Impact Planet #276

Impact Planet

Salve a tutti e benvenuti ad un nuovo appuntamento col TNA Planet.


Bando alle ciance iniziamo subito a parlare del primo di agosto: l'uomo misterioso si è rivelato essere Tito Ortiz, cioè un lottatore della Bellator. Subito dopo la rivelazione il mondo del wrestling web ha avuto un misto di due reazioni: menefreghismo e rabbia. Per forza: chi se ne frega di Tito Ortiz? Nessuno, nemmeno io. Però non sono d'accordo sui sentimenti di rabbia per questa volta, o almeno lo sono solo in parte. Cosa è successo? Cercherò di spiegarlo dicendo: cross promotion. In italiano sarebbe “promozione trasversale”. Nell'altra edizione del Planet vi avevo detto che, nonostante i problemi economici, Impact è il programma più visto di Spike TV, e ne consegue che la stessa Spike non ci pensi nemmeno a liberarsene. Però a Impact e alla TNA tocca anche l'arduo compito di promuovere, essendo la “vetrina” più grande del network, gli altri programmi in difficoltà, tra i quali appunto la Bellator. Guarda caso, il prossimo novembre, ci sarà un PPV della Bellator con, nel main event, un incontro tra Rampage Jackson e Tito Ortiz. E che caso, eh? Stupide le critiche, quindi, che affermano che la TNA abbia licenziato molti wrestler per pagare questi due. Non è vero: è Viacom, cioè la proprietaria di Spike, che pagherà e che ha imposto l'arrivo di Ortiz e Jackson a Impact. La TNA ha solo una colpa, e cioè Dixie Carter che pensa (non si sa come) che i due lottatori della Bellator portino ascolti a Impact. A me, che sono un fan di wrestling, di quei due non importa proprio nulla, e dubito che lotteranno mai. È tutta pubblicità, non c'è proprio altro. Se non ci credete, ecco qua.

Ovvia, passiamo ad altro. Ce l'ho col booking, come sempre, col booking che sta continuando a distruggere il personaggio di Bully Ray. Ora ditemi che non è stato ridicolo il segmento di apertura della scorsa puntata di Impact, con Brooke Hogan che, al posto del padre, fa da GM e dice che nel contratto del rematch di Bully Ray c'è una clausola che dice che se perderà a Hardcore Justice contro Chris Sabin allora non potrà mai più lottare per il titolo dei pesi massimi. E poi aggiunge che Bully ce l'ha piccolo. Io boh, datemi pure dell'hater ma queste cose non le capisco e mi mandano in bestia. Allora me la spiego così: nel tentativo di aumentare un po' l'interesse verso il main event di Hardcore Justice, la TNA ha deciso di aggiungere un'altra stipulazione all'incontro. Peccato che questa spoileri il finale, perché io NON CI CREDO che Bully Ray, per tutto il resto della sua carriera, non lotterà mai più per il titolo dei pesi massimi. Sono costretti a fare queste cose perché Chris Sabin, purtroppo, come campione è per adesso molto deludente. Il 90% della colpa è della compagnia che lo ha pushato troppo alla svelta (due mesi, due settimane, quanto vi pare: troppo presto), e Chris si ritrova con la classica no-reaction da parte del pubblico. Nel suo match contro Manik di due settimane fa, era il campione della X Division a venire tifato di più, e la cosa è preoccupante. Se Bully vincerà nella gabbia, allora ne uscirà comunque depotenziato rispetto a prima, perché è stato già battuto una volta ed è stato ridicolizzato: prima con la storia dell'avvocato e della causa (ridicola), e poi col segmento suddetto dello scorso episodio di Impact. Nessuno potrà mai togliermi dalla testa che Bully avrebbe dovuto arrivare da campione a Bound for Glory, la faida con Sabin ci poteva stare se Sabin non avesse vinto il titolo. Tutto qua.

Ora, siccome non è vero che voglio dare sempre e per forza contro alla TNA, vi dirò delle cose positive.

La prima inizia con una nota stonata suonataci dai booker due settimane fa. Bobby Roode contro Hernandez, match per le BFG Series. Roode spacca una bottiglia di vetro in testa a Hernandez. Brian Hebner, distratto, si volta, guarda i vetri sparsi per tutto il ring, fa spallucce, e conta la vittoria di Roode. No cioè, stiamo scherzando? L'arbitro, se nella TNA esistesse un po' di logica, avrebbe dovuto squalificare Roode ed attribuire la vittoria ad Hernandez. Così com'è successo tutto ciò non ha avuto il minimo senso, ed è stato ridicolo involontario. Ma, parlando di Bobby Roode, devo ammettere che il suo sviluppo (che avevo ampiamente previsto, per una volta voglio vantarmi) è interessante. La semi-reunion dei Fortune 4 mi è piaciuta, soprattutto perché questa volta i booker mi hanno fregato: pensavo infatti che i Bad Influence fossero sul punto di dividersi. Ho tirato un lungo sospiro di sollievo, davvero, perché non potrei mai rinunciare a loro, che sono il miglior tag team dell'anno (WWE compresa) e gli elementi migliori della TNA attuale. Per una volta ci hanno visto giusto: dividerli sarebbe stato stupido. Ha anche senso che Roode, Daniels, e Kazarian dicano che, essendo in tre, possono avere la meglio sulle altre stable presenti nelle Series, poiché la Main Event Mafia ha Magnus e Samoa Joe (geniale la squalifica procurata da Roode ai danni di Magnus), e gli Aces & Eights hanno solo Mr. Anderson. Questa volta sono contento di dire: bene!

Passiamo ad un'altra nota positiva: le Knockouts. Nonostante il roster ridotto ai minimi termini, la scesa in campo delle fuoriclasse della divisione femminile, cioè Mickie James, Gail Kim, e ODB, è tutt'altro che poco interessante, e queste tre stanno facendo davvero un ottimo lavoro. Purtroppo dovremo rinunciare alla presenza di Taryn Terrell per il prossimo anno, poiché è incinta. Ricapitoliamo, quindi. Il roster delle KO attualmente è composto da: Brooke Tessmacher (che non si vede da un po'), Velvet Sky (che probabilmente tornerà attiva a breve), Taryn Terrell (gravida), Gail Kim, Mickie James, e ODB. Sono cinque attive, se consideriamo che la Tessmacher è fuori dalle storyline da un po' di tempo, quattro. Eppure ogni incontro, ogni faida, ogni segmento con le KO protagoniste non delude mai. Fare bene con mezzi ridottissimi, questo è il motto a quanto pare. Sia Tara (per l'esperienza), sia Taeler Hendrix (per la novità), avrebbero potuto portare qualcosa in più, questo è indubbio, però non mi dispiace affatto la faida a tre che sta iniziando tra Gail Kim, Mickie James, e ODB. Bene!

Altra cosa positiva: Mr. Anderson. Questa è un po' una campagna personale che sto portando avanti da tempo, ma credo non si possa negare che il buon ex-Mr. Kennedy stia vivendo un momento di grazia. È cresciuto in carisma, molto cresciuto, ed insieme a Bully Ray è forse l'unico al quale l'appartenenza agli Aces & Eights ha giovato (certo, prima che Bully venisse letteralmente squartato dai booker). Io voglio continuare a crederci: voglio una faida tra lui e Ray, che sia per il titolo a questo punto poco importa, la vorrei per la leadership degli Aces & Eights. Una battaglia interna, insomma, che potrebbe coinvolgere anche gli altri membri. Fatto sta che Mr. Anderson è uno dei tre o quattro wrestler per cui guardo Impact ogni settimana. Bene!

La prossima settimana avremo un incontro tra stable: la MEM sfida gli A&8, chi verrà schienato verrà licenziato. Io spero venga schienato Wes Brisco, ma credo che a subire il pin forse sarà Rampage Jackson, e che questo verrà causato volontariamente da Tito Ortiz (per le ragioni che vi ho detto all'inizio dell'editoriale). Oppure ci aspetta un altro colpo di scena a caso, come che ne so il licenziamento di Sting o di Kurt Angle o di Bully Ray. Hadrcore Justice, comunque, non è del tutto non interessante, anzi. Abbiamo un main event che forse è stato brutalmente spoilerato, anche se con la TNA non si sa mai, però abbiamo anche questo incontro che è abbastanza imprevedibile, almeno per la mia mente ritardata quando deve fare dei pronostici. Le stipulazioni hardcore aiuteranno di sicuro la parte lottata che sono sicuro, come sempre, non deluderà nessuno. Bene. Senza punto esclamativo però.

Come ultima cosa vorrei parlare di TNA 10 Reunion, e cioè il quarto PPV one night only dell'anno. Beh che dire, è stato meglio di Hardcore Justice 2 (ci voleva POCHISSIMO), è stato meno ridondante di Joker's Wild, ma anche meno spettacolare di X-Travaganza (per ora il migliore a mio modestissimo parere). Ha un difetto: è amorfo. Cioè non sa di nulla, è un po' insipido. L'idea era quella di proporre dei grandi rematch dal passato, ma non è che sia stata sviluppata poi tanto bene. Lo show è pieno di video sulla storia della TNA (anche nel quarto d'ora circa finale dopo il main event), e l'azione si svolge in molto meno della durata complessiva. Non so se consigliarvelo o no, propendo per il no. Voglio dire, il main event è Samoa Joe contro Kurt Angle, potenzialmente un match della madonna. Eppure boh, è stato un po' fiacco pure quello. C'è anche Jeff Hardy contro Austin Aries, molto sotto tono. Però c'è Shark Boy, io sono un fan. In conclusione: boh! Non mi ha lasciato nulla né di positivo né di negativo. Boh! Se volete leggere il report cliccate qui.

Io vi saluto e vi do appuntamento alla prossima.

Ciao.

😛

Scritto da Matteo Bottari
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