WWE Vintage Critic – Countdown to WrestleMania #34

A soli quattro anni dall’ultima volta, la WWE decide di tornare al Superdome che ha ospitato l’edizione numero 30 dello Showcase of the Immortals. C’era molta anticipazione per quest’evento che vedeva il ritorno one night only di Kurt Angle, quello in pianta stabile di Daniel Bryan nonché il debutto di Ronda Rousey, che nessuno avrebbe mai creduto possibile. In più, sembra arrivato il momento del dream match assoluto: John Cena contro Undertaker. Sì, i due si erano scontrati alcune volte in passato, ma è stato quando il lottatore di Boston non era nemmeno lontanamente al livello di stella di primissima grandezza.


Oltre a questo, anche per i due match titolati c’era un enorme hype. Roman Reigns era in cerca di rivincita contro Brock Lesnar dopo quel main event devastante che ha visto il Beast Incarnate dominare lo sfidante. L’altro match invece prometteva uno showstealer in quanto Shinsuke Nakamura, vincitore della Royal Rumble, sfidava AJ Styles in quello che i fan più smart vedevano come una sorta di rematch del loro eterno classico di WrestleKingdom, in Giappone.

In pratica, quasi ogni match trasmetteva una sorta di Big Time Feeling. L’unico punto debole era il fatto che il match di Undertaker non fosse pubblicizzato, lasciando i fan fino all’ultimo nel dubbio. Peccato per l’occasione sprecata. Nonostante questo, l’attesa per l’evento era grandissima benché si prospettasse l’ennesima serata interminabile. Siamo stati soddisfatti? Andiamo a vedere! Dal Mercedes-Benz Superdome di New Orleans, Louisiana…

WrestleMania 34

Sono 78.133 gli spettatori presenti in arena. È l’8 aprile 2018. I team di commento sono i seguenti: Corey Graves (tutti), Michael Cole (Raw), Jonathan Coachman (Raw), Byron Saxton (SmackDown), Paige e Beth Phoenix (Battle Royal femminile), Jim Ross e Jerry Lawler (Battle Royal maschile) e Vic Joseph e Nigel McGuinness (205 Live). I commentatori spagnoli sono Cabrera e Rodriguez, mentre quelli tedeschi sono Carsten Schaefer, Tim Haber e Calvin Knie. Nel corso della serata saranno presentati anche numerosi commentatori da tutto il mondo, compreso il duo Franchini-Posa. L’inno nazionale lo cantano Chloe & Halle.

Anche quest’anno, il kick-off è durato 2 ore, durante le quali sono stati combattuti tre match.

  1. La André The Giant Memorial Battle Royal vinta da “Woken” Matt Hardy, che è stata la meno piacevole da quando esisteva.
  2. La finale del torneo per il titolo Cruiserweight, nel quale Cedric Alexander ha sconfitto Mustafa Ali.
  3. Una 20 Women Battle Royal vinta da Naomi.

Il primo match del main show è un Triple Threat Match valevole per il titolo intercontinentale. Seth Rollins sconfigge The Miz (campione) e Finn Balor ed è il nuovo campione dopo quello che è considerato uno dei migliori opener di sempre. Il vincitore è quello giusto, visto che era quello più over dei tre.

Di solito, il secondo match è un incontro di scarso prestigio, ma non in quest’edizione. La vincitrice della prima Royal Rumble tutta al femminile, la “Empress of Tomorrow” Asuka, sfida la campionessa di SmackDown, Charlotte Flair. La nipponica è imbattuta da 914 giorni a questa parte; quindi, viene difficile scommettere contro di lei. Assistiamo ad un match coi fiocchi benché di breve durata (non arriva nemmeno ad un quarto d’ora), ma basta a mettere in mostra le capacità di due delle lottatrici più esperte in circolazione. Dopo 13 minuti, Asuka subisce la prima sconfitta dopo quasi tre anni, cedendo nella Figure Eight. Un momento da ricordare assolutamente. Nel post-match, Asuka si complimenta con The Queen dicendo: “Charlotte was ready for Asuka! Congratulations!” C’è chi storce il naso per la sconfitta della giapponese, ma io trovo che è stata eseguita bene e trattata anche meglio, rendendo l’idea che sia stata una grossa impresa per la figlia di Ric. Forse avrebbero potuto farlo fare a qualcun’altra, ma visto il trattamento riservato a Charlotte, direi che ci può stare. Quel che invece non ci sta, è il modo in cui è stata trattata l’asiatica poco dopo. Qualcuno ricorda la faida con Carmella in cui spesso e volentieri faceva la figura dell’imbecille? Ecco…

Subito al termine del match, John Cena (seduto in prima fila) viene avvicinato dall’arbitro Dan Engler che sembra dargli una notizia importante, ed ecco che Cena scavalca la barricata e corre verso il backstage come se gli scappasse la pipì.

Per il terzo match, arriva prima Bobby Roode, poi giunge Aiden English per proclamare il Rusev Day, suscitando enormi reazioni del pubblico. In un Fatal 4 Way decente (ma non di più), si scontrano lo stesso Rusev, Roode, Jinder Mahal e il campione degli Stati Uniti, Randy Orton. Il vincitore è, con grande sorpresa, Jinder Mahal, che conquista il titolo US. Non bastava l’avergli messo la cintura massima alla vita nel ’17, ma ecco che ci riprovano, anche se con un titolo minore…

Il quarto match è quello che toglie ogni dubbio a chi non si fosse ancora accorto di essere a WrestleMania (come se ce ne fosse bisogno). È il momento di uno dei debutti più clamorosi del decennio, quello di Ronda Rousey. Nonostante tre anni prima sia stata protagonista in una rissa con Triple H e Stephanie McMahon nella quale era affiancata da The Rock, oggi il suo tag partner è Kurt Angle, che si trova all’ultimo stint in carriera. Al posto dell’Olympic Hero, ci sarebbe dovuto essere proprio il People’s Champion, ma i piani saltarono per via degli impegni cinematografici dell’attore. I due team ci regalano un match di oltre 20 minuti nel quale ognuno/a di loro fa la sua gran parte per darci quella sensazione speciale come solo pochi sanno fare. Perfino Stephanie fa bella figura e sembra una wrestler a tutti gli effetti, ma lo stesso vale per la Baddest Woman on the Planet. Kurt non è più al livello di dieci anni fa, ma è ancora bravo quanto basta. A raccogliere la vittoria per il proprio team è proprio Ronda, che sottomette la Million Dollar Princess con il suo Armbar micidiale. Grandissimo debutto per l’ex UFC, per la quale la folla impazzisce e fa bene! Terzo match da quattro stelle, e finora è solo il quarto della serata.

Il prossimo incontro è quello per i titoli di coppia di SmackDown. I campioni in carica sono gli Usos, mentre gli sfidanti sono il New Day (Big E e Kofi) e i Bludgeon Brothers (Harper e Rowan). Questi ultimi non hanno più nomi di battesimo perché alla WWE piace abbreviare i nomi di chiunque, salvo poi pentirsene in molti casi. Il match è sostanzialmente uno squash esteso ai danni degli Usos e del New Day. Dopo otto minuti di contesa decente, Harper e Rowan conquistano i titoli in maniera dominante. Per Harper è l’ultima apparizione nel main show di WrestleMania (anche se sarà nel kick-off del 2019). Morirà alla fine del 2020 per una malattia polmonare. RIP Brodie Lee. Eri un grand’uomo.

Adesso tocca a John Cena, che arriva sul ring pronto a combattere. Si spengolo le luci, ma invece dei rintocchi di campana, risuona un accordo di chitarra: Elias. Quest’ultimo prende in giro Cena e i fan. Cena sembra volersene andare, ma poi torna sul ring e mette a tacere il chitarrista con il Five Knuckle Shuffle e la AA. Il segmento sembra finire qui, ma quando Cena sta per tornare su per la rampa, la sua musica si ferma all’improvviso e si spengono le luci. Appaiono il cappotto e il cappello a centro ring, come li aveva lasciati il Deadman un anno prima. Dopo un colpo di fulmine, tutto scompare. Rintocchi di campana, la folla esplode! Ed eccolo tornato: The Undertaker! Michael Cole: “The Deadman has risen!” Per tutti quelli che avevano versato lacrime a vederlo salutare “per sempre” il WWE Universe, è un momento da brivido. Il becchino sale sul ring e si libera di cappello e cappotto ed è pronto ad accettare la sfida. Per WrestleMania, non si poteva chiedere di più di questa contesa – l’ultimo dream match da realizzare al Grandest Stage of them All. Ha inizio il match che è un vero e proprio showcase di carattere Vintage (che sarei io!) del Phenom che domina il leader della Cenation senza subire quasi neanche un colpo. Interrompiamo quindi WrestleMania 34 per portarvi a WWF Superstars con commento di Dan Peterson: “Well, amici del wrestling, benvenuti su Italia Uno, okay? Qui vediamo Undertaker che spezza le ossa a Derec Domino, mamma mia, ragazzi! Mamma, butta la pasta!” Dopo appena 3 minuti, la leggenda chiude la questione con la Tombstone Piledriver. 24-2 per il Deadman! Alla luce di questo risultato, ci si aspetta il gran rematch che non arriverà mai. Nonostante i commentatori ce la mettano tutta per rendere l’idea di un grandissimo WrestleMania Moment, il dream match assoluto è stato – a dir di molti – uno spreco. Ma diciamoci la verità: Undertaker ha 53 anni nel 2018 e come abbiamo visto negli ultimi anni, di certo non può più fare i classici che ci aveva dato con Shawn Michaels e Triple H. Più di così non si poteva chiedere: Undertaker ha fatto un figurone, ci ha regalato alcuni minuti di nostalgia e allo stesso tempo, ha realizzato il nostro sogno di vederlo prendere John Cena a calci in culo. Ma ditemi: cos’altro potreste mai desiderare?

È il momento della Hall of Fame Class 2018: Kid Rock (che non è presente), “Double J” Jeff Jarrett, Mark Henry, Hillbilly Jim, Ivory, i Dudley Boyz e Goldberg. Il Warrior Award è assegnato a Jarrius “JJ” Robertson.

Ed eccoci giunti ad un altro match molto atteso, ovvero il ritorno sul ring di Daniel Bryan dopo 3 anni. Nel 2015, dopo l’ennesima commozione cerebrale, i medici gli avevano detto che non avrebbe mai più lottato. Ma Bryan ce la mise tutta per riuscire a tornare a fare ciò che amava di più e ci riuscì. Questo è il suo primo match. La faida di Shane McMahon e Daniel Bryan con Kevin Owens e Sami Zayn va avanti da mesi. I due canadesi sono stati in precedenza licenziati in storyline. La stipulazione speciale del match prevede che, in caso di vittoria, Owens e Zayn vengano riassunti. Per cui, la posta in palio è alta per i due amici. Per creare ancora più suspence, Owens e Zayn attaccano Bryan prima del match e lo mettono fuori combattimento, costringendo Shane a iniziare da solo, senza partner. Quando l’American Dragon si riprende e entra grazie all’Hot Tag di Shane, la folla impazzisce. Ritornano gli “YES YES YES!”, guarda caso proprio al Superdome. Dopo quasi 16 minuti, Bryan chiude Zayn nella Yes Lock che chiude il match a favore dei GM di SmackDown. Anche questo è un match da quasi quattro stelle ed è stato grandioso vedere Daniel di nuovo sul quadrato. Anche questo un momento da brividi, non c’è che dire. Bryan festeggia il ritorno con la moglie Brie Bella.

Adesso tocca alle ragazze di Raw, che raccontano una storia assai differente da quelle viste e riviste negli anni. Nia Jax sfida l’ex-amica Alexa Bliss per il titolo femminile di Raw dopo una faida molto sentita per Nia. Le due erano state amiche in precedenza, ma con grande delusione, la Jax aveva scoperto di essere vittima del bullismo per mano di Alexa. Questa storyline portò al turn face della samoana. Prima del match, Nia arriva e mette fuori combattimento Mickie James, che è la nuova amica e tirapiedi della campionessa. Dopodiché, il match ha inizio. Dura appena dieci minuti e il pubblico sta quasi interamente dalla parte della sfidante, che dopo una contesa decente, batte Five Feet of Fury ed è nuova campionessa mondiale di Raw. Per rendere l’idea del sogno che si realizza, la Jax festeggia in lacrime.

Il prossimo match è quello più promettente di tutta la card. Per l’occasione, arriva Nita Strauss che suona la musica d’entrata di Shinsuke Nakamura (vincitore della Royal Rumble) con la chitarra elettrica. Probabilmente l’entrata migliore mai eseguita dal King of Strong Style. Il campione in carica è AJ Styles. I fan del wrestling di tutto il mondo si aspettano un capolavoro dopo quello che questi due avevano combinato in NJPW. Styles e Shinsuke si esibiscono in un match di 20 minuti che, purtroppo, non regge alla pressione di dover come minimo eguagliare il loro match in Giappone. Per carità, è un match comunque bellissimo, comodamente da 4 stelle o forse un tantino di meno, ma possibilmente anche a causa delle altissime aspettative, risulta un tantino deludente sapendo quali siano le capacità di questi due veterani. Il campione difende il titolo grazie al Styles Clash. E con questo, tutti e due i vincitori della Royal Rumble (maschile e femminile) hanno perso il loro match titolato in quel di WrestleMania. Nel post-match, Nakamura si inginocchia e consegna la cintura al vincitore, rendendogli omaggio per la vittoria, ma dal nulla lo colpisce con un Low Blow! Turn heel di Shinsuke Nakamura! Colpo di scena! Nessuno si aspettava di vedere proprio il nipponico passare tra le file degli heel. Kinshasa del giapponese! A quanto pare, la storia non è finita qui. E infatti, perché i poveri testicoli del campione verranno colpiti ancora parecchio dal King of Strong Style.

Siamo giunti al co-main event. Arrivano i campioni di coppia di Raw, che sono Sheamus e Cesaro ovvero The Bar. I loro avversari sono Braun Strowman e un mystery partner di sua scelta. Il Monster Among Men arriva sul ring e annuncia di non aver scelto nessuno dagli spogliatoi come suo partner. La sua scelta cade su uno di loro (i fan). Strowman gira un po’ per le file del pubblico e sceglie un bambino che non avrà più di 11 o 12 anni. Braun chiede il nome del bambino, che è Nicholas. Più tardi scopriremo che Nicholas è il figlio dell’arbitro John Cone, quindi altro che “un fan a caso”. Strowman dice al bambino di stare fermo sull’apron che pensa a tutto lui. E così sarà. Il match non dura più di quattro minuti; la WWE stava pushando enormemente il Monster Among Men. Dopo il Running Powerslam contro Cesaro, abbiamo dei nuovi campioni di coppia: Braun Strowman e Nicholas. È stato un momento carino che ha reso l’idea che “tutto può succedere in WWE”. Il pubblico dava di matto per Nicholas, perciò non possiamo dire che non fosse azzeccato.

Ed eccoci giunti al main event, che vede Roman Reigns sfidare Brock Lesnar, Universal Champion in carica. Reigns è ancora il face più fischiato in circolazione, anche se tutti si aspettano una sua inevitabile vittoria. Il Beast Incarnate sottopone il Big Dog ad una vera e propria tortura di German Suplex e F5. Lesnar: “Suplex City, bitch!” Tuttavia, Reigns, che a stento va a segno con qualsiasi mossa, si rialza continuamente, non importa cosa gli faccia il campione. Dopo l’ennesimo kick-out, il labiale di Brock è palese: “Motherf*cker!” Lesnar sta massacrando Reigns come non mai, ma la folla grida: “This is awful!” e ha ragione. Dopo 17 minuti, Lesnar va a segno con la sesta (come minimo) F5 e stavolta basta per vincere il match. Questo risultato è una vera e propria sorpresa in quanto tutti sapevano che era arrivato il momento (inevitabile) per Reigns di sconfiggere l’ex UFC. Inoltre, girava voce che il contratto di Lesnar fosse terminato e che aveva fatto un pensierino di tornare in UFC. Perciò era piuttosto scontata la vittoria del Big Dog, ma questa non arrivò. Anzi, il regno titolato del lottatore del Minnesota durò ancora alcuni mesi prima che Reigns vi ponesse fine. Per quel che riguarda questo main event, il risultato lascia l’amaro in bocca, ma anche l’esecuzione del match. WrestleMania 34 si conclude con Brock Lesnar festante.

Per facilitare le cose, d’ora in avanti farò un unico calcolo per kick-off e main show. Dunque: lo show è durato 5:03:35 e il kick-off 1:59:00, il che ci porta ad una durata totale di 7:02:35. Il lottato è durato in totale 40,2% dello show, arrivando a 2:49:55. Ormai sappiamo che è quella la media, giusto?

Questa WrestleMania mi è piaciuta parecchio. Alcuni match sono stati deludenti (anche se erano pochi), il main event in primis. Ma come dicevo in partenza, ogni match aveva un suo certo hype che ci dava la sensazione di assistere ad un grande show. Ben 4 match assolutamente da vedere, altri 3 buoni, 2 decenti e uno deludente. E non dimentichiamoci del pubblico del Mercedes-Benz Superdome, che ha un’aura tutta sua che rende ancora più grande lo show. Perciò, il mio voto è di 8,25/10. E voi cosa ne pensate?

Per lodi, critiche, minacce, percosse, tangenti, domande, suggerimenti o parolacce potete utilizzare i commenti oppure contattarmi via FacebookTwitterInstagram oppure via E-Mail scrivendo a [email protected]. L’archivio dei numeri precedenti lo trovate qui. Per chi volesse lasciare un like al mio blog tedesco, faccia un salto qui.

Domani tocca a WrestleMania 35, che è l’ultima WrestleMania che dura una sola notte.

Io sono il WWE Vintage Critic, e viaggio nel tempo al posto vostro!

—————————————

WrestleMania Ratings (su 10):


WrestleMania 17 – 10

WrestleMania 19 – 9,5

WrestleMania 30 – 8,75

WrestleMania 31 – 8,5

WrestleMania 21 – 8,5

WrestleMania 34 – 8,25

WrestleMania 28 – 8

WrestleMania 20 – 8

WrestleMania 24 – 7,75

WrestleMania 26 – 7,5

WrestleMania 23 – 7,5

WrestleMania 10 – 7

WrestleMania 227

WrestleMania 3 – 7

WrestleMania 25 – 6,75

WrestleMania 14 – 6,75

WrestleMania 8 – 6,5

WrestleMania 32 – 6,5

WrestleMania 33 – 6,25

WrestleMania 18 – 6,25

WrestleMania 7 – 6

WrestleMania 12 – 6

WrestleMania 29 – 5,75

WrestleMania 16 – 5,5

WrestleMania 6 – 5,5

WrestleMania 27 – 5,25

WrestleMania 15 – 5,25

WrestleMania 1 – 5

WrestleMania 11 – 5

WrestleMania 13 – 4

WrestleMania 5 – 3,25

WrestleMania 2 – 3

WrestleMania 4 – 2

WrestleMania 9 – 1,5

Fabio Barbuscia
Fabio Barbuscia
Da quando vidi The Undertaker chiudere Ultimate Warrior in una bara, sono rimasto legato a vita a questo mondo magico. Sono quello che accompagna i nostalgici sia in italiano che in tedesco. Sono il WWE Vintage Critic e viaggio nel tempo al posto vostro.
15,941FansLike
2,666FollowersFollow

Ultime notizie

Ultimi Risultati

Articoli Correlati