The Codebreaker #106 – Si prova a voltare pagina: agognata svolta, o premesse sbagliate?

The Codebreaker

A poche ore da Battleground la carne al fuoco non manca eccome. Partiamo dalla scelta dei general manager; è stata data fiducia a profili in grado di elettrizzare la folla e fornire nuovi spunti d'interesse a livello di storyline, oppure la WWE avrebbe potuto optare per soluzioni di maggiore impatto e alla lunga più incisive? Non è facile rispondere a tale domanda. Sicuramente vista la sfortunata conclusione della carriera da lottatore, il fatto di rivedere Daniel Bryan sui ring, anche se a livello manageriale, non può non far piacere, e a mio modesto avviso potrebbe anche rappresentare un fattore determinante se i bookers si riveleranno bravi ad intuire i potenziali margini di manovra.


Mick Foley è un'icona, una leggenda del wrestling hardcore e uno dei protagonisti vittoriosi nella guerra degli ascolti del lunedì sera. Grande la stima nei suoi confronti, anche non sempre mi ha convinto e mi convince nelle nuove vesti professionali. Talvolta mi pare si possa rischiare di seguire il motto “Vorrei, ma non posso”. Soltanto il tempo ci farà capire la bontà delle scelte compiute. Le alternative non mancavano, anche se alcune piste erano complicate, o al momento impossibili da percorrere, ad esempio alcuni sognavano il nome di Paul Heyman, ma la sua attuale situazione contrattuale ha rappresentato, in ogni caso, un ostacolo concreto. Vedremo.

Dopo cinque anni l'attesa per la draft era elevata, tanti aspetti sono ancora da comprendere fino in fondo, Raw da show di punta e di maggiore durata partiva nettamente favorito avendo la priorità nelle scelte e un superiore numero di atleti da selezionare ad ogni tornata. Il roster messo in piedi da Stephanie appare nettamente superiore, non tanto a livello di prime scelte, presunte o reali, come Seth Rollins, Roman Reigns e Brock Lesnar dato che per alcuni di loro i punti interrogativi non mancano assolutamente, ma per quanto ritroviamo alle loro spalle. Poter contare su wrestlers del calibro di Chris Jericho, Sami Zayn, Kevin Owens, Rusev, Cesaro ed essersi aggiudicati diversi tag-team di valore elevato o non ancora pienamente espresso, come Anderson – Gallows, Enzo Amore e Big Cass oltre al New Day, fa sicuramente la differenza. Tale situazione mi avrebbe portato a pensare che la ritrovata categoria dei pesi leggeri e il meglio del mondo femminile venissero collocati a Smackdown, in uno show dove avrebbero potuto avere maggiore visibilità ed eventualmente divenire i punti di forza in grado di contraddistinguere lo show blu.

E invece ciò non è successo, anzi l'esatto contrario, con Stephanie che gongola per lo spettacolo dei pesi leggeri e per essersi aggiudicata il meglio della divisione femminile con Charlotte e Sasha Banks. E Smackdown? Si è dovuto fare i conti con una partenza ad handicap, sicuramente i colpi Aj Styles e gli American Alpha rientrano tra le migliori scelte effettuate, come del resto confermato dall'acclamazione del pubblico presente nell'arena. A livello d'immagine la presenza di John Cena potrebbe rivelarsi un buon tappabuchi, ma la curiosità sarà generata in primis dal ritorno di Randy Orton dopo il lunghissimo stop e dall'inserimento del Fenomenale in nuove rivalità. Mi ha sinceramente sorpreso il fatto di non vedere divisi Owens e Zayn, come del resto Cena ed Aj Styles, le loro separazioni avrebbero garantito la fine definitiva delle loro rivalità e di conseguenza l'apertura di nuove occasioni, storyline, alleanze e colpi di scena. Evidentemente non tutti la pensiamo allo stesso modo, sarò ben felice di essermi sbagliato. Ziggler e Bray Wyatt finalmente in ottica titolata potrebbero rivelarsi le autentiche mine vaganti in grado di rivedere i giudizi.

Mi sarei aspettato uno Smackdown più attento a prelevare dallo show giovane, ma sarà tanta roba poter ammirare dal vivo gente del livello di Gable e Jordan, come del resto potrebbe essere l'anno buono per Baron Corbin, il quale ha le doti fisiche, atletiche e tecniche per poter lasciare il segno, almeno per quanto riguarda le cinture cosiddette “secondarie”, è prematuro poter parlare di altro, almeno per il momento. Starà ai bookers puntare, o bruciare i giovani talenti, la situazione legata ad Apollo Crews è l'emblema di un signor atleta che ha incantato a NXT ma che la federazione non riesce a valorizzare al meglio nel roster principale. Si può anche chiudere un occhio se l'impatto non è stato devastante da parte dell'atleta, la sfortuna, l'infortunio e qualche mossa sbagliata da altri suoi colleghi, in primis Enzo Amore, dovrebbero insegnare. Certamente Raw ha messo a segno un colpo sontuoso con Finn Balor, potenzialmente un crack anche a tali livelli.

A Battleground andrà in scena l'atteso triple threat match tra gli ex tre componenti dello Shield, Dean Ambrose a nome di Smackdown arriverà caricatissimo, con la cintura attorno alla vita, essendo riuscito ad uscire vincitore dal doppio confronto con Seth Rollins, una doppia sfida da wrestling con la W maiuscola. A mio parere si tratta soltanto di un modo per mischiare le carte, dare maggiore solidità al regno del campione in carica, mi sorprenderei se riuscisse ad uscire vincitore dal ppv, considerando anche il fatto che entrambi i suoi rivali sono stati selezionati per lo show di punta. Vedremo gli sviluppi, non scordando l'attesa nel rivedere Roman Reigns dopo il noto stop per aver violato il wellness program. Vedremo lo stesso personaggio? La reazione del pubblico e l'eventuale nuova attitudine dell'ex mastino dello Shield potrebbero rivelarsi fattori da non sottovalutare, ribadendo la superiorità, almeno sulla carta, di Seth.

Concludo l'editoriale soffermandomi su NXT, dove Shinsuke Nakamura sta offrendo match a cinque stelle, dimostrandosi un atleta completo per tecnica, ritmo e dinamismo anche per gli standard statunitensi. Non mi sorprende il rendimento dei Revival, Dash & Dawson hanno ribadito come batterli sia un compito assai arduo, anche per un tag-team del livello degli American Alpha al termine di un ottimo match al meglio delle tre cadute. E sempre restando concentrati sulla categoria tag-team mi ha fatto piacere leggere dell'ingaggio a tempo pieno con NXT di Johnny Gargano, un altro talento puro. Il feeling con Tommaso Ciampa è impressionante, il cammino verso la conquista delle cinture è già iniziato, ne vedremo delle belle.

Scritto da Diego Anelli
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