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Finally Chris Jericho has come back! Ed era l'ora, mi viene da aggiungere… Non tanto perchè io sia un fan sfegatato di Y2J (nella mia memoria restano scolpiti il match contro Shawn Michaels a Wrestlemania XIX ed il feud con un altro mio preferito, Christian), quanto perchè la WWE aveva bisogno di qualcuno sulla cui affidabilità poter mettere la mano sul fuoco.


La situazione main event a Raw infatti dopo l'infortunio di John Cena si era rivelata a mio avviso un pochino traballante, in un periodo bastardo perchè né troppo lontano né troppo vicino a Wrestlemania 24, e perché purtroppo è impossibile sfuggire da alcune considerazioni necessarie ed innegabili su quei lottatori che rappresentano a tutti gli effetti per lo show rosso i main eventer o coloro che sono situati immediatamente sotto, in attesa del grande salto o di risalire dove già avevano stazionato. Il campione WWE Randy Orton, Jeff Hardy, Triple H, Shawn Michaels, Mr. Kennedy, Umaga: tutti questi wrestlers hanno le carte in regola per giocarsi i top match dei PPV, la Royal Rumble ed eventualmente anche l'incontro clou di Wrestlemania 24, ma in modo diverso e con tempi diversi. Senza contare quel Bobby Lashley fuori da tempo e che, volenti o nolenti, pur convincendo il giusto è tenuto in grandissima considerazione dalla WWE.

Prendiamo Shawn Michaels e iniziamo da lui la nostra disamina. L'Heart Break Kid è ormai un main eventer non credibile, e lo dico con dispiacere immenso. Non è credibile non perché sia finito, ci mancherebbe, ma perché è chiaro a tutti (e lui stesso lo ha sottolineato in rosso migliaia di volte) che in questo momento non vuole spaccarsi ancora le ossa per 300 giorni all'anno come fatto per una vita. Vuole godersi la famiglia, avere tempo per se e la sua religione, rapporto con la quale fa comunque discutere, e la WWE non può permettersi un campione che non lotta in tutti i Raw e che salta nove house show su dieci. Sono il primo a dire e a sperare che un giorno rivedremo certamente HBK con il titolo WWE attorno alla vita, ma non è adesso il momento giusto. Ora Michaels potrebbe al massimo traghettare per un mesetto la cintura, ma non sembra questa l'attuale strategia della compagnia.

Passiamo al campione WWE Randy Orton e alla sua noiosità. Forse ci voleva Chris Jericho per renderla manifesta, ma tant'è, il Legend Killer sta stentando. Al microfono è spesso impostato e scontato, le manovre che esegue sul ring non sono male affatto ma non sembrano mai trascinare il pubblico, a tratti rischia di suscitare noia dando la sensazione di essere un po' anonimo. Dalla sua ha una manovra finale, la RKO, semplicemente eccezionale, un efficacia sul quadrato comune a pochi e la fiducia della dirigenza. Nel 2004 a Stamford affrettarono tutto e dopo un mese Randy dovette rassegnarsi alla perdita del titolo, e perciò adesso sono costretti a puntare su di lui, l'esperimento è ripreso e deve seguire il suo corso. Il rischio noia e anonimato però resta, ed è una spada di Damocle incombente per il futuro del Legend Killer, sempre il primo a pagare quando c'è da fare spazio a qualcuno.

Umaga: non c'è niente da fare, il Samoan Bulldozer il titolo WWE non lo vincerà più. La sua occasione più grande è stata la Royal Rumble, quello doveva essere il momento buono per testarlo, ma incombevano cose più interessanti come la Battle Of The Billionaires (interessante per Vince McMahon, s'intende…) e non se n'è fatto niente. Magari prima o poi gli toccherà, ma non certo adesso.

Jeff Hardy è in rampa di lancio, la WWE con l'ausilio di un monumentale Triple H lo sta lavorando a puntino, nel modo più giusto possibile, la sua strada personale verso il main eventing è ufficialmente iniziata, ed anche se non arriva neanche a 100 chili il Charismatic Enigma ha tutte le carte in regola per percorrerla correttamente. Il suo stile è inconfondibile e trascinante, le folle vanno in brodo di giuggiole ad ogni suo ingresso e ad ogni sua mossa, ha 30 anni dunque anche l'età è dalla sua e nonostante ciò ha un'esperienza che pochi hanno potuto accumulare tra quelli della sua generazione (ha debuttato in WWE a 22 anni, ha vinto tutto tranne il mondiale per un totale di 16 cinture, ha assaggiato anche un'altra importante realtà come la TNA), i suoi problemi con le droghe sembrano essere definitivamente alle spalle. Insomma tutti i tasselli sembrano essere nel posto giusto, a parte la scarsità al microfono che in realtà mai è stata veramente testata e che è comunque migliorabile, però… C'è un però: ci vuole tempo per evitare la precoce scottatura, e di certo la sua stella da main eventer non può e non dovrebbe iniziare a brillare prima del post-Wrestlemania, quindi ancora è prematuro poter contare su di lui in questi quattro mesi. Nel frattempo è stato deciso che ad Armageddon se la vedrà contro Triple H. Può anche perdere, ma con una grande prestazione contro un monumento come The Game Jeff ci guadagnerebbe comunque.

Per quanto riguarda Mr. Kennedy non so se il ragazzone in questione dovrebbe prendersela con gli eventi o con se stesso. I primi sicuramente non lo hanno aiutato, perché ditemi voi se non è sfiga dover rinunciare alla valigetta del Money In The Bank (la cui title shot avrebbe dovuto sfruttare previo annuncio a Wrestlemania 24) per un infortunio che, diagnosticato male, anziché di operazione con sette mesi di stop avrebbe necessitato semplicemente di massimo due mesi di stop. Con beffa per giunta dato che la diagnosi giusta è stata fatta tre giorni dopo aver ceduto il MITB a Edge in un match andato in scena a Raw. Ditemi poi se non è sfiga (col massimo rispetto della tragedia ovviamente) dover rinunciare alla storyline della morte di Vince McMahon e del figlio illegittimo, che presumibilmente doveva essere lui, per la tragedia di Chris Benoit. Di rimando come non recriminare con se stesso per la sospensione di trenta giorni dovuta alle connivenze con la Signature Pharmacy proprio mentre la storyline del figlio illegittimo si stava riprendendo e lo vedeva protagonista? Dopo tutti questi avvenimenti il wrestler di Green Bay è scivolato giù dal main eventing, e adesso spetta al feud con Shawn Michaels riportarlo nei piani alti. Ora però non sembra più essere lui la priorità della WWE, quindi al buon Ken non resta che il duro lavoro in attesa che il suo momento si ripresenti.

Resta Triple H, il cui status di main eventer non può certo essere messo in discussione. Sono però dell'idea che anche per lui la WWE abbia in mente un piano a lungo termine, e mi spiego meglio. The Game non vince a Wrestlemania dal 2003, quando battè Booker T in un match valido per il world championship tutt'altro che memorabile. Nel '04 Chris Benoit gli sfilò la cintura mondiale facendolo cedere, nel '05 fu Batista a batterlo e a prendersi l'alloro, mentre l'anno successivo toccò a John Cena avere la meglio su di lui mantenendo così il titolo WWE. Tre job nelle ultime tre edizioni di Wrestlemania a cui ha partecipato, e aggiungiamo che l'ultima, la ventitreesima, è stato costretto a saltarla per infortunio. Un po' troppo per il futuro padrone della promotion, ed ecco che, seppur facile e banale da pensare, si crede che toccherà a lui vincere la Royal Rumble e andare contro il campione WWE a Wrestlemania. Ed ecco infatti che per tenerlo occupato in questi mesi la WWE lo tiene occupato facendogli fare da chioccia a Jeff Hardy senza minimamente farlo interferire nelle faide per il titolo mondiale (c'è stato No Mercy ma lì la sua presenza è stata costretta per cause di forza maggiore).

In conclusione ecco che il ritorno di Chris Jericho si rivela essere più necessario che mai. Una certezza al microfono e sul ring, immediatamente over col pubblico e quindi già pronto per poter andare contro Randy Orton a giocarsi il titolo WWE ed il main event di Wrestlemania 24. Il tutto facilmente gestibile. Orton può restare campione fino al PPV più importante della stagione cosicché la WWE possa finalmente giudicare la sua prova da campione (sarebbero quasi sei mesi, non pochi in questi anni, soprattutto se di cognome non fai Cena); Jericho potrebbe diventare campione già ad Armageddon, difenderlo con successo alla Rumble e riperderlo contro Orton a No Way Out, o tenerlo fino a Wrestlemania e giocarsi le carte in un 3 Way Match col Cerebral Assassin ed il Legend Killer.

Addirittura per No Way Out la WWE sta pensando di mettere in piedi un Elimination Chamber, ed ecco che tutto sarebbe facilmente risolvibile visto che, come già notato da Saracca due Pedigree fa, non mancano i lottatori e le faide giuste per metterlo in scena: Orton potrebbe confermarsi campione senza schienare Y2J o viceversa, e magari Triple H non partecipa perché ha vinto la Rissa Reale e guarda interessato da fuori. Magari Jericho si sbarazza subito di Orton e toccherà a lui andare contro Triple H a Wrestlemania. Per altro lo meriterebbe per come la WWE lo ha trattato in passato ma questo è un altro discorso…

Insomma come bene abbiamo visto non mancano le possibilità da sfruttare, tutte dettate dal fantastico quanto necessario ritorno dell'Ayatollah Of Rockarolla. Certo, Smackdown! un parco atleti come questo se lo sogna: Batista e Undertaker fanno infiammare la folla solo all'ingresso, poi i match sono quelli che sono; c'è il solito immenso Edge, e poi? Il vuoto, visto che per MVP il discorso deve essere quello fatto per Jeff Hardy, visto che Rey Mysterio è (fortunatamente) tornato un semplice upper-carder, visto che Kane (ahimè) stagna con Big Daddy V. Quindi non sarebbe male spostare uno da Raw allo show blu. Comunque, lasciamo le cose così come sono e pensiamo al dopo Wrestlemania 24: Triple H + Randy Orton + Shawn Michaels a tempo pieno + Umaga + Mr. Kennedy rientrato nel giro che conta + Jeff Hardy promosso nel giro che conta + John Cena che rientra + Bobby Lashley che rientra + Chris Jericho che… che…

… che dopo sei lunghi anni con il titolo mondiale attorno alla vita starebbe benissimo…

Booya!

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