The Codebreaker #47 – Che sia lo show degli Immortali

Gli argomenti non mancano mai, ma, a pochi giorni da Wrestlemania, non posso non dedicare questo numero all'analisi delle sfide programmate per l'appuntamento dell'anno. Una piccola premessa: il match valevole per il titolo intercontinentale, vista l'importanza storica assunta nel corso dei decenni e il valore dei lottatori coinvolti, avrebbe meritato maggiore considerazione e miglior spazio, soprattutto se, come prevedo, dovesse essere The Miz ad avere la meglio.
Dopo un 2012 tormentato, ricco di delusioni e inaspettate battute d'arresto, il 2013 si è aperto con il botto per John Cena, grazie al trionfo alla Royal Rumble e il primo successo ottenuto contro CM Punk, in un match nel quale il leader della Cenation aveva addirittura messo in palio lo status di primo sfidante in quel di Wrestlemania. Il suo stato di forma e gli impegni extra ring di The Rock mi portano a pensare che assisteremo ad un importante riscatto del rapper di Boston, il quale, al di là dello status di “imbattibile o quasi in modo pulito” (il campione WWE in carica ha rappresentato una delle rare eccezioni), ha tutto per poter pareggiare i conti, in considerazione anche delle prestazioni sicuramente non esaltanti del campione del popolo nei duelli contro CM Punk.
A proposito del leader dello stile Straight Edge. Sconfiggere Undertaker e interrompere la sua striscia vincente a Wrestlemania appare più difficile che vincere al Super Enalotto, gente del calibro di HHH e HBK ci ha fatto provato invano in più occasioni, offrendo prestazioni epiche, scrivendo indimenticabili pagine di storia per la nostra disciplina, ma senza realizzare la tanto agognata impresa. Il feud con CM Punk ha breve durata, ma, soprattutto per le grandi doti al microfono del pupillo di Paul Heyman, ha suscitato scalpore e denotato indiscutibile efficacia. Si è fatto molto leva sull'aspetto personale, una scelta che personalmente non condivido, in quanto il fatto di “giocare”, almeno in questo modo, attorno alla reale recente scomparsa di Paul Bearer si è rivelata una scelta poco rispettoso da parte della federazione, questo è uno di quei casi nei quali il fine non dovrebbe giustificare i mezzi. Non mi ritengo né un moralizzatore, né un credente da prendere come esempio, ma in certi casi bisognerebbe muoversi in altro modo. Al di là di ciò sono convinto che CM Punk offrirà un'altra prestazione super tecnicamente parlando, ma alla fine si andrà sul 21-0, e, a questo punto, credo sia anche giusto così per il Fenomeno.
Per il titolo dei pesi massimi le vicende extra ring di Jack Swagger potrebbero assumere un peso non indifferente nell'economia della sfida, senza le quali a mio parere l'esponente del “We the people” avrebbe sicuramente avuto tutte le carte in regola per conquistare la cintura. Il suo nuovo personaggio può anche essere discutibile, ma, a mio parere, sta riscontrando un buon riscontro tra appassionati e addetti ai lavori e un suo regno potrebbe rappresentare una valida alternativa ad Alberto Delrio. Negli USA il talentuoso messicano, nonostante prestazioni sul ring sempre più che soddisfacenti, è entrato nel cuore esclusivamente dei tifosi residenti nelle zone caratterizzate da una maggiore influenza di popolazione di origine sudamericana. Dal suo turn face probabilmente ci si aspettava un successo maggiore, anche se ritengo che i bookers non abbiano lavorato al meglio sul cambio di attitude, palesando eccessiva fretta e un non esaltante lavoro sui dettagli.
A priori un successo di Swagger non sarebbe una bestemmia, anche se non va dimenticata la mina vagante che porta il nome di Ziggler, il quale potrebbe far durare ben pochi secondi il secondo regno titolato del pupillo di Zeb Colter. Assistere alla prima difesa titolata con successo pulito del campione contro il possessore della valigetta sarebbe un qualcosa di inedito, sorprendente ed emozionante, ma probabilmente tali previsioni vanno oltre ai realistici progetti dei bookers. Gioco le mie carte su Dolph Ziggler, non escludendo un precedente successo dello sfidante al titolo.
HHH vs Lesnar è una delle sfide più attese per svariati motivi. La forza distruttrice di Lesnar, la voglia di riscatto di The Game, l'immensa posta in palio con la carriera del Cerebral Assassin in bilico, la tipologia del match che assicura imprevedibilità , carica agonistica, colpi di scena oltre i limiti umani. Difficile fare previsioni: a mio parere se si desidera porre fine alla carriera di una leggenda come l'ex leader dell'Evolution, il merito dovrebbe essere assegnato ad un Fenomeno, come ad esempio The Undertaker, al termine di un match epico, come avvenuto nelle ultime due edizioni di Wrestlemania. Brock Lesnar può non rappresentare il personaggio adatto a ricevere un lusso simile e, considerando anche il suo precedente trionfo a Summerslam, vedo favorito The Game, al termine di un match nel quale resistenza e dolore regneranno sovrani.
L'esito del match di coppia dipenderà molto dai piani dei bookers attorno alla cintura detenuta da Alberto Delrio. Nel caso in cui Dolph Ziggler non sfruttasse la valigetta, oppure la utilizzasse ma l'assalto al titolo andasse clamorosamente a vuoto, il regno da campioni di coppia di Kane e Daniel Bryan potrebbe essere giunto al capolinea. Al momento in WWE non esistono credibili alternative agli attuali sfidanti e una svolta alla categoria di coppia potrebbe rivelarsi utile per mischiare le carte e voltare pagina, dando comunque ampio merito agli attuali campioni dimostratisi capaci di dare onore alla categoria e di ben figurare anche laddove si ritenevano più carenti, ovvero sotto il profilo di intrattenitori e guasconi.
Dopo i successi nei precedenti ppv per lo Shield la sfida di Wrestlemania può assumere il valore di una definitiva consacrazione. Trionfare nel palcoscenico più importante dell'anno contro ex pluricampioni del calibro di Sheamus, Orton e The Big Show avrebbe un valore di inestimabile rilevanza, anche se rischierebbe di ridimensionare, e non poco, gli sconfitti, in particolare chi venisse schienato. Dall'altra parte è anche vero che i portavoce della giustizia hanno “spaccato” lo schermo, hanno ottenuto il gradimento del pubblico sia nel ring, che nei segmenti parlati e un ulteriore trionfo spalancherebbe loro le porte dei quartieri alti della federazione.
Un risultato meritato visto il lavoro svolto in questi mesi, anche se una sconfitta per Sheamus, Orton e The Big Show in quel di Wrestlemania potrebbe essere un boccone troppo amaro da ingoiare, hanno tutto da perdere; in caso di trionfo non aggiungerebbero molto al proprio curriculum, se uscissero sconfitti farebbero esclusivamente il bene della federazione, ma direttamente, almeno nel breve termine, potrebbero non ottenere nulla di significativo in cambio del definitivo push dello Shield.
Uno scontro tra giganti, quello tra Ryback e Mark Henry. Il primo è reduce da diversi tentativi falliti al titolo WWE, a quel tempo detenuto da CM Punk, non si è contraddistinto in senso positivo nelle sfide contro lo Shield e ha bisogno di un pronto riscatto, in tale ottica Wrestlemania può essere arrivata al momento giusto. Mark Henry è un autentico carro armato, una vera e propria macchina di distruzione, ha tutte le carte in tavola per uscire dal ring come vincitore, ma vedo favorito l'ex componente del Nexus, il quale ha maggiormente bisogno di un successo dall'elevato peso specifico per rilanciarsi nei quartieri alti della federazione. Un suo eventuale passo falso lo ridimensionerebbe ulteriormente, mentre per l'uomo più forte al mondo potrebbe costituire un trampolino di lancio verso una nuova title shot.
Concludo la mia analisi con l'inedito match tra Chris Jericho e l'esordiente Fandango. Da grande fan di Y2J temo in un successo del nuovo arrivato, attorno al quale regna molta curiosità per scoprire le sue reali potenzialità sul ring. È vero, è Wrestlemania, il campione canadese arriva da un 2012 avaro di successi sul ring e uscire sconfitto nel palcoscenico più prestigioso sarebbe difficilissimo da digerire, ma non sarebbe il primo esempio di un lottatore affermato “costretto” a sacrificarsi per il bene della federazione, in questi casi inteso come il push di una nuova leva. Fandango potrebbe anche rivelarsi un autentico flop, non ho la sfera di cristallo per prevedere il futuro, ma di primo impatto mi ha trasmesso sensazioni positive, dà l'idea di essere carismatico, sapersi adattare ad un ring WWE, evidenzia importanti capacità aerobiche. Seppure con diverse indecisioni pronostico il successo di Chris Jericho con maggiore fatica rispetto al previsto, ma non mi sorprenderei se dovessi assistere ad un risultato a sorpresa con un esito potenzialmente rocambolesco.
A tutti voi auguro una grande Wrestlemania!