Bet on him #66 – BET ON… THE ALTERNATIVES TO WWE

Bet on him #66 - BET ON... THE ALTERNATIVES TO WWE

Ciao a tutti amici e soprattutto amiche di Tuttowrestling.com e benvenuti ad un nuovo appuntamento con la rubrica dedicata al futuro del business ed alle scommesse sul futuro del wrestling ed uno sguardo sul panorama indy. La settimana trascorsa è stata abbastanza intensa per il mondo del wrestling. Siamo alla vigilia di Money In The Bank e continuano a susseguirsi le notizie interessanti.


Su tutte emerge l'accordo televisivo della neonata AEW con TNT, emittente del gruppo Turner, che torna al wrestling dopo i “fasti” della WCW. Inutile dire che si tratta di un colpo bello grosso che testimonia ancora una volta la serietà del progetto finanziato dai Khan e nato dalle menti di Cody e Bucks. Si partirà ad ottobre ma si avranno gli apripista degli show Double or Nothing, Fyter Fest e Fight For The Fallen. Roster quasi completo e che include una varietà incredibile di talenti e stili di lotta, sia giovani che esperti. Molti potenziali Dream Match ed anche accoppiamenti che possono suscitare molto interesse intorno. Insomma una bella miscela pronta a contrapporsi, se non direttamente, alla WWE. Un'alternativa, se vogliamo, all'attuale prodotto wrestling con un'unica grande incognita: in che condizioni sarà la visione del mondo wrestling da qui fino ad ottobre quando la AEW inizierà a trasmettere i propri show settimanali? La WWE certo non sta aiutando avendo raffreddato tantissimo il prodotto, basti pensare all'incredibile (ma sotto certi versi prevedibile) calo di ascolti delle ultime settimane dei prodotti “made in Stamford”. Non una situazione facilissima anche se il prodotto AEW è destinato a colpire una diversa tipologia di fans e spettatori. La vera sfida sarà attrarre lo spettatore casuale, stessa sfida che tra l'altro aspetta la WWE, a pochi mesi dal passaggio a Fox in chiaro e con la pressione dal network che ne conseguirà. Importante è anche l'accordo che la promotion di Cody e soci ha raggiunto con ITV in Inghilterra segno anche di una volontà di far sentire la propria presenza anche in territori dove la WWE è molto radicata. Senza dimenticare la scommessa cinese che potrebbe incrementare l'audience e la visibilità internazionale del progetto.

La AEW sarà un prodotto totalmente diverso dalla WWE puntando maggiormente sulla qualità del lottato anche se mi aspetto anche buone storyline. Se non altro coerenti. Insomma vedremo quello che succederà al business con l'avvento di questa nuova realtà. Una realtà non indy, non major ma che prova a conquistare entrambi i pubblici. Sarà una bella sfida. D'altronde l'alternativa alla WWE, se uno realmente vuole trovarla, c'è sempre stata e parlo dei servizi streaming (a fronte di un pagamento ovviamente) delle varie promotion come New Japan e ROH su scala più grande come per le piccole federazioni indies che ci sono in giro per il mondo. Qui in UK dove attualmente vivo ci sono show di wrestling praticamente ogni settimana di più o meno grandi dimensioni. Certe volte anche più di uno show al giorno. Le piattaforme on-demand sono i così come lo è il bel wrestling. Non bisogna andare molto lontano per trovare del wrestling di alto livello. L'alternativa c'è e c'è sempre stata specie negli ultimi anni. La AEW deve cercare di trasformare il prodotto ed il pubblico di nicchia che guarda le indies “regardless” e gli spettatori stufi della WWE ma ancora interessati al wrestling. Se ce ne sono ancora ovviamente. Sarà importante proporsi con un profilo ed un prodotto differente dalla WWE, spargere la voce e poi si vedrà. Siamo ai livelli di competizione testa a testa con la WWE? Assolutamente no. Sarebbe l'approccio sbagliato come dissi quando me ne sono occupato per la prima volta. Speriamo in bene.

Nell'ultimo numero vi ho parlato del SSS16, torneo organizzato dalla PROGRESS in una tre giorni che è stata davvero intensa e, se vogliamo, anche stancante. Ricca tuttavia, di grandissimo wrestling. Non ci sono stati cambi di titoli durante questi show ed a trionfare nel torneo è stato, come previsto nello scorso numero del BOH, David Starr. Una vera e propria consacrazione per uno dei wrestler probabilmente finora più sottovalutati nel business. Un vero indy workhorse, un atleta che davvero ha girato il mondo e lottato quasi dappertutto. Starr è un wrestler davvero eccezionale sotto il profilo tecnico, adattabile a qualsiasi avversario e con uno stile di lotta variegato ed allo stesso tempo pulito nell'esecuzione. Starr è, in questo momento, il wrestler indy per eccellenza. Lo è anche nel personaggio, specie con le sue recenti affermazione nel quale esplicitamente si fa paladino dei diritti del lottatori, con una critica speciale per la WWE per la sua politica di assunzione senza fornire ai suoi atleti un'assicurazione. Una delle grandi questioni spesso evidenziate dai critici della WWE. Ragione per il quale Starr ha rifiutato anche recentemente un'offerta da parte della federazione di Stamford. Insomma, il buon atleta di origini ebraiche e dai mille soprannomi, è uno dei pochi superstiti tra i wrestler che hanno rigettato offerte importanti per rimanere ancorati ad un mondo sempre più in pericolo (basti pensare ai saccheggi che WWE, NJPW ed oggi anche AEW stanno operando nel panorama indy).

Starr ha praticamente girato il mondo da quando, ormai sette anni fa, ha iniziato la sua carriera nel mondo del wrestling. Starr ha iniziato la sua carriera lottando per la World Xtreme Wrestling. Il suo primo titolo è per la New Horizon Pro Wrestling quando vince l'HIFi Title. Starr si fa strada anche in CZW prima in coppia formando con JT Dunn chiamato The Juicy Product. Nel 2016 debutta in Europa con la WXW in Germania, affrontando Big Daddy Walter (oggi semplicemente WALTER). Un sodalizio che dura ancora oggi. In Inghilterra Starr ha ottimi rapporti come la RevPro (vi è stato Cruiserweight Champion fino a pochi giorni fa dopo aver perso un Ladder Match) e PROGRESS ma si può dire tranquillamente che Starr è un uomo ovunque nelle indies USA e UK oltre che essere presenza fissa nella WXW in Germania.

Probabilmente non lo vedremo mai lottare per una grande major a dispetto di un talento ed un carisma che farebbero comodo a qualsiasi federazione. La scelta di Starr è una scelta di vita assolutamente condivisibile e, anzi, ammirabile. Magari non gli garantirà una carriera “a vita” ma ci sono valori che certe volte oltrepassano gli interessi e quelle che per molti sono ambizione. Tutto sempre e comunque legato all'amore per il wrestling. Certamente Starr è un wrestler che merita attenzione e rispetto e vi invito a procurarvi alcuni dei suoi match. Di certo non ne rimarrete delusi. D'altronde anche gente come lui fa parte di quella alternativa alla WWE che tutti cerchiamo. Investiamo anche su gente come lui che magari non avrà la visibilità degli uomini WWE o AEW, ma non è da meno in quanto a talento e personaggio.

Con questo il sottoscritto vi saluta e vi rimanda al prossimo numero del BOH tra due settimane

Scritto da Adriano Paduano
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