Impact Planet #263

Bobby Roode ed Austin Aries sono i nuovi World Tag Team Champions della TNA: gli ex campioni del mondo protagonisti del 2012 hanno sfidato e sconfitto Hernandez e Chavo Guerrero a Manchester ed hanno così conquistato le cinture di coppia. Un avvenimento che era nell'aria da settimane e che finalmente è accaduto nel bel mezzo del tour inglese della TNA, rivelandosi come primo vero evento di questo 2013 della federazione di Orlando.


La scelta ha di sicuro del clamoroso, ma non perchè i due non si meritino quell'alloro, anzi: considerato quello che avevamo avuto fino a poco tempo fa credo che questo Tag Team sia di certo un miglioramento non indifferente. Alzi la mano chi non è stanco di vedere stable latine inutili ed insulse andare alla ribalta solo per il lustro di un cognome e di una presunta tradizione? Dai Mexican America a questa versione zoppa dei Guerreros, la TNA non ha di certo dato grande spolvero ad una tradizione, quella messicana, che di sicuro ha ben di più da dire al business che non degli stereotipi triti e ritriti. Credo che lo stint di Chavo in TNA dimostri, qualora ce ne fosse bisogno di nuovo, che il nipote del compianto Latino Heat è di gran lunga il peggiore della famiglia Guerrero e che questa TNA non ha bisogno del suo apporto, così poco tangibile, alla causa del rilancio della compagnia. Con buona pace dei suoi fan, credo che Chavito stia già esaurendo la spinta che aveva per il suo rientro ad una major, ma anche nell'eventualità di un suo allontanamento (dalle storyline che contano così come dalla TNA) non credo ne sentiremo la mancanza.

Archiviato quindi il problema del miglioramento rispetto al passato, credo che sia doveroso fare una premessa: Aries e Roode sono campioni di coppia principalmente e maggiormante per mancanza di spazio nel main event, e non per una seria volontà di rilancio della categoria Tag Team. Significa, cioè, che in TNA si è deciso di accantonare momentaneamente i due migliori wrestler dell'ultimo anno (e non solo) per dare spazio a storyline e personaggi ritenuti più importanti in questo momento storico, e nella fattispecie stiamo parlando di Jeff Hardy, gli Aces & Eights e tutto ciò che circonda la loro storyline. Possiamo discutere tutta la vita di quanto sia giusto o meno, ma la TNA ha deciso che, per il suo business e per la sopravvivenza ed il miglioramento della federazione stessa, in questo momento storico è preferibile che i main event abbiano coinvolti nomi come Jeff Hardy, Sting ed Hulk Hogan piuttosto che Austin Aries e Bobby Roode. Ed in questa scelta, a mio parere, pesa in maniera determinante la seconda notizia che ha scosso il mondo TNA questa settimana, ovvero l'abbandono della Impact Zone negli Universal Studios di Orlando per un'organizzazione dei taping “on the road” in maniera definitiva.

Sulla strada verso la grandezza e l'elevazione della federazione ad un livello ipoteticamente superiore, questa scelta rischia di essere un boomerang pesante come un macigno, una decisione davanti alla quale si dovranno prendere strade a volte impopolari verso una certa fascia di audience ma oculate per il futuro e la sopravvivenza stessa della TNA. Ed è in questo senso che dobbiamo valutare certe decisioni che gli incalliti storici amanti della TNA potrebbero non apprezzare. E' chiaro a tutti noi che Aries e Roode, o Daniels ed AJ Styles sono più meritevoli ed in certi sensi più adatti al main event della TNA, ma quella TNA è un ricordo del passato. Siamo tutti d'accordo che la storyline degli Aces & Eights, finora, non vale nulla e che sarebbe più interessante un rilancio vero e proprio di quella categoria Tag Team che fece la storia della TNA, ma anche questo è un ricordo. Ora ciò che conta di più per Dixie Carter e per i piani alti di Orlando è riempire le arene ed i palazzetti dal primo giorno in cui Impact verrà portato lontano dagli Studios in poi, e far sì che ance Spike TV sia felice e soddisfatta di questa scelta. E per fare questo ed assicurare alla TNA un futuro magari florido bisogna puntare sulla massa, sui nomi che possono garantire un numero solo perchè segnati su un cartellone pubblicitario o su una pagina internet. E non credo che ci siano dubbi sul fatto che, da questo punto di vista, Sting e Hogan asfaltino Roode ed Aries, così come Hardy ed Angle siano superiori a Daniels e Styles.

Ed allora addio alla X-Division ed agli spettacolari match di coppia? Addio per sempre al buon wrestling ed ai match a cinque stelle? Non credo proprio, almeno spero di no, ma comprendo pienamente che in questa fase, dove il prodotto a livello di taping in giro per gli Stati Uniti si deve ancora consolidare, si dia preferenza ad altro. Il che non significa necessariamente trascurare il wrestling ed i match, e non credo che la TNA possa permettersi di peggiorare in una delle poche qualità che la differenzia da sempre dalla concorrenza. Credo invece che le scelte che la TNA farà nel main event saranno un viatico per il futuro della compagnia. Parlo ad esempio degli Aces & Eights: lo sviluppo di questa macro storyline che finora non ha avuto gli esiti sperati, sarà determinante nel bene o nel male in questi primi periodi lontani da Orlando. Urgono vittorie pesanti, un coinvolgimento sempre maggiore di grossi nomi e sorprese sensate: con questi accorgimenti ed una buona dose di buon senso (magari anche qualche vittoria..) gli A&8s potrebbero ancora esplodere e segnare, in positivo, il futuro di questa federazione. Altmenti…

..buona TNA a tutti!

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