Suplex City #8

L'estate targata WWE si è conclusa lasciandoci in eredità tantissimi spunti di riflessione.
Seth Rollins in versione asso pigliatutto ha conquistato lo United States Championship grazie al clamoroso aiuto di Jon Stewart, il quale si è scoperto essere il più grande mark esistente di Ric Flair, talmente grande che ha fatto di tutto per impedire a John Cena di eguagliare il record del Nature Boy di 16 titoli mondiali.
Questa proficua patnership con uno più famosi conduttori e giornalisti statunitensi si è conclusa la sera dopo a Raw con una AA di Cena ai danni proprio di Stewart. La collaborazione andrà avanti ancora per molto tempo ma in maniera saltuaria e con apparizioni più o meno a sorpresa.
La vittoria su Cena avrebbe consegnato di diritto a Rollins la statua bronzea promessa, ma nel Raw post Summerslam l'eccitazione per questo ambito riconoscimento è stata annullata da ciò che si celava dietro il telo, ossia il suo prossimo sfidante al WWE World Heavyweight Champion, ovvero Sting, the Icon, the Vigilante.
Una sorpresa relativa la presenza di Sting a Raw, ma la vera sorpresa è il ruolo di primo piano che avrà nell'immediato presente, ovvero colui che cercherà di interrompere il regno titolato di Seth Rollins.
Onestamente sono molto curioso, e perché no anche felice, di vedere Sting come number one contender; è il giusto omaggio ad una leggenda che in questo breve stint in WWE sta dimostrando professionalità e una buona forma fisica nonostante i 56 anni suonati, ricevendo attenzione e ovazioni dal WWE Universe.
Ma la domanda che sorge a monte di tutto ciò è: perché Sting ha perso il suo match a Wrestlemania contro Triple H? a cosa è servito se la dirigenza sapeva che in un futuro più o meno vicino Sting sarebbe stato nel giro titolato, o addirittura come penso, avrebbe conquistato l'unico massimo alloro che gli manca, ovvero il titolo WWE?
Mi viene da storcere il naso anche di fronte al promo dello scorso Raw in cui Sting ringrazia e spende parole dolci per Triple H. E' forse il prezzo da pagare dagli sconfitti (WCW) ai vincitori (WWE) in termini di collocamento nei libri di storia? Nonostante queste congetture, Rollins è uno dei pochi che potrebbe dare a Sting un grande match. Meno facile invece è accettare una sconfitta di Rollins, ad oggi bookato come il solito heel codardo made in WWE e che finora di vittorie pulite non ne ha ottenuta una, trovando come punto più basso del suo regno titolato, il semi squash subito da Brock Lesnar.
Dal dialogo tra Stephanie e Rollins dello scorso Raw, sembra abbastanza chiaro inoltre che la strada per un feud tra Triple H e Rollins sia segnata, resta da capire le tempistiche.
Dubito che il match tra i due si terrà a Wrestlemania, in quanto la WWE attuale è abbastanza allergica (anche per incapacità di gestione) a pianificare storyline su lunghi periodi; vedo più probabile uno scontro tra i due a Survivor Series.
Resta quindi da capire come si possa incastrare in tutto ciò Sting e i due titoli che Rollins ad oggi possiede.
Per quello degli Stati Uniti la soluzione si chiama John Cena, il quale ha fatto intendere di sentirsi molto più arrabbiato per la perdita del titolo US piuttosto che dalla mancata conquista di quello WWE, il che fa onore alla compagnia nel voler tenere alta la considerazione su un titolo troppo spesso tenuto ai margini.
Il possibile regno titolato di Sting potrebbe durare anche poco in quanto nell'economia del personaggio e della sua legacy, un regno titolato di 1 mese piuttosto che uno da 6 non sposta più di tanto gli equilibri in una carriera già straordinaria.
Onestamente la storyline che più mi piacerebbe vedere realizzata per la costruzione del feud tra Rollins e Triple H è quella che vedrebbe il Celebral Assassin aiutare Sting durante il match di Night of Champions, visto che Sting da Wrestlemania in poi ha sempre speso parole di rispetto verso il COO della compagnia.
Altro indizio che mi fa propendere a questa conclusione è la facilità con cui Triple H ha concesso a Sting il match titolato di Night of Champions, tra l'altro subito dopo che lo Stinger ha rovinato il finale della puntata di Raw post Summerslam.
Questi due ipotetici match sicuramente darebbero una bella spinta per tenere caldi gli acquisti del Network in un periodo da sempre molto difficile per la WWE in termini di ascolti e di creatività.
Ciò nonostante condivido in parte anche le critiche che alcuni fan muovono sul coinvolgimento di Sting in un match titolato dopo che in TNA per circa 10 ann ha disputato match titolati a ripetizione.
A ciò posso rispondere che che nel momento in cui Sting ritornò in WWE, la naturale conclusione o evoluzione di questo suo cammino, è la conquista dell'unico titolo che gli manca, ovvero il WWE Title, traguardo più importante del disputare il dream match tra lui e Undertaker a Wrestlemania.
E a proposito del caro e vecchio becchino, il finale del suo match di Summerslam contro Lesnar è stato al dir poco allucinante, nel senso che una vittoria così sporca non me l'aspettavo proprio, sia per la svista arbitrale sia per il low blow. Ora la WWE deve essere brava a mantenere alta l'attenzione dei fan su questa rivalità, perché da qui a Wrestlemania, probabile cornice dell'ormai quasi certo terzo match tra i 2, ci sono tanti mesi di attesa.
La puntata post Raw di Summerslam ci ha lasciato in eredità anche il ritorno a sorpresa dei Dudley Boyz lanciati verso il 10°titolo di coppia. Sulla loro strada un sempre più strampalato New Day che più passano le settimane più sono over; la loro esultanza a Summerslam rimarrà nella storia. La faida tra i due team sarà sicuramente interessante e l'inserimento del tag team ex ECW servirà anche per far crescere la categoria, magari lavorando con qualche nuovo tag team che arriverà da NXT nei prossimo 12-18 mesi, come i Vaudevillans ma anche Blake & Murphy e Chad Gable & Jason Jordan.
Parlando di NXT non si può che elogiare nuovamente TakeOver; 2 ore e mezza godibilissime che hanno finalmente visto i Vaudevillans laurearsi nuovi campioni di coppia, così come Bayley diventare la nuova campionessa femminile, in quello che può essere considerato come uno dei più bei match in assoluto del 2015. Se si vuole rilanciare e dare credibilità alla categoria femminile l'unica strada è lasciare tempo e spazio sul ring alle lottatrici migliori, non facendo inutili e imbarazzanti Beat the clock challange con match che durano massimo 2 minuti e mezzo. Uno scempio quello che abbiamo visto a Raw, la tanto decantata Divas Revolution probabilmente sta già implodendo in se stessa, schiacciata dal peso di un booking scellerato.
Ottimo anche il Ladder Match per il titolo, che oltre alla consacrazione di Finn Bàlor ha visto probabilmente l'ultimo match di Owens a NXT in pianta stabile.
Un match molto duro, non uno dei migliori mai visti sia chiaro, ma averne di match del genere. Ora resta da capire chi potrà essere il prossimo sfidante al titolo di Bàlor; potrebbere essere Samoa Joe, suo tag team patner nel Dusty Rhodes Tag Team Classic tournament, oppure terrei buono anche qualche superstar del main roster in difficoltà, come per esempio Jack Swagger, oppure il nuovo che avanza ossia Apollo Crews.
Chiudo il Suplex City invitando a contattarmi chi avrà la fortuna di assistere dal vivo a NXT TakeOver London, in programma il prossimo 16 dicembre alla Wembley Arena di Londra, visto che il sottoscritto è riuscito ad accaparrarsi uno dei biglietti per l'evento! Sarebbe una bellissima occasione per scambiare due chiacchiere dal vivo durante un evento che sicuramente non deluderà gli appassionati europei! A presto!