WWE Vintage Critic – Countdown to WrestleMania #10

Nella vita di ognuno, ci sono delle cose che invocano ricordi. O delle cose che non ti dimentichi mai. Quelle che ti fanno sorridere solo pensandoci. Ebbene, per me è di sicuro WrestleMania 10. È stata la prima WrestleMania che vidi “dal vivo”, almeno fino a un certo punto. Io vivo in Germania, e nel 1994, la WWE trasmetteva i weekly e i PPV in chiaro con una differita di 2-3 settimane. Avevo iniziato a guardare l’allora WWF tre anni prima, facendo affidamento su amici e cugini che mi passavano le cassette con episodi registrati per vedere i miei eroi in azione. E questa WrestleMania, la vidi il giorno dopo della messa in onda in Germania, senza alcuni spoiler.


La WWE tende a dire che, con questo show, festeggiamo “dieci anni di WrestleMania”, che non è esatto. È la decima edizione, ma i dieci anni scoccano un anno dopo. Questo, però, è risaputo.

L’edizione numero 10 è ricordata in primis per la storyline costruita attorno al titolo mondiale detenuto da Yokozuna. Essendo stati due i vincitori della Royal Rumble, si architettò un modo per far sì che, per uscire campione dallo show, bisognava salire sul ring due volte. Con una moneta, si tirò a sorte chi andava per primo contro Yokozuna, mentre l’altro avrebbe affrontato il suo rispettivo nemico in storyline parallela. Se la moneta fosse stata favorevole a Bret Hart, Lex Luger avrebbe dovuto vedersela prima con Crush. Per grazia di Dio (o di Vince che faceva il booking), la sorte bacia Lex Luger, quindi Bret Hart deve battersi con il fratello Owen, fresco di turn heel e in piena faida con Bret. La cosa interessava molto, gli acquisti PPV arrivarono a 420.000, in rialzo rispetto all’edizione precedente.

Spicca, in questo show, l’assenza di Undertaker, che ancora alla Royal Rumble, aveva sfidato Yokozuna per il titolo, perdendo grazie all’aiuto di altri 11 heel. E non dimentichiamoci del primo Ladder Match disputato per il grande pubblico. La WWE tende a chiamarlo il “first ever ladder match”, ma questo è inesatto in quanto Bret Hart e Shawn Michaels ne avevano già disputato uno in house show, ma questo è il primo trasmesso in tutto il mondo. Non perdiamo altro tempo, è ora di tuffarsi! Dal Madison Square Garden di New York, la WWE presenta…

WrestleMania X

È il 20 marzo 1994 e siamo qui con 18.065 spettatori. Al commento ci sono Jerry Lawler e Vince McMahon, che all’epoca nessuno sapeva che fosse lui il Big Boss. L’inno nazionale, oggi, ce lo canta nientemeno che Little Richard.

Apriamo in bellezza con Bret Hart che combatte il primo su due match. Il suo avversario è il fratello Owen, che geloso del successo di Bret, gli ha voltato le spalle, dando inizio a quella che sarà la faida dell’anno 1994. In un 5 Star Classic ricco di tecnica e con grandissimo storytelling, Owen ha la meglio sul fratellone grazie a una Victory Roll, concludendo quello che è di fatto il miglior opener e uno dei migliori match di sempre. Non so se rendo l’idea, ma è davvero un match senza eguali, considerato ancora oggi l’asticella per molti wrestler. Anche Bret lo considera uno dei migliori match da lui disputati, soprattutto contro il fratello.

Tra un match e l’altro, la regia ci presenta per la prima volta i “WrestleMania Moment” delle edizioni precedenti. Durante il video d’apertura, abbiamo visto Hulk Hogan festeggiare la vittoria finale di ‘Mania 1, adesso vediamo uno spezzone di circa 15 secondi della Battle Royal vista a WrestleMania 2.

Nel secondo match della serata, Doink the Clown e il suo midget Dink se la vedono con Bam Bam Bigelow e Luna Vachon. Match bruttino nonostante la buona alchimia tra Doink e BBB. Vincono gli heel e infieriscono sui clown nel post-match.

WrestleMania Moment #3: Lo stare-down tra Hulk Hogan e André The Giant di WrestleMania 3.

Il terzo match è il culmine della faida tra “Macho Man” Randy Savage e Crush, durata per molti mesi dopo il passaggio a heel di Crush. Nell’ultima apparizione di Randy Savage al Show of Shows, Randy sconfigge Crush in un Falls Count Anywhere Match dalle regole bizzarre che oggi, per fortuna, non si usano più: lo schienamento deve avvenire fuori dal ring, dopodiché lo schienato ha un minuto di tempo per tornare sul ring prima di perdere definitivamente. Savage appende Crush ad una carrucola, impedendogli di tornare, ed è così che si conclude lo stint (da wrestler) in WWE di uno dei più grandi della Golden Era. Lascerà la WWE nell’estate dello stesso anno e tornerà a lottare in WCW, ma mai più in WWE, e morirà nel 2011 per un infarto alla guida.

WrestleMania Moment #4: Randy Savage vince il torneo di ‘Mania 4 e si laurea campione.

Con il prossimo match, fa il grande ritorno sul palco dello Showcase of the Immortals la divisione femminile, con la campionessa Alundra Blayze che batte di misura la sfidante, Leilani Kai, già sfidante al titolo nella prima edizione.

WrestleMania Moment #5: Roddy Piper spegne la sigaretta di Morton Downey Jr. con un idrante.

È ora di Tag Team Title Match. I Quebecers (Jacques e Pierre) campioni di coppia, accompagnati da Johnny Polo – che presto conosceremo con il nome di Raven – devono vedersela con i Men On a Mission (Mabel e Mo), che sono maledettamente over con il pubblico, soprattutto Mabel. Vince McMahon si tocca solo guardandolo. I M.O.M. sfiorano la vittoria, ma i campioni battono in ritirata e conservano il titolo, perdendo solo per countout.

WrestleMania Moment #6: l’abbraccio tra Ultimate Warrior e Hulk Hogan dopo la vittoria di Warrior neocampione.

Ed è il momento del primo di due match per il titolo mondiale. Con le celebrità Ronda Shear e Donnie Wahlberg come timekeeper lei e ring announcer lui, e con Mr. Perfect come arbitro speciale, ha inizio il match tra Yokozuna e Lex Luger, che ha una nuova musica d’entrata. La WWE ce la mette tutta per creare il pathos di un main event, ma sembra un qualsiasi match del midcarding, ed è pure brutto, visto che è palese l’intento di Yokozuna di non sprecare forze, dovendo lottare due volte. Il match si conclude con una squalifica ai danni di Lex Luger che aveva spinto Mr. Perfect in un momento di rabbia. Questo avrebbe dovuto essere l’inizio di una faida tra i due con tanto di passaggio a heel di Hennig, ma non se ne fece mai nulla. Per quel che riguarda la mancata vincita del titolo di Lex Luger, ci sono due versioni. Secondo la prima, la WWE avrebbe provato a presentarlo come campione in diversi house show, ma i fan lo avrebbero rifiutato. La seconda invece narra che, dopo essersi ubriacato nei giorni prima dello show, avrebbe raccontato a tutti che avrebbe vinto il titolo, spingendo il booking team ad accantonare il tutto. Sta a voi decidere cosa credere.

WrestleMania Moment #7: il Blindfold Match tra Jake Roberts e Rick Martel. Sì, davvero, alla WWE piaceva più questo che la riconciliazione tra Randy Savage e Elizabeth, ad esempio…

Ormai è tradizione avere come minimo uno squash ad ogni WrestleMania, e non manca nemmeno qui. Earthquake si libera di Adam Bomb nel giro di 35 secondi grazia al suo Earthquake Splash.

WrestleMania Moment #8: Undertaker che si dirige verso il ring. Non ci trovo nulla di memorabile, anche se non guasta ricordare che esista anche lui.

La storyline del prossimo match era costruita attorno al titolo intercontinentale. Shawn Michaels era stato privato della cintura in quanto non la difendeva nel tempo dovuto (in realtà era stato sospeso), quindi fu decretato il nuovo campione in una Battle Royal: Razor Ramon. Shawn Michaels non ci stava, non essendo mai stato battuto per il titolo (perché a Shawn Michaels non è mai piaciuto perdere, soprattutto quando si trattava di perdere il titolo). Quindi, per tornare ad avere un campione indiscusso, la cintura – anzi, LE cinture – furono contese in questo Ladder Match.  Ed eccoci qui. In un altro 5 Star Classic, Razor Ramon si aggiudica la vittoria ed è il campione indiscusso. Fino ad oggi, questo è considerato il miglior Ladder Match mai disputato, con entrambi i contendenti che si sono fatti il mazzo per offrire qualcosa di spettacolare e mai visto prima. E sono riusciti benissimo. Anni dopo, arriverà l’era degli high spot e quant’altro, ma questo incontro genuino è senza dubbio fonte d’ispirazione per tutti quelli che hanno in seguito combattuto in questa tipologia di match. Grandioso e basta.

Grazie a quest’ultimo match, salta un 10 Man Tag Team Match a causa del minutaggio. Ma che peccaaaaaaaatooooooooooo…

WrestleMania Moment #9: Yokozuna sconfigge Bret Hart e diventa campione WWF.

Ed ecco che è ora del main event. Burt Reynolds è la celebrità che fa da ring announcer, mentre Jennie Garth funge da timekeeper. Uno dei pop più grandi della serata, invece, va all’arbitro speciale: “Rowdy” Roddy Piper. Dopodiché, arrivano il campione prima e lo sfidante dopo.

Questo match risulta meno squallido di quello dell’anno precedente, anche se non è chissà quale capolavoro. Comprensibile, Bret Hart ha già dato per stasera. Il finale arriva quando Yoko perde l’equilibrio e cade dal paletto, permettendo a Bret di schienarlo. Bret diventa per la seconda volta campione mondiale della WWF ed è il primo nella storia a schienare Yokozuna, che viene venduto come un’impresa di altissimo calibro dai commentatori. Lo show si conclude con Bret Hart che festeggia la vittoria sulle spalle di alcuni altri face che invitano anche Owen ad entrare, ma quest’ultimo non si avvicina. Nei suoi occhi, guardandolo attentamente, si legge gioia e orgoglio, ma ce la mette tutta a non uscire dal personaggio. Con Bret Hart festante, si conclude la prima WrestleMania senza Hulk Hogan. Bret è il simbolo per eccellenza per il cambio di testimone e, a mio modesto parere, il miglior wrestler di tutti i tempi.

La durata del lottato è di 1:32:00 mentre quello dello show è di 2:43:57, per una percentuale di 56,1%. Essendo un’edizione speciale, ricca di video package, direi che va benissimo.

Uno show al quale sono molto legato, perché seguivo le storyline con gli occhi di un bambino, quindi ero molto coinvolto. Essendo un mark per eccellenza, fui molto triste a vedere Owen battere il mio eroe, ma ho quasi pianto dalla felicità a vederlo con la cintura alla vita a fine serata. Andavo matto anche per Razor Ramon, e ho amato particolarmente quella cannonata di Ladder Match. A volte mi capita di dimenticare la mediocrità di tutto il resto dello show, almeno per quel che riguarda il lottato. Quindi come possiamo valutare questo show? Considerando che abbiamo visto non uno, ma ben DUE dei migliori match della storia in una sola serata, più un finale indimenticabile con Bret Hart insieme ad altri face e alcune leggende, io vado con un bel 7/10. Perché? Perché è la mia lista e faccio quello che voglio. Fatevene una ragione. Ha ha.

Per lodi, critiche, minacce, percosse, tangenti, domande, suggerimenti o parolacce potete utilizzare i commenti oppure contattarmi via FacebookTwitterInstagram oppure via E-Mail scrivendo a [email protected]. L’archivio dei numeri precedenti lo trovate qui. Per chi volesse lasciare un like al mio blog tedesco, faccia un salto qui.

Domani ci aspetta WrestleMania XI, bevete TANTO caffè!

Io sono il WWE Vintage Critic, e viaggio nel tempo al posto vostro!

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WrestleMania Ratings (su 10):

WrestleMania 10 – 7

WrestleMania 3 – 7

WrestleMania 8 – 6,5

WrestleMania 7 – 6

WrestleMania 6 – 5,5

WrestleMania 1 – 5

WrestleMania 5 – 3,25

WrestleMania 2 – 3

WrestleMania 4 – 2

WrestleMania 9 – 1,5

Fabio Barbuscia
Fabio Barbuscia
Da quando vidi The Undertaker chiudere Ultimate Warrior in una bara, sono rimasto legato a vita a questo mondo magico. Sono quello che accompagna i nostalgici sia in italiano che in tedesco. Sono il WWE Vintage Critic e viaggio nel tempo al posto vostro.
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