The Pedigree #320 – JHONNYBOY ON THE RUN

Notizie fresche da Raw narrano che a Backlash sarà una gara a quattro per il WWE Championship, quella cintura che né Triple H né Cena sono riusciti a fare propria in quel di Orlando. Seconda occasione per loro, ed in più possibilità anche per JBL, tornato in auge nonostante una forma fisica indecifrabile ed una popolarità tutta da definire. Fatal Four Way che, in sintesi, ricalca il copione dell'anno scorso, dove a Backlash si sfidarono il campione John Cena, Shawn Michaels, Randy Orton ed Edge al termine di uno dei migliori show di tutto il 2007.


La scelta di un Fatal Four Way, comunque, è presto spiegata.
Considerato che arriviamo da Wrestlemania, lo spettacolo dove la WWE riversa tutte le proprie forze e tutte le proprie idee, e tenuto conto anche del fatto che (quanto mai giustamente) un'intera puntata di Raw è servita come palcoscenico per il sentito addio a Ric Flair, organizzando questo incontro si è automaticamente creato interesse verso il pay-per-view senza dover spendere minuti su minuti per creare una storyline. Ed ora, con match incrociati e via dicendo, la WWE si è anche sistemata per le settimane che precederanno lo show.

Ora, al di là di tutto voglio pensare che non esistano possibilità per JBL di riprendersi quel titolo del mondo che gli manca ormai da tre anni, più che altro perché con tutti i pretendenti disponibili Bradshaw (che, ahinoi, sembrava aver trovato la sua collocazione ideale al fianco di Michael Cole…) mi sembra il meno idoneo a rappresentare il brand più importante di tutta la WWE.
E sebbene mi venga da pronosticare ancora Orton come campione (a questo punto, forse, sarebbe anche corretto che il titolo lo perdesse uno contro uno in una serata importante come potrebbe essere la Night Of Champions), se proprio devo fare un nome allora dico HHH, affamato di cinture e distante ormai anni luce da quello che può essere definito un regno con la R maiuscola.
Zero chance per Cena, quindi, o comunque molto poche.

Il che, personalmente, non mi dispiace.
Non, però, perché Cena ha stufato come campione e tutto il repertorio. Anzi.
Per carità, se c'è proprio una cosa sulla quale non posso mentire è l'aver criticato aspramente il wrestler Cena (e chi lo gestiva) durante l'ultimo e soporifero regno da campione, ma devo ammettere che da quando è tornato a sorpresa come ultimo ingresso della Rumble le sue quotazioni, nel mio improbabile albo, sono notevolmente salite.
Ed il motivo è quanto mai ovvio: Cena ha smesso di essere immortale. Che venga fregato come con Orton a No Way Out, oppure che venga semplicemente abbattuto e poi schienato (rispettivamente da Triple H ed ancora Orton) come a Wrestlemania, Cena sembra essere ritornato.. uhm… umano, un wrestler che al di là di tutto vince e perde come capita a tutti i colleghi, e che non è più supportato da una forza divina in grado di fargli superare qualsiasi ostacolo, fossero anche cinque diretti avversari come già successo in passato.

E mi permetto di aggiungere un'altra cosa. Ritengo abbastanza infantili i fischi che gli vengono ora rivolti, frutto più di della moda (ormai purtroppo consolidata, si direbbe…) di andare contro l'ex campione che non risultato di una pessima gestione del personaggio, come invece successo nemmeno tanti mesi fa.
Ho potuto capire i fischi dopo la vittoria della Rumble, quando lo spettro del Cena che torna e vince e non te ne liberi più era tornato prepotentemente alla carica, ma col passare delle settimane mi è parso di notare un forte ritocco alla sua aura indistruttibile, e mi sarei di conseguenza aspettato anche un cambio da parte del pubblico, cosa invece non avvenuta. E la cosa si fa ancor più stupida ora, dopo che Cena non solo è stato sconfitto, ma è stato anche colui che ha subito il pin durante la notte più importante dell'anno, segno che i suoi fasti da imbattibile sono stati definitivamente accantonati. E' chiaro che qui non si parla di ridimensionamento, né di una eventuale “lezione” che la WWE gli ha voluto impartire, semplicemente Cena ha perso come, prima di lui, hanno fatto i vari Hogan, Flair, Austin, The Rock e compagnia.

E, quindi, mi auguro di cuore che a Backlash non sia Cena ad uscire con la cintura.
Perché, adesso come adesso, mi sembra che la WWE abbia intrapreso la strada corretta per un suo completo “recupero”, e dargli ora un titolo così importante rischierebbe di avere effetti diametralmente opposti rispetto a quelli sperati.

Ah, prima di andare oltre, in tanti ormai invocano un suo turn heel, e a dirla tutta per parecchi mesi anch'io mi sono inserito in questo filone. Come però avrete forse letto dalla nostra newsboard, la WWE (iniziando proprio a Wrestlemania, e su questa scelta avrei parecchio da ridire) ha cominciato a dare ai suoi programmi un taglio più adatto ad un pubblico giovane, in modo da allargare il proprio mercato anche a quei bambini che, nell'epoca di Hogan e Warrior, avevano trasformato Vince McMahon in un miliardario dello sport entertainment (sotto quest'ottica, per la cronaca, si collocherebbe anche la scelta di abbandonare la storyline “incestuosa” tra Burchill e sua sorella…). La scelta è discutibile e se ne parlerà ancora, e tanto, in futuro. Per ora restiamo in attesa di vedere come si svilupperanno i programmi, ben certi però che John Cena, che assieme a Rey Mysterio è uno dei wrestler più amati dai giovanissimi fan WWE, non girerà mai ad heel fino a quando la WWE vedrà in lui il viatico perfetto per raggiungere un determinato target. Quindi, per farla breve, conviene mettersi l'animo in pace, perché di un Cena heel (senza dimenticare il film prossimamente in uscita) mi sa che non se ne parlerà per parecchi mesi.

Detto questo, cosa potrebbe servire ora a John Cena per ritornare definitivamente nelle grazie del pubblico, lasciandosi alle spalle quei fastidiosi fischi e cori di disapprovazione che, invece, ancora lo seguono di arena in arena?

Per quel che mi riguarda, quello che serve attualmente a Cena è un bel feud, lungo qualche mese, lontano da qualsivoglia cintura. Una rivalità che non abbia niente in palio se non l'onore, o la voglia di primeggiare sull'avversario. Una serie di match che possano essere aperti a qualsiasi risultato, e che non vadano ad intaccare lo status dei lottatori coinvolti ma che, anzi, al termine del programma aiutino entrambi a crescere e ad imporsi più di quanto non stiano facendo adesso.
E, se devo pensare ad un avversario ideale per questo feud, un solo nome mi viene alla mente:
Mr. Kennedy.

Attualmente KK, uscito con le ossa rotte da Wrestlemania (non che prima, comunque, fossero sanissime), non ha un avversario, e sfuggitagli la valigetta finita poi in casa Punk (e sfuggitegli, per sfortuna e per coglionaggine, tutte le altre chance che la WWE gli aveva dato in questi mesi…) si trova sia disperatamente alla ricerca di una storyline che ne alzi le quotazioni sia in cerca di un modo per riproporsi in grande stile ad una dirigenza che, visti i risultati, sembra proprio non aver gradito lo scandalo steroidi che qualche mese fa lo aveva coinvolto ed investito.
Kennedy, poi, è un ottimo heel, cosa che permetterebbe a Cena di essere un face naturale (anzi, lo forzerebbe a farlo) in barba a chi lo fischia (né dovrebbe, per piacere al pubblico, agire in maniera diversa da quanto il suo personaggio richiede), ed in più Kennedy è tutt'ora discretamente popolare, ulteriore cosa che aiuterebbe Cena ad affermarsi come face di spicco (non aiuterebbe granché, tanto per dire, affrontare Snitsky che sarà anche un heel ma tanto non se lo fila nessuno…).
Con il microfono in mano, se tolgono quelle limitazioni imposte a Cena negli ultimi mesi, sono due fenomeni e già per questo potrebbe valer la pena seguire il loro feud, e dato che sul ring sono entrambi più che discreti, se creato il giusto hype ne potrebbero venir fuori incontri più che dignitosi. Che poi, dico io, in un periodo in cui ogni wrestler sembra la fotocopia di qualcun altro, se non sfrutti quei pochi che sanno usare le parole (o se, quando lo fai, ti inventi delle boiate come per Jericho vs. JBL…) allora cosa fai a fare degli show settimanali? Annuncia direttamente la card del pay-per-view e goditi un po' di ferie, tanto cosa cambia?

Basterebbe, a questo punto, far vincere il feud a Cena (che, poi, si dovrà assentare per girare il suo nuovo film), concedendo però a Kennedy qualche vittoria di prestigio (penso ad esempio a tre sfide in pay-per-view, con magari vittoria pulita di KK al secondo round e sconfitta finale, magari in un incontro a stipulazione speciale) per ottenere sia una nuova affermazione del personaggio Kennedy (Cena resta comunque un ex pluricampione che ha sconfitto pressoché tutti), sia un Cena face finalmente giustificato e pronto, terminate le riprese, a dare la caccia a quel titolo che, adesso, gli farebbe soltanto del male e che è giusto si sposti verso altri lottatori.

Ed una volta tornato Cena campione, si spera con il supporto del pubblico (a parte quelli che fischiano a prescindere), si potrebbe dare nuovamente vita al feud con Kennedy (appena visto, ma la presenza di una cintura cambia inevitabilmente tutte le carte in tavola…), e magari inserirvi pure Jericho giusto per godersi un po' di quei siparietti che, ad onor del vero, da quando Dwayne Johnson ha fatto le valigie non si vedono più.

Per me, in sintesi, Cena ha ancora molto da dare alla WWE.
Di certo non lo può fare se non è messo in condizione di potersi esprimere al meglio, e di certo non sarà facendogli vincere altri trecento incontri uno in fila all'altro che si raggiungerà l'obbiettivo.
Insomma, se poi lo fischiano ancora il perché mi pare ovvio. Se però, all'epoca, fischiare era l'unico modo per far capire alla WWE che quel Cena non piaceva, adesso andrebbero applauditi gli sforzi che la WWE sta facendo per trasformarlo in un face funzionante, invece che continuare a fischiare perché lo fanno tutti.
Altrimenti tanto vale, avrebbe quasi senso che John Cena tornasse insopportabilmente imbattibile…

For now The Game's over, a martedì prossimo.

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