Reduci del WWE Tour ma soprattutto appassionati di TNA benritrovati a questa nuova edizione del TNA Planet.
Nelle ultime settimane tiene banco l'avvenimento principale accaduto durante l'ultima edizione di Impact Wrestling, ovvero il turn heel di MVP, che ha tradito il TNA World Heavyweight Champion Eric Young e ha potuto contare sull'aiuto di Kenny King e Bobby Lashley. Parto da una premessa: qui nessuno vuole puntare il dito contro la TNA, e nessuno penso voglia criticarla per hobby o per divertimento, e tantomeno si ha tutta questa grande voglia di essere drastico, pessimista o gettare fango sulla compagnia per non dire peggio, io probabilmente esagero o più semplicemente mi sbaglio, ma credetemi, non ho trovato nessun senso al voltafaccia di MVP ai danni di Eric Young, soprattutto se si conta che MVP è da circa tre mesi un membro del roster TNA, decisamente troppo presto per il mio modo di vedere. Tra l'altro il suo arrivo in TNA, dopo le esperienze in WWE e in Giappone con la NJPW, è stato collegato alla figura dell'investitore misterioso di cui tanto si era parlato durante il periodo con Magnus campione dei pesi massimi e con la Dixieland che faceva il bello e il cattivo tempo in quel della Impact Zone, ma soprattutto è stato visto come l'unico che in storyline aveva i mezzi per contrastare e spazzare Dixie Carter e i suoi scagnozzi, seppur solo al riguardo delle wrestling operations. In una qualsiasi compagnia ci sta che un wrestler possa farsi conoscere come face per poi diventare heel e viceversa, è un processo che avviene e può avvenire praticamente con chiunque (si, c'è solo un uomo al mondo che non diventerà mai heel, ma lotta a Stamford), ma nel caso di MVP ritengo davvero che il suo passaggio nelle fila dei cattivi sia avvenuto davvero troppo presto, e alla luce di tutto ciò, mi chiedo che senso ha avuto non solo questo turn ma anche l'aver istituito un Lethal Lockdown match nel medesimo pay per view dove se la fazione capitanata appunto da MVP avrebbe messo fine alla tirannia di Dixie Carter se poi tre mesi dopo i booker fanno sì che il buon Montel Vontavious Porter agisca nella medesima maniera di Dixie Carter durante la faida proprio con quest'ultimo.
Trovo davvero difficile, per non dire impossibile, trovare un senso a questo turn: tra l'altro credo che in TNA, alla luce dell'alleanza tra MVP, Kenny King e Bobby Lashley, ci sia una vera e propria ossessione per le stable dominanti o che intendono imporre la loro legge, rigorosamente heel: in principio ci fu il Planet Jarrett o Jarrett's Army, che poteva vantare del supporto del Team Canada, per poi passare alla prima formazione della Main Event Mafia, la World Elite, originariamente alleata con la MEM per poi contrapporsi a Sting e soci, poi fu il turno degli Immortal e infine agli Ace's & Eights. Vedremo cosa accadrà con questa nuova fazione, visto che è un po' prematuro emettere giudizi: non è detto che possa essere un buco nell'acqua questa stable dei tre atleti di colore, in quanto sostengo che MVP e Kenny King siano dei performer di tutto rispetto, sia sul ring che al microfono, i seri dubbi arrivano se si parla di Bobby Lashley, un lottatore che non sarebbe in grado di far capire a chi si avvicina al mondo TNA, o a chi si ricollega con le storyline in corso, se sia un face o un heel. Nessuno vuole accanirsi contro di lui, ma dubito fortemente che qualcuno ricordi con piacere i match disputati nella sua carriera, tantomeno quelle poche volte che ha avuto modo di parlare con o senza microfono in mano. Su un fattore però penso non ci siano dubbi: a me questa fazione appena creata in TNA sa tanto di emulazione o scopiazzatura dell'Evolution in WWE. Fateci caso: la scorsa estate in WWE colui che ha il potere in mano, Triple H, improvvisamente attacca un Daniel Bryan in quel momento campione a Summerslam, e lo stesso è accaduto due settimane fa in TNA, con MVP che prima sostiene e loda Eric Young salvo poi girargli le spalle a sorpresa e lasciarlo a terra esanime sul ring. E pensare che Dixie Carter sostiene con decisione che la TNA non copia nulla dalla WWE….inoltre è stato annunciato per questo giovedì che ci sarà un faccia a faccia tra MVP e Dixie Carter: non oso minimamente immaginare cosa potrà uscirne fuori, collegandomi a quanto ho detto all'inizio su MVP e al suo debutto, basta semplicemente pensare a quando circa tre mesi fa la presidente della TNA e una sorta di general manager che si autoproclama primo sfidante al titolo mondiale per Slammiversary erano seduti uno di fronte all'altro promettendosi battaglia a più non posso per il controllo delle wrestling operations. Ora è improbabile che possa nascere all'improvviso una collaborazione tra la Carter e MVP, ma d'altronde discutiamo sempre di una federazione che tende a compiere scelte scellerate e spesso, troppo spesso, prive di senso, mettendo a durissima prova la logica e a far accadere tutto il contrario di tutto. Non resta che tremare davanti al pc o davanti al proprio televisore sintonizzato su Nuvolari in attesa di eventuali altri scempi.
Per il resto non c'è nulla di particolarmente importante da segnalare: i Wolves sono praticamente senza avversari (e mi auguro vivamente che non vogliano ripetere altre mille volte dei match con i Bromans), il TNA Television Championship ormai non esiste più da tempo immemore nonostante ci sia ancora l'immagine della cintura e dell'ultimo detentore, cioè Abyss, sulla pagina del roster nel sito ufficiale TNA, la situazione delle knockouts vede Gail Kim come la prossima sfidante di Angelina Love, con buona pace di Madison Rayne che al momento non ha il suo rematch in quanto credo ci sia all'orizzonte un feud con Brittany, dati i continui rifiuti di Madison nel farsi aiutare e guardare le spalle proprio da Brittany (e quest'ultima probabilmente diventerà heel). La X-Division invece è l'unica componente da salvare in questo periodo in TNA: il match visto recentemente a Impact Wrestling tra il campione in carica Sanada, Tigre Uno e DJ Z è stata anche l'unica nota positiva dell'ultima edizione di Impact Wrestling, a testimonianza che il trend per la X-Division rimane positivo nonostante si aspetti sempre qualche rincalzo, e dato l'addio di Chris Sabin è lecito sperare che la TNA innanzitutto riesumi Manik e faccia tornare al più presto Low-Ki. Non dico che si ritornerebbe in un attimo ai fasti dei tempi migliori, ma sarebbe sicuramente un riavvicinamento considerevole a discapito di un caos generale all'interno della TNA, e purtroppo non è la prima volta: se da una parte abbiamo già citato il turn heel di MVP decisamente affrettato, dall'altra c'è un malumore generale che vira decisamente sul rinnovo del contratto televisivo con Spike TV, e lo dimostra il fatto che molti membri del roster si stiano guardando attorno, più precisamente verso la ROH (cosa che han già fatto Kazarian e Christopher Daniels) e la GFW di Jeff Jarrett. elle prossime settimane si costruirà la card di Slammiversary, ma sappiamo già il main event, ovvero Eric Young contro MVP per il TNA World Heavyweight Championship: che sia giunto al capolinea il regno di EY? Eric Young ha dimostrato ancora una volta di meritarsi tale cintura e che sul ring non è di certo uno sprovveduto, eppure al momento la sensazione che MVP possa appropriarsi del titolo di campione del mondo dei pesi massimi c'è, e con ogni probabilità sarà il match più incerto della card. Non ci resta che attendere e vedere come si svilupperà la storyline alla luce della alleanza nata con Kenny King e Bobby Lashley.
Anche per oggi è davvero tutto, ci si rilegge tra due settimane sempre qui sulle pagine di Tuttowrestling.com!!!
#totalnonsenseaction