Impact Planet #252

La sera del giorno del ringraziamento è una specie di Natale anticipato per gli americani, un giorno nel quale le famiglie si riuniscono per mangiare il tradizionale tacchino, un giorno nel quale il Presidente degli stati uniti salva il tradizionale tacchino ed un giorno nel quale difficilmente i rating di un programma televisivo hanno il loro picco. E per un programma che va in onda proprio di giovedì come Impact Wrestling, il giovedì del Thanksgiving è sempre stata una serata tradizionalmente di transizione, nella quale poco o niente di nuovo ci viene proposto e si tende piuttosto a posticipare eventi salienti alle settimane successive.


Analizzato questo punto di partenza, trovo quindi molto intelligente che la TNA abbia proposto una puntata come quella andata in onda giovedì: la Open Fight Night si è infatti trasformata in una serata speciale dove tutti i vincitori del Gut Check hanno potuto mettersi di nuovo in mostra e sfidare chiunque volessero dell'intero roster di Orlando. La scelta da un certo punto di vista potrebbe essere valutata poco coraggiosa: quando i rating sono così in bilico si potrebbe anche osare di più e provare a puntare su questa sfornata di nuovi talenti buttandoli nella mischia. Ma una soluzione intermedia è comunque più apprezzabile che la totale oscurazione avvenuta fino ad adesso. Proviamo a valutare i protagonisti della serata con una piccola pagella personale, in rigoroso ordine di apparizione.

Wes Briscoe: voto 6. Sul ring ci sa fare, e la prova fornita nel match contro quel palo della luce che è Garett Bischoff lo dimostra. In effetti Wes non è ancora un vincitore del Gut Check (lo sarà con buona probabilità questo giovedì) ma di fatto è parte integrante di una storyline che lo vede allenato e sponsorizzato da Kurt Angle in persona. Aspettiamo a giudicarne le sue reali abilità con il proseguimento delle settimane, pronti per un suo eventuale inserimento in situazioni che contano (A&8s anyone?)

Joey Ryan: volto 7+. l'unico non vincitore del Gut Check è il vero vincitore del Gut Check finora. Ryan, come già detto svariate volte, è un personaggio fatto e finito: è abile sul ring quanto basta, eccellente al microfono e caratterizzato in maniera impeccabile nel ruolo di heel vanitoso ed arrogante. La sua strada verso i titoli di coppia insieme a Morgan è ormai tracciata, ma il suo vero obiettivo dovrebbe essere il titolo X-Division. Comunque vada, Joey Ryan è un grande acquisto per il roster della TNA.

Sam Shaw e Alex Silva: voto 5. Mi sono sembrati i meno adatti, per ora, alla realtà Impact Wrestling. Il loro match si è svolto sui canonici motivi del face vs heel, e la cosa li ha aiutati nonostante avessero a disposizione pochissimo tempo per lavorarci sopra. Sfruttando le origini canadesi di Silva, il primo vincitore del Gut Check è riuscito a farsi fischiare dalla Impact Zone ed ha poi concesso il job al collega. Silva comunque è parso ancora acerbo e Shaw ha un qualcosa che a tratti mi ricorda John Cena (sarà la combo calzoncini + scarpe da ginnastica o il legdrop dal paletto..); in ogni caso non vedo per loro una facile e veloce collocazione nella logica TNA se non come contorno per qualche match X-Division. L'appuntamento con la gloria è perlomeno rimandato.

Christian York: voto 6.5. Quando venne rivelato come partecipante al Gut Check rimasi stupito, ma in positivo. Non è infatti scritto da nessuna parte che la prova di ammissione alla TNA debba essere aperta solo a nuovi talenti, giovani e quasi senza esperienza, pena la mal riuscita del format. York è un quasi veterano del mondo del pro-wrestling, uno di quelli che ci ha messo una vita per avere una seconda chance nel business, ma uno di quelli che ha dimostrato di meritarsela. L'idea di chiamare Jeff Hardy a combattere è stata ottima: gli stili dei due si sposano discretamente sul ring, ed il match non ha affatto deluso. Trovo che, se ben gestito, potrebbe essere un buon apporto per Impact Wrestling, un personaggio solido, che riscuote consensi anche per il suo look e che potrebbe rivelarsi utile in un futuro neanche così lontano.

Taeler Hendrix: voto 6.La ragazza ha tutto per essere una Knockout con i fiocchi, dal fisico alla voglia di fare ai miglioramenti sul ring che già in questi mesi si sono notati. Il problema quindi non è Taeler Hendrix ma la categoria Knockouts in toto, una divisione trascurata e priva di una straccio di storyline che possa caratterizzare e mettere in evidenza le potenzialità delle sue lottatrici. Tara campionessa è coinvolta in un feud – pagliacciata con il suo fidanzato, ODB ed Eric Young, Brooke Hogan (che fino a prova contraria dovrebbe essere la GM delle donne) sta iniziando un'altrettanto discutibile storyline ed il resto è tabula rasa. Sarei quindi più che favorevole ad un uso continuo di Taeler Hendrix, come anche di Gail Kim, Madison Rayne, Mickie James e Miss Tessmacher, ma a quanto pare la cosa non rientra nei piani attuali della TNA.

E per di più, riprendendo quanto appena detto, la storyline degli Hogan contro Austin Aries ha davvero del ridicolo. Hulk Hogan che guarda male sua figlia per avere una tresca con Bully Ray? Really? Stiamo parlando dello stesso Hulk Hogan sul quale circola un sex tape fatto con la moglie di uno dei suoi migliori amici, lo stesso sul quale negli anni ne abbiamo viste e sentite di cotte e di crude, proprio lui ora ha il coraggio di fare la paternale alla figlia per una presunta relazione con un wrestler. Davvero i bookers non avevano idee migliori per impiegare Aries e Bully Ray?

..buona TNA a tutti!

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