Impact Planet #339

Ben ritrovati cari lettori di Tuttowrestling.com con un nuovo numero dell'Impact Planet.


Apro una piccola parentesi, la scorsa settimana ha debuttato sul nostro sito un nuovo editoriale “The Other Side” che tratta i temi inerenti ROH ed NJPW; ne approfitto quindi per ringraziare tutti i lettori che hanno dedicato il loro tempo a questa nuova piccola “scommessa” di TW.com.

BEER HUNTER
Scommessa, vocabolo ricollegabile a diversi nomi del roster TNA, generalmente è una parola che viene usata molto spesso per i nuovi talenti di una compagnia o, se vogliamo, per i propri idoli.
Idoli, altro ricollegamento che mi fa pensare in particolar modo ad uno dei principali TNA Originals, ad uno che negli anni ha accettato di tutto solo ed esclusivamente per il bene della federazione (prima ancora del bene per se stesso), vi sto parlando di “The Cowboy” James Storm.
American's Most Wanted, Beer Money Inc, Fortune, Storm & Gunner, The Revolution, questo è solo un elenco dei team che lo hanno visto protagonista e che hanno gettato le basi sulla sua costruzione, la costruzione di un pezzo di storia indelebile.
Non tutte le storie però vanno rose e fiori, Storm in ben due fasi della sua carriera si è ritrovato ad essere sottovalutato e quindi a non ricevere ciò che avrebbe davvero meritato, due fasi racchiuse in queste due domande & risposte:
Per quale assurdo motivo non dargli la vittoria negli anni in cui era più over di altri nomi gloriosi in WWE?
La risposta è scontata, in quegli anni la TNA era sotto la gestione Hogan & Bieshoff e ahimè il privilegio spettava a ben altra gente (vedi RVD e Jeff Hardy ndr), c'è anche però da aggiungere un fattore importante, nel 2012, probabilmente il miglior anno della carriera di Storm da singolo, un certo Austin Aries prima e Jeff Hardy poi, riuscirono a rendere la Impact Zone una vera e propria meraviglia con un pubblico acceso senza precedenti (Il pubblico TNA di quei mesi probabilmente dovrebbe farsi lucidare le scarpe dall'attuale pubblico di NXT).
Il fatto sta che la stessa reazione (o quasi) era quella per James, ma allora perché siamo qui a chiederci il motivo per il quale a Bound For Glory 2012 il match tra Storm e Roode non fu valevole per il titolo mondiale?
Siamo noi che sbagliamo o è stata la TNA nel non crederci al 100%, nel non puntare tutto su un nome assicurato che avrebbe fatto meno soldi di Hardy (forse), ma che avrebbe messo d'accordo tutti i VERI fan di wrestling?
Può sembrare semplice rispondere, i ragionamenti sono infiniti e potrei continuare per diversi numeri dell'Impact Planet, la cosa certa è che un briciolo di successo in più, ad uno come “The Cowboy” lo si poteva concedere.

Perché ripiegarlo sempre in piani B che non fanno altro che redimerti e renderti solo un alternativa trascurabile?
Essere ripiegati in piani B per alcuni atleti è un aiuto o forse un privilegio (vedi adesso Roman Reigns in faida con Rusev per il titolo degli Stati Uniti in WWE ndr), per altri solo un grosso macigno.
Dopo il feud concluso vittoriosamente (ma senza cintura in palio) contro Bobby Roode, Storm ha vissuto alcuni mesi nella midcard-uppercard per poi vederlo nella categoria tag team insieme a Gunner, forse il team meno epico di quelli in cui lo abbiamo visto.
A seguire la Revolution aveva il compito di far rinascere il suo personaggio come uno dei migliori heel della storia e riprendersi così il main event una volta per tutte, ma in conclusione anche quella storyline si rivelò essere un piano B,. l'ennesimo che nel giro di due anni e mezzo ha portato il nome di Storm dall'essere uno dei più over e amati, a ritrovarsi come un ricordo per i fan, un ricordo di colui che fino a pochi anni fa era il più amato di tutti.
È raro che la categoria tag team riesca a sfornare dei nomi così importanti da singoli, il caso di Storm è forse uno dei più curiosi e discussi di sempre e tale rimarrà negli anni a venire.
In questa prima metà del 2016 la TNA gli ha concesso dei momenti meravigliosi, il ritorno dei Beer Money Inc. e la vittoria dei titoli di coppia ai danni dei Wolves, la vittoria a Slammiversary (anche se contro un nuovo talento agli esordi nella compagnia ndr) ed il feud con Eli Drake che lo ha portato a vincere il King of the Mountain Championship.
Giovedì 11 Agosto 2016 dovrà difendere la sua cintura contro Bobby Lashley ed in palio vi saranno anche il titolo del mondo e quello X-Division detenuti da quest'ultimo; ora che vi sto scrivendo non so chi davvero vincerà il match, diverse sorprese potrebbero rivelarsi oppure, a causa delle tali, tutto potrebbe rimanere così ed assistere quindi a questo regno meritato del “Cowboy”.
La speranza che il nostro “Cacciatore di Birre” (Beer Hunter, come da titolo dell'editoriale ndr) si riveli ancora una volta una scommessa vincente di certo non tramonterà, così come non è mai tramontata la certezza della leggenda indelebile che oggi il “Bearded Outlaw” rappresenta.

Anche per questo numero è tutto, vi do appuntamento alla prossima settimana con l'Other Side curato questa volta dal collega Lothar Ceccarelli e successivamente tra due settimane con un nuovo numero dell'Impact Planet.

Have A Nice Day 🙂

Aldo Fiadone
Aldo Fiadonehttps://www.spreaker.com/show/pro-wrestling-culture_1
Newser ed editorialista per Tuttowrestling.com dal 2015; Founder e conduttore del podcast Pro Wrestling Culture; Dal 1999 amante di Sting e le sue gesta.
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