Impact Planet #253

Che la TNA non puntasse molto sui pay per view era un dato di fatto che conoscevamo da tempo: la compagnia di Orlando è molto più concentrata sull'accordo televisivo con Spike Tv che rappresenta la sua voce di incasso principale e come tale va curata nel migliore dei modi. Da ciò derivano molte delle scelte che spesso abbiamo commentato in maniera negativa, che di fatto azzeravano l'importanza della visione del pay per view, a volte cambiando drasticamente rotta ed a volte riproponendo addirittura gli stessi match della domenica il giovedì sera. Molte di queste scelte le abbiamo però sempre accettate proprio in virtù dell'obiettivo della TNA di “soddisfare” il network che li manda in onda e riuscire perlomeno a mantenere i rating attuali, una sorta di fine che giustifica i mezzi. Ed è altrettanto ragionevole che, raggiunto questo obiettivo e stabilizzati i dati d'ascolto la TNA annunci tramite Dixie Carter, come riportato anche dalla nostra newsboard, la decisione di diminuire il numero degli show a pagamento annuali a favore di una migliore costruzione degli eventi considerati storicamente di maggiore importanza, come Lockdown e Bound For Glory.
Da parte nostra come non accogliere di buon grado l'idea, che di fatto da più tempo per la preparazione di questi eventi, eliminando ad esempio il pay per view precedente e facendo così passare un mese da uno show all'altro. Questa scelta, se accompagnata da una oculata gestione delle storyline e del booking, può solo giovare alla buona riuscita dei suddetti pay per view, sia a livello di show che a livello di vendita dei biglietti (sono infatti questi i PPV che la TNA porta fuori Orlando in arene più capienti della Impact Zone e quindi più difficili da riempire). Ancora migliore potrebbe essere il risultato degli show settimanali: se pensiamo infatti che ogni mese Impact Wrestling ci propone una Open Fight Night ed un Championship Thursday, format che si avvicinano fortemente a quello di un pay per view, vediamo che forse quegli show a pagamento che verranno rimossi erano proprio di troppo.
Una bella idea questa, che rappresenta nel suo piccolo una svolta per la TNA e che ha a mio parere due aspetti. Da una parte possiamo parlare di un rischio calcolato: di fatto la federazione non rinuncia a chissà quali incassi, visti i mediocri dati di vendita dei PPV (soprattutto di quelli minori) e di fatto spende di meno, dovendo organizzare un minor numero di eventi. Dall'altra si distingue dalla concorrenza principale, che da anni è ferma sulla costruzione mensile (a volte anche meno) dei propri pay per view, e che invece dovrebbe a sua volta perlomeno valutare un'idea di questo genere.
E tornando alla stretta attualità , abbiamo proprio un evento domenica notte che avvalora la nostra tesi. Final Resolution rischia davvero di essere l'ennesimo show di transizione proposto dalla TNA, esattamente come Turning Point lo è stato qualche settimana fa. Analizzando la card vediamo come la federazione di Orlando abbia avuto poco tempo e poche idee per costruirne i match salienti, a partire proprio dal main event. Jeff Hardy vs Bobby Roode rischia di essere davvero un incontro poco sentito, avendo alle spalle zero build up e zero storyline. I due non hanno praticamente mai interagito se non nell'interferenza dell'It Factor di settimana scorsa, quando ha steso sia York che il World Champion al termine del loro match ad Impact. I confronti al microfono non ci sono stati: Hardy ha continuato sulla falsa riga del suo regno da face, ovvero promo nulli, poco carisma e motivazioni sotto le suole delle scarpe. Da parte sua, Roode ha fatto di tutto (come sempre) per attirare hype negativo nei suoi confronti e ci è riuscito alla grande. Anche se il match lo vedrà probabilmente sconfitto, Bobby resta il vincitore morale dell'intero anno 2012, una sicurezza per il presente ed il futuro dell'intera federazione. La TNA lascerà la cintura a Jeff e forse tenterà un ultimo assalto per cercare di tenerlo a roster prolungandogli il contratto, cosa che però sembra sempre meno probabile a giudicare dai rumor (per quanto possano essere attendibili) e dalle affermazioni del fratello Matt (forse ancora meno attendibili).
Il resto della card di Final Resolution è davvero poca roba, non sufficiente per invogliare il fan medio all'acquisto dello show. Il titolo Knockouts è in palio tra Mickie James e Tara: match visto e rivisto mille volte, che potrà anche risultare bellissimo ma non ha costruzione alle spalle e rappresenta una istantanea triste ma reale della situazione attuale della categoria femminile. Poco interessante è anche l'ennesimo scontro tra AJ Styles e Christopher Daniels, i quali farebbero qualcosa di nuovo solo se si sfidassero a briscola chiamata (poi probabilmente sarà proprio questo il match della serata, ma ciò non toglie che l'abbiamo ormai troppe volte). Noi ci saremo, ma speriamo di non sbadigliare troppo.
..buona TNA a tutti!