Impact Planet #393

Impact Planet

Benvenuti alla prima edizione dell'Impact Planet curata dal sottoscritto, Davide Palmieri! Questo editoriale è dedicato ad una federazione che ha emanato ed emana tutt'ora nei suoi appassionati e nei suoi detrattori tanti sentimenti contrastanti: aspettative, scetticismo, rassegnazione, odio, speranze.


Impact Wrestling
Stiamo sicuramente parlando di una compagnia che, insieme al nome originale ed a quasi tutte le star che ne hanno formato l'identità, nel corso degli anni ha purtroppo perso anche quello status di ferma numero due che per così tanto tempo ha avuto, di promotion più vicina a qualunque altra ad essere unanimamente considerata l'alternativa tanto cercata rispetto alla WWE, ma non per questo va ignorata.
Dopo l'acquisizione della Anthem, dopo un periodo di ulteriori passi falsi e fallimenti (il breve cambio in GFW con Jeff Jarrett, il push da top face di Alberto El Patron, ecc.) sembra finalmente aver ritrovato la sua dimensione.
Una dimensione ridimensionata e meno prestigiosa rispetto al passato, questo è certo, ma che, se finalmente le cose rimarranno stabili, potrebbe continuare a dare delle gioie agli appassionati che non hanno deciso di abbandonarla ed a quelli, come me, che hanno deciso di dare a questa compagnia una nuova chance.
È difficile recuperare fiducia per una compagnia che ha deluso tanto spesso ed in modo tanto clamoroso i propri fan che avevano riposto le loro speranze in essa, ma diavolo, non si può negare che i vari Don Callis, Scott D'Amore, Jimmy Jacobs e Petey Williams ci stiano provando, quindi perché non possiamo farlo anche noi?

Dopo questo sguardo generale alla compagnia, è tempo di guardare alle storyline in sé che stanno animando gli show settimanali. Come sappiamo dopo Bound For Glory il prossimo PPV della compagnia sarà Homecoming, dallo storico Asylum ad inizio 2019, pertanto avremo un periodo di vuoto per quanto riguarda i PPV lungo ma non troppo, perlomeno rispetto al solito a cui siamo stati abituati negli ultimi anni da Impact, ed a mio avviso questa è un'ottima scelta in quanto periodi troppo lunghi senza PPV veri e propri sono deleteri per una gestione interessante e dinamica della compagnia, che molto spesso mette in scena delle sorta di mini-PPV nei suoi show settimanali che però di rado risultano essere effettivamente speciali.

Austin Aries
Indubbiamente la questione principale legata alla compagnia, per quanto non sia stata menzionata negli show settimanali seguenti a BFG, è quella legata ad Austin Aries.
La domanda è: work o shoot? Molti possono avere opinioni che considerano certe ma, alla fin fine, si tratta solo di questo: opinioni.
Io personalmente ritengo (ma qui entra in gioco anche il fatto che lo spero vivamente) si tratti di uno work. Sin dal suo ritorno a marzo di quest'anno Austin Aries si è portato sulle spalle tutto il brand, è indubbiamente uno dei wrestler più completi a tutto tondo del roster e la sua perdita, specialmente dopo aver dominato per praticamente tutta la sua nuova permanenza ad Impact, sarebbe un colpo terribile per la compagnia.
Questo fermo restando che per me, se così effettivamente sono andate le cose, concludere intenzionalmente il proprio evento più importante dell'anno con un finale del genere, non vendendo l'esito dell'incontro per il World Title e rovinando l'incoronazione di Johnny Impact, sarebbe stata una pessima scelta, ma se lo scopo era di concludere la trasmissione dando motivo ai fan di continuare a parlare di Impact, beh, ci sono riusciti.
Aries metterà in scena il mormorato angle alla “Loose Cannon”, ovvero ispirato a quel Brian Pillman che iniziò ad interpretare un personaggio imprevedibile, che ottenne un effettivo rilascio dalla WCW per andare in ECW e poi nella WWF e perseguire il suo angle, salvo poi rimanere in WWF, oppure è arrivata semplicemente la fine di Aries in Impact?
Considerando anche che Aries è una nota testa calda e che si è bruciato buona parte dei possibili ponti (WWE,ROH,forse lo stesso Impact) potrebbe essere difficile per lui rimanere rilevante, quindi penso che sarebbe meglio per il performer e per la compagnia stessa se si tratti di un angle.
Questa è la mia speranza, oltre che la mia opinione al riguardo, ma l'effettiva risposta l'avremo solo in futuro.

Il regno di Johnny Impact
Oltre a questa questione che potrebbe o non potrebbe effettivamente riguardare il futuro di Impact, alla luce della sconfitta di Aries come campione e de facto faccia del brand abbiamo quel Johnny Impact che addirittura ne porta anche il nome, per non farci mancare niente. Scelta di ring name che ho sempre considerato abbastanza pacchiana, per inciso, ma che fa un effetto meno sgradevole rispetto a quando era una novità, questione di abitudine suppongo.
Un Johnny Impact che garantisce buone prestazioni in-ring (e l'abbiamo visto nella sua difesa titolata contro Fenix), ma è carente sul lato extra-ring, purtroppo soprattutto come face risulta essere alquanto blando. Ciò nonostante credo che il suo title reign non durerà poco, ed al momento non vedo papabili candidati a strappargli l'alloro. Quello che considererei il top heel a seguito dell'abbandono/assenza di Aries, Sami Callihan, è impegnato in un feud per l'X-Division Title contro Brian Cage, titolo che a mio avviso vincerà malgrado lo ritenga poco adatto al titolo in questione, e quindi non lo si può considerare tra i papabili campioni nel breve periodo.

X-Division
Parlando proprio della X-Division, al momento purtroppo la vedo piena di nomi che purtroppo non possono far altro che da corpi da mandare in pasto ad un Brian Cage dipinto come troppo superiore a tutti i suoi possibili rivali, un Cage che ha esordito battendo subito un mostro imbattibile come Lashley, e che probabilmente ascenderà al main event tra non molto. In una divisione che, oltretutto, tolti Matt Sydal, Ethan Page, ed i sempre fin troppo bistrattati Trevor Lee e Caleb Konley, vede più face che heel nelle sue fila, e che quindi sarebbe a maggior ragione meglio gestibile con un heel come Callihan al top.
Tornando ai possibili rivali del campione Johnny Impact, c'è la coppia Moose/Killer Kross, reduci proprio dell'abbandono di Aries, e che hanno quindi perso quel leader che gli dava quel qualcosa in più, ma penso che loro faranno faville nella categoria di coppia, dove del resto gli LAX hanno praticamente finito i rivali.

Tag Team Division
Passando alla categoria di coppia, sono stato felice del fatto che gli OGz non ci abbiano lasciato dopo la sconfitta di Bound For Glory come temevo sarebbe successo, infatti ritengo sia un team che sia nel ring che nell'extra (per i segmenti sopra le righe ma soprattutto per l'ottima mic skill di King, che già ai tempi dei DCC ricevette un pessimo trattamento dalla compagnia), e per loro si profila un intrigante feud con i Lucha Bros, dal quale probabilmente usciranno sconfitti per rilanciarli dopo la sconfitta nel 3 vs 3 di BFG, ma non c'è male. Ed oltre ad un futuro si spera roseo e non costellato solo da sconfitte per lanciare altri team per quanto riguarda Homicide ed Hernandez, credo e spero che anche lo stesso King potrà togliersi soddisfazioni in questo suo nuovo stint ad Impact. Attualmente nel roster ci sono pochi talker con le sue abilità, forse solo Eli Drake dopo la dipartita di Aries, quindi uno con le sue qualità andrebbe sfruttato.
Quindi, tornando alla domanda precedente, chi per detronare Impact? Onestamente: per ora nessuno.
Impact ha già difeso il titolo con Fenix, quasi sicuramente farà altrettanto con Killer Kross a Final Hour, e penso che si andrà avanti a difese del genere ogni 2-3 settimane per parecchio, fino ad arrivare ad Homecoming contro, rinnovo il “si spera” per l'ennesima volta, il rientrante Austin Aries, che inoltre sui social ha evidenziato il fatto di possedere ancora il Grand Slam Championship e di considerarsi ancora campione, pertanto si potrebbe persino arrivare ad un Title vs Title Match al PPV di gennaio.

Knockouts Division
Spendo due parole anche per la divisione Knockouts che però, come quella X-Division, mi sembra priva di potenziali sbocchi interessanti al momento. Abbiamo Tessa Blanchard come campionessa ed una Taya Valkyrie reduce da un turn face e da una costruzione come sfidante abbastanza carente, e probabilmente buona quindi solo come vittima sacrificale per la Blanchard. Le face più over sono indubbiamente Allie e Rosemary, al momento ancora coinvolte nella loro storyline sopra le righe con Su Yung, e quindi non disponibili per il giro titolato. Chi rimane, quindi, dopo la probabile disfatta della consorte di Johnny Impact?
Kiera Hogan? Alisha Edwards? Poche scelte, ed anche carenti in quanto a qualità se lo chiedete a me.
Al momento quindi, vedo anche il regno di Tessa come uno destinato a durare per parecchio, fino a quando non ci saranno alternative migliori in vista. Chissà che con Homecoming, PPV e periodo perfetto per ritirare fuori qualche nome storico della promotion, non esca dal ritiro una Gail Kim praticamente icona della divisione Knockout. In tal caso spererei vivamente non per togliere tutto il momentum a Tessa ed a strapparle il titolo, imponendo il ragionamento secondo il quale il passato è sempre superiore al presente/futuro, ma bensì per dare alla Blanchard una rivale ed una vittoria di peso, in attesa di chi potrà effettivamente strapparle il titolo.

Pop TV e contratto televisivo
Per concludere credo sia doveroso dedicare qualche riga anche ad un'altra questione che non ha proprio a che fare con le storyline di Impact, ma che certamente condiziona la compagnia in sé:
Lo spostamento di orario fatto da Pop TV. Impact, infatti, dopo più di 10 anni è passato dal trasmettere il suo show di punta in prima serata alla seconda serata, cambiamento che ha portato ad un drastico calo negli ascolti, che già non erano granché a causa del canale non proprio di prima fascia che trasmette lo show.
A questo si aggiungono i rumor secondo i quali presto Impact potrebbe presto venire sostituito nel palinsesto di Pop dalla AroLucha, e per l'ennesima volta questo porterebbe la compagnia a dover cercare in fretta e furia un programma che trasmetta il suo show di punta.
Dopo Spike TV è stato tutto in discesa: da Destination America, a Pop TV alla seconda serata del medesimo canale. Cosa potrebbe esserci di peggio? Forse Impact potrebbe addirittura essere costretto a trasmettere lo show sul GWN? Già ora come ora fa trasmettere il suo show gratuitamente da Pop, condizioni contrattuali peggiori sarebbe difficile raggiungerle anche provandoci.
Ancora una volta il destino della compagnia è in dubbio, ma se abbiamo imparato qualcosa in questi suoi oltre 16 anni di vita è che Impact non muore mai!

Per questo primo mio numero dell'editoriale dedicato alla compagnia più disgraziata e meno costante della storia è tutto. Scusate lo spazio striminzito dedicato alle effettive storyline della compagnia, ma una visione generale della compagnia e poi alla questione Aries mi sembrava doverosa.
Con questo, e augurandomi che sia stato di vostro gradimento, vi auguro una buona giornata, e ci risentiamo tra due settimane per il prossimo Impact Planet!

Scritto da Davide Palmieri
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