WWE Vintage Critic #2 – The Wrestling Classic 1985

Quarter Final Match


Dynamite Kid vs. Adrian Adonis (con Jimmy Hart)

VC: Dopo che tutti i match del primo turno erano stati fissati con un limite di tempo di 10 minuti ciascuno, il limite di tempo dei quarti di finale è di 15 minuti ciascuno. Molto ottimista da parte della WWF/WWE, prendere in considerazione che un match possa durare così tanto.

Lockup, Criss Cross e due Armdrag da Dynamite. Adonis lascia il ring. Poi torna e atterra Dynamite con dei pugni. Poi uno Slingshot Suplex contro l’angolo. Scoop Slam per un conto di 2, mentre Jesse Ventura chiede scusa, dovendosi assentare per il match per parlare subito con Randy Savage. Vertical Suplex sul ring da parte di Adonis e poi Snapmare seguito da un Reverse Chinlock. Jimmy Hart incita Adonis attraverso il suo megafono. Dynamite si libera e manda l’Adorable One al tappeto con un Backdrop, poi uno Splash, che Adonis schiva. Adonis con un Kneedrop contro la gamba di Dynamite Kid. E un altro. Dopo di ciò, Adonis applica lo Sharpshooter, che non si chiama ancora così. Gorilla Monsoon lo definisce semplicemente “Submission Hold”. Dynamite è molto vicino alle corde, quindi Adonis molla la presa, ma continua ad attaccare la gamba. Irish Whip nell’angolo, arriva Adonis, ma Dynamite con un Sunset Flip per un conto di 2. Adonis insiste. Chiama la sua finisher, l’Adorable Dog (un Bulldog), ma Dynamite lancia Adonis contro l’angolo. La spalla di Adonis sbatte sul palo d’acciaio. Questo è un bump che faceva parte del repertorio fisso di Adrian Adonis. Un po’ come i Flair Flop o i bump di Bret Hart a pieno petto contro l’angolo.

Kneedrop “right in the kisser”, come ama dire Gorilla Monsoon. Irish Whip e Clothesline di Dynamite. Sale sulla terza corda e salta giù con un Flying Kneedrop! Adonis evita lo schienamento. Dynamite insiste con uno Snap Suplex, poi Running Headbutt. Jimmy Hart sale sull’apron. Dynamite lo afferra, ma roll-up di Adonis. Dynamite si libera e Adonis viene scaraventato in avanti, finendo contro Jimmy Hart, che cade giù in malo modo. Adonis finisce per terra. 1, 2, 3!

Vincitore via Pinfall e quindi in semifinale: Dynamite Kid (6:00 minuti)

VC: *** Finalmente ci siamo: il secondo buon match consecutivo! Anche qui abbiamo la solita storia “Davide contro Golia”. Dynamite Kid parte sfavorito, ma gioca d’astuzia e fa uso della sua velocità. Adonis usa la forza e l’esperienza per indebolire il suo avversario. Alla fine, però, un errore di Adonis regala la vittoria al britannico. Da criticare, comunque, che Adonis ha attaccato la gamba del suo avversario per un terzo del match, ma questo non ha avuto alcun significato per il finale, venendo addirittura dimenticato di “vendere”. Ci hanno offerto del wrestling solido e tenevano la folla nel palmo della mano. Non è affatto un classico, ma un match che si può sicuramente vedere. Anche Jimmy Hart ha fatto bene, dal canto suo, prendendosi anche un bump piuttosto brusco.

Dopo il match, Adonis sbrocca per terra, come un bambino piccolo. Torniamo da “Mean” Gene Okerlund, che ha Jesse Ventura con sé. Ventura dice che due menti sono meglio di una e che tre menti sono ancora meglio. Appoggia dunque Randy Savage nel modo più assoluto. “Mean” Gene Okerlund lo accusa di non commentare in maniera imparziale, ma Jesse risponde che lui dice semplicemente le cose così come stanno. Gli heel mentono.

Quarter Final Match

Randy “Macho Man” Savage (con Miss Elizabeth) vs. Ricky “The Dragon” Steamboat

VC: Dato che i due avranno un grande match a WrestleMania 3 (1987), questo mi dà speranza per questo match.

Savage provoca Steamboat prima di iniziare, ma Steamboat gli sbatte la mano via dalla sua faccia. Savage si nasconde dietro Miss Elizabeth. Appena Steamboat si allontana, Savage lo attacca alle spalle. Il vantaggio, tuttavia, è di breve durata. Steamboat manda Savage fuori dal ring con dei Chop e poi posa per i fan. Savage tira Steamboat fuori dal ring e lo attacca con pugni. Rotola Steamboat di nuovo nel ring e lo attacca all’angolo. Ma Steamboat con una Headscissors che manda Savage ancora fuori dal ring. Parte un brawl tra i due a bordoring, e Atomic Drop di Steamboat. Si torna sul quadrato. Leapfrog e Chop contro Savage. Savage evita un altro Chop ed esegue un Back Suplex! Savage sale sulla terza corda e annuncia la sua finisher, il leggendario Flying Elbow Drop. Salta giù, ma Steamboat lo intercetta in volo con un pugno nello stomaco. Poi è lui a salire sulle corde. Flying Crossbody contro Savage, seguito da una serie di Chop mentre Savage pende tra le corde.

L’arbitro allontana Steamboat. Savage fruga nei suoi pantaloncini e tira fuori un oggetto – apparentemente un tirapugni. Sferra il pugno, ma Steamboat si abbassa e solleva Savage per un Backdrop dall’apron verso l’interno del ring. Mentre Savage è in aria, tenta di nuovo un colpo con il tirapugni, che stavolta va a segno. Steamboat cade a terra esanime. 1, 2, 3!

Vincitore via Pinfall e quindi in semifinale: Randy “Macho Man” Savage (4:00 minuti)

VC: ** 3/4 Non fraintendetemi. Andava bene, ma era (tutti in coro!) troppo breve. Ci hanno offerto un buon spettacolo, incluso un brawl fuori dal ring, wrestling più che piacevole – a malapena stavo dietro a scrivere – il pubblico era coinvolto e la storia è stata perfettamente raccontata: Randy Savage cerca di vincere senza faticare troppo, volendo combattere altri 2 match. MA: era troppo breve. Non c’era nemmeno il tempo di creare tensione, che già era finito. Peccato.

Savage viene fortemente fischiato. Ventura, nel frattempo, torna al tavolo di commento e afferma di non aver visto nessun tirapugni. Ventura spacca!

“Mean” Gene Okerlund cerca di intervistare Moondog Spot. Quest’ultimo tiene un enorme osso in mano e lo fissa come se fosse il seno di Belen Rodriguez. Okerlund cerca di parlargli, ma Moondog non fa altro che ringhiare con la faccia da ebete. Insomma, chi ha messo questo fenomeno da baraccone sotto contratto?

Jesse Ventura prevede che Randy Savage vincerà il torneo. E questa non è una previsione, ma uno spoiler. No.

Quarter Final Match

The Junkyard Dog vs. Moondog Spot

Non appena JYD è sul ring, Moondog lo attacca. Non viene né suonata la ringgong né tantomeno si fa vivo un arbitro. Moondog tenta uno Splash che va a vuoto. JYD gli rifila due Headbutt in ginocchio a mo’ di toro, poi un Headbutt in piedi e questo basta. Non essendoci un arbitro, lo schienamento se lo conta da solo. 1, 2, 3!

Vincitore via Pinfall e quindi in semifinale: The Junkyard Dog (0:45 minuti)

VC: -* Sì, significa MENO 1 stella, ovvero “una sotto zero”. Almeno molto breve, ma non solo il match era un abominio, bensì quel personaggio in sé. Il pubblico non era pronto, non c’era nessun arbitro, non si è vista nessuna mossa di wrestling salvo le Headbutt. Per motivi di continuità il match doveva per forza essere portato a termine. Ripeto la domanda: chi è che ha messo questo cavernicolo sotto contratto e per giunta nel torneo dei “16 migliori atleti al mondo”? Se avete visto “Lo chiamavano Trinità”, sembra il mormone che non riesce a imitare lo Scoop Slam di Bud Spencer, prendendo sempre botte. JYD non meritava di stare in un match con una valutazione negativa come questa, ma è stato semplicemente nel momento sbagliato al posto sbagliato.

“Mean” Gene ha di nuovo Bobby Heenan come ospite. Heenan ci ricorda che recluta solo i migliori. È convinto che Roddy Piper toglierà il titolo ad Hulk Hogan stasera.

Quarter Final Match

“Mr. Wonderful” Paul Orndorff vs. Tito Santana

VC: Paul Orndorff e Tito Santana sono entrambi face, ma qui Tito Santana è stato fischiato dalla maggior parte dei fan perché il suo avversario era il topface (dopo Hulk Hogan).

Si inizia con una stretta di mano. Headlock di Tito e poi Headlock Takedown. Orndorff resiste con tutte le sue forze, ma Tito lo tiene stretto. Orndorff riesce man mano a liberarsi, così Tito lo chiude in un Headscissor Hold. Orndorff ribalta in uno schienamento per un conto di 2, dopodiché entrambi si rialzano in piedi. Orndorff applica la sua temuta Armbar e spinge Tito al tappeto mentre i commentatori discutono ancora del Foreign Object nei pantaloni di Randy Savage. Orndorff non ci pensa nemmeno a mollare la presa, ma Tito riesce a rimettersi in piedi e ribalta la Armbar. Orndorff se ne libera e accenna un pugno, ma esita. Lockup, ma Tito lo lascia andare. Ancora Lockup e di nuovo Headlock di Tito. Orndorff se ne esce con un Atomic Drop.

Tito inizia a zoppicare di punto in bianco, anche se Orndorff non ha attaccato le gambe nemmeno una volta. Drop Toe Hold contro Tito. Tito cerca di reagire, ma Orndorff lo tiene sotto controllo. Tenta un Leglock, ma Tito molla degli Elbows contro la testa di Orndorff. Orndorff tenta una Figure Four Leglock, ma Tito lo scaraventa via con il piede. Si rialza e Lockup. Un pugno manda Tito fuori dal ring. Orndorff lo segue e parte un brawl a bordoring. Nessuno dei due sembra avere la meglio. I due sono talmente impegnati a darsele che non si rendono conto di essere contati.

Double Countout (8:00 minuti)

VC: DUD – Wow… OTTO, dico OTTO MINUTI di tortura! Lockup dopo Lockup, Resthold dopo Resthold, un infortunio dal nulla e una guarigione miracolosa dallo stesso in pochi secondi. Questi due potevano fare di meglio, ma probabilmente non ne avevano più voglia. Questo può accadere quando ci si esibisce più volte in una sera. E poi un non-finish in PPV. Sì, capisco che nessuno dei due doveva essere schienato in maniera pulita – Tito campione intercontinentale e Orndorff topface e macchina indistruttibile, in più uomo braccato con una taglia di 50.000 dollari – ma almeno dateci un match decente, per l’amor di Dio. Si sono stretti la mano a inizio match, quindi occorreva davvero sottolineare tutta questa esitazione a spaccarsi la faccia in un torneo che deve decretare il migliore di tutti? È stato doloroso da guardare. Evitate questo match. Sul serio.

Vince McMahon ci informa (mentre “Lord” Alfred Hayes sta ancora pomiciando con Susan Witkes) che, dopo quanto appena visto, ci sarà un solo match di semifinale, mentre JYD passa direttamente alla finale. Ventura lo trova ingiusto nei confronti di Randy Savage.

Partono fischi assordanti mentre Roddy Piper si avvia verso il ring con una band scozzese al seguito, intenta a suonare la sua entrance theme. Torniamo, nel frattempo, da “Mean” Gene Okerlund, che questa volta ha accanto a sé nientemeno che il campione della WWF, Hulk Hogan. Hogan indossa una maglietta bianca oggi, non il suo solito attire giallorosso. Hogan dice (Well, let me tell you something, “Mean” Gene!) di aver tranquillamente seguito il torneo finora, ma è pronto per Roddy Piper e spera che Piper sia pronto anche per lui. And watcha gonna do when Hulkamania rrrrrrruns wild on you??? Che energia.

WWF Championship Match

Hulk Hogan © vs. “Rowdy” Roddy Piper

VC: Hogan è il face, ma che ve lo dico a fa’? In questo periodo non veniva ancora annunciato come “Immortal” Hulk Hogan. Si avvia verso il ring sulle note di “Real American”, venendo accolto dal pop più rumoroso della serata.

Piper cerca di strappare la cintura dalla mano di Hogan. Ma Hulkster getta Piper fuori dal ring e lo prende a pugni. Tornano sul ring, Eye Rake da parte di Piper, che prende il controllo. Irish Whip, ma Reversal del leader della Hulkamania e Clothesline all’angolo, con Piper che si butta per terra con un Flair Flop. Atomic Drop di Hogan, poi Scoop Slam e due Elbow Drop. Hogan riempie “Rowdy” di pugni. Piper si libera con un Eye Poke, poi prende Hogan a pugni a sua volta.

Hogan si mette carponi, ma Piper mantiene il controllo. Sale sulla terza corda e aspetta che Hogan si rialzi. Poi salta giù, ma Hogan lo acchiappa con un Bearhug! Piper se ne libera e prova ripetutamente a schienare il campione in carica. Irish Whip e Piper si aggrappa addosso a Hogan – Sleeperhold! Piper ha in mano la situazione, anche se i fan gridano “Hogan, Hogan”. Hogan cerca di unire quel po’ di forza che gli rimane per rialzarsi. Ma perde i sensi. L’arbitro alza il braccio. La seconda volta, Hogan riesce ad alzarsi. Piper non molla la presa. Hogan si butta oltre le corde con ancora Piper addosso. HULKING UP! Piper si rialza e colpisce Hogan con dei pugni, ma l’incredibile Hulk – scusate, Hulk Hogan – sembra non sentirli. Partono i suoi pugni, poi manda Piper di nuovo sul quadrato. Irish Whip e Big Boot di Hogan. Poi Atomic Drop di Hogan. Irish Whip, ma Reversal dello scozzese e Hogan finisce contro l’arbitro!

Piper afferra una sedia e colpisce il campione con una Chairshot alla schiena. Ne tenta un altro, ma Hogan riesce a difendersi, disarmando Piper con dei calci. Sleeperhold di Hogan. Piper sta per cedere, ma arriva “Cowboy” Bob Orton che attacca Hogan alle spalle. Scatta la squalifica.

Vincitore via DQ e quindi ancora WWF Champion: Hulk Hogan (7:00 minuti)

Piper e Orton attaccano Hogan, che non può contrastare due avversari. Orton va a segno con dei Kneedrop. Attenzione, arriva Paul Orndorff di gran carriera, armato di sedia. Orton e Piper se la filano. Hogan si riprende e festeggia la sua vittoria insieme a Paul Orndorff con la sua famosa routine post-match.

Critico dice: * 1/2 Un tipico match di Hulk Hogan – subisce per la maggior parte del match, poi Hulking Up e conseguente rimonta e (di solito) vittoria. Ma qui il match termina in DQ. Perché? Non è che perdere il match avrebbe danneggiato Piper. In secondo luogo, questo sarebbe il match per il titolo più importante del mondo, e il match termina in sette minuti. Presumo che l’unico scopo fosse quello di gettare Orton e Orndorff nella mischia. Tuttavia, penso che ci sarebbero stati modi migliori per arrivarci.

Fabio Barbuscia
Fabio Barbuscia
Da quando vidi The Undertaker chiudere Ultimate Warrior in una bara, sono rimasto legato a vita a questo mondo magico. Sono quello che accompagna i nostalgici sia in italiano che in tedesco. Sono il WWE Vintage Critic e viaggio nel tempo al posto vostro.
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