You’re Next #119

You Are Next

Mi sveglio presto giovedì mattina, la giornata sarà molto lunga. Tra tesi di laurea, lavoro e allenamenti devo farci rientrare anche il tempo necessario per la redazione dello “You're Next!” di questa settimana. Inizialmente un problema, dal momento che con la testa che purtroppo è da un'altra parte gli argomenti, quantomeno quelli buoni, sembrano mancare.


Non mi perdo d'animo comunque, entro nello studio e accendo il pc per collegarmi in rete e scrivere qualche notizia, in attesa che la mia mente si chiarifichi su cosa scrivere nell'editoriale. Come sempre la pagina d'apertura è Tuttowrestling.com, e come sempre il mio sguardo va immediatamente sulla newsboard per aggiornarmi e allo stesso tempo rendermi conto di cosa già è stato scritto.

Nuovo wrestler messo sotto contratto di sviluppo dalla WWE, JBL che ha rifiutato la storyline che avrebbe fatto debuttare Ryan Braddock nelle vesti di suo cugino… che idiota, quelle le ho messe io ieri sera! Vado avanti, e scopro che Kurt Angle sta per divorziare dalla splendida Karen. Un peccato, perché chi non sarebbe contento di aver a che fare nella vita con una come Karen Angle?!

Vado avanti, e imbecco una news postata alle 2.05 da Erik Ganzerli, rinomato staffer di TW che posta poco e mai a caso, che colpisce la mia attenzione: Grossi problemi in arrivo per Jeff Hardy?. O mio Dio, che diavolo avrà combinato mai quel pazzo del Rainbow Hair Warrior? Mi precipito a leggere e scopro che: …c'è stata una situazione decisamente spiacevole che ha visto coinvolto Jeff Hardy all'aeroporto di Nashville, città dove martedì sera si sono svolti i tapings di SmackDown e dello show ECW. …situazione “seria” e c'è già chi ipotizza che l'atleta sia stato pescato ai controlli aeroportuali con delle sostanze stupefacenti.

La fonte è il celebre sito Pwinsider.com nella persona di Mike Johnson, quindi non certo gli ultimi arrivati in fatto di breaking news.

Mi sveglio e crollo. Mi sveglio perché ho trovato l'argomento per l'odierno “You're Next!”. Crollo perché se la notizia venisse confermata nella sua peggiore delle ipotesi, Jeff Hardy avrebbe scritto l'ultimo capitolo della sua triste saga nella WWE. Un ultimo capitolo che tutti, e sottolineo tutti, da mesi auspichiamo diverso, ovvero la conquista del titolo WWE ai danni di colui che nell'ultimo anno è stato avversario, nemico, amico, mentore, uno che non si prodiga propriamente per tutti: Triple H.

La mente tuttavia torna indietro ad una carriera grandiosa, piena di speranze, sbocciata già a poco più di 20 anni e interrotta più volte dalla dipendenza dalle droghe. Il primo stop arriva nell'aprile 2003, quando Jeff viene licenziato ufficialmente perché intenzionato a tentare la carriera musicale, più probabilmente e realisticamente perché è risultato positivo ad un drug test. E' solo l'inizio… Passa alla TNA e ne combina di tutti i colori, fino ad ottenere anche qui il licenziamento nel maggio 2005 per non essersi presentato senza spiegazione al PPV Hard Justice. Torna tre mesi dopo, ma a dicembre fa nuovamente i bagagli perché nuovamente, stavolta perché a detta sua non si è svegliato in tempo per prendere l'aereo, non si presenta ad un altro PPV, Turning Point.

La WWE decide a questo punto di tentare nuovamente la mossa, e si riprende Jeff, che torna ai livelli di un tempo e piano piano scala le gerarchie della compagnia. Il fuoco del suo successo però viene spento da una prima secchiata d'acqua gelida a fine luglio 2007, quando incappa nella prima infrazione al temibile Wellness Program e viene fermato per 30 giorni. A settembre torna e ricomincia la scalata. Una scalata incredibile che lo porta dritto al main eventing, al fianco di calibri come appunto il suo nuovo mentore, Triple H.

Finalmente Jeff sembra aver trovato la strada giusta, ma anche stavolta siamo costretti a ricrederci: l'11 marzo 2008, giorno successivo alla perdita del titolo intercontinentale per mano di Chris Jericho, viene ancora una volta fermato dal Wellness Program, e stavolta i giorni sono 60. L'amarezza in questo caso non è data tanto dal fatto che per due mesi del nostro beniamino non ci sarà traccia, quanto dalla consapevolezza che gli è rimasta una sola cartuccia in canna. One shot, one kill: se verrà beccato un'altra volta dovrà andarsene.

Jeff Hardy torna sui teleschermi della WWE, tutti si aspettano un periodo di punizione e invece no, torna vincente come i mesi precedenti. Umaga, MVP, Carlito, persino Triple H seppur per count-out; tutti questi cadono davanti alle gesta del Rainbow Hair Warrior che sembra, soprattutto in virtù del passaggio da Raw a Smackdown (percorso compiuto guarda caso anche dal campione WWE Triple H…), pronto a spiccare il salto definitivo verso la conquista di un titolo maggiore. DEL titolo maggiore…

Arriviamo alla puntata di Smackdown del 5 settembre. Un oscuro presagio: durante un segmento nel backstage Jeff Hardy dice a The Game che ad Unforgiven avrà un grosso problema, e Hunter risponde che dovrebbe essere Jeff stesso ad intendersi di problemi, essendo già stato fermato due volte dal Wellness Program ed essendo quindi, in caso di terza infrazione, sul filo del licenziamento…

Allora forse ho capito, è tutta una storyline! La WWE sta usando i demoni del passato di Jeff Hardy per un angle che proverà a tutti come il Charismatic Enigma sia adesso pulito al 100% e pronto finalmente a strappare il titolo principale dalla vita di Triple H, che affronterà a No Mercy! Perfetto no?

Se sarà così si, ok, tutto perfetto. Ma se non sarà così, se Jeff Hardy è stato davvero fermato all'aeroporto di Nashville perché trovato ancora una volto in possesso di sostanze stupefacenti, sarà solo delusione. Delusione per un ragazzo che poteva essere un grande wrestler ma che ha preferito annegare nelle sue paure e nelle sue debolezze. Un ragazzo che non è riuscito a trovare, in un mondo nel quale stai a contatto 24 ore su 24 con altre cento e passa persone, un appiglio per uscire dalla sua crisi.

Un ragazzo che avrebbe deciso ancora una volta di andare per la sua strada, come ha fatto in passato George Best e come sta facendo adesso Paul Gascoigne. Un ragazzo che, in caso di fallimento, dovrà fare in modo che la sua strada non si incroci più con quella della WWE.

Un ragazzo che, in caso di fallimento, avrà irrimediabilmente deluso milioni di persone che saltavano sulla sedia per le sue pazzesche acrobazie.

Booya!

Scritto da Niccolò Bagnoli
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