Impact Planet #251

Come sempre la puntata di Impact Wrestling successiva al pay per view ci lascia in quel limbo di sensazioni che sono un classico per l'appassionato di TNA. Da un lato possiamo ritenerci fortunati: la TNA propone attualmente un prodotto lottato che è sicuramente solido, molto più valido della concorrenza e stabile su target medio alti a prescindere dal periodo dell'anno in cui ci troviamo. Anche giovedì, da questo punto di vista, abbiamo potuto godere di alcuni match belli, tra i quali il main event tra Bobby Roode e James Storm, che ha visto l'It Factor strappare all'ex compagno la title shot appena guadagnata.


Il problema, d'altro canto è proprio che, come sempre, aver visto il pay per view è stato praticamente inutile, se non per lo spettacolo goduto. Innanzitutto numerosi filmati degli spot più emozionanti del Ladder Match tra Aries e Hardy hanno tolto lo sfizio a chi non avesse comprato lo show domenica notte. Poi abbiamo assistito ad un nuovo match per il titolo X-Division, che è finito esattamente come era finito a Turning Point, ovvero con la difesa da parte di RVD (e se devo essere sincero, mi è addirittura piaciuto di più questo match con Kid Kash rispetto a quello di domenica). Per quanto riguarda il discorso Aces & Eights, il ppv nulla ha aggiunto alla storyline, mentre la puntata di Impact ha addirittura dato di più in questa direzione: abbiamo assistito al reinserimento di Doc nella stable ed a nuovi sviluppi sulla situazione che vede, tra gi altri, anche Angle coinvolto. E per ultimo, ma ben più grave, la TNA ha totalmente vanificato il'ottimo match per il #1 contender disputato a Turning Point, che aveva visto trionfare James Storm al termine di una contesa sicuramente bella e coinvolgente, togliendogli la title shot a favore di Bobby Roode. Quali sono gli errori in tutto ciò?

Prima di tutto, rimettere in palio la title shot appena assegnata è una cosa già assurda di per sè: perchè mai Storm dovrebbe essere così stolto da giocarsi in una serata l'obiettivo che ha tanto duramente rincorso per un anno intero? Semplicemente perchè Roode “tira in ballo” sua figlia? Nel wrestling abbiamo sentito e visto affronti molto, molto peggiori scaturire reazioni ben più contenute: in questa occasione il cowboy ha fatto proprio la figura del “pollo”, cadendo in pieno nella provocazione dell'ex compagno e vanificando, a mio parere, gran parte della sua credibilità come top face “cazzuto” della federazione. In secondo luogo, se proprio Storm deve fare questa cosa per difendere il suo onore, farlo perdere è davvero un reato, un errore che lo smonta totalmente classificandolo, alla luce dei fatti, come vero sconfitto di Turning Point. Infatti il Triple Threat Match aveva un grosso pericolo insito nella stipulazione: la vera penalizzazione era di fatto soltanto sulle spalle di chi si sarebbe preso il pin della sconfitta. Bobby Roode era il predestinato per questa posizione ed anche quello che, dopo un anno sulla cresta dell'onda, avrebbe forse subito di meno lo slittamento momentaneo ai piedi del main event. Storm invece necessitava come l'oro di una nuova occasione titolata: troppo breve il suo regno per valutarne le qualità, troppo poche occasioni di mettersi in luce per un wrestler che, guardando la carta d'identità, ne avrà probabilmente meno in futuro rispetto ai compagni di roster. Prendere questa strada era una scelta dovuta ed intelligente, cambiarla dopo quattro giorni è un errore di valutazione doppio. Nelle stanze dei bottoni ad Orlando avranno realizzato che, come da me già scritto poche settimane fa, un ennesimo feud face vs face sarebbe stato un rischio troppo elevato: Hardy avrebbe necessariamente patito la personalità di Storm, decisamente migliore di Jeff nel ruolo del buono, ed avrebbe di fatto perso tutti i confronti al microfono per poi dover rincorrere il risultato tramite delle superlative prestazioni sul ring. E sappiamo benissimo che, nei piani della TNA, non c'è di sicuro quello di togliere a breve la cintura a Jeff, anzi.

Quindi i booker si trovavano davanti ad un bivio difficoltoso: turnare Storm e mandarlo contro Jeff oppure… mandare contro Jeff un heel già fatto e finito. La seconda strada era quella percorribile con maggiore sicurezza, quella che presumeva il minor numero di rischi ed incognite. Meglio quindi andare sul sicuro: il feud Hardy vs Roode ci porterà match interessanti e situazioni valide. Probabilmente Jeff ne uscirà vincitore, e la cosa non farà altro che rafforzare la sua posizione mantenendo di fatto intatto lo status dell'It Factor. Ma in tutto questo, James Strom ci guadagna qualcosa? A mio parere no: le possibilità del cowboy di assaltare il titolo mondiale sono davvero ridotte al lumicino, se teniamo conto che nel 2013 la storyline Aces & Eights dovrebbe prendere il sopravvento anche in zona main event. Che il colpo di scena finale degli Assi sia proprio l'approdo alla stable dell'ex Beer Money? D'altronde un “beer drinkin', Johnny Cash listenin'..” ha parecchie attinenze con una crew di Harleyisti incalliti.

Per chiudere, due parole sullo sconfitto del suddetto Triple Threat di Turning Point, AJ Styles. La TNA ha nelle mani un'occasione davvero dorata: rendere il Phenomenal One una bomba ad orologeria pronta ad esplodere nel momento giusto e finalmente entrare nell'olimpo che gli spetta di diritto. AJ ha un anno di tempo per modellare il suo personaggio intorno a questa storyline che, davvero, gli calza a pennello. Mi sta bene che, come primo passo, gli si ripresenti l'ennesima sfida all'eterno rivale Daniels: background più che solido e immenso potenziale sul ring, nonostante i già numerosi match alle spalle, sono le carte a favore dei due. Ma spero che questa sia solo una parentesi necessaria per prendere un pò di tempo e lanciare la sua lunga ma avvincente rincorsa al main event di BFG 2013. se gestita bene questa, e non quella degli A&8s, potrebbe essere la storyline dell'anno che verrà…

..buona TNA a tutti!

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