You’re Next #158

Tralasciando qualsiasi commento sulla vittoria del World Title da parte di Rey Mysterio, in questo numero di You're Next! ho intenzione di soffermarmi su un caso piuttosto scottanteÂ…
Al momento dell'uscita di questo editoriale, saranno passati esattamente tre anni dall'omicidio/suicidio di Chris Benoit, che alla viglia di Vengeance (24 giugno 2007), PPV dove avrebbe dovuto combattere contro CM Punk con in palio l'ECW Title, in un raptus di follia uccise la moglie Nancy ed il figlioletto Daniel, per poi impiccarsi a sua volta.
Ricordo benissimo quella serata: era lunedì 25 giugno, e in quel di Parma stavo assistendo a Vengeance a casa di Alessandro Saracca, allora editorialista di punta di Tuttowrestling con il suo Pedigree. Rimanemmo straniti quando al posto di Chris Benoit entrò in scena l'allora Johnny Nitro, che per giunta vinse anche il titolo. Ci guardammo negli occhi piuttosto interrogativi con SSS, perché non era trapelato nulla sulla improvvisa assenza del Canadian Crippler.
Mai avremmo immaginato che il lottatore canadese si era improvvisato Crippler per davveroÂ…
Devastato dalla cosiddetta roid rage, la rabbia che nasce dall'abuso di steroidi anabolizzanti, Chris aveva ucciso la moglie Nancy il sabato, il figlio Daniel la domenica per poi presumibilmente impiccarsi al lunedì. Da allora, dopo un primissimo lasso di tempo in cui si pensava che si era trattato di un triplice omicidio ad opera di terzi, di Chris Benoit ci si ricorda solo come del pazzo che ha massacrato moglie e figlio per poi auto-eliminarsi.
Non potrebbe essere altrimenti, non c'è dubbio, perché un assassino, comunque agisca e da qualsiasi sentimento sia mosso, resta un assassino. Si possono però cancellare anni e anni di estrema professionalità sul quadrato per un omicidio?
Io dico di no.
Attenzione, so che forse queste parole potrebbero suonare strane così lette, perciò ci tengo a sottolineare che non si vuole (ci mancherebbe!!!) giustificare il comportamento di un pazzo. Si vuole semplicemente dare a Cesare quel che è di Cesare: un assassino, capace di aver vinto ventitre titoli tra ECW, WCW e WWE, con quel picco incredibile che fu la notte di Wrestlemania XX, quando conquistò il titolo mondiale battendo in un Triple Threat Match a cinque e più stelle Triple H e Shawn Michaels.
Da quella tristissima fine di giugno del 2007 infatti di Chris Benoit è sparita ogni traccia dal mondo del wrestling, e forse non poteva essere altrimenti. Ma io, e credo anche qualcun altro, ci tengo a sottolineare di essere rimasto fastidiato dal vedere una tv nazionale interrompere la programmazione del wrestling per questo motivo (assurdo, e ciò fa capire il peso che quella televisione aveva dato al prodotto, e se c'è ancora chi non capisce andate a leggervi l'ultimo Planet di GP), e non trovar traccia delle sue vittorie negli albi d'oro della WWE.
Bertrand Cantat, leader del gruppo Noir Desir, ha ucciso la compagna, l'attrice Marie Trintignant, nel 2003. Deplorevole, condannabile, ma non per questo in radio non si sente più un capolavoro come “Le vent nous portera”.
E nel mondo dello spettacolo, dell'arte e dello sport ce ne sono a bizzeffe di tragici eventi del genere, che non per questo hanno cancellato quanto di buono queste persone avevano fatto prima.
Chris Benoit è un assassino. Ma cancellarlo completamente dal mondo di cui ha fatto parte con successo per oltre vent'anni, è un errore che non si deve commettere.
Booya!