Impact Planet #242

È stato un giovedì di conferme ad Impact Wrestling, una classica puntata post pay per view nella quale alcune abitudini della TNA si fanno rivedere. Tornano a galla i cattivi vizi quelli che sarebbero da eliminare all'istante, ma anche alcune di quelle sicurezze che il lungo periodo di avvicinamento a Boun For Glory ci aveva dato.
Il primo vizio consolidato e puntualmente riproposto è quello del rematch di un incontro appena disputato la domenica precedente in pay per view. E la cosa qui è accaduta ben due volte. Prima ripetizione, con l'aggravante del titolo in palio: X_Division Championship match. Zema Ion ha mantenuto la cintura, esattamente come domenica ma con meno minutaggio e dopo un match meno bello. Come già detto più volte, la cosa in se è una mancanza di rispetto per chi (tanti o pochi) ha acquistato il pay per view. Ma il lato positivo in tutto ciò lo possiamo trovare: la X-Division torna ad avere spazio in vista di Bound For Glory e Sonjay è il nome caldo del momento per arrivare da favorito ad ottobre. Questa TNA ha bisogno come il pane di una X-Division forte e prosperosa.
Seconda ripetizione: Bully Ray vs Jeff Hardy. Qui l'aggravante è praticamente la stessa, perché questo match è stato il main event di No Surrender ed aveva in palio la title shot a BFG, proprio come ad Impact. Il risultato non è cambiato, e a questo punto vale la pena di dire per fortuna, perché almeno la TNA ha avuto il coraggio di portare avanti la sua scelta. Ma mi viene da chiedere: perché proporci oggi un match ad armi pari e a No Surrender no? Perché non sfruttare meglio questa puntata ed iniziare a spiegarci il motivo per cui gli A&E hanno infortunato proprio Jeff domenica sera? Oppure questo rimarrà uno di quegli episodi da archiviare nel cassetto, come un altro di quei fatti che poi non trovano un filo logico nella prosecuzione della storyline?
E mentre Hardy riesce per l'ennesima volta a dimostrarci che è tanto over con il pubblico quanto scarso al microfono, il main event di BFG è ufficiale, e sarebbe arrivato il momento di iniziare anche a costruirlo. Perché se c'è qualcuno che pensa che Jeff Hardy vs Austin Aries non abbia bisogno di costruzione, a mio modo di vedere si sbaglia. Si sbaglia perché i due in questione non sono Undertaker e Triple H, ai quali possono bastare uno sguardo e tre parole, e non basta Bound for Glory, che è pur la Wrestlemania della TNA, a creare un palcoscenico tale da giustificare un match senza un minimo di storia alle spalle. E qui non si parla di livello lottato, categoria nella quale i due sono in grado di cavarsela alla grande in qualsiasi circostanza. Qui si tratta di capire se dobbiamo farci andare bene la situazione così com'è oppure se ci saranno altri tasselli da inserire nel puzzle. Perché allo stato attuale le cose stanno così: Hardy ha vinto le BFG Series, Aries è il campione, il match è sancito. Nulla di più, se non la vecchia storia di Jeff che chiede un'ultima possibilità di sfondare dopo i fattaci che lo affondarono in passato. Aries in tutto questo non centra molto, in quanto nelle ultime settimane la sua attenzione è stata molto più attratta dall'affaire Aces and Eights che da qualsiasi altra cosa intorno. Quindi la domanda cruciale gira proprio intorno al gruppo di motociclisti mascherati. Centreranno qualcosa con il main event di Bound for Glory? Saranno, come dice Aries, interessati alla sua cintura oppure vorranno, come forse da idea originale, interferire con Sting e la sua introduzione nella TNA Hall of Fame?
Urge decidersi ed infilare una strada, perché l'unica novità della settimana è che la Impact Zone è “Lockdown” e che quindi gli A&E sono degli intrusi ben mischiati tra le persone ad essa ammesse regolarmente. Non a caso D'Low Brown appare nella stanza dei grandi capi, la dove ognuno inizia a guardare con sospetto il prossimo. E non a caso Wes Brisco si fa vedere accanto ad Angle nel backstage, quando a nessuno risulta che egli faccia parte del roster TNA e che quindi sia ammesso all'arena. Insomma, la situazione è abbastanza ingarbugliata, ed è così ormai da molto tempo. Prima che questo “molto” diventi “troppo” urge che qualcuno venga allo scoperto, che si delinei perlomeno dove si vuole andare a parare, per poi arrivare a scoprire chi sta davvero dietro ai motociclisti proprio a Bound for Glory.
Ma parlavamo anche di buone vecchie abitudini riprese, ed è il caso delle situazioni intorno alle storyline che possiamo definire secondarie, anche se secondarie proprio non sono. Storm e Roode stanno portando la loro faida ad un livello superiore, e c'è da aspettarsi che arrivino ancora più in alto per costruire quello che, di fatto, potrebbe essere il vero main event del pay per view. Il titolo Knockouts ha puntato su Tara e Tessmacher, e con il turn della mentore effettuato questa settimana potremmo vederne delle belle. Stesso discorso per quanto riguarda la categoria Tag Team, dove i due dei team coinvolti sono reduci da una lunga storia tesa ed il terzo, quello di Chavo ed Hernanez, sta subentrando con buona possibilità di stupire positivamente. Se racchiudiamo in questo discorso anche il già citato feud per l'X-Division Title vediamo che di carne al fuoco ce n'è davvero tanta
E con un Hogan nella miglior “forma” da quando si trova in TNA (l'angle con Kaz e Daniels è da dieci e lode soprattutto quando indica ai due il cassetto con le proteine) ed uno Sting pronto a rientrare, credo che non sia una vergogna aspettarsi grandi cose da qui ad un mesetto. E sarebbe la giusta coronazione di un anno di TNA davvero di alto livello.
…buona TNA a tutti!
p.s. Mi ha fatto molto piacere sentire Mike Tenay e Tazz augurare una pronta guarigione a Jerry Lawler proprio in apertura di puntata. È sempre bello quando i sentimenti veri abbattono le barriere, siano queste personali o lavorative. E quindi anche da parte di tutti i fan TNA, LONG LIVE THE KING!!!