The Codebreaker #98 – Il gioco che non ti aspetti e il tassello mancante

The Codebreaker

C'eravamo salutati alla vigilia di Summerslam con grande trepidazione, ma il ppv ha mantenuto soltanto in parte le aspettative. Abbiamo purtroppo assistito alla pagliacciata ai danni di Brock Lesnar, se una leggenda come Undertaker deve essere sottoposta a questi sotterfugi per tenere in piedi la situazione dopo l'interruzione della striscia vincente a Wrestlemania, allora bisognava congedarlo nel migliore dei modi, altrimenti si rasenta il ridicolo. Rollins aveva meritato ai punti di sconfiggere John Cena, piuttosto in ombra, ma poi ecco l'idea di consegnare nelle mani di un autentico sconosciuto nel mondo del wrestling il potere di condizionare in maniera decisiva un match storico, dove erano in palio per la prima volta i titoli WWE e USA. Avrebbe potuto intervenire chiunque, al di là di HHH o Ric Flair, ogni interferenza sarebbe stata sicuramente più significativa e sensata rispetto a quanto avvenuto in uno dei ppv più attesi di ogni annata.


Peccato, perchè altre sfide sono state sicuramente all'altezza. Non mi riferisco soltanto all'ennesimo buon match offerto dagli ex membri dello Shield e la famiglia Wyatt, ma in primis allo spettacolo garantito in ogni occasione da due signori atleti del nome di Cesaro e Kevin Owens. Al termine di un match incredibile sotto il profilo tecnico, è stato il canadese ad aver la meglio, ponendo la rivalità a senso unico. Gli iscritti alla “Cesaro Section” e i fan dell'ex campione NXT stanno crescendo a dismisura e non potrebbe essere altrimenti. Quando ci si trova dinanzi ad atleti in possesso di un bagaglio tecnico così completo, innovativo e di elevata qualità, bisogna soltanto tirarsi giù il cappello, augurandosi che i bookers non distruggano l'immagine, la credibilità e le speranze in ottica titolata di atleti così talentuosi.

Torniamo un attimo a Rollins. Se Taker e Sheamus l'hanno letteralmente salvato contro Lesnar e Orton e ci ha pensato un rappresentante del mondo dello spettacolo a mettergli su un piatto d'argento il doppio titolo nel match di Summerslam contro Cena, l'ex architetto dello Shield è atteso da un compito assai complicato in quel di Night of Champions, dove tutte le cinture saranno messe in palio. Sting e John Cena andranno alla caccia rispettivamente del titolo WWE e USA, senza scordare la mina vagante Sheamus, pronto ad incassare la valigetta in qualsiasi momento. Le dichiarazioni rilasciate dal guerriero celtico nell'ultimo Raw vengono interpretate dal sottoscritto esclusivamente come una minaccia, un avvertimento, un modo per incrementare la pressione attorno al prediletto dell'Authority. Credo che l'atleta irlandese sfrutti la chance in modo completamente improvviso e inaspettato, darei pertanto scarsa credibilità all'ipotesi che tutto possa concretizzarsi nel prossimo ppv, a meno proprio di cataclismi che portino Rollins ad uno stato fisico disastroso al termine delle due sfide titolate.

Vedo dura la conquista del titolo da parte di Sting anche in considerazione di cosa potrebbe rappresentare a livello di immagine per la federazione il passaggio della cintura massima tra le mani dell'ex icona della defunta WCW. Dopo Reigns, Ambrose, Lesnar e Cena, serviva un nome di prestigio come traghettatore, un uomo ponte in vista di rivalità più credibili e destinate a durare nel tempo. Sting ha colpito nel segno, portando d'attualità il paragone con HHH all'interno della storyline, un Rollins ricco di egocentrismo ha incassato in maniera non indolore, ha patito il colpo e ha rischiato di farla fuori dal vaso, finendo per cadere nel tranello psicologico. Pungolare, attaccare The Game sarebbe il più clamoroso degli autogoal. Mettersi contro l'Assassino Cerebrale potrebbe rivelarsi letale ed ecco che avremmo potuto individuare il nuovo campione WWE, colui che si è messo in un angolo per il bene dell'azienda, ma non si è mai definitivamente ritirato dal wrestling lottato ed è sempre pronto a nutrirsi di un orgoglio infinito per confermarsi ai massimi livelli. Sarà una situazione da tenere seriamente sotto controllo.

Non possiamo trascurare un altro avvenimento di grande rilevanza, ovvero il nuovo membro introdotto nella Wyatt Family. Il classico big man oggetto di un push di dimensioni considerevoli nel breve termine ma destinato a finire nel dimenticatoio, oppure un atleta sul quale la federazione punta ciecamente per il bene dell'azienda in ottica futura? Soltanto il tempo potrà fornirci una risposta esauriente, ma una cosa è certa; Bray Wyatt ha trovato nella Pecora Nera un'autentica arma di distruzione di massa, un mezzo per portare a termine con successo la propria campagna psicologica contro il mondo, ma soprattutto per voltare finalmente pagina. Il leader della stable, dopo alcune vittorie pesanti ottenute da singolo e un'incredibile qualità di intrattenitore, è ormai giunto ad uno step che necessita la conquista di qualche cintura, un qualcosa che avrebbe dovuto essere scontato dinanzi ai successi ottenuti in termini di lotta e nei segmenti parlati. Il personaggio ha ottenuto successo, ma quasi ogni gimmick non può durare all'infinito. Bisogna capitalizzare al massimo il lavoro svolto dentro al ring e dietro le quinte, non pare assolutamente una bestemmia poter pensare ad un serio candidato per il titolo massimo nel breve termine. Si tratterebbe del tassello mancante destinato a completare il mosaico, l'agognata quadratura del cerchio.

Concludo con gli applausi virtuali per lo straordinario successo di NXT. Come se non bastassero gli show settimanali, quanto avvenuto la sera precedente a Summerslam rappresenta qualcosa di indescrivibile, un prodotto talmente esaltante da diventare difficile da definire, capace di lasciarci senza parole. Non parliamo di federazioni diverse, concorrenti, è sempre l'universo WWE, semplicemente si tratta di prodotti differenti, ci può stare, purchè i quartieri alti di Stamford non dimentichino mai che i tapings del roster principale debbano mantenere il dna del wrestling di qualità offerto da NXT, senza bruciare talenti su quali si era dimostrato di puntare e credere, un esempio a caso gli Ascension.

Scritto da Diego Anelli
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