Unforgiven è stato un buon PPV, che ci ha lasciato ottimi spunti per il futuro ma anche qualche piccola delusione, dalle quali iniziamo. Innanzitutto la fatica enorme che il titolo ECW sta facendo per essere over negli show che contano, ovvero i PPV. Anche a Memphis il pubblico è stato ucciso, peraltro ad inizio show, dal match che ha visto protagonisti il campione CM Punk e Elijah Burke, nuovo primo sfidante. Sicuramente se doveva esserci un match dal risultato finale scontato nella card di Unforgiven questo era proprio Punk vs. Burke, e la cosa ovviamente non ha aiutato, ma per il resto sorprende davvero come il titolo ECW poco interessi alla stragrande maggioranza dei tifosi della WWE.
Ad influire su ciò hanno giocato un ruolo importante anche le prestazioni di Punk e Burke, atleti dal sicuro avvenire e dalle capacità impressionanti sul ring, che vuoi per svogliatezza personale vuoi per le limitazioni ai loro stili imposte dai booker della WWE, non riescono più ad incollare i fans al quadrato come erano riusciti a fare in passato.
Seconda piccola delusione, sempre in fatto di pubblico, il silenzio non troppo spiegabile per Lance Cade & Trevor Murdoch vs. Paul London & Brian Kendrick. Posto forse non nel punto più agevole della card, la Redneck Wrecking Crew e gli Hooliganz hanno fatto il massimo per entusiasmare, mettendo in piedi un incontro davvero piacevole che però non è riuscito a smuovere le gole dei presenti. Un peccato, perché ormai entrambi i tag team sono garanzia di sicurezza (lo sapevamo da tempo), e forse con un pelino più di spazio a Raw potrebbero regalarci cose anche migliori.
So benissimo però che la mia è un'utopia, basta vedere quanto fatto da Triple H a London e Spanky nell'ultimo Raw. Dispiace, perché i due ragazzini terribili sono il miglior combo della compagnia, sono giovani, e non meritano un trattamento del genere (pur se arriva da The Game) come se fossero gli Highlanders o Funaki e Scotty Too Hotty.
Diversa invece l'accoglienza riservata a Montel Vontavious Porter e Matt Hardy, la strana coppia. Un feud ottimo, due ragazzi desiderosi di fare bene e con ottime capacitĂ da mostrare, anche se purtroppo nel caso di Hardy da singolo sappiamo benissimo quel che pensa la WWE. MVP e Matt stanno intrattenendo alla grande con la loro stramba rivalitĂ , che ha tutte le carte in regola per durare almeno un altro paio di PPV tra sfide strampalate a Smackdown! e match di primo piano. Iniziare ora ad inserire stipulazioni speciali per esaltare le loro possibilitĂ (vedi Ladder Match ad esempio) sarebbe una gran cosa.
Anche tutto il resto è ampiamente da salvare. La vittoria di Candice su Beth Phoenix era un po' inaspettata, e la cosa ha giovato ai fini del PPV, che ha goduto di un finale non scontato in più. Ottima la prova della Glamazon, che non avrà alcuna difficoltà ad impossessarsi della cintura in futuro. Ho la sensazione che per quanto riguardo la categoria femminile la WWE abbia trovato una manna dal cielo, trovando una ragazza abile sul quadrato, fisicata più delle altre ma non un gommone gonfio di steroidi come era Chyna. Dando più spazio a Mickie James e a Victoria, che purtroppo sta marcendo a Smackdonw! al fianco di “The Loser” Kenny Dykstra, il mondo delle Divas potrebbe rinverdire un po' quei fasti che mancano dalla dipartita della divina Trish Stratus.
Triple H ha battuto Carlito, come da pronostico. La WWE attualmente sta gestendo alla grande il personaggio di The Game, impegnato sia contro il caraibico (che nonostante le batoste non può che essere felice di lavorare con Triple H) che con Vince McMahon e la storyline del figlio illegittimo. In questo modo Hunter ha tutto il tempo di lavorare sul ring e tornare in forma in attesa del suo ritorno nel main eventing per il titolo WWE ed è al centro, ancora una volta, della storyline principale della compagnia. Toccasana per la WWE ed i suoi ratings ballerini.
Per quanto riguarda il titolo WWE, one more time John Cena si è confermato campione, nonostante il pubblico inizi nuovamente ad essere poco a poco sempre più insofferente nei suoi confronti. Finalmente però il coinvolgimento del padre di Cena nella storia sta dando nuova linfa vitale al campione, che ha un motivo in più per non svolgere il compitino e darci da bere la solita bevanda a base di ucantseeme/5knuckleshuffle/FU/123. Soprattutto nuova linfa vitale possiamo averla noi spettatori, che da mesi non vedevamo John Cena impegnato in qualcosa di diverso. Resto però della mia idea: deve perdere la cintura e turnare heel. Così sono convinto che la WWE potrebbe regalarci un grande John Cena. Su Randy Orton… cosa dire… Randy continua così, prima o poi qualcosa (forse…) raccatterai.
Sorvolando sul match, che è stato quello che è stato, Undertaker è tornato prendendosi come al solito tutta la ribalta. I discorsi sui suoi innumerevoli ritorni sono sempre gli stessi, quindi è inutile sprecare troppe parole. Tornerà a puntare al titolo, resta da vedere se dovrà farlo con Edge o con Batista. Nel frattempo un plauso alla WWE: il video introduttivo sul becchino girato nella Death Valley con frammenti delle sue immagini passate è da Oscar.
Arriviamo all'epilogo con l'unico cambio di titolo: Batista ha battuto Great Khali e Rey Mysterio ed è diventato per la terza volta campione del mondo. The Animal ha coronato una rincorsa al titolo che durava da cinque mesi e mezzo, durante i quali è andato all'assalto della cintura a lui tanto cara ben otto volte, credo una sorta di record. Cinque mesi e mezzo durante i quali Batista, pur riscuotendo come sempre un impressionante successo di pubblico, era apparso in condizioni fisiche drammatiche: fiatone già dopo la sparatoria tipica della sua entrata, mosse botchate in maniera assurda, finali di incontri in cui veniva gabbato come un ragazzino sul ring per la prima volta, fisico bolso che lo rendeva immobile. Due sole volte era stato bravo: contro Undertaker a Wrestlemania XXIII e a Backlash.
Ad Unforgiven invece The Animal c'è arrivato tirato veramente a lucido, dimagrito, agile, determinato, match chiaro in testa, insomma c'è arrivato in forma, e si è meritato una grande vittoria, bisogna riconoscerlo. Anche in ottica futura la sua riconquista del titolo ha la sua importanza: probabilmente Undertaker dopo Mark Henry potrebbe andare a cercare Great Khali, mentre lui se la vedrà con uno tra Rey Mysterio ed il rientrante Edge. Poi sarà di nuovo Batista vs. Taker.
In attesa di quel Winning Streak vs. Winning Streak tra il Phenom e la Rated R Superstar da tempo nelle menti dei piani alti della WWE.
Booya!