The Codebreaker #78 – L’elite al microfono

The Codebreaker

Dopo un paio di tapings senza grandissimi acuti si tasta finalmente con mano l'avvicinarsi al grande appuntamento estivo di Summerslam. Raw è ritornato a toccare grandi livelli in termini di lotta e intrattenimento, evidenziandosi per un inizio e una conclusione di puntata meritevoli di spot, modelli di emulazione per il futuro.


Se nella scorsa settimana aveva già ricevuto attestati di stima e apprezzamenti tra agli addetti ai lavori e all'interno del backstage, nel'ultimo Raw Paul Heyman, a mio modesto parere, è andato ben oltre, è riuscito a superarsi, offrendo un segmento parlato di eccellente, sublime qualità. Mimiche facciali, variabilità nel tono e nel ritmo di ogni suo discorso, espressioni e messaggi dai suoi occhi come fossero degli specchi, la capacità nell'evidenziare la smania di Brock Lesnar finalizzata non soltanto a sconfiggere, ma a vittimizzare e a conquistare John Cena. La conferma di trovarsi dinanzi ad un maestro, un genio.

E arriviamo proprio al rapper di Boston. Non ho mai nascosto sulle pagine di Tuttowrestling.com il fatto che non rientri assolutamente tra i miei lottatori preferiti, in quanto il suo stile di lotta non ottiene il mio gradimento. In aggiunta i bookers non lo aiutano di certo, non cambiando la theme song da un'infinità di anni, non variando di una virgola il suo personaggio (un suo turn heel sarà uno step inevitabile nell'arco della sua carriera) e dandoci la possibilità di assistere, al massimo in un paio di anni, ad uno schienamento pulito da lui subito, senza contare quindi interferenze, finali controversi, furti, piedi sulle corde, uso di oggetti, ecc. Da questo punto di vista probabilmente il compito di Brock Lesnar si rivela paradossalmente molto più proibitivo rispetto alla striscia di The Undertaker a Wrestlemania.

Detto tutto ciò, sono il primo ad ammettere come spesso e volentieri John Cena riesca a rivelarsi un autentico valore aggiunto quando si trova con il microfono in mano. Non soltanto si è rivelato bravissimo prima ad ammettere la superiorità devastante del suo avversario non perdendo l'occasione per definirlo “mercenario”, poi sotto il profilo espressivo ad incassare gli attacchi verbali di Paul Heyman, evidenziando consapevolezza nei propri mezzi, un coraggio infinito, la tradizionale voglia di non mollare nemmeno un centimetro. Una volta concluso il monologo di Paul Heyman, il campione WWE in carica ha fatto riferimento all'unico elemento in comune tra loro, ovvero la passione e qui è andato a rispolverare il vecchio coro ECW, il quale, a molti di noi, fa venire i brividi soltanto a ricordarlo, figuriamoci a riascoltarlo, facendoci provare un mix di orgoglio e nostalgia e facendo luccicare dall'emozione gli occhi del manager.

Il rapper di Boston ha poi evidenziato la sua grande professionalità quotidiana, la presenza nei momenti migliori e peggiori, proprio la passione per la WWE, questo lavoro e la cintura di campione, in difesa della quale a Summerslam sarà pronto al tutto per tutto per mantenerla, fino all'ultimo respiro, regalando un segmento parlato accorato, coinvolgente e sincero, esattamente all'ultimo respiro. Le capacità verbali dell'ex genio ECW e del campione in carica sono raramente riscontrabili in altri personaggi nell'universo WWE, sarebbe difficile pensare a qualcun altro che ne sia in possesso, finchè non rivediamo Stephanie McMahon e allora aggiungiamo lei, con pieno diritto, in questa particolare e prestigiosa elite.

Appena la guardiamo, appena la ascoltiamo, capiamo immediatamente che si tratta della figlia di Vince McMahon. Imprevedibile, sorprendente, carismatica, fonte di emozioni controverse, intrattenitrice nata. Le reazioni all'arresto e, in particolare, il segmento conclusivo dell'ultimo Raw sono stati straordinari. Le lacrime agli occhi, la voce accorata, i finti sorrisi e i piagnistei familiari dinanzi alle richieste di Brie Bella fanno parte di uno straordinario quadretto mediatico. L'apice è stato raggiunto quando Stephanie si è resa conto di avere ancora una volta le spalle al muro nel dover forzatamente accettare il match contro la rivale in quel di Summerslam. Accontentata in pieno la moglie di Daniel Bryan, la padrona dell'azienda ha impiegato una frazione di secondo per cambiare espressione del viso, i suoi occhi hanno abbandonato il dolore e la sofferenza familiare, riempiendosi di un'incontenibile rabbia repressa, colpendo la rivale e chiudendo con una frase ad effetto, in risposta a tutte le volte nelle quali si è sentita definire una donna da marciapiede dalle gemelle Bella.

Grazie a questi tre personaggi l'arte al microfono, l'intrattenimento hanno indossato il miglior abito da sera, dimostrando come l'ingrediente entertainment, sempre in aggiunta al prodotto offerto in termini di lotta al centro del ring, sia un elemento fondamentale in particolare nel wrestling moderno. A parte John Cena però due di loro provengono da epoche lontane: Heyman è stato uno dei principali artefici della creatura ECW ed è protagonista in questo mondo da vari decenni. Stephanie anagraficamente è giovane, ma è nata in questo business, lo respira da quando era ragazza e le sue prime comparse davanti allo schermo risalgono ormai ad un'epoca passata.

A favore delle nuove generazioni i bookers hanno e avranno il compito di sfruttare e non gettare al vento il capitale, il parco lottatori a loro disposizione, dentro e fuori dal ring, perchè il talento, anche in termini di intrattenimento tra le nuove leve (es. Bray Wyatt), non manca, ma bisogna essere in grado di individuarlo, coltivarlo, migliorarlo e farlo diventare protagonista assieme ai diretti interessati, altrimenti verrà compiuto un passo in avanti e dieci indietro. Se aggiungiamo questa constatazione alla quasi inesistente concorrenza delle altre federazioni, il risultato finale sarebbe facilmente immaginabile.

Scritto da Diego Anelli
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