Impact Planet #79

Impact Planet

Come lo vogliamo chiamare.. mal di pay per view? Benvenuti all'ennesima edizione identica del TNA Planet, dove GP dirà sempre le stesse cose, muoverà sempre le stesse critiche e tutto sommato annoierà esattamente come al solito. Prima di giudicarmi male però permettetemi di invocare le attenuanti generiche, visto che anche il mio palese ottimismo pre Against All Odds si è sbriciolato contro uno dei peggiori pay per view che si sia visto negli ultimi anni, peraltro proprio mentre No Way Out della WWE è stato uno dei migliori, ammesso che poi questo paragone abbia senso.


Purtroppo una serie di problemi mi ha impedito nella scorsa settimana di preparare i consueti giudizi, ma non ci vuole poi molto a riportare la cronaca di tre ore di tempo sostanzialmente sprecato:
L'inizio tutto sommato sembrava confermare il mio ottimismo, con il primo match fra Eric Young ed Alex Shelley solido, che ha ben ricoperto il ruolo di opener. Paradossalmente anche il match successivo fra Scott Steiner e Petey Williams si era rivelato non solo pienamente sufficiente, ma ha anche evidenziato un deciso miglioramento rispetto alle previsioni assai più cupe della vigilia. Freakzilla non potrà certo essere il nome che si carica la federazione sulle spalle, ma un incontro di importanza non eccessiva nella card può ancora reggerlo eccome.
Poi però il crac.. tutta una serie di fattori che hanno irrimediabilmente compromesso la qualità dello show, rendendolo come detto assolutamente da dimenticare in fretta:

Punto primo, il discorso infortunati: è lodevole e rispettoso che un lottatore infortunato cerchi di stringere i denti e non far saltare il suo match in programma, o il lottatore stesso lo fa solo per non perdere il suo gettone di presenza? Non lo so e credetemi mentre guardo un incontro nemmeno mi interessa, perché ciò che conta è il risultato finale. Ed il risultato finale ci dice che Matt Morgan (e non escludo anche Awesome Kong) ha lottato in condizioni precarie, e ne sia venuto fuori un incontro brutto ai limiti dell'imbarazzante. Ripeto, poi eventualmente parliamo finchè volete delle ragioni, ma se in piena forma la credibilità di Matt Morgan è ancora tutta da dimostrare, figuriamoci cosa ne può venire fuori in quelle condizioni.. molto meglio sarebbe stato soprassedere, mandare Jim Cornette sul ring con un microfono a spiegare il tutto, poi prendere due atleti – della X Division magari – e mandarli uno contro l'altro in sostituzione senza storyline.. non ne sarebbe venuto fuori chissà che, ma sicuramente meglio dello scempio che si è visto.
Insomma è come se un critico musicale dovesse valutare la canzone di Povia a Sanremo.. prima di chiedersi se il testo è moralmente corretto e perché, dovrebbe semplicemente dire che ha sentito (non me ne vogliano i suoi fan, è ovviamente una opinione personale) una canzone alquanto brutta.

Punto secondo, il main event: Finale deludentissimo, Team 3D per nulla aiutato da chi dei main event dovrebbe avere più esperienza come Sting ed Angle.. ma soprattutto totale assenza di un minimo di atmosfera, di coinvolgimento dello spettatore. Basta questo a decretare l'insufficienza dell'incontro e di tutta la serata. Ovviamente sì, ma a questo punto c'è da mettere seriamente in discussione anche il regno stesso di Sting, che francamente fino a questo momento ha detto quanto quello precedente di Samoa Joe, e non è un complimento. Potrà migliorare la situazione ora che ci sarà sicuramente uno scontro più diretto con Angle e che nei mesi prossimi, superate le pratiche minori di Steiner e Booker T, torneranno a lottare per la cintura? Speriamo.. però urge davvero tantissimo fare di meglio.

Punto terzo, le idee nate male, da uccidere prima che finiscano peggio: Mai giudicare un'idea nel wrestling solo dal punto di vista logico, prima di aver visto la reazione del pubblico, perché facendo così bisognerebbe bollare subito come idiozie la spirit squad, eugene, black machismo, hornswoggle, ovvero gimmick che alla fine si sono rivelate vincenti con il pubblico, certo non idee da milioni e milioni di dollari ma comunque segmenti e personaggi positivi.
Prendiamo ora Brutus Magnus.. è o non è un personaggio “compatibile” con il wrestling del 2009? Come ho appena detto non mi sarei mai espresso prima di vederlo in azione e davanti al pubblico, ma dopo questo pay per view e relativa reazione della Impact Zone la mia risposta è ora chiarissima: no, indipendentemente dalle qualità tecniche di chi lo interpreta. Se ne traggano quanto prima le dovute conseguenze, senza aver paura di uccidere una storyline di fatto appena nata. Meglio correggere subito gli errori che tentennare in attesa di chissà quale miracolo. Ah, non è che per Shane Sewell il discorso sia poi così diverso..e lui di occasione per catturare l'interesse dei fan ne ha avute assai in più.

In sintesi, non so se e quanto le considerazione che vi ho esposto siano da voi lettori condivise o meno, e dunque se l'analisi delle cause sia uniforme o possa variare, ma sicuramente assai meno esposto alle opinioni è l'effetto, un effetto che da diversi mesi si traduce nell'avere a che fare con una federazione che produce puntate di Impact interessanti e con pochissimi momenti noiosi, ma che nei pay per view non riesce assolutamente a ripetersi.

Come dite? Questa frase l'avete già letta mille volte su questa rubrica? Lo so, faccio ammenda, ma se non mi danno elementi per scrivere qualcosa di diversi (e magari di opposto..)

Scritto da Giovanni Pantalone
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