Impact Planet #319

Impact Planet

Rieccoci miei cari lettori fra le righe dell'Impact Planet.


Come sempre ci sono io, Aldo Fiadone ad illustrarvi quanto accaduto nelle ultime settimane ed inoltre a darvi una mia opinione riguardo il pianeta Total Nonstop Action Wrestling.
Ci tengo subito ad evidenziare che per questo nuovo numero voglio interamente concentrarmi sul feud più importante che stiamo vedendo ad Impact Wrestling e cioè quello fra Team TNA e Team GFW.
Ma iniziamo dal principio..

Siamo a Giugno 2015 quando Jeff Jarrett effettua il suo ritorno in TNA dopo l'addio datato Dicembre 2013.
Double J con un promo letteralmente strappalacrime, fa capire quanto davvero tiene alla compagnia e al suo nuovo progetto dal nome Global Force Wrestling e allo stesso tempo annuncia un suo ultimo match in TNA che si rivelerà essere il King of the Mountain match con in palio l'omonima cintura che poi il founder TNA vincerà.
Subito dopo questo importante avvenimento dello scorso 28 Giugno 2015 in quel di Slammiversary XIII, Jarrett viene introdotto nella Hall of Fame 2015 e di conseguenza entra nell'arca della gloria targata Total Nonstop Action andando così ad aggiungersi ai già introdotti Sting (2012), Kurt Angle (2013) e Team 3D (2014).
Ma veniamo al sodo.

Bully Ray è il nuovo General Manager di Impact, denominato tale proprio dalla presidente della compagnia, Dixie Carter.
Bully dopo poche settimane al timone, viene attaccato da non si sa chi dovendo quindi rinunciare al suo posto data l'impossibilità fisica.
Proprio in quel momento Jeff Jarrett si consulta con Dixie e promette di darle il suo supporto con gli atleti della sua nuova compagnia (la Global Force Wrestling ndr), la Carter accetta, ma non si accorge del tranello che la circonda perché dopo due settimane sarà un altro membro del roster TNA nonché attualmente uno dei wrestler principali, Drew Galloway, ad essere attaccato sempre da un soggetto/o soggetti misterioso/i.
I punti interrogativi sembrano insormontabili eppure la risposta non tarda ad arrivare perché dopo poche settimane, Jeff o meglio Karen Jarrett (moglie della leggenda TNA) esce allo scoperto ammettendo la sua colpevolezza per aver dato l'ordine ai suoi atleti di attaccare prima Bully e poi Drew; come giusto che sia Jeff volta le spalle a Dixie Carter facendo quindi dedurre che si trattava fin dall'inizio di un diabolico piano per tornare al potere della federazione da lui fondata 13 anni fa assieme al proprio padre.
Ma cos'ha comportato tutto ciò?

I TNA World tag Team Titles hanno cambiato detentori dato che Trevor Lee e Brian Myers (membri del roster GFW) hanno sfruttato la Feast or Fired di Magnus (passato dopo Slammiversary proprio in GFW a causa della scadenza del contratto con la TNA) valida per i titoli di coppia, vincendo quindi il loro match ai danni dei Wolves; anche se il team formato da Davie RIchards ed Eddie Edwards si è preso la sua rivincita proprio nell'ultimo episodio di Impact Wrestling laureandosi per la quarta volta TNA World Tag Team Champions.
Da inoltre ricordare che all'inizio del suo potere come GM, Jarrett instaurò un King of the Mountain match con in palio l'omonima cintura da lui resa vacante inserendo all'interno dell'incontro quasi interamente wrestler GFW (ecco il perché dell'attacco a Drew Galloway che in precedenza era annunciato per il match in questione).
Sarà infatti proprio PJ Black a vincere match e cintura, la stessa persona che poi a distanza di quasi un mese perderà l'alloro per mano di Bobby Roode (grazie all'aiuto fondamentale di Drew Galloway) che nelle settimane precedenti si è prima lamentato della sua assenza nel King of the Mountain match (dato che era proprio Jarrett a scegliere i partecipanti) per poi vincere un #1 contender's match per arrivare all'incontro da lui tanto desiderato.
Le due federazioni quindi sono in forte contesa e così si è giunti alla decisione più opportuna, un match fra i due team che vedremo la prossima settimana proprio su Impact Wrestling: in palio ci sarà solo ed esclusivamente il controllo della TNA.

Dato che ormai siamo arrivati agli sgoccioli del feud in questione, ci tengo a tirare le somme e a giudicare quanto visto finora.
L'inizio è stato sorprendente, il ritorno di Jarrett inaspettato (e forse ero l'unico a volerlo e sperarlo e anche ad esserne un pochino convinto, come scritto a suo tempo in questo editoriale), si può dire che fino all'attacco subito da Galloway e quindi l'uscita allo scoperto di Double J è stato tutto perfetto.
Ma ciò che mi crea un leggero ma comunque significante fastidio è, perché far concludere tutto con un match ad Impact tra l'altro così presto?
I cambi di titolo alla fin fine possono starci e sono avvenuti/stanno avvenendo in modo sensato e (come giusto che sia) sporco; ma perché non allungare di un pizzico i tempi per poi portare tutto a conclusione nell'evento più importante della compagnia nonché Bound for Glory?
Secondo alcune voci JJ pare abbia premuto per questa scelta, ma sembra proprio che alcuni dirigenti TNA abbiano virato su quello che vedremo ben presto su Destination America e quindi la fine di tutto in una normale puntata settimanale dello show.
Da un punto di vista (gli ascolti) lo posso anche capire, ma dall'altro punto di vista (l'importanza di un evento e quindi i maggiori, anche se non più di tanto, acquisti di un PPV) è una scelta a dir poco sciocca.
Questo però non sta a significare che il feud in se e per se sia brutto anzi, il colpo di scena regalato con il tradimento di Eric Young ai danni della TNA è stato eccezionale e inatteso (almeno per il sottoscritto).
Tutta questa storia ha quindi creato un certo interesse ed ha un senso logico data la costruzione ben fatta; ripeto dispiace per le tempistiche e per il luogo in cui vedremo quale team sarà vincente.
Rimane comunque superiore all'Invasion targata WWE che tanto poteva dare, ma fu molto fumo e poco arrosto.

Giunti a conclusione volevo spendere alcune parole per un wrestler che poche ore fa ha reso pubblica la sua scelta di non rinnovare con la TNA per prendersi un anno di riposo, si tratta dell'eroe olimpico Kurt Angle.
Kurt presenzierà comunque a Bound For Glory, ma ci tengo a ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per la Total Nonstop Action Wrestling, per il bene e l'evoluzione che è riuscito ad apportare con il suo talento e la sua immagine.
Se la TNA è ancora viva, se ha fatto dei passi importanti in passato e se è divenuta la seconda federazione di wrestling più importante al mondo, signore e signori, lo dobbiamo solo ed esclusivamente a quest'uomo.
Probabilmente con il suo addio si tratterà della fine di un'era e forse l'inizio di una completamente nuova.
Nel frattempo, è d'obbligo dire Thank You Kurt.

Come sempre miei cari lettori vi do appuntamento al prossimo numero dell'Impact Planet.

#WeDoWhatWeDoBecauseWeCan

Have a Nice Day 🙂

Scritto da Aldo Fiadone
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