Impact Planet #343

Di parole se ne dicono molte e ognuna di queste ha, se vogliamo, il suo peso.
Nel wrestling web vengono forniti aggiornamenti continui, update inerenti stato di forma di un lottatore, voci su presenti e future storyline, eventuali spoiler e, come visto di recente, le condizioni economiche delle varie compagnie di questo sport d'intrattenimento.
La TNA è stata al centro di diverse voci, più o meno fondate, che hanno portato non solo il sottoscritto, ma sia soggetti che svolgono il mio stesso compito che semplici fan, a riflettere.
Ma come se la passa sul serio la federazione di Dixie Carter e Billy Corgan, qual è poi la vera situazione che sussiste tra queste due “autorità ”?
UNSTABLE ECONOMY
La TNA nasce nel Giugno del 2002 grazie alla mente di Jeff Jarrett e suo padre Jerry Jarrett. Fin dai suoi inizi la compagnia di Nashville ha vissuto un'economia instabile che, a suo tempo, venne salvata dalla Panda Energy con la persona di Dixie Carter.
Dixie che quindi inizia a dare il suo fondamentale contributo nella compagnia salvandola già da allora da un possibile fallimento (siamo nel 2003 ndr).
I fondi della Panda Energy riusciranno a fornire un'importante via verso il successo della TNA che troverà poi un notevole accordo televisivo attraverso Spike TV.
Il marchio TNA cresce a vista d'occhio, i fondi rispecchiano i nomi ingaggiati nel tempo, Sting, Raven, Rhino, il Team 3D, Christian Cage, Kurt Angle, Kevin Nash, Booker T, Scott Steiner, Jeff Hardy e tanti di quei nomi che un solo editoriale non basterebbe per elencare.
Nonostante qualche acciacco sempre presente all'interno di un'azienda che non possiede di certo fondi a infiniti zeri come compagnie presenti già da decenni, la TNA riesce nell'impossibile, ingaggia Hulk Hogan e con lui il suo braccio destro Eric Bischoff.
Siamo al 27 Ottobre 2009, data della conferenza stampa e quindi dell'annuncio ufficiale di Hulk Hogan in TNA, fattore che da una svolta e una spinta in più che porta una maggiore attenzione mediatica, un annucio che poi vedrà altri nomi nella federazione, uno su tutti, Ric Flair.
Sembra l'inizio di un'era ricca di successi e di grande prosperità , nessuno riesce a immaginare una situazione opposta e invece, ahimè, così fu.
La TNA, Dixie Carter, la Panda Energy e Jeff Jarrett compiono un gravissimo errore citabile con la seguente frase: “Fare il passo più lungo della gamba.”
La federazione di Nashville a suo tempo era una realtà ben affermata con un milione e duecentomila visualizzazioni fisse ogni settimana, con un roster ricco e invidiabile, per di più la TNA è sempre stata quella compagnia che, per come viene presentata, unisce il pacchetto indies con quello major rendendo il tutto più appetibile ai fan anche grazie al ring a sei lati.
Hogan porta una nuova aria e la convinzione di poter divenire una nuova WWE se non anche migliore e quindi puntare su “divenire una major” e non migliorarsi a modo proprio senza copiare nessun altra mentalità , nessun altra gestione.
Il vero flop economico della TNA quindi, ha inzio nel 2010 e procede lentamente senza che nessuno se ne accorgesse nel tempo.
Spese inutili, soldi letteralmente bruciati e situazione che comporterà poi a creare storyline davvero imbarazzanti per un fan di wrestling (fattore al quale negli ultimi due anni, almeno in questo, è stato posto il giusto rimedio).
Arriviamo quindi al 2013, le storyline sono una comica generale e le puntate di Impact Wrestling non sono di certo memorabili (tranne qualche rara eccezione); l'economia della compagnia peggiora di anno in anno e il tutto lo si denota dagli addii avvenuti già l'anno prima, vedi Ric Falir, Bischoff e lo stesso Hulk Hogan nell'Ottobre 2013.
Si conclude l'anno e, nel nuovo, altri nomi importanti diranno addio alla TNA, AJ Styles, Sting, i Bad Influence e molti altri.
Nello stesso anno perdono il contratto televisivo con Spike TV, questo fattore comporterà un altro grave ripiegamento economico basato sulla registrazione dei tapings (Spike di fatti finanziava interamente o quasi la registrazione degli episodi e quindi la messa in onda dei prodotti marchiati Total NonStop Action Wrestling ndr)
Il fallimento è dietro l'angolo eppure la federazione di Nashville si rialza ancora una volta trovando un accordo televisivo con una nuova emittente, Destination America.
DA si rivela un nuovo flop, meno soldi, meno ascolti (dai quasi 2 milioni di Spike TV ai 200.000 di Destination America ndr) e, a fine 2015, si chiude il rapporto anche per incomprensioni con la dirigenza.
Dopo la chiusura del rapporto con Hogan e Bischoff, dovuto anche al mancato superamento dei 2.000.000 di ascolti (mai avvenuto a parte nell'episodio del 4 Gennaio 2010 dove toccarono quasi tre milioni di visualizzazioni ndr), si chiude il rapporto con Spike TV (che al tempo stesso decide di cambiare il format del proprio canale dicendo addio al pacchetto chiamato wrestling ndr), si chiude anche quello con Destination America che porta solo a un vero e proprio ridimensionamento della TNA.
Il 18 Novembre 2015 viene annunciato un nuovo accordo con una nuova emittente televisiva, Pop TV.
Il nuovo canale che ha una maggiore copertura del precedente, porta gli ascolti tra i 300.000 e i 400.000 che ridanno un piccolo spicchio di visibilità alla TNA che nel frattempo crea un prodotto eccezionale nelle sue storyline che rimangono godibili e sensate al contrario della concorrenza in quei mesi.
Ma il problema è dietro l'angolo e quando fuoriesce f più male del previsto, la Panda Energy cessa di concedere fondi a Dixie e quindi alla TNA stesa che, senza una somma di denaro dalla proprio emittente TV, si ritrova ad autofinanziarsi anche i tapings TV.
La condizione economica peggiora ancora, i soldi dei canali internazionali (non molti) non bastano per coprire tutte le proprie attività e, onestamente, è quasi un miracolo che riescano a pagare interamente e nelle giuste tempistiche i propri atleti.
Giunge Billy Corgan che da un contributo economico per delle quote della compagnia, si cercano nuovi investitori che si rispecchiano nella Aroluxe, siamo ad Agosto 2016 e sembra che il processo d'acquisto della TNA da parte del cantante sia ormai giunto, ma non è così, prima dei tapings di Ottobre e quindi di Bound For Glory, la TNA ha bisogno di ulteriori soldi per registrare i propri tapings, soldi che trova grazie ad Anthem (proprietaria di Fight Network).
Nel frattempo Dixie Carter si rende conto della vasta quantità di debiti che possiede la sua compagnia (3.4 milioni di dollari escludendo le cifre sborsate da Corgane Anthem ndr) e blocca le trattative d'acquisto di Corgan che, infuriato, vuole i suoi soldi indietro e denuncia DIxie e alcuni dirigenti TNA tra cui il marito della Chairman.
Arriviamo quindi ai nostri giorni e, in attesa della sentenza tra Corgna e Dixie, la TNA annuncia la nuova sessione di tapings per Gennaio 2017 e, al tempo stesso, trova la fiducia di Fight Network che si rende disponibile ad aiutare la compagnia per rialzarsi e ristabilirsi economicamente.
Le news che continuano a girare sono davvero tante e alcune di questa parlano di dichiarazione di fallimento per estinguere così i debiti e ripartire più facilmente magari con un nuovo marchio (cosa da sempre voluta da Billy Corgan ndr), ma veniamo alla conclusione di questa “stressante” cronistoria.
La TNA in questi anni di attività non ha mai avuto una condizione economica stabile a parte il frangente di tempo con Spike TV che li ha fatti respirare più che bene.
Il wrestling in generale è un marchio che non tira più come un tempo e di conseguenza non è certo fare grande quantità di soldi con esso.
Le piccole aziende sono svantaggiate anche perché la vera concorrenza che si rispecchia nella WWE, ha il completo predominio del territorio grazie all'immensa quantità di fondi creatosi negli anni (tanti).
Jeff Jarrett prima e Dixie Carter poi hanno commesso errori importanti, quest'ultima inoltre, si è rivelata ancora una volta poco pronta a poter gestire da sola un'azienda, perché un vero aziendalista non può arrivare davanti a situazioni come quella attuale.
La TNA, come ho già scritto in uno dei primi numeri di questo editoriale da me curato, è una medaglia a due facce, da un lato abbiamo un buon wrestling condito con una buona gestione del suo prodotto che comunque, in un modo o nell'altro, con una Deletion o meno, crea l'attenzione del fan.
Dall'altro lato invece c'è una condizione economica penosa che comporta a rendere imbarazzante anche la gestione della federazione dietro le quinte ponendo un'immagine non buona di se.
Un esempio lo si trova nelle dichiarazioni di Alberto El Presidente (Alberto Del Rio in WWE ndr) intervistato da TMZ:
AEP: “Lavorerò per ROH, TNA e altre compagnie.”
Giornalista: “Lavorerai davvero per la TNA?”
AEP:“Se avranno i soldi per pagarmi si.” (ride ndr)
Il sorrisetto può starci, ma no, non era ironico.
Indirettamente Alberto ci ha fornito la verità su quello che Dixie e compagnia stanno vivendo da sempre anzi, negli ultimi due anni e mezzo di certo.
La TNA ha un bel roster, ha un buon canale che nel tempo può rivelarsi il nuovo trampolino di lancio per tornare forte nel business, ma deve assolutamente cambiare mentalità e trovare (difficilissimo, ma non impossibile) fondi certi che consentano una stabilità economica per loro e una tranquillità maggiore per gli atleti e tutti i dipendenti che vi lavorano.
Dal punto di vista “prodotto televisivo”, la TNA merita di esistere per il bene di tutti i fan di wrestling; dal punto di vista “economico”, la TNA si è resa talmente ridicola che solo nella chiusura troverebbe finalmente pace.
Corgan vuole (o forse voleva) fornire il suo contributo, ma gli è stato ingiustamente (a mio avviso) negato, ora l'aiuto vuole darlo Fight Network.
In tutto ciò Dixie cerca una escamotage per risanare (o per meglio dire, cancellare) i debiti e rimediare anche ai suoi errori (che ricordo non essere solo i suoi).
Mi auguro che in questo editoriale abbiate trovato e letto quella che è la verità sulla TNA, sono un fan del wrestling e di questa compagnia, ma non per questo devo essere di parte, è mio dovere criticare il loro prodotto o le loro condizioni, così come è mio dovere difenderli quando c'è qualcosa di buono che viene svolto.
La TNA è questa, la medaglia e le sue due facce sono interamente descritte in questo numero dell'Impact Planet, così come è scritta tutta la sua storia economica; dal quasi fallimento alla gloria, dalla convinzione di aver creato un'arma di successo al quasi rinnovato fallimento, dalla “ripartenza” alla situazione attuale.
Un'economia instabile che non ha mai fatto e continua a non fare del bene a questo marchio.
Anche per questo numero è tutto, appuntamento con un nuovo numero dell'Impact Planet.
Have A Nice Day 🙂