WWE Vintage Critic #3 – WrestleMania 2

Vince McMahon augura a Wells una buona guarigione e ci dice che Roberts è finora imbattuto.


Rivediamo un riassunto della faida tra Roddy Piper e Mr. T. Subito dopo vediamo un’intervista con Hulk Hogan, che è con Jesse “The Body” Ventura a parlare del suo match contro King Kong Bundy. Anche se è infortunato alle costole, vincerà il suo match. Prevede anche una rapida vittoria per Mr. T.

Vince ci ricorda che Hogan affronterà King Kong Bundy in uno Steel Cage Match. Passa quindi la linea a Howard Finkel, che passa il microfono alla comica Joan Rivers, altra guest star. Joan ci presenta anche i giudici (anche loro guest star) per il prossimo match. Il primo è il giocatore della NBA “Chocolate Thunder” Darryl Dawkins, il secondo è Cabell “Cab” Calloway III, il terzo è G. Gordon Liddy. Quest’ultimo viene fischiato dal pubblico. Il timekeeper ospite è Herb.

VC: Non sono un esperto del settore, ma: Cab Calloway era un cantante ed attore, G. Gordon Liddy è stato coinvolto nello “scandalo Watergate” che portò alle dimissioni dell’allora presidente degli Stati Uniti, Richard Nixon – ecco perché è stato fischiato qui – ed Herb era un personaggio di una campagna pubblicitaria di Burger King – era “Where’s Herb?” Non so chi è che credeva che sarebbe stata una buona idea assumere come guest star un cospiratore condannato. Penso che ci sarebbero potute e dovute essere personalità più adatte.

Boxing Match

“Rowdy” Roddy Piper (con “Cowboy” Bob Orton e Lou Duva) vs. Mr. T (con “Smoking” Joe Frazier e Haiti Kid)

VC: Piper è l’heel, Mr. T è il face come celebrità, anche se questo (di solito) importa poco in un incontro di pugilato. Piper è stato allenato da Lou Duva, Mr. T dalla leggenda della boxe Joe Frazier. L’arbitro è Jack Lotz. Joan Rivers, tra l’altro, annuncia Bob Orton come “simpaticone”. La partita è fissata a 10 round.

Mentre l’arbitro spiega le regole, Piper provoca Mr. T. Piper tenta alcuni jab, Mr. T invece va dritto al corpo. Nessuno ottiene un vantaggio, è più una gara di spintoni che un incontro di boxe. Da un lato si vede chiaramente che entrambi non sono pugili professionisti, dall’altro lato però, si vede che si sono allenati duramente. Finisce il primo round e tutti gli allenatori devono intervenire per separare i due.

Al secondo round cambia il gioco. Piper mette a segno jab e uppercut e spinge T nelle corde e poi verso l’angolo. La star di A-Team non ha ancora messo a segno neanche un colpo. T va al tappeto! Piper lo umilia con un leggero calcio, con la James che chiede “What did he do that for?” Perché è uno stronzo, Susan. È quello il suo ruolo. Al conto di 7, tuttavia, T è in piedi e mancano 20 secondi. Piper lo spinge di nuovo in angolo e lo tiene sotto controllo con degli 1-2 al corpo. Mr. T riesce a mollare al massimo uno o due pugni, ma perde le forze e crolla in ginocchio. Roddy Piper si aggiudica questo round.

Durante il timeout, Bob Orton getta un secchio d’acqua in faccia all’Hall of Famer figlio di mamma. Inizia il terzo round. Piper fa lo spavaldo e molla alcuni jab poco potenti, ma l’interprete di Clubber Lang torna alla carica. Spinge Piper nell’angolo e mantiene il controllo. Piper cade a terra, T lo riempie di pugni, manco fosse un incontro di MMA. L’arbitro lo trattiene e conta Piper. Ma questi si rialza. Attacca di nuovo, ma T spinge Piper di nuovo nell’angolo. Ancora jab, poi un sinistro manda lo scozzese fuori dal ring. Bob Orton lo aiuta a tornare sul ring, ma l’arbitro continua a contare. Al conto di 9, Piper è di nuovo pronto, ma viene spinto di nuovo in angolo e non ha chance. Il round 3 termina ed entrambi sono esausti.

Poco prima dell’inizio del quarto round, Piper lancia il suo sgabello contro Mr. T. Al suono della campana, i due sono faccia a faccia. Piper con un destro! T risponde anche lui con un destro! Il classico botta e risposta “Hey-Boo”. Nessuno dei due si copre la faccia. 1-2 di Mr. T, che comincia a riprendere il controllo. Piper barcolla per il ring dopo ogni colpo. Alla fine, finisce di nuovo nell’angolo. T continua con jab e uppercut. L’arbitro lo ferma e si accerta delle condizioni di “Rowdy”, che lo scaraventa via e rifila uno Scoop Slam a Mr. T! Subito dopo, gli si lancia addosso e lo rimpinza di pugni. Sia gli allenatori che alcuni funzionari intervengono per separarli. Piper viene squalificato per aver usato una mossa di wrestling.

Vincitore via DQ: Mr. T (13:14 minuti)

VC: *** Iniziamo con le note buone. A prescindere da quel che si pensa delle capacità di recitazione di questi due uomini (ed entrambi erano bravi), come pugili erano piuttosto convincenti qui. Mi è piaciuto anche l’andamento dell’incontro, chiaramente scriptato, ma questo vale anche per tutti gli altri match, quindi non mi dà fastidio. In ogni caso, è stata raccontata una storia. Round 1: nessuno sembra deciso. Round 2: il cattivo dominante. Round 3: il buono in rimonta. Round 4: il buono sta per vincere, ma il cattivo opta per un comportamento scorretto, evitando di fatto di essere battuto, pur perdendo. Dopotutto, è di questo che vive il wrestling, no? Delle storie raccontate nei match. Passiamo ora agli aspetti negativi: in alcuni momenti entrambi sembravano un po’ imbarazzanti e non sono sicuro se fosse intenzionale o meno. Inoltre, non mi sembra buona pubblicità per il wrestling – tantomeno a WrestleMania – se uno dei match di punta è di una disciplina differente. Doveva servire ad attirare fan del pugilato? Oppure serviva semplicemente a mettere Mr. T in un match senza togliergli credibilità? Perché l’anno precedente era stato al fianco di Hulk Hogan nel Main Event. Questa volta sarebbe salito sul ring da solo contro un wrestler affermato. Se il motivo era quello, va bene così. Ma un finale per squalifica su un grande palco non è mai una buona scelta, secondo me. Nessuno dei due doveva essere “battuto”? Perché non un Doppio KO? Sarebbe stato più interessante. Comunque, se avete visto “Rocky 3”, non aspettatevi di vedere Mr. T combattere come Clubber Lang. Sono due cose diverse.

Vince McMahon e Susan St. James ricapitolano il match che abbiamo appena visto e siamo giunti alla fine della prima ora, quindi anche alla fine della parte di WrestleMania 2 di New York. Vince passa la linea ai colleghi.

Rosemont

Gorilla Monsoon ci dà il benvenuto dal Rosemont Horizon per la seconda ora – o “porzione”, come dice lui – di WrestleMania 2. Con lui, c’è “Mean” Gene Okerlund. I fan fischiano, anche se non riesco ancora a capire il perché. Possibilmente nel frattempo l’heel di turno sta avviandosi verso il ring. “Mean” Gene e Gorilla parlano dell’imminente Battle Royal, che rappresenta – secondo loro – un testa a testa tra la NFL e la WWF. Annunciano poi la commentatrice ospite, Cathy Lee Crosby, famosa per aver interpretato la protagonista “Wonder Woman” nell’omonimo film per la TV.

Il conduttore radiofonico e televisivo Chet Koppock è il guest ring announcer. E si parte subito con il primo match.

WWF Ladies’ Championship Match (limite di tempo di 60 minuti)

The Fabulous Moolah © vs Velvet McIntyre

VC: Fabulous Moolah è la heel e campionessa in carica. All’epoca aveva 62 anni. Velvet McIntyre è la face. Non ha niente a che vedere con Drew McIntyre.

Moolah prende subito il controllo con uno Snapmare dopo l’altro, afferrando Velvet sempre per i capelli. Dopo un’infinità di Snapmare, anche la McIntyre riesce a reagire con una serie di Dropkick! Irish Whip e Elbow Smash in piena faccia da parte della McIntyre. Velvet continua con uno Scoop Slam.

Velvet sale sulla terza corda e si lancia con uno Splash. Ma Fabulous Moolah riesce a schivare e Velvet sbatte per terra, il che basta per schienarla. 1, 2, 3! Moolah si rialza e umilia l’avversaria con un calcio.

Vincitrice via Pinfall e ancora WWF Ladies’ Champion: The Fabulous Moolah (1:25 minuti)

VC: -* Di solito censuro le parolacce, ma lo dico alla siciliana: Che minchia hanno fatto? Un minuto e mezzo? Per un match titolato? Ok, un momento, andiamo passo per passo. 1. La WWF non ha mai messo su grandi match femminili negli anni ’80 e ’90, quindi è già tanto che ce ne sia uno a WrestleMania. Ma poi vediamo un match che sembra un GIF. Snapmare. Snapmare. Snapmare. Snapmare. Con tutta l’esperienza che ha, Moolah non è stata in grado di sfornare qualcos’altro? E come se non bastasse, ci propinano un finale anti-climatico che più di così non si può. Vogliono dimostrare che se, saltando dalla terza corda, manchi il bersaglio, muori? Velvet McIntyre ancora non si è nemmeno riscaldata ed è talmente sfinita da non essere in grado di alzare le spalle prima del conto di 3? In tal caso si può insinuare persino un atteggiamento sessista: le donne non sono tagliate per la lotta. Questo è il messaggio trasmessomi da questo finale. Se poi andiamo a considerare che Velvet McIntyre era appunto nota come highflyer, ci fa la figura della deficiente.

Gorilla Monsoon pusha la vittoria come un’enorme sorpresa, ovvero “upset victory”. Dopodiché, il trio di commento ricapitola quello che ancora ci aspetta qui a Chicago. Cathy Lee Crosby ammette di essere stata inizialmente convinta di una vittoria della NFL nella Battle Royal, ma ora è costretta a rivedere il suo pronostico perché ha visto da vicino quanto siano forti i lottatori della WWF. Spero che non si riferisca alla pagliacc… scusate, al match che abbiamo appena visto.

Flag Match

Corporal Kirchner vs. Nikolai Volkoff (con “Classie” Freddie Blassie)

VC: Volkoff è lo straniero cattivo, Kirchner è l’orgoglio americano di turno e quindi il face. Essendo stato un marine nella vita reale, è perfettamente adatto a scatenare il patriottismo americano. La stipulazione del match è semplice: chi vince può sventolare la rispettiva bandiera nazionale. Una piccola nota su Nikolai Volkoff: nella vita reale non veniva dall’URSS, ma dalla Jugoslavia, più precisamente dalla Croazia.

Come spesso accade, Volkoff intima al ring announcer di chiedere silenzio e di alzarsi in piedi per l’inno nazionale sovietico. Si mette a cantare l’inno, piuttosto stonato, tra l’altro. Il pubblico fischia, trattandosi dell’inno nazionale non americano. Per la gioia del pubblico, Volkoff viene interrotto da un inno di marcia militare. Un boato accoglie Corporal Kirchner che entra nell’arena con la bandiera americana.

“Classie” Freddie Blassie esce dal ring. L’arbitro percuisisce i due lottatori. Il pubblico canta “USA, USA”. Volkoff inizia con un Knee Strike e alcuni calci. Poi getta Kirchner fuori dal ring. Fuori, morde il suo avversario e lo attacca con altri calci. Volkoff torna sul ring, poi tira su anche Kirchner per i capelli. Ma Kirchner reagisce con dei pugni, portando il russo (fasullo) all’angolo. L’arbitro tenta di fermare il marine, ma Kirchner lo scaraventa via. Non viene squalificato per questo. Volkoff approfitta della confusione e attacca di nuovo Kirchner, che tuttavia mantiene il controllo. Blassie lancia il suo bastone da passeggio verso Volkoff, ma è Kirchner ad afferrarlo e lo spacca in testa a Volkoff. L’arbitro non l’ha visto perché è ancora intontito dal volo che ha preso. Volkoff crolla a terra. Kirchner schiena senza perdere tempo. L’arbitro si riprende. 1, 2, 3!

Vincitore via Pinfall: Corporal Kirchner (2:05 minuti)

VC: ½ * Due minuti di azione e, allo stesso tempo, due minuti di nulla assoluto. Do mezza stella perché sono stati in grado 1. di coinvolgere il pubblico e 2. di seguire un copione coerente. Ogni azione è basata su quella precedente. Volkoff prende il controllo iniziale e commette un errore da spavaldo – ovvero, lasciare il suo avversario per terra senza continuare l’attacco – permettendo a quest’ultimo la rimonta. Kirchner si riprende dunque rapidamente ed è talmente preso dalla foga che mette fuori gioco l’arbitro, andandone ad approfittare nel finale, perché termina il match con l’uso di un Foreign Object destinato a colpire lui. Comunque, il match non merita di più. Perché ci sono anche buoni motivi per non dare un buon voto. 1. Perché l’arbitro non squalifica Kirchner una volta che è di nuovo pienamente cosciente? Non è che non abbia visto bene di essere stato aggredito. 2. Da criticare anche il pubblico, specie negli anni ’80. a) Gli stranieri sono sempre i cattivi. b) I cattivi sono sempre scorretti. c) Il buono è sempre leale. Ma Kirchner, da buono, vince il match in modo sleale, ma va bene così, perché è americano? 3. Perché la durata del match è così breve? Perché mai, allora, lasciare che la partita abbia luogo? Era meglio cancellare questo match e quello precedente e dare quei 5 minuti in più a un altro match, giusto? Penso che il voto vada bene così.

Kirchner è ufficialmente autorizzato a sventolare la bandiera degli Stati Uniti e lo fa con orgoglio. Con la bandiera tesa verso l’alto, lascia la sala mentre guardiamo i replay.

Fabio Barbuscia
Fabio Barbuscia
Da quando vidi The Undertaker chiudere Ultimate Warrior in una bara, sono rimasto legato a vita a questo mondo magico. Sono quello che accompagna i nostalgici sia in italiano che in tedesco. Sono il WWE Vintage Critic e viaggio nel tempo al posto vostro.
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