The Codebreaker #22 – Tornado Lesnar

The Codebreaker

Wrestlemania, la fine di un'era con l'incredibile match tra HHH e Undertaker e la presenza di HBK come arbitro speciale, la vittoria di The Rock ai danni di John Cena, il nuovo status di John Laurinaitis come general manager unico, l'imminente tour italiano targato WWE, beh non mi mancherebbero gli argomenti per questo nuovo numero di “The Codebreaker”, ma, potendo scegliere, vorrei concentrarmi sul clamoroso ritorno di Brock Lesnar e su quanto è accaduto negli ultimi due tapings di Raw.


Per l'ennesima volta ho ringraziato me stesso per non spararmi spoiler, l'avessi fatto, o mi fosse caduto l'occhio su qualche news “pericolosa”, la sorpresa non sarebbe mancata, ma assolutamente non paragonabile al balzo fatto sulla poltrona quando è partita la theme song di Lesnar mentre John Cena attendeva The Rock sul ring. L'arena di Miami è impazzita; sorpresa, felicità, incredulità, un mix di emozioni che mancava al sottoscritto e a molti appassionati di wrestling. I ritorni, se ci riferiamo a gente di qualità e non pronta a svernare, fanno sempre notizia, forniscono spunti di discussione, trasmettono nuove vecchie sensazioni.

Questo evento consente ad appassionati e addetti ai lavori di riflettere, cercare di comprendere e analizzare pro e contro del ritorno dell'ex campione del mondo, i nuovi scenari di Raw, il feud con John Cena e il ruolo del leader della Cenation all'interno della federazione. Andiamo con ordine. Non condivido il pensiero di chi afferma che John meriterebbe più considerazione rispetto a chi come The Rock avrebbe “abbandonato” la federazione e da oltre 7 anni non calcava i ring WWE per provare il successo cinematografico mentre il rapper bostoniano lotta ogni sera e si guadagna la pagnotta. Tanto rispetto a Cena intendiamoci, ma altrettanto per chi ha contribuito a salvare la federazione in un momento critico, strategico, chiave e a fornire decisiva spinta all'era attitude.

Lesnar rappresenta uno dei giovani più travolgenti mai visti sul ring WWE, assolutamente devastante, una macchina da guerra, era l'uomo di punta della federazione fino ad 8 anni fa, capace di vincere contro chiunque, offrendo match a cinque stelle come il famoso iron man match con Kurt Angle, andato in prima serata anche sulla tv italiana. La sua esperienza terminò però nel peggiore dei modi, con la sfida vs Goldberg a Wrestlemania che da match da sogno si rivelò una delle maggiori delusioni nella storia di Wrestlemania, con gli spoiler che dominarono internet, le proteste del pubblico contro i loro addii, un match inguardabile, dichiarazioni sicuramente evitabili anche nel periodo successivo.

L'esperienza nel football americano si rivelò un fiasco, non lo stesso si può dire di quanto offerto durante il periodo trascorso nel mondo della lotta, nel quale Lesnar ha confermato un talento oltre la media e una forza fisica invidiabile. Da anni i fans si interrogavano sulla fattibilità di un suo possibile ritorno, sembrava impossibile visto come le parti si separarono e il modo con il quale il wrestling fu rimesso nel dimenticatoio dal diretto protagonista. Invece la WWE, rimasta praticamente priva di Undertaker, HHH, HBK, Edge, Batista e in attesa del rientro di Rey Mysterio, ha bisogno di nomi di grosso impatto per recuperare terreno in termini di qualità, rating. Lesnar, per forza fisica, blasone, età, qualità, rappresentava assolutamente il meglio in circolazione, un'occasione da non perdere, anche se le cifre che girano sul web in termini d'ingaggio fanno “paura”, ma del resto si sa, lo show deve andare avanti, per non restare indietro bisogna guardare oltre tutto, talvolta anche ai valori e alla razionalità, bisogna produrre, guadagnare, incassare e offrire un prodotto qualitativamente elevato, all'altezza e oltre le aspettative, nuovo, sorprendente. Non c'èra niente e nessuno meglio di Brock.

Raw in particolare è stato assolutamente stravolto in meglio dal terremoto Lesnar, con The Rock che si è promesso di ritornare a breve sul ring per competere per il titolo ma comunque impegnato a livello cinematografico, si tratta di un ritorno di fondamentale importanza, che catalizza su se stesso le attese, le pressioni e le aspettative di un'intera federazione. E arrivo al feud con John Cena. Appena l'ex assistito di Paul Heyman ha fatto ingresso a Miami, non ha tolto gli occhi sul rapper bostoniano, ha circondato il ring come un animale che non lascia scampo alla propria preda, gli ha “dedicato” poche parole a tu per tu, una stretta di mano come trappola e una mossa finale devastante. Ancora più d'impatto, se fosse stato possibile, paradossalmente è stato il calcio rifilato pochi istanti dopo al berrettino verde di Cena volato a terra nell'esecuzione della finisher, un calcio nei confronti del personaggio interpretato da John in WWE.

Ieri The Rock, oggi Lesnar, domani chi? Batista? Chi altri? E qui analizziamo il ruolo di John Cena. A Wrestlemania è uscito sconfitto contro chi aveva già battuto gente del calibro di Hulk Hogan e Stone Cold Steve Austin nel palcoscenico più prestigioso della storia del wrestling, ha perso in maniera pulita dopo aver perfino irriso l'avversario imitandogli una delle mosse più caratteristiche. Adesso John, dopo aver subito non soltanto l'aggressione di Lesnar a Miami ma aver dovuto bissare la triste esperienza nel Raw successivo beccandosi un calcione là dove non batte il sole, un'altra finisher, dovrà vedersela contro un altro rappresentante del wrestling che è stato, contro chi gli ha spaccato il labbro con un cazzotto terrificante.

L'immagine di Cena sanguinante ha fatto scalpore, impressione, può essere un ulteriore step verso il cambiamento del suo personaggio e se, dopo il match con The Rock, dovesse uscire sconfitto anche contro Lesnar e contro eventuali nuovi rientranti, ben venga, ma non perché rappresento sicuramente uno dei minori estimatori dell'attuale sua gimmick, ma perché spero che queste possibili sconfitte possano ridarci quel rapper con la faccia da spaccone, che comunque andava fiero dei propri valori pur non dovendo interpretare un ruolo che ha stancato buona parte del tanto citato “universo WWE”. Qualcuno sostiene che nella storyline Lesnar sarebbe tornato per sconfiggere il simbolo di un wrestling nettamente inferiore a quello da lui rappresentato fino ad 8 anni fa, ma potrebbero esserci anche altre motivazioni.

Se ben ricordo il John Cena prima maniera ebbe la prima chance per il titolo mondiale in un ppv proprio contro Brock Lesnar, ricordo abbastanza bene quel match, il campione in carica conservò il titolo, ma il giovane bostoniano gli diede molto filo da torcere, dimostrandosi un lottatore di strada, arcigno, tosto, mai domo, orgoglioso, dando perfino in certi tratti l'impressione di poter diventare un avversario di livello superiore nel corso degli anni, cosa avvenuta guardando le cinture conquistate e l'impatto mediatico garantito alla federazione, ma non in termini di wrestling lottato, per colpe proprie e responsabilità dei bookers. Dopo non molto tempo esordì la sua attuale gimmick e ora che si ritrova in un momento assai delicato del proprio personaggio e di una carriera intera, reduce dalla bruciante sconfitta contro The Rock e da un rapporto assai teso con una larga fetta del pubblico, riecco una sfida proprio contro Lesnar.

Può sembrare la quadratura del cerchio, la chiusura di un ciclo e l'inizio di uno nuovo, in ballo c'è il passato, il presente e il futuro WWE, il ruolo di John Cena e nuovi equilibri nei rosters, desiderosi di nuove stelle in grado di scrivere ulteriori pagine di storia. Senza l'esplosione di nuovi personaggi, nuovi campioni il futuro della federazione sarebbe assai grigio, ma restiamo fiduciosi, con la speranza che l'adrenalina portata dal ritorno di Lesnar e l'evoluzione del personaggio Cena costituiscano le fondamenta per tempi migliori. Buon Tour WWE a tutti, a Milano non mancherò!

Scritto da Diego Anelli
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