The Codebreaker #92 – Poniamoci dei quesiti e attendiamo delle risposte…

Lo scadente taping londinese di Raw, scadente rispetto agli standard che la WWE aveva abituato il pubblico inglese, e la disputa di Extreme Rules (di estremo in WWE non c'è quasi più nulla da un paio di anni) hanno confermato il periodo di transizione e confusione complessiva regnante in quel di Stamford.
A Londra non abbiamo assistito ad apparizioni di grosso spessore, sorprese assolute, colpi di scena indimenticabili, ma soltanto un paio di match ben sopra la sufficienza e molto spazio dedicato a storylines fine a se stesse e atleti finiti nel dimenticatoio. Extreme Rules, trattandosi di un ppv non di primo piano, non ha sicuramente deluso le attese che erano ben poche alla vigilia essendo il primo evento post Wrestlemania. Alla fin dei conti il prodotto è stato positivo, in virtù di un bel match tra Sheamus e Ziggler (fatta eccezione per la “stipulazione” (?!) ridicola e per il mancato rispetto al termine del match da parte del guerriero celtico degli accordi presi in precedenza), ma in primis per altre due sfide.
A molti Roman Reigns non piacerà , sicuramente non rientra i miei preferiti assoluti, né attuali, ma esco dal coro di chi lo fischia a prescindere. A mio modesto parere la pagnotta la guadagna sempre, è roccioso, non sarà il massimo al microfono, ma ne ho visti tanti peggiori di lui con quel fisico, alla sua età e al medesimo step di crescita in WWE, Batista compreso. Il tanto osannato “Animale” nei primi tempi dell'Evolution era impresentabile sia al centro del ring, che a livello di intrattenimento, quindi non siamo poi così messi male. L'onda dei fischi predeterminati ai suoi danni dal post Rumble sta iniziando un po' a scemare, lo si sta valutando esclusivamente per i match offerti, come giusto che sia.
Contro The Big Show è andato in scena un match sicuramente godibile con alcuni momenti che hanno alzato il livello medio del ppv. Se le sono date di santa ragione, la sfida è stata equilibrata, alla fine ha prevalso come da pronostico l'ex ariete dello Shield, ma il gigante dell'Authority ha dominato la prima parte dell'incontro e non è riuscito a rialzarsi soltanto dopo aver subito due devastanti spears tra la balaustra e il tavolo dei commentatori e ritrovandosi al di sotto del medesimo. E che dire del match valido per il titoli di coppia, in molti non avrebbero scommesso nemmeno un euro sul tasso qualitativo della sfida e invece il New Day ha conquistato le cinture al termine di un match emozionante. La qualità di Cesaro e Tyson Kidd è arcinota, gli sfidanti non hanno solo rubato, ma si sono contraddistinti per un paio di mosse altamente spettacolari. Per Kofi Kingston e Big E. potrebbe trattarsi di un'occasione d'oro per essere protagonisti di un buon push dopo i periodi bui successivi alla perdita rispettivamente del titolo intercontinentale e degli Usa.
E ora le note dolenti. Ambrose vs Harper in un match con le “regole” da strada era calzato a pennello per due atleti dal genere di lotta piuttosto caotico, in primis l'ex componente dello Shield, invece la WWE ha avuto la “grande” idea di interrompere il match sul più bello con la partenza in auto dei protagonisti, per ripresentarli a metà ppv per una seconda parte di breve minutaggio, un'occasione perduta. La storyline Cena vs Rusev sta iniziando a stancare, incomprensibile l'improvviso feeling di Lana con il pubblico dopo mesi e mesi di insulti nei confronti del pubblico statunitense, intendiamoci sul ring non si sono assolutamente risparmiati, ma perchè è stata scelta una tipologia di match da sempre priva di significato e ostacolo ad uno spettacolo degno di nota? Il main event ha finito per mettere in secondo piano il feud tra Seth Rollins e Randy Orton, ponendo sotto la luce dei riflettori il buon Kane in versione “custode della gabbia”. Colui che un tempo era noto come la Big Red Machine è rimasto vittima di rimorsi, rimpianti e perplessità , finendo per svolgere il suo dovere senza nascondere, nemmeno fisicamente, il malumore nei confronti del campione in carica.
Nell'attesa di ricevere aggiornamenti precisi e, auguriamoci, positivi sulle condizioni fisiche di Daniel Bryan dopo la mancata difesa del titolo intercontinentale ad Extreme Rules, dobbiamo applaudire a scena aperta i match offerti da Neville tra Raw e Smackdown. Anche in occasione dei match disputati contro Barrett in ppv e Harper nel corso del King of the Ring, l'atleta inglese ha incantato per tecnica, dinamismo, freschezza fisica e fame di successo. La WWE si ritrova tra le mani un talento dalla classe cristallina e dotato di una finisher a cinque stelle, vedremo come deciderà di gestirlo.
Mentre gradisco la disputa dello storico King of the Ring anche se alcuni lottatori sarebbero stati esclusi dal sottoscritto per scarso appeal e seguendo la sempre più rara meritocrazia, sono rimasto piuttosto perplesso nello scoprire il nuovo feud di Bray Wyatt. Chiusa a Wrestlemania la particolare rivalità con The Undertaker, è stato individuato in Ryback “l'uomo giusto” per un feud che mi pare destinato in un nulla di fatto. Wyatt si pusha da solo, è strepitoso nell'interpretazione del proprio personaggio e sul ring non ha mai deluso, ma come quasi ogni gimmick bisognerà pensare al futuro. E se si è deciso di non fargli conquistare nemmeno un titolo, né in coppia né da singolo, nonostante tutto, restare perplessi è il minimo sindacale. E poi perchè Ryback? Ultimamente stava riscontrando un crescente gradimento tra il pubblico, ci si sarebbe aspettati di vederlo coinvolto in un feud per un titolo secondario, o almeno inserito nel King of the Ring e invece nulla…chissà magari un giorno qualcuno prima o poi ci fornirà delle risposte…noi restiamo in attesa…