Ryback parla di India e Jinder Mahal

Ryback

Recentemente, l'ex WWE Ryback ha parlato di Jinder Mahal nel suo podcast. In particolare, Ryback ha detto che è una buona cosa dare opportunità a gente diversa e inoltre ha detto che Backlash sarà l'opportunità giusta per la WWE di vedere cosa è in grado di fare Mahal e che, se la sua performance sarà soddisfacente, la compagnia potrebbe anche tenerlo nei piani alti.


“Sì, non c'è nulla di male nel dare un'opportunità a gente diversa. E' così che scopri se quei ragazzi possono farcela o meno. L'unica cosa è che quel match sarà l'unica occasione che lui avrà per dimostrare cosa sa fare. C'è sempre una ragione, fanno quello che vogliono. E' la loro compagnia e possono fare quello che vogliono con lui, e non importa la qualità del match perchè se vogliono un hel da mantenere in quella posizione, troveranno un modo per farci dei soldi finchè non lasceranno perdere, ma ovviamente se lui farà una performance ad alto livello, potrebbero decidere di tenerlo lì più a lungo. Vedremo.”

Ryback ha detto poi di non capire perchè la WWE stia cercando di espandersi nel mercato indiano:

“Non so perchè. Certo, hanno l'accordo televisivo, ma la gente lì non ha un soldo, c***o, quindi non capisco perchè cerchino di espandersi lì. Ho sentito che lì le vendite di merchandise non sono buone. Non scherzo! Sono stato in India, non hanno un soldo. Ci sono persone che li hanno, ma sono sicuro che quelle persone non guardano un combattimento finto.”

Le opinioni del Big Guy sul paese:

“Cavolo, non saprei. Ci sono stato. E' un posto unico. Capisci quanto noi siamo fortunati quando vai in posti del genere. Ti rendi conto di quanto il mondo sia sovrappopolato e quanto sia in cattive condizioni.”

“Ci sono stato per un media day anni fa in WWE. Dovevo fare un'apparizione in un centro commerciale, circa 13 o 14 mila persone in un centro commerciale a tre livelli. Hanno dovuto farmi uscire di corsa. Quando finimmo, la gente iniziò a correre verso la barricata, e c'era un solo ragazzo della sicurezza con me, e questo è tutto. Giuro su Dio, è stata l'unica volta in cui ho temuto per la mia incolumità. Mi hanno fatto uscire di corsa, mi hanno messo in un van, portato all'aeroporto e fatto andare a casa.

“Durante l'ultimo tour in India che ho fatto, io, Kofi e Dolph siamo arrivati all'hotel e uno della sicurezza WWE, John Marx, che ora non lavora più lì ci dice di dover tornare all'ambasciata perchè vogliono vedere i nostri passaporti. Io mi sono rifiutato e ho detto che sarei rimasto lì e sarei andato direttamente allo show. Non ho voluto fare nulla, e non sarei andato su un dannato bus di notte per andare all'ambasciata. Avevo già capito cosa succedeva, lì c'è molta corruzione in molte parti del governo. Lui comunque mi ha detto che saremmo dovuti andare, quindi siamo andati, anche perchè a quanto pareva il ragazzo dell'ambasciata era un nostro fan. Alla fine, hanno cercato di spillare soldi alla sicurezza WWE e biglietti gratis mentre noi eravamo seduti in una dannata stanza.”

Scritto da Dario Rondanini
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