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La notte di martedì 23 febbraio ha portato sugli schermi di Sy-Fy, al posto della defunta ECW, il nuovo (reality?) show della WWE, NXT. Un programma rivoluzionario, o almeno così ci è stato fin qui presentato: otto wrestler affermati a fare da chiocce a otto rookie determinati a strappare un contratto per un posto nel main roster della federazione di Stamford.


Già qui è facile notare un controsenso, dal momento che tutti gli otto rookie di NXT sono già sotto contratto con la WWE, e uno di essi, quel Daniel Bryan che forse risveglia le menti degli appassionati se chiamato “The American Dragon” Bryan Danielson, è già conosciutissimo nonostante non sia mai comparso finora a Stamford o alla TNA, dove per giunta sta spopolando il suo grande amico Desmond Wolfe.

Vedremo dove porterĂ  questo esperimento della WWE. Intanto conosciamo quattro degli otto rookie protagonisti di NXT, per poi parlare dell'unico nome ufficializzato per la Hall Of Fame classe 2010 di questa settimana.

Di Daniel Bryan abbiamo giĂ  detto: considerato uno dei talenti piĂą puri in circolazione, ha giĂ  svariati successi al suo attivo, come un titolo assoluto e uno Pure della Ring Of Honor, compagnia che lo ha lanciato, la vittoria dell'IWGP Junior Tag Team Title in Giappone con Curry Man piĂą una manciata di altri titoli conquistati nelle indies degli Stati Uniti. Bryan sarĂ  certamente il protagonista di NXT, ed il piĂą accreditato tra tutti i partecipanti a far strada nel mondo della WWE.

Secondo rookie visto in azione è Michael Tarver. Trentatreenne dell'Ohio e conosciuto precedentemente come Tyson Tarver e “Iron” Mike Tarver (il suo vero nome è Tyrone Evans), Michael nonostante l'età è quasi nuovo del business, avendo debuttato appena cinque anni fa nella Pro Wrestling Xpress, indy nella quale ha conquistato il suo unico, almeno per ora, alloro della carriera, il Brass Knuckles Championship. Sotto contratto di sviluppo con la WWE dai primi mesi del 2008, Tarver ha faticato ad imporsi nella Florida Championship Wrestling, ed è difficile capire come mai sia stato inserito in NXT, vista la non giovanissima età ed il fisico abbastanza “normale” per i canoni della compagnia (meno di 1.90 x circa 115 kg. di peso). Come partner tra l'altro gli hanno affibbiato Carlito, che da diversi mesi a questa parte non è proprio il più tenuto in considerazione dalla WWE…

Terzo rookie: Heath Slater. Riallacciandosi all'ultima parte del discorso su Tarver, lui ha come mentore Christian, dunque una sicurezza. Inoltre Slater, nel giro della WWE già dalla fine del 2006, è un'altra delle promesse della compagnia, dove è stato uno dei lottatori di punta della FCW (di cui ha vinto una volta tutto ciò che c'era da vincere). Dalla sua ha un ottimo carisma, una discreta mic skill (ha fatto anche l'attore in qualche sit-com) e soprattutto un passato da backyard wrestler, ovvero era in pratica uno di quei pazzi che combatteva nel giardino dietro casa, spericolatamente e senza la minima accortezza. Potrebbe essere una bella sorpresa in quel di NXT.

Quarto e ultimo rookie di giornata è Darren Young. Squashato nella prima puntata di NXT, la cosa colpisce dal momento che il ragazzo, meglio conosciuto come Fred Sampson, è tecnicamente e fisicamente uno dei migliori prospetti in circolazione, e se a ciò aggiungiamo che ha anche una discreta esperienza, avendo debuttato nel lontano 2002 e conquistato già varie cinture in alcune delle migliori federazioni indipendenti in circolazione (Chaotic Wrestling, ECWA, International Wrestling Federation e National Wrestling Superstars), l'avvenimento stupisce ancora di più. Young dunque non ha un compito facile, e non credo sarà aiutato dal suo mentore, il “santone” CM Punk, quindi per lui la strada di NXT, anche se appena imboccata, sembra in salita.

Terminata la disamina della prima metà del roster di NXT, spostiamoci su quello che sarà il nostro argomento principale fino praticamente a Wrestlemania 26: la Hall Of Fame della WWE ed i suoi nuovi ingressi. Due settimane fa ci siamo soffermati sui primi due nomi, “The Million Dollar Man” Ted DiBiase e Antonio Inoki, mentre questa parliamo di Wendi Richter, il cui ingresso è stato ufficializzato lunedì a Raw.

Nata a Dallas, in Texas, nel 1961, Wendi Richter è stata, tra Fabulous Moolah e Trish Stratus, forse la più importante lottatrice della WWE. Non tanto per il suo palmares, scarno al confronto di tante altre combattenti (due titoli femminili a Stamford, ma anche quello della AWA e due titoli di coppia femminili della NWA con Judy Grable, due federazioni che negli anni '80 valevano quasi quanto l'allora WWF), quanto per ciò che ha rappresentato dal punto di vista mediatico. Wendi infatti è stata una protagonista assoluta della cosiddetta Rock'n'Wrestling Era, ovvero quel periodo a metà degli anni '80 in cui il wrestling andava di pari passo con lo spettacolo musicale e televisivo. In questo momento storico alla Richter venne affiancata la cantante Cindy Lauper, che la scortò al ring in più occasioni, inclusa la prima edizione di Wrestlemania nel 1985 e, un anno prima allo show The Brawl To End It All, occasione in cui Wendi tolse il titolo femminile dalle mani di Moolah, avvenimento storico dal momento che questa deteneva la cintura da ben ventotto anni.

Non solo, ma la Richter fu anche protagonista di un vero e proprio screwjob dodici anni prima dello storico evento di Montreal, orchestrato da Vince McMahon ai danni di Bret “The Hitman” Hart. 25 novembre 1985, show della WWF al Madison Square Garden di New York; Wendi, campionessa femminile, affronta una sconosciuta avversaria mascherata, The Spider Lady, che pochi istanti dopo l'inizio del match la schiena con la complicità dell'arbitro, che conta un 3 velocissimo quando invece la Richter era stata in grado di uscire già all'1. The Spider Lady si smaschera, rivelando la sua vera identità: Fabulous Moolah (anni dopo Wendi racconterà della sorpresa di aver trovato Moolah nel backstage del MSG quel giorno, visto che non doveva comparire allo show…). Lo screwjob è stato messo in atto da Vince McMahon, che voleva privare la Richter del titolo dal momento che non aveva rinnovato il contratto con la WWF.

Qui le parti sono discordanti, perché la Richter ha sempre dichiarato che in quel momento aveva ancora cinque anni di contratto con la WWF; fatto sta che al termine del suo incontro Wendi lascia l'arena infuriata, in abiti da combattimento, e con un taxi raggiunge l'aeroporto di New York, da dove prende un volo per lasciare immediatamente la città.

La leggenda vuole che da quel giorno la Richter non abbia mai più parlato né con Vinnie Mac né con Moolah, e infatti a Stamford non vi ha mai più rimesso piede. Ora per lei si aprono le porte della Hall Of Fame della WWE, giusto riconoscimento per una ragazza che non per colpa sua ha dato molto meno di quello che avrebbe potuto al wrestling femminile.

Booya!

Scritto da Niccolò Bagnoli
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