The Codebreaker #81 – Una svolta inevitabile per il futuro

The Codebreaker

Ci eravamo salutati nel precedente numero di Codebreaker soffermandoci sull'ipotesi di un turn heel per John Cena. Una strada potenzialmente vincente, sulla carta affascinante e ricca di mille sfaccettature tutte da scoprire. E' vero, la WWE è intenzionata a proseguire su tale percorso, proponendo un match di rivincita contro Brock Lesnar, dopo aver presentato un Cena in parte trasformato, capace di tirare fuori una rabbia agonistica raramente vista prima.


A tal fine si è dovuto sacrificare Bray Wyatt in versione jobber per trasmettere al mondo intero il segnale di un rapper di Boston davvero in grado di sconfiggere il Campione in carica. Il leader della Cenation, almeno con il microfono in mano, è sempre eccezionale, incisivo, profondo, non perde mai il ritmo, va sempre fino in fondo, è abituato a mettere l'avversario con le spalle al muro. Probabilmente mai n carriera si è però trovato dinanzi ad un genio del calibro di Paul Heyman, il quale, una volta finito in ginocchio per salvarsi da un ipotetico pestaggio in assenza del proprio assistito, ha tirato fuori dal cilindro un segmento parlato di eccezionale valore.

L'Ecw ha impiegato un secondo a rimettere le cose in chiaro, in equilibrio, a far sparire l'apparente sicurezza dello sfidante e tramutarla in palese timore. E' stato sufficiente far riferimento ai valori del fervore, del rispetto, alla possibilità di sconfiggere la Bestia soltanto diventando una bestia, facendo sfogare tutta la frustrazione, la rabbia repressa su qualcuno. Il pubblico che lo contesta e non lo capirebbe? John si è rifiutato, nonostante la magistrale opera di convincimento di Paul Heyman, non se la è sentita di andare contro all'universo WWE, ma il manager di Lesnar è tornato alla carica nell'ultimo Raw.

Si è volontariamente e provocatoriamente proposto come bersaglio sul quale scaricare tutta la sua rabbia, il pubblico ha fischiato l'ex campione quando ha deciso di non accettare l'invito, a mio parere non soltanto perchè avrebbe voluto assistere ad un pestaggio ai danni di Heyman, ma soprattutto faticava a contenere l'amarezza nel non poter assistere ad un Cena trasformato, rinnovato, rigenerato. Uno spintone è arrivato soltanto dinanzi all'ennesima provocazione, poi ecco qualche schermaglia fisica con Brock Lesnar, un equilibrio apparente a causa delle distrazioni del campione in carica.

Al di là di cosa accadrà e come terminerà la rivincita di Night of Champions, la WWE prima o poi dovrà decidere se affidarsi ad un turn heel del proprio uomo immagine. E' vero, potrebbe anche trattarsi di un boomerang con conseguenze difficili da prevedere, ma se consideriamo l'enorme capacità di adattamento del diretto interessato e la pressante voglia di buona parte dei fans desiderosi di seguire un Cena simile a quello che esordì a Stamford, ci rendiamo presto conto che il successo sarebbe quasi garantito, non subendo ripercussioni, anzi, in termini di merchandising, basta pensare cosa guadagnò la WCW ai tempi delle magliette per la stable NWO con Hulk Hogan.

Vero, Hulk Hogan è l'immortale, è il wrestler più famoso nella storia, al quale l'intera disciplina dovrà per sempre rivolgere tutti i ringraziamenti possibili in quanto ha assunto un ruolo determinante per la diffusione del wrestling nel mondo. Per qualcuno però John Cena rappresenta l'Hulk Hogan dell'epoca moderna, allora, compreso ma non condiviso dal sottoscritto questo paragone, è giusto che la WWE non perda troppi anni a prendere una decisione in parte rischiosa, ma senza ombra di dubbio una scelta epocale, una svolta storica. Certamente dinanzi ad uno schiacciasassi del livello di Brock Lesnar, ad un genio come Paul Heyman e ascoltando i cori Cena Sucks (che si alternano con i Let's go Cena), verrebbe voglia di anticipare i tempi.

Le mimiche facciali e lo sguardo di Heyman mentre proponeva a Cena l'idea di diventare un suo uomo sono valse da sole il prezzo del biglietto. Stiamo forse parlando del nulla, si sta scoprendo l'acqua calda, oppure abbiamo individuato una delle potenziali chiavi per consentire alla WWE di svoltare, scrivere nuove pagine di storia e, al tempo stesso, voltare pagina rispetto al recente passato, chissà. La WWE, i fans, lo stesso Cena potrebbero guadagnarne in maniera considerevole, in termini di qualità del prodotto, immagine e introiti. Ogni tanto nella vita bisogna correre dei rischi, è necessario azzardare, in particolare quando la posta in palio è elevata ed esistono tutti i margini per raggiungere il successo.

A mio modesto parere la WWE andrà ancora avanti per un po' di tempo per la propria strada, ma un domani sarà inevitabile fare i conti con una gestione vincente, ma ormai eccessivamente prolungata che ha già raggiunto l'apice nel recente passato, e toccare con mano le sensazioni, i pareri, le emozioni di un universo che apprezza lo spazio concesso ai nuovi talenti, ma è ben consapevole che certi punti di forza, diventati negli anni ormai autentici veterani, necessitano di un rinnovamento che non perda il passo con i tempi.

Scritto da Diego Anelli
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