Impact Planet #346

Impact Planet

Settimane piene di lavoro sono state quelle che hanno visto protagonista la TNA nel post Bound For Glory.


Dopo aver risolto positivamente la disputa con Billy Corgan, restituendo la somma di denaro precedentemente fornita dall'artista, la compagnia ha svelato il nuovo organigramma ed i nuovi piani in vista del 2017.
Nonostante ciò, altri “intrecci” economici andranno risolti, in particolare il pagamento arretrato delle tasse nel Tenessee e la causa con Eric Bischoff (che ormai sta facendo letteralmente la muffa).
Nuovi piani, nuovi progetti e aria fresca, sono gli elementi che possono davvero giovare a questa federazione.
Ma cosa sta accadendo sull'esagono marchiato Total Nonstop Action Wrestling?
Mettiamo in ordine le carte e iniziamo a trattare i veri argomenti di questo Impact Planet con un'accurata analisi sul suo roster.

X-DIVISION
Gli ultimi due mesi di questa categoria non hanno visto elementi o segmenti particolarmente eclatanti, dal post Bound For Glory abbiamo visionato una lotta tra i vari team (Helms Dinasty, Team X Gold e Team Spud ndr) per determinare l'attuale gruppo di X-Division più forte della TNA (situazione per quanto mi riguarda anonima).
La vittoria, dopo diversi match, è andata al Team X Gold formato dall'X-Division Champion DJZ, Braxton Sutter e Mandrews, i tre si sono poi scontrati per il titolo detenuto da DJZ il quale, dopo un infortunio patito nel match, è riuscito comunque a trionfare grazie ad un roll-up su Mandrews (da notare come quest'ultimo era riuscito a mettere KO Sutter e quindi ad avere la vittoria in pugno, vittoria purtroppo sfiorata causa DJZ ndr)
Qui nasce una piccola svolta che porterà al turn heel di Mandrews che quindi rimischia momentaneamente le carte in tavola.
Si prospetta una storyline interessante e ancor di più un occasione d'oro per l'inglese che, a lungo, è stato sottovalutato anche a causa di una gimmick non totalmente eccezionale (il Bart Simpson dei poveri per capirci).
Questo turn heel può giovargli molto e, magari, completarlo data anche l'importanza inizialmente concessagli con la vittoria del British Bootcamp 2.
Staremo a vedere.

KNOCKOUTS DIVISION
Divisione femminile che rimane molto attiva su due fronti, Maria vs Allie e il Knockouts Championship.
Nel primo frangente abbiamo una vera e propria guerra che di settimana in settimana viene sviluppata, ma almeno per ora, trova sempre dei frangenti, dei momenti, che frenano il tutto.
È ovvio come questa storia porterà ad uno sblocco e ad una nuova vita per il personaggio di Allie (che nel campo indipendente è un'ottima lottatrice).
Maria è la solita First Lady abilissima al microfono che trova sempre l'asso nella manica grazie alla copertura di Sienna o Laurel Van Ness.
Importanti sviluppi sembrano dietro l'angolo e di certo non mancherà la presenza di Brandi Rhodes nonché unica vera alleata di Allie che, dopo essere stata messa KO dal gruppo della First Lady, tornerà per pretendere vendetta e aiutare la sua amica.
Il Knockouts Championship invece ci ha regalato un piccolo quanto importante shock, Gail Kim è stata infortunata per mano di Rosemary, vedendosi quindi costretta a rendere vacante la cintura.
Il titolo è stato poi conteso da Jade (definita anche attraverso un promo sul ring come il futuro della divisione da parte dell'ormai ex campionessa e TNA Hall of Famer) e dalla vera voce della Decay (Rosemary ndr).
Il match, un Six SIdes of Steel per l'esattezza, ha visto come vincitrice proprio la canadese che si è quindi presa con la forza questo titolo.
Inutile negare come la costruzione del tutto sia stata un'ottima mossa ed una vera ondata fresca per la divisone femminile che, tolto il feud tra Gail Kim e le Dollhouse (nel 2015 capitanate da Taryn Terrell ndr), ha visto per fin troppo tempo sempre i soliti nomi al centro dell'attenzione.
Anni fa questa divisione era solo ed esclusivamente un vanto per la TNA, i tempi sono cambiati e, crisi o non crisi, le gerarchie con essa.
La TNA possiede ancora una categoria femminile più che buona per la quale si prospetta un roseo futuro.
Fare paragoni in questo momento credo sia un errore, da una parte abbiamo un prato già curato e ben fiorito, d'altro canto vi sono state piantate da poco delle nuove piante che stanno pian piano facendo sbocciare i primi fiori.
L'interesse per la Knockouts Division rimane e non resta che attendere i prossimi sviluppi.

MIDCARDING
Il midcarding TNA è forse il settore che dovrebbe ricevere degli innesti di spessore onde evitare la “zona morta” durante le fasi centrali della trasmissione degli episodi di Impact Wrestling.
Abbiamo un nuovo Impact Grand Championship con Moose, successivamente vediamo Aron Rex che dopo Bound For Glory è caduto nell'anonimato generale con un turn heel imbarazzante e prestazioni altrettanto evitabili, Jesse Godderz (impegnato anche con Robbie E nei BroMans), Bobby Lashley, che da ex campione TNA troverà sicuramente in questa zona nuovi avversari, Eli Drake che è migliorato esponenzialmente nel tempo (un altro successo per la TNA), EC3 cui non serve fare altre descrizioni, Drew Galloway che tornerà più affamato che mai, Grado, che rimane un personaggio comedy utile e pronto all'uso, Mike Bennett che forse avrebbe meritato qualcosa in più durante questi tapings post Bound For Glory; ma servono davvero altri nomi per poter rendere anche il resto della card importante e attesa dal fan.
Con altri nomi di valore medio alto, trovi la possibilità di concentrare anche nella midcard feud interessanti come visto tra Mike Bennett vs EC3 o la Final Deletion, sta alla TNA, ad Anthem e di conseguenza al verde amico (più semplicemente definibile come, i dollari) a dare un aiuto importante.
La ROH ha molti nomi che rischiano di non rinnovare per il 2017, il settore indie, in particolare con RevPro, PROGRESS WRESTLING, EVOLVE e altre compagnie, hanno nomi interessanti sul piatto cui bisogna arrivare prima ancora che se ne accorga la WWE, perché una volta che la federazione di Stamford punta un atleta è difficile che una firma slitti.
Serve quindi un occhio attento, mano al portafoglio (se ci sono soldi da spendere) e un booking intelligente.

TAG TEAM DIVISION
Vi ho già parlato della DCC e questa guerra con gli Hardys mi suscita un particolare interesse in vista futura, vista che molti fan sperino porti a piani gloriosi per il primo team citato.
Sugli Hardys non ci sono altre parole da spendere.
In successione abbiamo BroMans (team utilizzato a sprazzi), Decay, The Tribunal, Al Snow e Mahabali Shera (con quest'ultimi almeno per il momento dato che siamo abituati a vedere in coppia l'indiano insieme a Grado) ed Helms Dinasty.
I Wolves rischiano purtroppo di sciogliersi definitivamente a causa del già annunciato ritiro di Davey Richards, l'ex campione ROH infatti ha dichiarato attraverso il suo Twitter che il 2017 sarà l'ultimo anno per la sua carriera da pro wrestler; altri progetti quindi lo attendono, ma nel frattempo la TNA perde un team che ha segnato una fetta di storia straordinaria per la categoria (basti ricordare la serie di settem match prima con Team 3D e Hardy due anni fa e nel 2015 con i Dirty Heels ndr).
Analizzando i nomi in circolazione, a mio parere serve solo un ulteriore tag team da aggiungere alla lista sopracitata.
Anche in questo caso andrei quindi a pescare nel campo indies e mi verrebbe in mente gente come Jack Jester e Wolfang della Blacklabel in ICW (con Jester che però ha lasciato la stable dopo Fear & Loathing IX ndr), oppure i British Strongstyle formati da Trent Seven (molto conosciuto anche nel nostro paese in particolare dai fan indies) e Pete Dunne (il nuovo PROGRESS Champion ndr).
Un ulteriore ingaggio per arricchire una categoria al momento sufficiente, ma che merita voti ben più alti per rispetto del suo leggendario passato.

MAIN EVENT
Eddie Edwards è il nostro TNA World Heavyweigth Champion, gente come Eli Drake sta subendo una costruzione importante proprio per competere per la cintura più ambita della compagnia.
Drew Galloway, EC3 e Bobby Lashley sono delle certezze nel main event ed elementi di lusso per la midcard.
James Storm può trovare la gloria che, in questa parte della card, manca dall'Ottobre 2011 ed è per questo che con la DCC la TNA non deve commettere i vistosi e gravi errori effettuati con la Revolution.
Mike Bennett invece è tutt'oggi una scommessa che ci auguriamo possa trovare l'ultima chiamata che lo porti definitivamente ad una costruzione da vero e proprio main eventer.
I nomi ci sono, le storyline che hanno coinvolto il TNA World Heavyweight Champioonship sono le uniche ad aver scaturito il vero interesse negli episodi di Impact Wrestling dopo le vicende con “Broken” Matt Hardy ed ecco perché bisogna avere sempre un occhio vigile su questa categoria che, come visto con Edwards, può regalarci interessanti (ma non sempre condivisibili ) sorprese.
Nuovi ingaggi? Direi magari.
Tommy End e Big Damo sono nomi che avrei preso al volo, ma la WWE li ha soffiati prima ancora che la TNA li notasse a dovere.
Sul piatto ci sono i reDRagon della ROH, ma anche in questo caso la WWE sembra non lasciare scampo e allora chi?
Il monopolio sappiamo a chi appartiene, gente buona in giro c'è, ma rimane gente che va costruita da zero, gente che il fan non conosce, ma lo farà col tempo grazie al nome che si andrà a creare.
E comunque, Zack Sabre Jr. è ancora ingaggiabile, così lui e così Chris Hero e a seguire tanti altri indie pronti a cogliere delle buone occasioni (sperando che la TNA sia capace di fornirle) per la loro carriera.

Anche per questo numero è tutto, spero che la mia analisi sull'attuale roster TNA sia stata di vostro gradimento.
Vi ringrazio per l'attenzione che sempre ci mostrate e vi invito alla lettura dell'Other Side (questa settimana curato dal collega Lothar Ceccarelli ndr) e, come di consueto, al prossimo numero dell'Impact Planet in cui troverete il “Best of 2016” della Total Nonstop Action Wrestling.

Have A Nice Day 🙂

Scritto da Aldo Fiadone
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