The Pedigree #346 – CYBER-H

Secondo una poco condivisibile teoria si sta sviluppando in WWE la credenza che, alla fine, per vendere un pay-per-view basti il main event (o al massimo i main eventdata la divisione dei roster), e che il resto della card sia da considerarsi di secondo piano perché, a conti fatti, sono pochi quelli a cui questa parte dello show interessa.
Il che, magari, è pure vero, ma quando devi occupare tre ore di etere o dai un'ora a ciascun incontro principale oppure, è inevitabile, rischi di proporre uno show fiacco e poco convincente.
Verrebbe quasi da pensare lo stesso di questo Cyber Sunday, che come si diceva la scorsa settimana si avvicina a grandi passi ma, quando all'appello manca soltanto una registrazione di Smackdown, non si preannuncia proprio come uno show imperdibile. Se si è però già parlato del main event di Raw (quello che avrà come scelta del pubblico l'arbitro speciale del match tra Jericho e Batista), tocca ora all'altro incontro clou della serata, quel match che da un lato vedrà il campione HHH e, dall'altro, uno a scelta tra Jeff Hardy e Vladimir Kozlov, o, se vi piace abbondare, entrambi in un bel Triple Threat valido per il WWE Championship, venire discusso ed analizzato..
Quando venne fuori che HHH era stato draftato a Smackdown, non ebbi timore ad ammettere che stentavo a crederci. Anzi, visto quanto accaduto in passato, non mi avrebbe affatto stupito rivedere, tempo una settimana, il nostro campione del mondo di ritorno al suo show. E' evidente che mi sbagliavo.
Mi viene da credere, però, che anche Triple H abbia sbagliato nell'accettare questo passaggio.
Insomma, metti HHH a Smackdown e ti aspetti che l'interesse per questo show, per qualche ragione sempre in rincorsa rispetto a Raw, cresca. Dopo tutto stiamo parlando di uno dei wrestler più significativi degli ultimi anni, non di qualche giovane prospetto sul quale tutto è ancora da decidere.
Però, ed è qui che qualcosa non torna, il suo approdo avviene quasi in sordina, tra rivalità di secondo piano e storyline che, seppur poggiandosi su solide basi, non fanno assolutamente nulla per emergere dal resto. Tanto che, a lungo andare, viene quasi da chiedersi se questo sia lo stesso Triple H di Raw, l'onnipresente Hunter che dominava in lungo e in largo e che era sempre al centro dello show. Questa fotocopia sbiadita, non credo di mentire, non sembra per niente quel wrestler sul quale tanto puntava la WWE per riqualificare Smackdown dopo mesi di Edge, Undertaker e Batista mischiati in ogni possibile combinazione.
Ora, dopo aver sconfitto Jeff a No Mercy, HHH rischia di trovarsi nuovamente di fronte il più giovane dei fratelli Hardy, in quella che sembra ormai una storyline destinata a durare in eterno.
Eppure manca qualcosa.
Voglio dire, abbiamo sul ring due delle superstar più amate dell'intera WWE e, nonostante questo, la faida non riesce a decollare. E sì che, presi i due contendenti, sarebbe lecito aspettarsi un faida se non uguale, almeno allo stesso livello di quella che ha visto protagonisti Jericho e Michaels, ed invece sembra quasi che la WWE porti avanti questa rivalità con stanchezza, in attesa di un eventuale colpo di genio che magari ribalterà le carte in tavola, ma magari non arriverà mai.
Il che ci porta a Cyber Sunday, dove ancora una volta Jeff avrà (forse) la possibilità di strappare al campione quella cintura che, per una ragione o per l'altra, ancora non è riuscito a stringersi alla vita.
Ecco, per il mio modo di vedere la cosa giusta da fare sarebbe stato mettere HHH contro Jeff, con una bella storyline alle spalle, e lasciare al pubblico la possibilità di decidere il tipo di incontro. Ladder Match per favorire Jeff, Hell In A Cell per favorire HHH, più una terza stipulazione neutra per chiudere il cerchio. Invece si è optato per aggiungere alla contesa Vladimir Kozlov, il gigante russo che ultimamente sembra incrociare spesso la propria strada con quella del campione, per ragioni che, non lo nego, non riesco a comprendere.
E' forse Kozlov migliorato rispetto agli esordi? Sì, seppure siamo ancora lontani dai livelli minimi richiesti per poter ambire al titolo. E' forse Kozlov un wrestler in grado di far impazzire le folle? Ne dubito fortemente, anzi il suo essere sempre al limite della macchietta non aiuta la sua causa. Sarà forse Kozlov il nuovo messia del wrestling? No, su questo ci scommetto. Eppure anche lui avrà la sua chance.
Se credete che i sondaggi di Cyber Sunday siano veri staremo a vedere, se invece credete che la WWE gonfi i numeri e piloti i risultati, allora non stupitevi di vedere Kozlov in azione domenica.
Perché, dopo tutto, era chiaro fin dal primo incontro tra Vladimir e HHH che, prima o poi, i due si sarebbero affrontati. Con buona pace di chi, se ben utilizzato, potrebbe offrire dell'ottimo wrestling e dell'ottimo entertainment, e che invece resta sempre al palo.
Se, quindi, il main event di Raw si presenta con una stipulazione piuttosto inutile e, sebbene ne possa uscire anche un match discreto, una rivalità che non sembra poggiarsi su basi solidissime, Smackdown arriva all'appuntamento mensile con due superstar che da sole potrebbero valere il prezzo del biglietto ma che brancolano nel buio ed un wrestler che, per potersi definire un campione del mondo, dovrebbe lavorare ancora moltissimi mesi.
Insomma, stando alla teoria iniziale secondo la quale basta un buon main event per vendere uno show, questo Cyber Sunday non parte sotto i migliori auspici. Ed arrivando da una serie di non proprio ottimali pay-per-view, forse si sarebbe potuto (e dovuto) lavorare meglio su questo show per sollevare l'interesse della gente.
Io, però, concordo sul fatto che a volte basti un incontro per vendere uno show. Austin vs. The Rock a Wrestlemania, Hogan vs. HBK a Summerslam oppure HHH e lo stesso Michaels sempre a Summerslam, ma non stiamo parlando di spettacoli qualunque. Stiamo parlando degli show più importanti dell'anno, quelli che vendono per tradizione e che, proprio perché ormai appuntamento fisso annuale, non fanno fatica ad attirare spettatori davanti ai teleschermi.
Ma quando si passa agli altri spettacoli, quelli che cambiano nome ogni due anni e che spesso sembrano più un impegno da rispettare che non un'occasione per fare soldi, il discorso è diverso. Se non si punta forte su questi spettacoli, se non si cerca di dare il massimo proprio quando l'attenzione generale è più bassa, è inevitabile che prima o poi gli incassi calino pesantemente. Cosa che purtroppo sta succedendo ora, come dimostrano anche le fiacchissime vendite dei biglietti dei vari tour europei che la WWE sta mettendo in piedi.
Se da un lato il materiale con cui lavorare non è tantissimo, cosa che in parte spiega la poca vena creativa da cui la WWE sta tirando fuori le proprie idee, resto altresì convinto che le carte per offrire molto di più di adesso ci siano, solo passino costantemente inosservate. E Kozlov, sotto questo aspetto, ne è per me il perfetto esempio.
Però, visto che ormai è stato inserito nell'incontro, quasi quasi spero che vinca la “votazione”.
Almeno, visto che tanto a combattere per la cintura prima o poi ci arriverà , potremo vedere effettivamente quanto il nostro russo vale davvero. Se vince lui, però, la WWE dovrebbe subito puntare ad una faida con Great Khali.
Sarà la prova definitiva che noi fan da anni aspettiamo:
Si può vendere un match quando nessuno dei due contendenti riesce a farsi capire dal pubblico?
For now The Game's over, a martedì prossimo.