The Codebreaker #89 – Cena, Wyatt, Orton; tra passato, presente e futuro

The Codebreaker

Il cammino verso Wrestlemania procede senza sosta, ogni settimana che passa non mancano gli spunti di discussione, gli argomenti sui quali soffermarsi. Nell'ultimo Raw sono tre i personaggi a meritare contemporaneamente la copertina: John Cena, Bray Wyatt e Randy Orton. Non si tratta di un ordine né alfabetico, né di importanza, assolutamente, soltanto cronologico in base a quanto avvenuto nel taping di lunedì sera.


Rusev aveva messo seriamente in discussione la leadership del rapper di Boston, messo alle strette da Stephanie Mc Mahon che gli aveva negato la chance di partecipare alla Battle Royal in onore di Andre The Giant. Soltanto il consenso del campione in carica degli Stati Uniti poteva consentire al 15 volte campione WWE di essere parte attiva allo show dell'anno. Lana è stata costretta a concedere al rivale tutto quello che desiderava, ovvero un match contro Rusev a Wrestlemania per il titolo degli Stati Uniti, dinanzi al bulgaro messo completamente k.o. da un Cena che non avrebbe più mollato la presa di sottomissione fino a quando le sue orecchie non avrebbero ascoltato quanto richiesto per lo show degli immortali.

Lo sguardo di John nei confronti di Lana vale più di mille parole; in quelle frazioni di secondo abbiamo rivisto il Cena heel dei primissimi tempi a Stamford, un sorriso che non prometteva nulla di buono, uno sguardo pieno di odio, voglia di spaccare il mondo, prendersi quello che voleva senza guardare in faccia niente e nessuno, con ogni mezzo, perchè quello sguardo seguiva proprio la filosofia “il fine giustifica i mezzi”. Vedremo se a Wrestlemania la federazione deciderà di consentire a Rusev di compiere il definitivo salto di qualità, oppure se sarà nuovamente apparecchiata la tavola per Cena che in un colpo solo conquisterebbe un titolo, anche se non quello principale, e porrebbe fine all'imbattibilità del bulgaro.

A quasi un anno di distanza dalla conquista della striscia da parte di Brock Lesnar, ancora non abbiamo visto The Undertaker, non possiamo capire in quali condizioni psicofisiche possa trovarsi, ma almeno nell'ultimo Raw abbiamo sentito una voce, il consueto “Rest in peace” e i rintocchi, oltre ad un fulmine che ha dato fuoco alla sedia a dondolo di Bray Wyatt. In attesa di verificare lo stato di forma della leggenda, soffermiamoci sul figlio di Mike Rotundo, fino a questo momento straordinario interprete di una gimmick che avrebbe potuto anche stancare dopo tanto tempo, ma è ancora sulla cresta dell'onda esclusivamente grazie all'enorme e indiscutibile merito di un atleta in grado di fare la differenza sul ring, un personaggio capace di monopolizzare l'attenzione del pubblico. Il suo ultimo promo al centro del ring è stato eccezionale; una risata contagiosa, occhi profondi ma al tempo stesso vuoti, superlative mimiche facciali, un qualcosa di sorprendente, imprevedibile, sempre. A Wrestlemania assisteremo alla rinascita del Becchino, al trionfo dell'ex leader della famiglia Wyatt, oppure un passaggio di consegne, o un inatteso feeling?

La vendetta di Randy Orton nei confronti di Seth Rollins era qualcosa di inevitabile, bisognava soltanto attendere il momento giusto, l'occasione nella quale poteva letteralmente scatenarsi la sua rabbia repressa, la voglia di farla pagare a chi l'ha messo fuori gioco per quattro mesi, facendogli saltare appuntamenti chiave come la Royal Rumble, sottraendogli la luce del palcoscenico e il monopolio della stima proveniente dall'Authority. Gli altri membri della stable, in primis Kane e Noble, avevano già avuto importanti sensori sull'inaffidabilità, sulla non credibilità delle parole di Mr. Rko in merito al ritorno nel gruppo, mentre Seth Rollins si era fatto abbindolare dall'interferenza a suo favore di Randy nel precedente match a Raw contro Roman Reigns. Staremo ad attendere la reazione dell'Authority, in primis HHH e Stephanie, anche se la rivalità con Sting e la continua maretta tra Big Show e Kane hanno completamente aperto la strada ad Orton per fare il bello e cattivo tempo nel main event contro il futuro della WWE.

A questo punto un match tra Randy Orton e Seth Rollins sarà inevitabile, una sfida potenzialmente a cinque stelle, dove la Vipera e quello che era l'architetto dello Shield potranno dare vita ad un qualcosa destinato a restare nei libri di wrestling, perchè la tecnica, la personalità, la rapidità, la rabbia, la spettacolarità nei voli diventeranno sovrani nell'appuntamento più prestigioso dell'anno. Interferenze a parte, anche se saranno inevitabilmente una variabile presente, da tenere in considerazione, ma su ogni fronte. Ora con la rivalità ufficialmente aperta dovremo mantenere gli occhi aperti anche in relazione al tentativo di incasso della valigetta, il passato caso Cena insegna. Rollins andrà alla ricerca dell'attimo giusto per sfruttare il k.o. del campione in carica, ma non solo, dovrà guardarsi alle spalle per assicurarsi che la Vipera non sia la causa della mancata conquista del titolo. Non manca la carne al fuoco, compresa la sfida sulla carta spettacolare per la conquista della cintura intercontinentale in un regno di Bad News Barrett semplicemente gettato via. Wrestlemania è dietro l'angolo, ma credo non mancheranno ulteriori novità prima della notte che attendiamo da un anno.

Scritto da Diego Anelli
Parliamo di: