You’re Next #130

È stato un piacere, oltre che una sorpresa, essere smentito lo show appena successivo. Due settimane fa avevo espresso sulle pagine di You're Next! la mia perplessità sulla Extreme Championship Wrestling in versione WWE: un brand nato male, cresciuto peggio e con un futuro più che mai nero davanti.


Dopo questo sfogo la federazione di Stamford non ha esitato, neanche avesse letto le mie parole (mamma mia che delirio d'onnipotenza…), a cambiare marcia. A sorpresa infatti nella puntata del 10 febbraio hanno debuttato Tyson Kidd, sfrontato giovane di bellissime speranze forgiato dalle sofferenze alle quali vengono sottoposti gli allievi del Dungeon di Stu Hart (non una palestra qualsiasi: oltre all'intera stirpe degli Hart vi sono usciti Chris Benoit, Edge, Chris Jericho e “The British Bulldog” Davey Boy Smith), e soprattutto Christian, lottatore che, per ammissione di molti, nella WWE ha raccolto meno di quello che avrebbe meritato, e che torna alla base dopo circa quattro anni di TNA, nei quali ha sì gioito per la conquista in due occasioni del prestigiosissimo titolo mondiale NWA, ma dove ha incontrato anche diversi momenti bui.

In aggiunta a questi due nuovi innesti di assoluto rilievo mettiamo, tra le note positive, anche l'ultima puntata dello show diretto da Theodore Long: quattro match, tutti i migliori sul ring (The Miz & John Morrison, Tommy Dreamer, Tyson Kidd, Christian, Finlay ed il campione Jack Swagger, oltre al sempre troppo sottovalutato Paul Burchill), pochi fronzoli extra-ring (giustamente, perché uno show di un'ora non può permettersi troppe chiacchiere) e tanta azione di qualità.

Insomma l'inversione di tendenza tanto auspicata dal sottoscritto così come da tanti altri fan di wrestling per la ECW sembra arrivata. La strada degli ultimi due spettacoli è quella giusta, speriamo che i booker continuino a batterla.

Nel frattempo sotto i ponti è passato anche No Way Out, PPV la cui card non aveva fatto gridare al miracolo ma che poi ha saputo stupire i presenti alla Key Arena e davanti alla televisione. Un discreto warm-up in vista di Wrestlemania 25, per la quale regnano ancora diverse incognite. A tenere banco dopo NWO ovviamente è l'opportunismo di Edge, bravo e scaltro ancora una volta a ribaltare in suo favore una situazione sfavorevole.

Da tifoso puro sono stanco di vedere la Rated R Superstar primeggiare con l'inganno sempre e comunque, ma da smart devo ammettere che è uno dei migliori heel di sempre. E poi diciamocelo, chi non ha sbuffato insofferente davanti alla tele quando aveva visto iniziare il PPV con l'Elimination Chamber di Smackdown? Invece l'intrusione di Edge nel main event ha ravvivato il tutto, togliendo dalle spalle dei vari Knox, Kane e Mysterio l'ingombrante peso di un incontro che non avrebbero potuto reggere.

Plauso anche per la gestione degli incontri di Wrestlemania 25, ancora in ombra nonostante sia il prossimo evento in programma. Pochi i match quasi sicuri, tante le opzioni e gli incroci possibili. Nelle prossime settimane tra i tre show ci sarà da divertirsi, e per parlare degli sviluppi in vista dello Showcase Of The Immortals avremo tempo.

Intanto c'è da dire che alcune dinamiche riguardanti Wrestlemania 25 sono strettamente legate a “The Wrestler”, la pellicola con protagonista Mickey Rourke, che per altro tra pochi giorni a Los Angeles contenderà l'Oscar per il miglior attore a Brad Pitt, Sean Penn, Richard Jenkins e Frank Langella. Giustamente il buon Rourke non vuole compromettere la sua corsa alla statuetta entrando nelle storyline della WWE, che farebbe carte false per averlo al PPV, e sinceramente sono contento che per il momento abbia preso questa decisione, così come sarei contentissimo di vederlo a Houston.

Mickey Rourke, magari (e tutti noi tifiamo per lui!) premio Oscar 2009 nella categoria Miglior Attore, al Reliant Stadium di Houston, Texas, per Wrestlemania 25… Farebbe molto rock'n'wrestling era, e noi nostalgici abbiamo già la lacrima pronta…

Booya!

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