You’re Next #173

Poche ore, 72 circa, a Wrestlemania 27. Il giorno prima, come tradizione vuole dal 2004, quando ci fu un'infornata di ben undici elementi nell'immortalitĂ targata WWE, si terrĂ la cerimonia di introduzione nella Hall Of Fame della federazione di Stamford.
A meno di sorprese dell'ultima ora, saranno sette, come nel 2005 e nel 2010, i nuovi ingressi nell'Arca della Gloria voluta da Vince McMahon nel 1993, quando venne inaugurata con l'ingresso di Andre The Giant.
Quattro di questi sette, ovvero Shawn Michaels, “Hacksaw” Jim Duggan, “Bullet” Bob Armstrong e Sunny, li abbiamo già passati in rassegna nell'ultima edizione di You're Next!, dunque oggi si chiude il conto con i restanti tre, a partire dall'”intruso” della Hall Of Fame classe 2011, Drew Carey.
“Intruso” perché Carey non è un wrestler, né tanto meno un presentatore, un annunciatore, un manager o un dirigente. Drew Carey semplicemente non ha niente a che fare con il wrestling, bensì è un attore comico poco più che cinquantenne, un po' bolso e con il pallino del calcio (è uno dei proprietari dei Seattle Sounders, squadra di calcio della Major League Football). E allora perché può permettersi la nomina a Hall Of Famer della WWE? Solo perché nel 2001 ha partecipato a sorpresa alla Royal Rumble entrando con il numero 5, resistendo nemmeno quattro minuti autoeliminandosi per sfuggire alle grinfie di Kane? Teoricamente no. Però, c'è un però. Molto recentemente la WWE ha tuonato quella che è a tutti gli effetti una verità : “(la WWE) non è solo una compagnia di wrestling ma piuttosto una compagnia di intrattenimento a livello globale con studi per realizzare film, licenze internazionali, tre magazine e molto altro; noi non produciamo eventi di wrestling, sono eventi di intrattenimento”. Questo quel che si legge nella news a riguardo postata sulla nostra newsboard il 21 marzo. Alla luce di ciò, se nella Hall Of Fame della WWE ci sono già Pete Rose (realisticamente: un'onta) e Bob Uecker (realisticamente: un onore), allora può starci anche Drew Carey.
Veniamo adesso a qualcuno che con il wrestling invece ha a che fare eccome: Abdullah The Butcher. Una leggenda. Abdullah The Butcher, canadese classe 1941 ma da sempre conosciuto come proveniente dal Sudan, fa parte di quella quint'essenza che rende il wrestling un qualcosa di magico. A dispetto di un palmares ricco (una quarantina di titoli conquistati in oltre 40 anni di carriera) ma non certo di prim'ordine (si può dire che il suo successo più prestigioso sia stato negli anni '70 la conquista del titolo nordamericano della NWA), da decenni tutti conoscono il suo nome. Abdullah The Butcher ha lottato in ogni parte del Mondo, dove ha portato a giro il suo personaggio cattivo e sanguinario come pochi altri lo sono stati. Ai livelli di Terry Funk e Sheik, Abdullah è con loro lo stile hardcore in persona. La sua testa mai è uscita da un incontro tale e quale a come era entrata, ma c'era sempre una ferita in più, ferite che nel tempo sono diventate un marchio di riconoscimento, e se non ci credete andate a cercare foto o video su internet. Un suo incontro con Sheik (lo zio di Sabu, morto nel 2003) dei primissimi anni '90 divenne celebre perché i due finirono a darsele di santa ragione nel bagno dell'arena, arrivando a dissanguarsi per poi esser portati via entrambi con l'ambulanza… Abdullah The Butcher nella Hall Of Fame della WWE? Oh hell yeah, sì!
Chiusura affidata ad uno dei tag team piĂą influenti della storia: Hawk e Animal, conosciuti insieme come i Road Warriors o come i Legion Of Doom. Beh, pochi dubbi sul loro merito. Hawk (scomparso nel 2003 a soli 45 anni) ed Animal, con i Midnight Express, i Demolition, i Nasty Boys, e in parte minore i Natural Disasters ed i Money Inc. sono stati il tag team che ha portato la categoria a contare qualcosa nel wrestling business. Campioni di coppia AWA, NWA e WWE (nella WCW non riuscirono mai a strappare le cinture dalle vite di Sting e Lex Luger), i Road Warriors/LOD erano uno di quei tag team inscindibili, dove Hawk non era niente senza Animal e viceversa. Erano un tag team. Punto. Un tag team che merita l'ingresso nella WWE Hall Of Fame.
Booya!
O, per una volta, come diceva HawkÂ…
Oooooooooooooh what a rush!