Impact Planet #264

Una settimana di transizione ad Impact Wrestling, di quelle settimane nelle quali, sapendo che i tapings sono registrati, ti viene l'assoluta voglia di leggere i vari spoiler ed andare avanti per sapere cosa succederà. Non lo farò, sia chiaro, come non lo faccio mai per non togliermi il gusto della sorpresa di ciò che hanno realmente in testa per il futuro delle storyline. Ed anche in questo caso ho evitato di leggermi gli spoiler delle quattro puntate che la TNA ha registrato in Inghilterra, principalmente proprio per non anticiparmi gli sviluppi principali in vista di Lockdown.


Dal mio punto di vista è già un problema che la prima parte della strada verso il pay per view più importante dei primi sei mesi di TNA si sia svolta, di fatto, in due giorni di tapings: il rischio qui era quello di tenere molto bassa l'attenzione del pubblico televisivo, ad esempio, che comprensibilmente attratto dallo scoprire in anteprima cosa sia successo avrebbe potuto tralasciare la visione delle puntate qualora lo spoiler non sia stato di suo gradimento. Questo meccanismo magari non sarà determinante a livello di ratings, d'altronde il popolo di internet è ancora trascurabile rispetto alla massa dei telespettatori, ma è comunque il modo di ragionare di noi appassionati italiani, ad esempio, che la TNA la possiamo osservare praticamente solo da internet. Ma non è stata questa, ripeto, la più grande tentazione che mi ha attanagliato in questo periodo.

C'è a mio avviso un grande hype per sapere se la TNA ha davvero un piano importante, un piano solido e convincente, per concludere la storyline degli Aces & Eights, per portarla davvero al livello successivo. Ne stiamo parlando ormai da settimane, anzi da mesi, ma la sensazione rimane sempre la medesima. Questa grande idea (grande nel senso delle dimensioni e della lunghezza della storyline) pare sia stata concepita con un'idea di grandezza molto maggiore a quanto poi non sia realmente avvenuto, e mi spiego meglio. Ogni stable che si rispetti, soprattutto se heel (e la stra grande maggioranza nella storia del wretling lo è), deve avere una qualità fondamentale: dominare. Ed è proprio in questo che gli Aces & Eights peccano gravemente, non sono dominanti, ne a livello di match vinti (praticamente zero se si escludono le vittorie di Devon) ne a livello di forza all'interno della federazione, tanto è vero che il main event non è tuttora dominato della crew di motociclisti ma da altre situazioni a rotazione.

Ora quindi la reale voglia di sapere ciò che succede, e la tentazione di scoprire gli spoiler, deriva dal fatto che tropo a lungo abbiamo atteso per una svolta non arrivata. Ci vuole un nome pesante, una rivelazione di spessore che ci mostri le reali intenzioni di tutto ciò, ammesso che ce ne siano di serie. Perchè finora lo star power della stable è pari a zero: Devon è l'unico mid-upper carder presente, gli altri invece sono divisi tra chi galleggia nella mediocrità (Doc, Garett, Briscoe), chi è da tempo nel dimenticatoio (Mr Anderson) e chi è stato messo lì più per caso che per reali intenzioni (Taz). E' quindi arrivato il momento della rivelazione di spessore, del nome che cambia la marcia alla macchina e la fa mettere nella corsia di sorpasso. Proviamo a fare delle ipotesi, visto che abbiamo alcuni elementi che ci possono aiutare dopo tutti questi mesi.

La prima ipotesi che mi sento di fare è anche quella più immediata, e si tratta anche della mia prima scelta a livello di gusto: il turn heel di Bully Ray. Pensandoci, è la via che ha più senso a livello di spiegazione in storyline: Devon e Ray splittano mesi fa, ma poi si ritrovano e mettono su un piano più grande per il dominio della federazione, ovvero costituieuna stable dominante che permetta a loro ed a tutti i membri della stessa di spassarsela. Nel mentre, Ray e Devon hanno avuto tutto il tempo per lavorare sui loro personaggi e portarli al livello in cui sono anche da singoli, cosa che in passato non hanno potuto fare a dovere. I risultati a mio parere sono buoni con entrambi, anche se ovviamente Bully Ray merita una menzione d'onore in questo senso. E dirò di più: il suo turn potrebbe portarlo addirittura alla cintura mondiale, alloro che merita alla grande, ed ad una ulteriore elevazione del suo status di main eventer.

Da non trascurare anche la possibilità che dietro a tutto ciò ci sia Erich Bischoff. Questa ipotesi non esclude la precedente, anzi la fortifica: Bischoff è stato escluso dalla federazione (sempre a livello di storyline) dopo la fine misera degli Immortal, ed ora ha la possibilità di riprendersi ciò che gli apparteneva entrando dalla porta principale con gli A&8s. Nel frattempo il personaggio di Easy E si è “purificato” dalle scene ed ha lavato via, con l'acqua del tempo passato, le onte del brutto periodo finale degli Immortal stessi. Ritornerebbe in un momento dove il pubblico, parliamo perlomeno di quello non di vecchia data o stra appassionato, è pronto a riaccoglierlo on sceen con un ruol da protagonista.

Se le cose stessero così, e le probabilità sono davvero elevate, i problemi che si potrebbero verificare sono fondamentalmente due, uno che riguarda gli A&8s ed uno che riguarda la fazione face della TNA.

Per la stable di heel credo che la problematica riguardi il numero di membri coinvolti e la sproporzione con lo star power presente. Le grandi stable del passato, quelle che hanno funzionato alla grande, avevano magari un numero di membri inferiore ma uno star power molto più elevato (pensiamo ai Four Horsemen o all'Evolution o al primo NWO). Nel nostro caso, ammesso che le previsioni si avverino, ci ritroveremmo con un wrestler da main event (Bully Ray) ed un nome grosso (Eric Bischoff), niente di più. Forse è un pò pochino per resistere all'urto del tempo, nonostante l'elevato numero totale degli affiliati al clan.

Per i face invece il problema è l'esatto opposto: chi sarà il paladino della lotta contro il male? Il ventaglio di nomi e possibilità è infinito, e va dal poco probabile Samoa Joe (che continua ad essere messo in un angolo dall'attuale gestione TNA), a Kurt Angle (ipotesi conservatrice e forse con poco appeal), a Jeff Hardy (ci sarà di sicuro ma non è il mio favorito) all'accoppiata Sting-Hogan. Su quest'ultima coppia di nomi si ferma la mia perplessità più grande: possono un wreslter a fine carriera ed un ex wrestler che non può più combattere tenere testa fisicamente agli Aces & Eights? Le dichiarazioni di Hogan che punta al titolo mondiale dicono di sì, ma la ragione (e forse di più la speranza) ci porta da un'altra parte, e ci ricorda che, se gli dei del pro wrestling vogliono, c'è sempre un AJ Styles in pausa di riflessione… da sfruttare in un senso o nell'altro!

..buona TNA a tutti!

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