The Codebreaker #80 – Bivio o strada senza uscita? Dinanzi al tornado…

Da quando seguo il wrestling, ormai una vita, mi incavolo in sintesi per tre motivi: match o gimmick spazzatura, quando mi rendo conto che autentici talenti vengono ignorati, boicottati o mal gestiti in una continua altalena tra push e figuracce, infine quando il wrestling rischia di perdere credibilità , stavolta non per ostracismi esterni, ma a causa di motivi interni, frutto di scellerate scelte dei bookers, o di chi ha il potere decisionale.
Summerslam ha rappresentato uno show di alto livello, sicuramente tra le migliori edizioni degli ultimi anni, nel quale le nuove leve, da Seth Rollins a Dean Ambrose, da Bray Wyatt a Rusev, hanno fornito prestazioni convincenti, oltre che carisma e personalità . Ogni match ha rappresentato un momento da ricordare, nessuna sfida ha deluso, anzi ci ha tenuto attaccati alla poltrona, compresi i match femminili, strano vero?
Soltanto la prima parte di Reigns vs Orton ha un po' annoiato per eccessiva prevedibilità e scarso dinamismo dei protagonisti, in primis la Vipera, ricca di un talento infinito, ma spesso abituata a guardarsi allo specchio e a limitarsi al compitino, considerando come Reigns sia più acerbo, inesperto e massiccio. L'ex membro dello Shield ha evidenziato come non abbia ancora raggiunto lo step del definitivo salto nei quartieri alti, ma ha già intrapreso da tempo il giusto cammino. La seconda parte di match ha divertito, per tecnica, potenza, mimiche facciali e capovolgimenti di fronte, oltre ad un recuperato dinamismo.
Nella visione del ppv più atteso dell'estate ho però vissuto un momento cruciale: quando ho visto Brock Lesnar imprigionato nella presa di sottomissione di John Cena, mi sono guardato dentro, ho parlato con il mio amico seduto al mio fianco e dalla mia bocca è uscita la seguente frase: “Se Lesnar cede dopo un match simile, mi prendo almeno un anno sabbatico dal wrestling, te lo giuro”. Per fortuna quanto temuto non è accaduto e l'esito si è rivelato quasi scontato non appena il direttore ha dato il via alla sfida e lo sfidante ha sferrato i primi colpi. Dal tornado forza cinque dopo pochi giri d'orologio ai 16 suplex, dalle richieste di Brock Lesnar di far chiamare il k.o tecnico ai rari ma meritevoli di stima momenti offensivi di John Cena, vicino ad uno schienamento e mai domo nel provare una sottomissione. Tutto quanto dinanzi alla superiorità fisica schiacciante e alla risata del cliente di Paul Heyman quando il rapper di Boston, soltanto per un secondo, aveva provato a credere di potercela fare.
Concordo con tutti coloro che hanno storso il naso dinanzi ad un match così squilibrato, sembrava di aver a che fare con un incontro tra un campione e un jobber di quartiere, un main event caratterizzato da netta inferiorità fisica che avrebbe potuto durare un paio di minuti. Tutto vero, esiste un “però”. Da quando Lesnar ha fatto ritorno in WWE, avevamo già assistito ad un loro match, alla fine ebbe la meglio John Cena nonostante la Bestia dominò diverse fasi del duello.
Nel frattempo noi appassionati e addetti ai lavori riflettevamo sui risultati ottenuti da Lesnar una volta rientrato: conquistata la striscia di The Undertaker a Wrestlemania, 2 vittorie su 3 su HHH, vittoria contro CM Punk, Big Show mandato k.o con un autentico pestaggio ancora prima del via da parte del direttore di gara In sintesi sconfitta soltanto con Cena. Nulla contro l'uomo e il professionista, mille volte tanto di cappello, ma i bookers devono, prima o poi, intervenire per evitare che John non riesca più a togliersi l'etichetta del “super uomo”, invincibile, capace di restare in piedi nonostante tutto, superare, dopo aver subito pestaggi di ogni tipo, qualsiasi genere di avversario, nonostante tutti.
Se fosse successo quanto temevo durante la visione di una superiorità fisica così schiacciante, probabilmente avrebbe anche potuto essere l'ultimo mio Codebreaker, perchè, nonostante l'età non più da ragazzino, mi faccio andare bene quasi tutto, ma esiste sempre un limite oltre il quale non si può andare. In questo momento, nel preciso istante nel quale sto scrivendo poi magari tra poche settimane o mesi tutto sarà diverso chissà , Brock Lesnar è sinceramente imbattibile e ci sarebbe stato da strapparsi i capelli se John Cena fosse riuscito a schienarlo dopo un match nel quale ha subito violentemente per 95% del minutaggio. La WWE ha voluto lanciare un messaggio: la forza distruttrice di Lesnar è devastante, ora il pubblico si renderà conto di come sia stata una naturale conseguenza l'inattesa sconfitta di Undertaker nello show degli immortali. Anche John Cena, nonostante non sia mai stato un fulmine di guerra tecnicamente parlando ma è l'uomo copertina della federazione, ha dovuto farsi spazzare via, ma in maniera letteralmente disarmante, come mai era accaduto ai suoi predecessori.
Con l'esito finale del main event di Summerslam il wrestling non ha perso quella parte di credibilità che conserva. Se togliamo il caso di Daniel Bryan, ma in quell'occasione Cena era infortunato, soltanto The Rock negli ultimi tempi ha avuto l'onore di schienare pulito il leader della Cenation. Renderlo più umano in occasione dei match non significherebbe rischiare di perdere l'affetto dei suoi fans, tutt'altro. I suoi tifosi l'hanno apprezzato per professionalità , carisma, immense qualità di intrattenimento, potenza e resistenza, ma una resistenza umana.
Qualche sconfitta ogni tanto lo renderebbe più simpatico agli occhi dei suoi detrattori, un parco mosse maggiormente completo e di superiore utilizzo gli garantirebbe di non ascoltare più cori sulla presunta incapacità di lottare, qualche intervento dei bookers, sia in termini di gimmick che di merchandising, sarebbe utile per non snaturare, ma ritoccare un personaggio azzeccato ma stancante nel lungo periodo (theme song compresa). Chissà se mai un giorno assisteremo al turn heel di John Cena. Non pensavano fosse possibile negli Usa nemmeno per Hulk Hogan, poi la WCW ha mostrato come potesse sfondare dentro e fuori dal ring, scrivendo la storia del wrestling e del merchandising con il NWO. Per qualcuno Cena non è una versione moderna di Hulk Hogan da certi punti di vista? Allora proviamo a percorrere questa strada, prima che il bivio si trasformi in una via senza uscita.