WWE Vintage Critic #1 – WrestleMania 1

WWE Vintage Critic

Dopo il match, Orndorff attacca di nuovo Hogan fino a quando non si rende conto che il match è finito. Piper è già andato via da un pezzo. Hogan, insieme a Mr. T e Snuka, dà il via alla sua routine di celebrazione con pose per il pubblico mentre vediamo i replay dei punti salienti del Main Event. Hogan lascia l’arena, viene poi intercettato da “Mean” Gene Okerlund. Anche lui e Mr. T ci dicono quindi la loro. “Well, you know something, Mean Gene?!”


Infine, Gorilla Monsoon e Jesse Ventura dicono anche la loro riguardo agli eventi appena visti prima di far partire gli highlight di questa serata. Sono accompagnati da musica di sottofondo con tanto di titoli di code, manco fosse una serie TV degli anni ’80. Con l’ultima immagine di un trionfante Hulk Hogan, WrestleMania 1 va fuori onda.

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5 pensieri random:

  • Questa WrestleMania è stata un successo commerciale, altrimenti non saremmo seduti qui adesso. Dal punto di vista del lottato, lasciò alcuni desideri insoddisfatti, ma dal punto di vista dell’entertainment, lo scopo è riuscito. C’era una buona porzione di guest star, un buon numero di lottatori popolari ed è stato sottolineato più volte che questa fosse una serata importante.
  • I lottatori degli anni ’80 erano grandi fan della Figure Four Leglock, che fosse una mossa finale o meno. Si direbbe almeno, a giudicare dal fatto che è stata eseguita in buona parte dei match. In generale, si nota che molti match sono abbastanza simili nell’esecuzione. A quel tempo, infatti, non c’erano 3-4 road agent per ogni show, quindi è perfettamente comprensibile.
  • Con questo evento si è rischiato parecchio, fedeli al detto “o la va o la spacca”. Non si sapeva dove andasse a finire e non c’erano superstar “affermate” che (forse a parte Hogan, Roddy Piper e Mr. T) sono già loro crowd-puller. Non si poteva dire “Abbiamo la top star Tito Santana” o “The Rock” o “Steve Austin” perché il wrestling non era a quel livello. C’erano semplicemente un pugno di lottatori che erano noti ad una manciata di fan e hanno osato. Quindi c’era più fiducia. Cosa che purtroppo, manca in WWE in questi giorni.
  • Come potete vedere qui questa sera, è così che il ritratto del wrestling è rimasto nell’opinione pubblica dei laici: sono uomini grandi e grossi, senza cervello, in mutande, che se le danno. Il wrestling non era acrobazia all’epoca. Il wrestling era l’abilità di essere “larger than life” – straordinario. Persone grandi, forti, irraggiungibili. Gli uomini vogliono essere come loro e le donne li vogliono al tuo fianco. (Non me ne muoiano gli LGBT!) Al giorno d’oggi puoi amare un wrestler a causa delle sue abilità sul ring, anche se è alto solo 1,60 m. Questo è ciò che rende il wrestling così bello e magico oggi. Ma all’epoca la magia consisteva nel vedere questi personaggi “fuori dal comune”.
  • 2 cose sono ciò che fa sì che il wrestling raggiunga lo spettatore a casa come dovrebbe: il pubblico presente in primis. È da più di un anno che vediamo show senza pubblico o con pubblico finto, improvvisato o virtuale, e tutti sappiamo quanto ne soffra lo spettacolo. Quel nonsoché manca di brutto. Ma oltre a questo sono i commentatori! Sì, a Gorilla Monsoon piaceva esagerare – definire assordante una reazione lieve, dichiarare poco più di 19.000 come “più di 25.000” spettatori o sparare alto tutto quello che riguarda la compagnia (“Il mondo intero ci sta guardando!” anche se non arriva nemmeno in tutti gli stati degli Stati Uniti). MA: il commentatore può rendere credibile la storia che deve essere raccontata. Può far sì che uno sia compassionevole con il protagonista oppure vendere un turn a heel o anche a face. Tutto sta nella giusta reazione del team di commento. Questo farà da chiave in molti eventi futuri. Anche se al giorno d’oggi Michael Cole ci sta sui maroni forte, ma è proprio quello che deve fare. Secondo me, questa è la vera magia del wrestling, oltre alle abilità degli stessi lottatori.

Statistica:

Match più lungo:

Hulk Hogan & Mr. T (con “Superfly” Jimmy Snuka) vs. “Rowdy” Roddy Piper & “Mr. Wonderful” Paul Orndorff (con “Cowboy” Bob Orton) (13:34 minuti)

Match più corto:

King Kong Bundy (con Jimmy Hart) vs. S.D. Jones (0:09/0:25 minuti)

Miglior match:

The U.S. Express (Barry Windham & Mike Rotundo) (con Capt. Lou Albano) vs. The Iron Sheik & Nikolai Volkoff (con “Classie” Freddie Blassie) – ** 3/4

Peggior match:

King Kong Bundy (con Jimmy Hart) vs. S.D. Jones – DUD

3 stelle della serata:

  1. Hulk Hogan – di gran lunga il pop più rumoroso della serata
  2. Bruno Sammartino – una leggenda del MSG, il pubblico è impazzito per lui
  3. André The Giant – la sua foto dovrebbe essere in tutte le enciclopedie accanto alla voce “larger than life”.

Menzione d’onore: U.S. Express / Iron Sheik & Nikolai Volkoff (pareggio) – hanno avuto la migliore partita della serata e avrebbero dovuto essere in questa lista

Moment of the Night:

Il ballo di Liberace

Risultato:

3/10

Questa WrestleMania non è affatto una delle migliori della storia, ma certamente non una delle peggiori, se la metti nel contesto del tempo. Per la loro sua storica, le ho dato un punto in più di quanto risulta dalla media delle valutazioni per match. Sicuramente vedremo cose peggiori e migliori in futuro.

Se non avete ancora visto questa WrestleMania, non aspettatevi troppa qualità, guardatelo solo per vedere come Vince McMahon immaginava un “grande evento” di wrestling allora.

E per oggi abbiamo dato. Per lodi, critiche, minacce, percosse, bustarelle, tangenti, domande, suggerimenti o parolacce potete utilizzare i commenti oppure contattarmi via Facebook, Twitter, Instagram, Tumblr, Twitch oppure via E-Mail scrivendo a barbuscia.fabio@gmail.com

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Io sono il WWE Vintage Critic, e viaggio nel tempo al posto vostro!

Scritto da Fabio Barbuscia
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