WWE Vintage Critic #3 – WrestleMania 2

WWE Vintage Critic

Alcuni membri dello staff WWF sono intenti a montare la gabbia per il Main Event. Nel frattempo, vediamo un video preregistrato di Hulk Hogan in palestra. Vediamo anche (in un “video nel video”) un riassunto dell’ultimo “Saturday Night’s Main Event”, dove “Magnificent” Muraco tenne Hulk Hogan fermo nell’angolo del ring, dando a King Kong Bundy via libera per rifiliare a Hogan una serie di Avalanche e un Big Splash. Quindi la storia è che Hogan è infortunato alle costole. Da qui la presunzione che non sia all’altezza in termini di salute. Hillbilly Jim controlla le costole di Hulkster. “Mean” Gene Okerlund ora vuole sapere da Hogan perché insista ancora per prepararsi al match. Hogan dice di avere un obbligo verso i suoi Hulkamaniacs. Dolorante, continua il suo allenamento. Hogan dice di essere pronto per King Kong Bundy.


Poi c’è un’intervista con King Kong Bundy e il suo manager, Bobby “The Brain” Heenan. Ventura è quello che conduce l’intervista. King Kong Bundy annuncia che Hulk Hogan finirà per essere l’uomo sdraiato a terra. Anche Heenan è certo che Bundy vincerà e che questa sarà la nascita di “Bundymania”.

Elvira passa la linea al team di commento di New York: Vince McMahon e Susan St. James, che vogliono dirci la loro circa il Main Event. Evidentemente, cercano di coprire la costruzione della gabbia.

La gabbia è pronta. Lee Marshall annuncia il guest ring announcer per il Main Event: la leggenda del baseball e manager dei L.A. Dodgers, Tommy Lasorda. Questi si appresta ad annunciare il guest timekeeper, che è l’attore Ricky Schroder, noto per aver interpretato “Il piccolo Lord”. Per motivi a me ignoti, viene fischiato dal pubblico di Los Angeles. Ha solo 15 anni e ne compierà 16 una settimana dopo WrestleMania 2.

Successivamente, Lasorda annuncia anche il guest referee: l’attore Robert Conrad. Il suo ruolo più famoso è stato il ruolo principale nella serie televisiva “Quel selvaggio West” degli anni ’60.

Steel Cage Match

WWF Heavyweight Championship Match

Hulk Hogan © vs. King Kong Bundy (con Bobby “The Brain” Heenan)

VC: Hogan è il campione della WWF da ormai due anni, Bundy è (naturalmente) l’heel ed è un colosso da 400 libbre. Si vince il match solo ed esclusivamente uscendo dalla gabbia. La gabbia usata stasera è quella blu con le maglie larghe e quadrate. In futuro, tuttavia, vedremo maggiormente la gabbia d’argento con la recinzione in rete metallica. La gabbia azzurra è più comoda per i wrestler perché più facile arrampicarcisi. Inoltre, si vede meglio dall’esterno ciò che sta accadendo all’interno, senza che un cameraman si trovi all’interno della struttura.

Il pop di lunga più rumoroso della serata, come quasi sempre, è riservato a Hulk Hogan che arriva sulle note di “Real American”. Entra nella gabbia scavalcandola. Robert Conrad gli toglie la cintura mondiale ed esce dalla gabbia. Hogan indossa una benda intorno alle costole per vendere l’infortunio.

Hogan parte subito in quarta con i suoi pugni in faccia. Prende la rincorsa e Running Punch che manda Bundy contro la parete della gabbia. Hogan continua con dei Chop. Irish Whip e Big Boot di Hogan. Bundy barcolla e cerca di lasciare la gabbia. Hogan lo afferra e gli sbatte la faccia contro le sbarre. Poi Irish Whip all’angolo e Clothesline al seguito. Hogan mantiene il controllo. Ancora Irish Whip e una Clothesline, ma non riesce a mandare lo sfidante al tappeto. Afferra Bundy ancora per la testa, ma un momento! Bundy evita e cerca a sua volta di sbattere Hogan contro la rete. Anche Hogan evita, così Bundy colpisce le costole. Continua con un Double Axe Handle, e con alcuni Elbow Smash, Bundy manda Hulkster al tappeto. Calci di Bundy, poi uno Scoop Slam. Bundy sale sopra la testa di Hogan con tutto il peso del suo corpo. Bundy apre la porta della gabbia, ma Hogan non ha ancora finito. Tira indietro Bundy, che infierisce con un Backbreaker contro le sbarre. Bundy vuole andarsene di nuovo, ma Hogan lo afferra. Bundy lo prende a calci e poi rimuove le bende dalle costole di Hogan.

Bundy strangola Hogan con quello che rimane delle bende, cosa che non è proibita in questo match. Bundy lega Hogan alle corde. Ancora una volta, chiede a Conrad di aprire la porta della gabbia. Bundy non riesce però a passare attraverso le corde perché troppo grosso e il passaggio è ingombrato dal ringpost. O perlomeno è quello che vorrebbero farci credere. Bobby Heenan cerca di aiutare Bundy ad uscire tirandolo, ma Hulkster torna alla carica. Ha le mani ancora legate e le usa per tirare Bundy di forza, cosa che funziona. Le bende, tuttavia, si strappano. Hogan manda Bundy all’angolo e si lancia con una Reverse Avalanche su di lui.  Continua ad attaccare Bundy con calci e Chop. Irish Whip e stavolta Bundy finisce contro le sbarre con un potentissimo impatto. Si apre una ferita sulla sua fronte. Hogan infierisce con pugni e graffi sulla ferita. Continua a sbattere Bundy contro le sbarre e infine gli strofina la fronte contro le sbarre usando il piede. Bundy barcolla nel ring disorientato. Hogan tenta un Bodyslam, ma crolla sotto il peso dello sfidante!

Bundy usa questo vantaggio per cercare di uscire, ma non riesce assolutamente a passare dalla porta. Ma Hogan si rialza. Prende quello che è rimasto delle bende strappate e ora è lui a strangolare Bundy. Il sangue scorre su tutta la faccia di Bundy. Jesse Ventura condanna quest’azione. Alfred Hayes lo difende citando il detto “occhio per occhio, dente per dente”, ma Ventura è indignato dal fatto che un inglese (Alfred Hayes) la pensi così. Bundy si libera dalla morsa con un Eye Rake. Irish Whip all’angolo e segue la Avalanche di King Kong Bundy! Hogan finisce a terra e Bundy infierisce con il suo Big Splash! Elvira urla. Bundy striscia verso la porta.

HULKING UP! Il pubblico va in estasi totale. Hogan afferra Bundy per le gambe e lo tira indietro. Bundy si difende a pugni, ma si vede dall’espressione di Hogan che non gli fanno nessun effetto. Irish Whip di Bundy contro l’angolo. Un’altra Avalanche! Ma Hogan si è caricato. Il pubblico sa cosa sta per succedere. Bundy ritenta un Irish Whip! Ma Reversal di Hogan! Bundy rimbalza dall’angolo. BODYSLAM!!! (In termini tecnici è stato un Powerslam, ma doveva essere un Bodyslam ed è stato anche commentato come tale, quindi facciamo finta che fosse un Bodyslam) Hogan prende la rincorsa e segue il suo leggendario Legdrop! Pubblico in visibilio. Hogan si arrampicsu per la rete. Ma Bundy si rialza e afferra Hogan. Hogan lo spinge con un piede e lo fa finire a centro ring. Hogan scavalca la rete e scende. Bundy striscia verso la porta della gabbia il più velocemente possibile. Ma Hogan è più veloce. Salta giù e quindi vince il match.

Vincitore via Cage Escape e ancora WWF Heavyweight Champion: Hulk Hogan (10:15 minuti)

VC: ** 1/2 – Era sufficiente per quello che ci si potesse aspettare per quel che riguarda il lottato, ed è stato indubbiamente l’incontro più atteso della serata, cosa che – ahimè, non lo rende necessariamente un buon match. Dieci minuti non sono sufficienti per un Main Event, dovrebbero essere almeno 15 per creare il giusto pathos che ci si aspetta da un match per il massimo alloro della compagnia. A peggiorare le cose, Bundy era severamente limitato a causa della sua stazza. A parte la sua finisher, il suo arsenale era praticamente privo di mosse di vero wrestling. I calci e i pugni li saprebbe dare anche una comparsa pescata per strada nel pomeriggio prima della messa in onda. Poi c’è stata la “gag” della porta della gabbia. Posso capire che uno come King Kong Bundy non tenti di scavalcare la gabbia. Ma il fatto che non riesca a passare dalla porta, penso che sia una buffonata – dopo tutto, in qualche modo era entrato, giusto? E poi Bobby Heenan cerca di aiutarlo tirandolo per un braccio OLTRE LA TERZA CORDA? Cioè, era palese che nessuno dei due ci credeva e che serviva solo a creare suspence, ma avrà creato qualche risata, a essere generosi. Inoltre, la fase offensiva di Hogan era un po’ lunga. Il suo punto forte era prenderle per tre quarti del match per poi rimontare in grande stile – era per quello che il pubblico lo amava. Invece in questo match si opta per il campione infortunato in stile Superman che non sta giù neanche se lo travolgi con uno schiacciasassi. Non c’era l’occasione di incitarlo come solo i suoi fan sapevano fare. Per cui ritengo il voto di 2 su 5 appropriato, alzando di mezzo voto per il semplice fatto che – anche in quest’occasione – il pubblico ha reso il match migliore di quanto non lo fosse.

Scritto da Fabio Barbuscia
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