The Codebreaker #15 – Enigma Y2J

Questo numero di “Codebreaker” come potrebbe non essere dedicato al ritorno di colui che ha ideato il nome di tale mossa? Chris Jericho is back! È ufficiale. Con il passare di settimane e giorni sempre più appassionati e addetti ai lavori avevano diretto i loro pronostici sul canadese, accantonando altre piste, sia quelle gloriose, sia quelle palesemente inutili.


In ogni modo la WWE talvolta è ancora capace di lasciarti a bocca aperta, pertanto, come da tradizione, non mi sono perso nemmeno l'ultima puntata di Raw per scoprire finalmente cosa si nascondesse nel regalo anticipato della Befana, dietro agli spot psicologici, curiosi e misteriosi sempre ben creati dalla federazione. Il mio desiderio è stato finalmente esaudito dopo un anno e mezzo d'astinenza, erano due le lettere e un unico numero l'essenza del grande annuncio: Y2J.

Mesi fa ho avuto la fortuna di gustarmi il dvd che la WWE ha recentemente realizzato in suo onore, nel quale Chris Jericho dimostra di essere uno dei migliori atleti degli ultimi decenni, in quanto capace di adattarsi alla grande a qualsiasi tipo di federazione nella quale abbia lavorato, a qualsiasi concezione di wrestling, da quella più spettacolare a quella maggiormente fisica, da quella più estrema a quella più concentrata nell'entertainment. Non è sbucato dal nulla da qualche mese, calca il ring oramai da una vita, eppure rappresenta il top del wrestler moderno: tecnica e intrattenimento. Sul quadrato ha ben poco da imparare a qualsiasi altro collega, con il microfono in mano regala perle a non finire.

Ripercorrendo la sua carriera ho avuto la conferma sul fatto che sia nato per sorprendere, per stuzzicare, incuriosire, emozionare, far godere, discutere, gioire chi lo segue, chi lo ascolta, chi assiste alle sue apparizioni, Chris Jericho non può lasciare indifferenti, può anche non piacere, non tutti abbiamo gli stessi gusti, ma sicuramente ha fatto la storia del wrestling negli ultimi decenni e rappresenta un mix di abilità che può avere pochi eguali o potenzialmente superiori, mi viene in mente Shawn Michaels e pochissimi altri. Anche contro un'icona come HBK il canadese non sfigurò assolutamente, né dentro né fuori dal ring, splittando e regalandoci uno dei migliori personaggi heel che possa ricordarmi.

Seguendo tale percorso si può interpretare, o almeno provare ad analizzare le motivazioni che hanno portato la WWE a far riapparire Chris Jericho senza fargli pronunciare nemmeno una parola in una decina di minuti interamente dedicati ai cori del pubblico in suo onore, ai cinque dati ai tifosi delle prime file, alle standing-ovation caratterizzate però dai primi segnali di disappunto alla sua uscita. Ok Y2J è tornato in WWE, ma i fan, gli addetti ai lavori si erano riempiti di tanti interrogativi sulle motivazioni che l'hanno riportato in federazione, sul significato di numerosi messaggi in codice, su vecchi e nuovi ipotetici alleati, su vecchi e nuovi nemici. Ripetutamente ha preso il microfono in mano, in più occasioni stava per pronunciare le sue prime parole del suo terzo arrivo a Stamford e invece nulla.

Le standing-ovation si sono replicate per una decina di minuti, mentre se ne tornava nel backstage qualcuno ha cominciato però a spazientirsi, qualche fischio e coro di disappunto sono emersi, la WWE ha raggiunto il proprio obiettivo? L'enigma non si è decifrato e forse mai si decifrerà completamente, perché Chris Jericho è uno straordinario fenomeno che non passa mai di moda, è un qualcosa che mai si comprenderà totalmente, è un personaggio dalle mille sfaccettature, quando pensi che il suo repertorio si sia esaurito, ecco che ti tira fuori il coniglio dal cilindro. Non so se si è trattata di una scelta azzeccata da parte della WWE, una cosa però è certa: il velo di mistero e l'evidente curiosità sul ritorno di Y2J non soltanto non sono stati chiariti o soddisfatti, ma sono incrementate a dismisura.

Sarà l'ennesimo segnale di disappunto di Chris contro l'ipocrisia del pubblico riprendendo proprio la sostanza del suo formidabile feud contro Shawn Michaels, nel quale il canadese si riteneva dalla parte del giusto ed evidenziava come i fan non fossero altro che una banda di ipocriti che difendevano lo Show Stopper a prescindere, da qualsiasi cosa facesse, anche da quegli atteggiamenti, scelte, voltafaccia che avrebbero reso odiato qualsiasi altro collega? Non so se vada definito come un segnale da decifrare in quella direzione, potrebbe anche essere ,oppure potrei sbagliarmi, ma forse i bookers hanno voluto evidenziare come i fan facciano presto a cambiare bandiera, sostenendo chi veniva odiato fino a poco tempo prima o viceversa (ad esempio certi personaggi, come HHH per esempio, al di là di essere o meno suoi estimatori, andrebbero comunque stimati per quanto sono riusciti a trasmettere sia da face, che da heel) e siano facilmente malleabili, gestibili, in grado di offrire determinate accoglienze, manifestazioni di apprezzamento soltanto dinanzi all'apparenza, senza che in quell'occasione il diretto interessato faccia nulla per meritarsela.

D'altra parte non bisogna nemmeno considerare davvero i fans come una banda di persone incapaci di ragionare, o semplicemente dei burattini. Si ritrovavano “semplicemente” dinanzi ad un atleta, ad un personaggio, ad un campione come il canadese e si sono comportati con assoluta naturalezza, hanno agito per istinto e meritocrazia, come dare loro torto, ma forse sta proprio qui l'essenza del discorso: si vuole discutere sull'essere umano e sui suoi comportamenti. Può essere una grande scelta, oppure un buco nell'acqua. Sono tra quelli che si aspettavano un ritorno di Chris Jericho di un altro genere, che si avvicinasse magari non al debutto, ma al successivo approdo in federazione e invece me ne sono dovuto fare una ragione e comunque godo per il suo ritorno, ma chissà, potrebbe averla vista lunga la WWE, solo il tempo potrà dircelo e se ci avesse azzeccato, si meriterebbe soltanto applausi.

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