Impact Planet #62

Impact Planet

Non mi posso allontanare un attimo che qui succede il finimondo…


Benvenuti ad una nuova edizione del Planet, la prima dopo una pausa estiva intervallata dal gentile aiuto di Claudio Poggi, che ringrazio per i voti che naturalmente non condivido per nulla (scherzo ovviamente..).
E come detto in poco più di un mese di cose ne sono successe davvero tante, dentro il ring e fuori, al punto da dover per forza di cose riassumerle tutto in poche righe, visto che se volessi trattare tutti i temi come meriterebbero ne verrebbe fuori un editoriale talmente lungo da essere più noioso di Cody Rhodes, il che è quanto dire..

Cominciamo con l'inquietante presagio lanciato da Stefano Riva al termine del Report di Impact: AJ, Joe, Sting, Jeff Jarrett.. stiamo per assistere alla nascita di Billionaire's club vs New Blood parte due? Dio ce ne scampi e liberi.. per chi non lo ricordasse, quell'angle in WCW, naturalmente opera di Vince Russo, fu il classico esempio di come provare a imporre una stable come heel senza riuscirci minimamente, anzi ottenendo l'effetto contrario di far prendere tanti simpatici fischi e pernacchi ai face ed ovazioni a quelli che dovrebbero essere i cattivi. A volte è un effetto inevitabile, vedi il Team Canada in WWF nel 1997, altre, come in questo caso, ci sono colpe evidenti di chi i copioni li scrive.
Ci sono elementi per pensare che questo capitolo non felice della storia del wrestling possa ripetersi? Purtroppo temo proprio di sì: capisco, condivido ed approvo la scelta, a mio avviso ormai evidente, di coinvolgere Jeff Jarrett e Sting insieme a Samoa Joe e forse anche AJ Styles nel main event di Bound for Glory, e per carità ne può venir fuori qualcosa di degno del main event del più importante show dell'anno, ma troppi sono gli errori che si stanno susseguendo in queste settimane. Ve ne riassumo qualcuno, in rigoroso ordine sparso:

1) Basta un promo di Sting a difesa della vecchia guardia e del rispetto per i veterani a renderlo heel? Naturalmente no.. a conferma di come l'idea di provare a portarlo dalla parte dei cattivi sia scellerata e da abbandonare quanto prima. Figuriamoci poi con un pubblico così smart come quello della TNA.

2) Con quante cavolo di persone deve feudare AJ contemporaneamente? Già questo discorso di Sting ha parzialmente rovinato il feud con Kurt Angle (anche il last man standing match è stato influenzato in modo tale da non aver dato tutto quello che poteva, pur rimanendo un discreto incontro), poi c'è Trig che compare una volta sì e una no, ora il segmento diretto con Sting.. vogliamo decidere cosa far fare a questo povero ragazzo please, e fargli fare solo quello? E' come avere un fucile pieno di colpi e spararli tutti per colpire un bersaglio, che nel nostro caso è l'interesse, quando sarebbe molto più sensato spararne uno alla volta, ma mirando al bersaglio. Peraltro così si penalizza anche Angle, che è e resta un patrimonio che non andrebbe sprecato in questo modo.

3) Magari non tutti condivideranno, ma al momento le mazze da baseball e le chitarre stanno pericolosamente mettendo in secondo piano il ruolo di Samoa Joe, ovvero quello che qualunque dirigente di buon senso deve vedere come il presente ed il futuro della propria compagnia. Non vorrei che l'attuale campione finisse nel main event “schiacciato” e da comprimario rispetto ai più anziani avversari.

4) Proseguendo il punto precedente, non aiuta il ruolo di Kevin Nash, pronto a stuzzicare il campione sulle sue limitate capacità di concentrazione mentale. Anche qui il discorso è semplice.. tutto questo a cosa serve? Ad un feud fra i due? Non è il momento, e dunque perché non riparlarne dopo Bound for Glory? O serve al main event i precedenza? Assolutamente no, anzi stona e ruba tempo e credibilità allo stesso Joe, che come detto guai a presentarlo un gradino sotto rispetto ai suoi avversari nell'atteso evento del mese prossimo. Sarà mica un caso che Big Sexy si lamenti una volta si e l'altra pure di come il suo personaggio viene gestito?

Insomma a mio avviso ci sono troppi segni di una evidente confusione, di idee che non sono chiare ad appena un mese di distanza dall'appuntamento più importante. Ben venga l'effetto, sicuramente non da poco, del rientro di Jeff Jarrett, ma da solo e con una costruzione attorno così poco chiara, dove poco chiara purtroppo non sta per misteriosa bensì per confusa e con poco senso, non potrà portare i frutti sperati.
Il risultato visto finora, infatti, sono delle puntate di impact (viste in clamoroso ritardo una volta rientrato..dio maledica la vergognosa rete umts tim in calabria) che paradossalmente sono state abbastanza piacevoli a vedersi almeno nelle ultime due-tre settimane, ma che ogni volta quasi rompono i legami di continuità, almeno per le storyline più importanti, con le precedenti.

Passando ad un qualcosa di decisamente più lodevole, sembra ormai cosa fatta l'approdo di Mick Foley ad Orlando, anche se al momento nessuno è in grado con certezza di dire quando e con quale ruolo (wrestler?commentatore? altro ruolo onscreen?). Come commento vale lo stesso fatto ai tempi dell'approdo di altri nomi altisonanti come Kurt Angle o (jn misura minore, per carità) Booker T: così come in uno sport di squadra i giocatori che sono in grado da soli di garantire un salto di qualità ad una intera squadra sono pochissimi, anche nel wrestling i personaggi in grado con le loro sole capacità di fare lo stesso sono altrettanto pochi, anzi probabilmente al momento in attività non ne vedo nessuno (forse, e dico forse, Triple H, Undertaker e Shawn Michaels, ma ho qualche dubbio). Diverso è il discorso di un campione che arricchisce un gioco di squadra già di livello o che è in grado con il suo contributo di integrarlo e migliorarlo significativamente. E dev'essere assolutamente questo il caso, affinché l'acquisto comporti un improvement degno del tre volte campione WWF.
Foley non servirà a nulla se continuerà l'overbooking, la gestione discutibile di personaggi ed altre pecche recenti che abbiamo “ammirato” in quel di Orlando; servirà invece come il pane se gestito bene ed affiancato dalle persone giuste. Il nome che viene inevitabilmente in mente è quello di Abyss (che giovedì scorso finalmente ha avuto la possibilità di fare il signor promo che avrebbe dovuto fare due mesi fa.. meglio tardi che mai), ovvero una gimmick assai simile a quella di Mankind interpretata dallo stesso Foley (che però è sotto copyright WWE, quindi ci vorrà qualche workaround). Sia un feud che una “collaborazione” fra i due sono cartucce assai interessanti, ma che come detto andranno spese bene, non così e così come fu per il feud Joe vs Angle di due/tre anni fa, speso a dovere solo parzialmente.

Per un Foley che con ogni probabilità arriva abbiamo una Gail Kim che invece certamente ha lasciato il roster della TNA, per tornare alla WWE in seguito ad una offerta economica irrinunciabile: purtroppo per lei non il milione di euro che il Kliq Here rimarcherà senza pietà al povero Michele Ippolito, ma comunque una offerta fuori dai parametri che la TNA può permettersi. L'operazione credo sia stata portava avanti a Stamford più per “ammazzare” la divisione knockout della concorrenza che per rinforzare le proprie divas, visto che di lottatrici capaci ce ne sono già un numero magari non altissimo ma nemmeno basso (Beth Phoenix, Micie James, Nathalia, Victoria seppur usata coi piedi, Candice che è comunque migliorata..). Gail Kim è poi particolarmente adatta coniugando una eccellente abilità sul ring ad un fisico ed una bellezza non da poco, canoni che a Stamford sono comunque considerati decisamente di più.
E' un caso che sia stata prelevata lei (recentemente usata malissimo)? Come mai non è arrivata una offerta simile alla knockout champion attuale? Sarà mica perché il suo push non ha nessun senso ancora oggi? Sarcastiche cattiverie, ma ahimè supportate da una sconcertante analisi dei fatti.

In chiusura, sempre in tema di addii – seppur meno recenti – devo per forza ricordare anche quello di Tomko, atleta a mio avviso dal potenziale enorme, del quale la federazione ha fatto un grosso errore a privarsi. Non mi meraviglierei per nulla nel rivederlo a breve qui o in un palcoscenico ancora più importante.

Per questa edizione è dunque tutto.. avrete notato come in tutto l'editoriale non ci sia un solo accesso a No Surrender, ma come detto le cose da parlare erano tante e tali da dover rimandare ogni analisi del pay per view alla prossima settimana, in occasione del consueto appuntamento con i pronostici. Ci si rivede dunque fra sette giorni!

GP

PS
Certo che ormai il duo al commento mi ricorda davvero Ambra Angiolini ai tempi di Non è la Rai, sputtanata da Chiambretti e Rossi che scoprirono come fosse letteralmente telecomandata con l'auricolare da Boncompagni..

Scritto da Giovanni Pantalone
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