Impact Planet #386

Il wrestling ha un potere disumano nei confronti di noi fan, ovvero quello di farci innamorare dei personaggi.


Come sempre, prima di entrare nel dettaglio, se avete dei consigli o delle critiche da muovermi, o se semplicemente volete scambiare qualche opinione, scrivetemi pure all'indirizzo aldofiadone@gmail.com; sarà mio piacere leggere ogni vostra parola.

Ebbene, se oggi Impact Wrestling è tornata a vivere un atmosfera bollente con storyline interessanti e match di qualità, lo dobbiamo ad una nuova dirigenza che ha saputo raccogliere i tasselli mancanti e inserirli dove vi era bisogno. Ma di questo ne eravamo già a conoscenza e per tale motivo l'editoriale odierno non sarà una ripetizione dei pregi o difetti delle storie attuali o magari della gestione economica della compagnia; l'obiettivo è quello di soffermarmi su un nome, su colui che reputo la punta di diamante delle federazione nonostante non militi nel main event di essa. Sami Callihan.

“The DRAW” questo è il suo nickname, un personaggio capovolto rispetto al suo passato in WWE in quel di NXT. Callihan ha girato il mondo per anni (e continua a farlo), lo conosciamo infatti anche nelle vesti di Jeremiah Crane in Lucha Underground, ma il suo approdo ad Impact ha segnato in modo importante la sua carriera (E quella di altri).
Innanzitutto ha dato agli oVe una personalità che mancava, grazie a lui il feud con gli L.A.X. raggiunse il suo apice arrivando al bellissimo Barbed Wire Massacre 3 (Probabilmente il match dell'anno della compagnia).
Il secondo motivo è rappresentato dalla lunga lotta con Eddie Edwards. Dal colpo con una mazza da baseball (Cosa che non avrebbe dovuto spaccare realmente il viso a Edwards rischiandolo di fargli vivere il resto dei suoi giorni in assenza di un occhio) alla fase psicologica che ha coinvolto anche Alisha Edwards, facendo quindi impazzire l'ex Wolves che ora è in faida con Tommy Dreamer.
Quando un feud è di successo lo è perché lascia il segno grazie ai suoi segmenti, regala ottimi match e si porta dietro delle ripercussioni importanti nel futuro dei personaggi. In questo caso Eddie Edwards veste i panni di un altro se stesso e si trascina questo dolore causato da Callihan anche contro un vecchio amico quale è Tommy Dreamer.
In molti paragonano tale feud al capolavoro che coinvolse Raven e Dreamer nella defunta ECW, io dico che Callihan vs Edwards è il feud dell'anno.
Il terzo punto? Se c'è davvero un terzo punto lo ricollego al promo lanciato contro la ROH, Chris Jericho e la sua crociera. Callihan è stato l'uomo giusto per creare una motivazione on screen valida per definire lo show Impact Wrestling vs ROH durante la Cruise of Jericho. Più soldi per Y2J, maggiore pubblicità per Impact e, da poche ore, l'annuncio di Sami Callihan vs Marty Scurll. Tutti felici, fan compresi.

La generazione attuale di atleti è capace di tirar fuori match da cinque, sei o sette stelle, ma non tutti sono bravi nell'attirare grandi attenzioni su loro stessi anche al di fuori del lottato.
Quando Callihan firmò per Impact ne fui felice semplicemente perché ero sicuro che la compagnia lo avrebbe esposto come un vero talento senza sprecarlo come fatto a Stamford, ma mai e ripeto mai, mi sarei aspettato un cammino simile ed un successo tale da portarmi a dedicare un articolo interamente alla sua run in quel di Impact.

Oggi l'uomo capace di disegnare il proprio cammino, colui che assieme ai fratelli Christ è pronto a conquistare tutto contro tutti a nome dell'Ohio, è impegnato con Pentagon Jr. in un altra faida che si preannuncia scoppiettante.
Prima attacca l'ex Impact World Champion a causa della sconfitta patita dagli oVe, poi riesce a smascherarlo umiliandolo e infine arriva addirittura a vestire i panni del messicano per colpire il fratello (Fenix) dopo il bellissimo match andato in scena tra quest'ultimo e Rich Swann.
Ovviamente tutto questo ha portato ad un unica quanto inevitabile soluzione, Pentagon Jr. vs Sami Callihan a Slammiversary XVI in un Mask vs Hair match.

Il resto della card promette bene, ma questo match è la vera ciliegina sulla torta, quel tipo di match che attendi trepidamente e che, probabilmente, potrebbe valere l'intero prezzo dell'evento.
Forse vi sembrerà che stia “montando” eccessivamente la cosa, liberi di pensarlo, così come siete liberi di pensare che Callihan non abbia un fisico da main event o magari un bel faccino per piacere alle fangirl, ma con quanto dimostrato finora, “The DRAW” merita il posto fisso nei match più importanti di Impact Wrestling e, perché no, il titolo di campione del mondo quanto prima.

Anche per questo editoriale è tutto, l'appuntamento con l'Impact Planet è tra due settimane per la preview ufficiale di Slammiversary XVI.
Qualora vogliate restare sintonizzati con il sottoscritto, vi segnalo il WWE Planet in uscita la prossima settimana.
Ringrazio infine voi lettori per la pazienza e la costanza con la quale ci seguite giorno dopo giorno da ventuno anni.

“Lodare e predicare la luce non serve a nulla, se non c'è nessuno che possa vederla. Sarebbe invece necessario insegnare all'uomo l'arte di vedere.”
– Carl Gustav Jung

Have A Nice Day 🙂

Aldo Fiadone
Aldo Fiadonehttps://www.spreaker.com/show/pro-wrestling-culture_1
Newser ed editorialista per Tuttowrestling.com dal 2015; Founder e conduttore del podcast Pro Wrestling Culture; Dal 1999 amante di Sting e le sue gesta.
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