Flair, che è rappresentato dalla sua famiglia, visto che lui si trova nel backstage a prepararsi per il suo match.

Dal backstage, assistiamo ad un comedy segment, ormai consueti per WrestleMania. Stavolta sono coinvolti Snoop Dogg, Santino Marella, Festus e Mick Foley.

Il prossimo match è un Interpromotional Match, cioè un incontro tra un lottatore di Raw e uno di SmackDown. Per Raw arriva Umaga, che viene annunciato dal Raw GM William Regal. Il britannico, non sa dire “Umaga”, quindi dice “Umanga”. Il lottatore di SmackDown viene annunciato dal GM di SmackDown Teddy Long: Batista. Un match trascurabile, per niente piacevole e al di sotto delle capacità di tutti e due, che pur essendo bravi ognuno per se, non dimostrano nessuna alchimia. Vince Batista grazie alla Batista Bomb.

Adesso è ora del match per il titolo ECW, che è il primo e l’ultimo della storia di WrestleMania. Questo per dimostrarvi lo standing del brand. Il campione in carica è Chavo Guerrero. Lo sfidante, come decretato nel preshow, è The Devil’s Favorite Demon, Kane. Campana, Chokeslam, 1, 2, 3, fine. Kane è il nuovo campione ECW. Questo è quanto.

Dopo alcuni segmenti per ammazzare tempo, tra i quali un intervista a Ric Flair, è ora del Career Threatening Match. Tutti sanno come finirà, ma si godono comunque il momento. Il Nature Boy arriva in pompa magna, che in uno stadio così grande, è ancora più sbalorditivo. Il suo avversario è Mr. WrestleMania, Shawn Michaels. Ad arbitrare la contesa, c’è “Lil Naitch” Charles Robinson. Due tra i migliori lottatori di tutti i tempi nonché tra i migliori heel danno vita a una contesa molto sentita da parte dei tifosi. Un incontro ricco di dramma e di suspence, che ci fa credere – anche solo per un attimo – che The Dirtiest Player in the Game possa non perdere. Molti si spingono oltre e lo considerano un 5 Star Classic, e posso capire chi la pensa così, ma io non ce lo vedo. Vedo benissimo 4 stelle, anche 4,5, che è sempre un voto altissimo per un match tra un ultraquarantenne e un quasi sessantenne. Il veterano si ostina a non voler stare giù e invita HBK ad attaccarlo ancora. Il momento finale è tanto memorabile quanto drammatico e commovente. Shawn Michaels: “I’m sorry… I love you!” Sweet Chin Music, 1, 2, 3… la carriera di Ric Flair (in WWE) finisce qui.

Nel post-match, HBK lascia il ring all’Hall of Famer, che riceve una meritatissima standing ovation e saluta il pubblico in lacrime. Era il modo perfetto per chiudere una grande carriera, ma come sappiamo, pochi anni dopo, Flair andò a lottare in TNA, rendendo questo finale quasi inutile.

Edge, in un promo, ci annuncia che sarà lui a interrompere la Streak di Undertaker.

Poi, è il momento del Playboy Bunny Mania Lumberjill Match. Beth Phoenix e Melina se la vedono con Maria e Ashley. Il match è brutto e non degno di WrestleMania, ma a salvare leggermente la scena ci sono Santino che interviene a favore della Phoenix e Melina, beccandosi poi un cazzotto da Jerry Lawler. Nonostante tutto, vincono le heel. Santino prende in giro Maria e Ashley per aver perso, ma nel post-match, si becca una Clothesline da Snoop Dogg. Tutto sommato, è un incontro da pausa gabinetto.

Ed è ora del match titolato di Raw. Ancora una volta, a John Cena viene concessa un’entrata speciale. Orton ha ancora la canzone “Hey nothing you can say” come musica d’entrata. Triple H, come al solito, ci mette un pezzo per arrivare. Questi tre si sono affrontati e si affronteranno un mare di volte, ma questa volta sono tutti e tre insieme al Grandest Stage of them All. Il match è di buona qualità, ma non di più. È la prima volta dopo il 2003 che non sia il match di Raw a chiudere lo show. Alla fine, la spunta il campione, che ruba il pin a Triple H dopo averlo messo fuori combattimento con il suo temuto Punt Kick. È la prima sconfitta di John Cena in quel di WrestleMania.

Il co-main event è il No DQ Match tra Big Show e Floyd Mayweather, che è uno dei pugili più forti in circolazione, con un curriculum di 39 vittorie e 0 sconfitte. È anche il campione mondiale dei pesi welter. La stipulazione è di aiuto per fargli fare bella figura, e bisogna dire che Big Show, da buon professionista, cerca di aiutarlo in tutti i modi, ma i tifosi lo odiano comunque, visto che è uno spaccone di prima categoria ed è anche stato più volte accusato di violenza domestica e aggressioni. Mayweather vince l’incontro con l’ausilio di una catena avvolta attorno alla sua mano, con la quale sferra un pugno micidiale al gigante. Non si poteva fare altrimenti, alla WWE non piace far perdere le celebrità esterne che salgono sul ring. Solo che stavolta, il pubblico rifiuta il vincitore. È stata una mossa azzeccata far lottare “Money” Mayweather? Sì, perché in ogni caso può sempre attirare un pubblico più vasto del solo WWE Universe (come sarà chiamato di lì a poco). Anche se, da buon fan della disciplina, sapevamo bene che avrebbe vinto, quindi non approviamo mai quando arriva un non-wrestler a far fare la figura dei cogl*** ai nostri idoli. Poi, se Big Show si può considerare idolo, è un’altra storia. A me è sempre piaciuto.

Siamo giunti all’ultimo match della serata, che per la prima volta dopo l’edizione 19, è il match titolato di SmackDown. Lo sfidante è The Undertaker, mentre il campione è Edge, che prima dell’inizio della contesa, dà un bacio portafortuna alla “moglie” Vickie Guerrero prima di farla portare via. I commentatori affermano che una delle due Streak terminerà stasera, ignorando completamente che la Rated R Superstar non abbia vinto nell’edizione precedente. Assistiamo al match migliore della serata, un tantino più piacevole di Flair-Michaels, ma anche questo appena sotto le 5 stelle. Uno dei momenti più ricordati è la corsa di Charles Robinson verso il ring quando Taker tenta lo schienamento e non c’è nessun arbitro. Il povero Charles è costretto a correre come un forsennato a causa della rampa lunghissima. Altro che Usain Bolt. Purtroppo, non arriva comunque in tempo per chiudere la questione. Intervengono in favore dell’Ultimate Opportunist Zack Ryder e Curt Hawkins, ma il Deadman se ne libera. Alla fine, Taker chiude Edge in una mossa di sottomissione piuttosto inedita del suo parco mosse: la Hell’s Gate. Edge non riesce a liberarsi ed è costretto a cedere. Undertaker è a 16-0 ed è nuovo campione mondiale dei pesi massimi. Per la prima volta dopo 11 anni, il Deadman chiude lo Showcase of the Immortals nel buio delle luci viola, proprio come aveva fatto nel 1997.

Quest’edizione è durata 3:49:28 mentre i match ammontavano a 1:46:36, per un totale di 46,5%. Siamo nella media dell’era, quindi va bene così.

Essendo stato all’aperto, cosa che ha permesso tra l’altro l’utilizzo di pyro spettacolari, bisogna dire che l’atmosfera era decisamente degna di WrestleMania. Per quanto riguarda la qualità, c’è poco da lamentarsi. Un gran main event che fa senza dubbio parte dei migliori del decennio nonché della storia, poi un buon match per la WWE Championship e un match drammatico (nel senso positivo) a metà card che è stato degno dei lottatori ivi impegnati. Anche il Money in the Bank è stato piacevole se trattato come un match a sé stante e non confrontato con quelli precedenti. Il match tra Mayweather e Big Show non era male, ma niente di memorabile, se non per la storia più che per il lottato. L’opener è stato abbastanza piacevole per essere un match di JBL. Cosa resta quindi di improponibile? Batista-Umaga indegno della loro bravura, Kane-Chavo che è stato più un angle che un match e infine, un match femminile che nessuno ricorda quando ricapitola quest’evento. Quindi, il mio voto finale è di 7,75/10, perché tutto sommato ritengo quest’edizione un tantino migliore di quella precedente. Voi cosa ne pensate? Ditemi la vostra. Sono sempre felice di ascoltare le vostre opinioni.

Per lodi, critiche, minacce, percosse, tangenti, domande, suggerimenti o parolacce potete utilizzare i commenti oppure contattarmi via FacebookTwitterInstagram oppure via E-Mail scrivendo a [email protected]. L’archivio dei numeri precedenti lo trovate qui. Per chi volesse lasciare un like al mio blog tedesco, faccia un salto qui.

Vi aspetto domani con WrestleMania XXV!

Io sono il WWE Vintage Critic, e viaggio nel tempo al posto vostro!

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WrestleMania Ratings (su 10):


WrestleMania 17 – 10

WrestleMania 19 – 9,5

WrestleMania 21 – 8,5

WrestleMania 20 – 8

WrestleMania 24 – 7,75

WrestleMania 23 – 7,5

WrestleMania 10 – 7

WrestleMania 22 – 7

WrestleMania 3 – 7

WrestleMania 14 – 6,75

WrestleMania 8 – 6,5

WrestleMania 18 – 6,25

WrestleMania 7 – 6

WrestleMania 12 – 6

WrestleMania 16 – 5,5

WrestleMania 6 – 5,5

WrestleMania 15 – 5,25

WrestleMania 1 – 5

WrestleMania 11 – 5

WrestleMania 13 – 4

WrestleMania 5 – 3,25

WrestleMania 2 – 3

WrestleMania 4 – 2

WrestleMania 9 – 1,5

Fabio Barbuscia
Fabio Barbuscia
Da quando vidi The Undertaker chiudere Ultimate Warrior in una bara, sono rimasto legato a vita a questo mondo magico. Sono quello che accompagna i nostalgici sia in italiano che in tedesco. Sono il WWE Vintage Critic e viaggio nel tempo al posto vostro.
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