Impact Planet #271

Impact Planet

Salve a tutti e benvenuti ad un nuovo appuntamento col TNA Planet!


1. ABYSS

Nell'ultimo editoriale ho scritto che ormai Joseph Park sembrava essere un personaggio fisso di Impact, e che quindi Abyss non sarebbe mai più tornato. E la TNA, come ormai da tradizione, mi ha sbugiardato al 100%. Per la mia personalissima gioia (e non solo, credo) Abyss è tornato in pompa magna distruggendo gli Aces & Eights ed infilandosi prepotentemente nel feud, attualmente, più importante della compagnia. Ma avevo poi così torto? Perché la settimana dopo Abyss non si è visto, ed è invece tornato Joseph Park. Park, nel suo incontro contro D'Lo Brown, ha mostrato quei segni di squilibrio (culminati nella Black Hole Slam) che non si vedevano ormai da tempo. Quindi io dico: BASTA. È giunto il momento di decidersi! Ammetto che la situazione, così com'è, è interessante, ma non può durare ancora a lungo. O torna Abyss in pianta stabile, o ci teniamo Park in pianta stabile. Se la storia continua così, esattamente come quella di AJ Styles, da interessante può rischiare di scadere nel noioso, ed inoltre aggiungo che personalmente non sono un grandissimo fan delle storyline tirate troppo per le lunghe. Poi lasciamo perdere com'è avvenuto il ritorno di Abyss due settimane fa. Abyss ha un cellulare? Hogan ha il suo numero e per farlo tornare lo chiama al telefono? Perché il match tra il Team TNA e gli Aces & Eights, appena è arrivato Abyss, si è trasformato in un NO DQ Match? E poi il mostro non era l'uomo legale, come mai l'arbitro ha contato il suo pin su Devon (come ha fatto giustamente notare il TV Champion la scorsa settimana)? Va bene, sono piccolezze, ma un ritorno del genere secondo me doveva essere gestito meglio, con meno imprecisioni ed un po' più di carica. La TNA ha avuto solo fortuna che, alla fine, il segmento tutto sommato ha funzionato lo stesso.

2. X DIVISION

Meglio, molto meglio! E bastava poco, molto poco! È bastato un segmento basilare ma riuscito di Kenny King e di Chris Sabin per poi, la settimana successiva, costruire un incontro veramente degno di nota e con un minimo di storia al suo interno. L'unica pecca è che, con le nuove regole istituite dalla TNA per la X Division, le faide a due non hanno tantissimo senso, perché il terzo partecipante alla contesa viene per forza escluso (è toccato a Petey Williams giovedì scorso, e toccherà a Suicide a Slammiversary). Sapete che vi dico? Mal di poco, alla fine. Perché comunque il ritorno di Chris Sabin ha funzionato a dovere per ravvivare un po' la divisione, e quel minimo di personalità data al campione Kenny King è stata manna dal cielo, e bisogna anche ammettere che King si è comportato bene nei panni dell'heel convinto e arrogante, gimmick abusata ma pur sempre funzionante, nei limiti. La vittoria del titolo da parte di Sabin è solo questione di tempo, a mio parere, ed è giusto così. Il regno di Kenny King non può spiccare il volo ora, dopo tutti questi mesi di anonimato, mentre la via giusta è quella di affidare la cintura al rientrante Sabin e gettare le basi per crearsi un buon heel come King, che sarà suo immediato rivale. Poi vedremo, ma non possiamo lamentarci a mio avviso (anche perché, ripeto, il Triple Treath combattuto giovedì scorso è stato davvero bello).

3. BULLY RAY

Bully Ray sta facendo un lavoro coi fiocchi e, col segmento della firma del contratto di giovedì scorso, ha mostrato di poter ravvivare anche le fiamme fioche. Sì perché di vedere Sting combattere per il titolo (e perdere quasi di sicuro) a Slammiversary non se ne sentiva proprio il bisogno. E invece la cattiveria di Bully Ray e la stipulazione aggiunta all'incontro danno quel pepe necessario a rendere la contesa comunque accettabile. Sting è senza ombra di dubbio (ma chiaramente verrò smentito) destinato a uscire sconfitto da questo feud, col risultato che, come ho già detto io e come ha detto anche Lorenzo Pierleoni nel penultimo 5 Star Frog Splash, Bully Ray poi se la vedrà con Hulk Hogan in persona. Anche in questo caso dovrà essere Ray a fare il grosso del lavoro e a ravvivare un po' la cosa. Ha le capacità per farlo perché è uno dei migliori top-heel che la TNA abbia mai avuto.

4. MR. ANDERSON

Sto apprezzando sempre di più come il personaggio di Mr. Anderson sta funzionando nelle meccaniche degli Aces & Eights. Lui sul ring, a mio parere, ĆØ normale, niente di speciale, ma ha un grosso carisma, e la TNA lo sta sfruttando. Io spero che questa vicenda di lui che vuol difendere D'Lo Brown contro le leggi Ā“da brancoĀ” della banda porti ad un feud interno, e che quindi l'ex Mr. Kennedy arrivi ad affrontare in un prossimo futuro proprio Bully Ray per la leadership degli Assi o, chi può mai dirlo, proprio per il titolo. Sono cosciente che tutto questo ĆØ fantawrestling, ma ci tenevo ad esprimere il mio apprezzamento per il personaggio e per questo possibile sviluppo.

5. ALTRO

– E cosƬ a Slammiversary avremo un match tra Kurt Angle e AJ Styles. Quest'ultimo, alla fine, si unirĆ  agli Aces & Eights? A me questa storia ha giĆ  annoiato, l'unica cosa che si salva ĆØ l'interpretazione di Styles. Di sicuro, comunque, vedremo un match coi fiocchi.

– James Storm ĆØ stato inserito nella lotta ai titoli di coppia a caso. Da una parte questo ĆØ negativo, perchĆ© dimostra come la TNA non abbia idee a lungo termine per lui; dall'altro ĆØ positivo, in quanto a Slammiversary ci vedremo un super-match per i Tag Team Championships! Lo starpower ĆØ esagerato, basta citare i Bad Influence, James Storm, Roode e Aries. Poi va beh ci sono anche Chavo e Hernandez. Comunque, chi sarĆ  il compagno segreto di Storm? Ora come ora non saprei proprio dirlo… e la cosa ĆØ solo positiva.

– Gail Kim diventerĆ  la top heel della divisione femminile, ed era l'ora. Gli infortuni che sta causando (stile Hall of Pain di Mark Henry) stanno avendo un senso e, secondo me, le stanno aprendo la strada per un possibile grosso feud. Mickie James riuscirĆ  a strappare il titolo a Velvet Sky la prossima settimana? Forse sƬ, ma non senza turn. Ed inoltre c'ĆØ anche Taryn Terrell che potrebbe dire la sua in tutto questo. Insomma, in questo caso stiamo assistendo ad una rivitalizzazione della divisione e quindi, tutto sommato, poteva andarci anche molto peggio. Non lamentiamoci!

– Poi il torneo per un posto alle BFG Series che coinvolge i lottatori usciti dal Gut Check. Che dire? Sinceramente Jay Bradley non mi dice molto, ma ĆØ questione di gusti e me ne rendo conto da solo. Il suo promo heel dopo il match, sebbene molto facile, comunque non ĆØ stato male. Banale sƬ, ma non mal Ā“recitatoĀ”, se cosƬ si può dire.

– PerchĆ© Magnus ogni volta che ritorna poi deve essere pestato a sangue un'altra volta? Mah…

– Posso dire che non ci possiamo lamentare. La card di Slammiversary sta venendo su bene, la costruzione ha qualche lacuna, ma lo show potrebbe rivelarsi davvero davvero bello. Speriamo in bene.

– Due settimane fa Christy Hemme (non nuova a questi tipi di errori) ha sbagliato completamente ad annunciare Bobby Roode e Austin Aries, chiamando invece i Bad Influence. Poi sapete tutti com'ĆØ andata. Ecco, work o no, secondo me Austin Aries ha avuto la reazione PERFETTA, ĆØ stato davvero GENIALE. E in più non ha fatto proprio niente di che, quindi tutto il caso che si ĆØ montato mi ĆØ sembrato piuttosto esagerato. Sapete come la leggo io? La leggo che Aries ĆØ un grandissimo intrattenitore, in grado di trasformare un errore grossolano in un qualcosa su cui comunque discutere, di inventarsi dal nulla un gesto ironico. Grande Aries!

Infine, purtroppo, vorrei scrivere qualche riga sul povero Zema Ion. Già sapere che un ragazzo di 26 anni ha un tumore (e brutto) è una cosa atroce, di quelle che ti fanno rendere conto di quanto la vita sia ingiusta a volte. Poi leggere il messaggio della sua fidanzata fa ancora più rabbia. In pratica il povero Michael (suo vero nome) non è assicurato, e quindi il sistema sanitario americano gli impone di pagare una grossa cifra per potersi curare. Per questo motivo la sua ragazza, che si chiama Rebecca, ha iniziato una fundraising chiamando a raccolta parenti, amici, e fan. Questa non è assolutamente la sede per criticare o meno gli Stati Uniti e le loro leggi, e quindi non lo farò. L'unica cosa che voglio fare, per quel che conta, è augurare a Michael tutto il bene possibile.

Per leggere la richiesta d'aiuto, ed eventualmente donare, potete cliccare qui.

Io vi saluto e vi do appuntamento alla prossima!

Scritto da Matteo Bottari
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