You’re Next #157

Questa settimana You're Next! riparte dal Draft della WWE di fine aprile, e dopo aver pronosticato il pronosticabile per quanto riguarda i wrestler chiamati in causa direttamente a Raw a suo tempo, oggi ci concentriamo sugli spostamenti avvenuti nel Draft supplementare avvenuto su wwe.com il 27 aprile scorso.


The Great Khali e Ranjin Singh passano da Smackdown a Raw: cambierà poco nelle carriere del Punjabi Nightmare e del suo fratellino interprete, e sembrano così lontani i tempi in cui mieteva vittime sul ring conquistando il titolo mondiale… Khali ormai è un comedy character al pari di Santino Marella, un po' perché i giganti alla lunga stancano, un po' perché le sue ginocchia di cristallo gli impediscono di lottare con continuità. Farà ridere, sarà spesso affiancato alle Divas, ma non del Punjabi Nightmare che avevamo conosciuto non credo tornerà nulla neppure a Raw.

Chavo Guerrero da Raw a SD: c'è poco da fare, quando la WWE decide che un wrestler è finito, non c'è verso di rialzarsi, e questo è il caso del Mexican Warrior. Chavito, pur non di primo pelo (ha 39 anni ormai), è un discreto performer, e il suo palmares parla chiaro tra titoli cruiser, di coppia e l'assoluto ECW, ma ormai è ridotto a un jobber che colleziona figuracce, a Raw, a SD o dovunque vada, quindi anche nel suo caso cambierà poco.

Cody Rhodes da Raw a SD: questo è il primo spostamento interessante. Il figlio di Dusty con questo passaggio è alla prima vera occasione di mettersi in mostra non all'ombra di Randy Orton e di Ted DiBiase, che per ora ha qualcosa in più di lui. Non vorrei azzardare, ma potrebbe conquistare presto il titolo intercontinentale se riesce a camminare con le sue gambe.

Natalya da SD a Raw: bah, poco importa, perché nonostante sia un'ottima lottatrice, la WWE la vede solo come una valletta, e difficilmente cambierà status con questo passaggio nei prossimi mesi.

Chris Masters da Raw a SD: pochi sbocchi in vista anche per il Masterpiece, che da quando è tornato è a malapena un midcarder, e tale sembra essere destinato a restare anche alla corte di Theodore Long. Dispiace dirlo perché ha appena 27 anni, ma sembra che per lui fosse previsto un solo treno, quello del suo primo stint a Stamford nel biennio 2005-2006, e la sensazione è che lo abbia perso irrimediabilmente.

Ezekiel Jackson da SD a Raw: impronosticabile. L'ultimo ECW Champion della storia non è riuscito a fare nulla a SD per un brutto infortunio al quadricipite, ma si dice che la WWE voleva fare di lui un monster heel. A Raw, quando tornerà, se sarà in condizioni magari potrà ambire ancora a quello status, ma questo è impossibile dirlo ora perché quel momento dista ancora parecchi mesi.

Goldust da SD a Raw: il Bizarre One è sempre il Bizarre One; irraggiungibili per lui i vertici di qualsiasi categoria, continuerà ad essere un personaggio comico sempre presente e a conquistare qualche vittoria di tanto in tanto a Superstars.

Hornswoggle da Raw a SD: troppo amato per poter passare in secondo piano. Con lui la WWE ha trovato una freccia infallibile nel cuore dei fan più piccoli, e dovrà tenerselo ben stretto per continuare a macinare soldi grazie a lui. Io dico che entro la fine dell'anno arriverà anche la conquista di un titolo minore, tipo quello di coppia…

Rosa Mendes da Raw a SD: con questo passaggio l'ex valletta di Zack Ryder prova a lanciarsi tra le Divas che lottano. Uscita sconfitta da Beth Phoenix alla sua prima occasione a WWE Superstars, non ha il background da lottatrice, quindi difficilmente riuscirà a mettersi in mostra nei prossimi mesi.

Hart Dynasty da SD a Raw: indipendentemente da questo passaggio, finalmente è arrivato il momento di Tyson Kidd e David Hart Smith, due ottimi wrestler rimasti troppo a lungo nel limbo della promotion. Da poco più di un mese campioni di coppia indiscussi e con “zio” Bret a fare il General Manager, a Raw diranno la loro ancora a lungo, sperando però che lo split, sempre annunciato prima o poi in una coppia di successo, non arrivi troppo presto, perché la loro stella ha iniziato a brillare solo adesso.

Montel Vontavious Porter da Raw a SD: caso ai limiti della pronosticabilità. MVP è arrivato nella WWE in pompa magna, ha conquistato le sue cinture più che meritate (due US Title e un titolo di coppia con Matt Hardy), ha tentato un primo salto fallendolo, poi è finito nel dimenticatoio e da ultimo si è un po' ripreso, pur senza picchi particolari. Sicuramente lo show blu su di lui calza molto più a pennello dello show rosso, e con un po' di fortuna potrebbe anche essere quella stella di colore da lanciare che la federazione di Stamford va cercando da mesi (come testimoniato anche dai recenti successi di Kofi Kingston e R-Truth). La sua carta d'identità però dice che ha 37 anni, e che se non sboccia entro la fine del 2010 per lui sarà dura riemergere.

Booya!

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